Un balletto da vedere su Rai 5 e Rai Play
primo appuntamento con i “Consigli per gli amanti della danza” dopo la pausa estiva!
Con un po’ di fortuna, forse in autunno riusciremo a tornare nei teatri ed a rivedere finalmente dal vivo rappresentazioni e balletti. Nel frattempo, io mi godo ancora la programmazione di Rai 5 ed il catalogo di Rai Play.
Durante la serata del 27 agosto è stato trasmesso uno spettacolo che si è tenuto al Teatro della Scala di Milano nel 2016, in occasione del 225° anniversario della morte di Mozart. Si intitola Il giardino degli amanti e non è solo un omaggio all’immortale compositore, ma anche un’esibizione collettiva degli allievi della Scuola della Scala. L’idea e la coreografia sono di Massimiliano Volpini, mentre la regia è di Lorena Sardi.
Parliamone meglio insieme!
Un giardino, tanti personaggi
Ben riconoscibile è Don Giovanni, che non perde occasione per tentare di sedurre la ragazza, insieme al suo servitore Leporello. La “doppia coppia” di Così fan tutte, composta dalle fanciulle Fiordiligi e Dorabella e dai soldati Ferrando e Guglielmo, è protagonista di una serie di intermezzi dall’atmosfera giocosa ed ironica: uno ispirato alle danze russe, uno ambientato in un campo pieno di panni stesi, un altro ancora nel corso di un balletto in maschera. Non possono mancare, infine, i quattro protagonisti di quella che è forse l’opera più nota di Mozart, Le nozze di Figaro: il barbiere di Siviglia, la sua promessa sposa Susanna, il giovane Conte di Almaviva e la bella Rosina.
Oltre ai personaggi singoli, c’è un gruppo di “abitanti del giardino” che sembra seguire i due protagonisti ovunque vadano, invitandoli più volte a ballare con loro, finché, in sogno, i due non si ritrovano vestiti di abiti scintillanti ed improvvisano un magnifico passo a due.
Poco dopo essere stati applauditi dalla folla, però, la lunga notte si conclude, arriva l’alba ed i due protagonisti si svegliano, lasciando il giardino degli amanti.
Un bosco fatato e costumi fantasy
L’atmosfera sul palcoscenico mi ha ricordato molto da vicino alcune rappresentazioni del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare: più che un giardino, l’ambientazione sembra quella di un bosco incantato.
Alcuni alti alberi, proiettati sul fondo del palcoscenico, fanno da sfondo e cambiano leggermente colore man mano che la sera e la notte procedono. Sul palco ci sono delle siepi finte semoventi che creano piazzali, che si sovrappongono formando vialetti che sembrano labirinti, che lasciano intuire ambienti più privati grazie ad alcune porte inserite tra le fronde.
La creatrice delle scenografie è Erika Carretta, che è anche responsabile dei costumi. L’originalità, la varietà ed i colori degli abiti dei ballerini mi hanno lasciato molto stupita. La danza iniziale, che è una vera e propria festa in giardino, è caratterizzata da uno stile molto moderno: le ballerine hanno vivaci abiti da cocktail dalle coloratissime sfumature, i ballerini degli eleganti completi dai colori pastello con la cravatta dalla tonalità simile a quella dei vestiti delle loro dame. Anche Roberto Bolle e Nicoletta Manni sono, rispettivamente, in giacca e pantaloni e abito con paillettes, entrambi sul blu.
Nel momento in cui essi entrano nel paesaggio fatato, però, vestiti, colori, perfino acconciature cambiano radicalmente. Gli uomini indossano giacche lunghe con pantaloni molto aderenti (quasi calzamaglie); le donne hanno dei tutù corti, molto rigidi sia nella parte superiore che in quella inferiore, e degli originali chignon “spettinati” con ciuffi ribelli e grosse decorazioni. Il corpo di ballo che segue i due protagonisti è prevalentemente in bianco, nero e beige, mentre i personaggi si distinguono per i loro colori vivaci (per esempio, il quartetto di Così fan tutte è in rosso e verde evidenziatore).
Una matura figura femminile, che sembra essere la “regina” del giardino, è in blu proprio come Roberto Bolle e Nicoletta Manni, che per il passo a due si cambiano e sfoggiano vestiti davvero spettacolari.
Stile classico… con brio
Per quanto riguarda lo stile di danza, se ben ricordate, in questa rubrica vi ho parlato sia di balletti strettamente classici, come "La bella Addormentata nel bosco", che di rappresentazioni del tutto contemporanee, come "Eureka". Tuttavia, nella maggior parte dei casi in cui ho assistito ad uno spettacolo di danza, la base classica viene arricchita da alcune contaminazioni provenienti da altri mondi del ballo.
È questo il caso de Il giardino degli amanti. La festa iniziale nel giardino è interpretata con scarpe da ballo da sala, sia di tipo maschile che femminile, e riprende sia il twist ed il boogie nei passi di coppia che l'idea dei pasitos dei caraibici, con gli uomini da una parte e le donne dall’altra.
Uno degli intermezzi più ironici con i personaggi di Così fan tutte richiama invece la danza russa, un’idea meno insolita di quel che si potrebbe pensare, dal momento che Russia, Cina e paesi danubiani sono luoghi spesso omaggiati nei balletti classici più famosi, come, per esempio, ne "Lo Schiaccianoci".
Personalmente, poi, nella scena in cui tutto il gruppo di ballo stende dei teli bianchi su dei fili tesi per il palcoscenico, non ho potuto fare a meno di pensare al mondo classico, allo spettacolo Odyssey (di cui vi ho parlato qui) ed all’allegra danza della principessa Nausicaa e delle sue ancelle nel momento in cui vanno a fare il bucato in riva al mare.
I ballerini fanno sia da porteur che da virtuosi, e lo spettacolo, anche se talvolta sembra un po’ recitato, se non con la voce, almeno con le espressioni del volto e con i gesti, resta comunque un balletto vero e proprio.
Le musiche di Mozart e l’omaggio al compositore
L’attenzione dello spettatore è giustamente rivolta al palcoscenico ed ai ballerini, ma fortunatamente la cinepresa si sposta anche sui musicisti nella “buca”, che interpretano i componimenti e le opere più importanti di Mozart non solo con grande precisione (necessaria ai danzatori per andare a tempo), ma anche con delicatezza. La formazione è insolita: un classico quartetto d’archi (due violini, una viola, un violoncello) e un trio di fiati.
Questo spettacolo è andato in scena quattro anni fa ed ha rappresentato la serata d’apertura di una serie di giornate dedicate al 225° anniversario della morte del compositore, che ad oggi resta uno dei più famosi ed importanti del mondo.
Ho visto una versione “raccontata e cantata” de Le nozze di Figaro in occasione di una manifestazione varazzina intitolata Varazze è lirica, e sono stata felice di notare che la storia di Figaro, del Conte e di Rosina viene ancora raccontata in mille modi diversi, ma sempre tramite queste musiche meravigliose.
Non so se lo spettacolo verrà replicato su Rai 5, ma è probabile che a breve sia reperibile sul catalogo di Rai Play. Spero di avervi incuriosito e di stare riuscendo ad avvicinarvi al mondo della danza tramite questi post, anche se magari non siete proprio degli appassionati.
Voi avete assistito al balletto dal vivo? O come me lo avete visto in tv?
Che ne pensate? Avete visto altre trasposizioni interessanti delle opere di Mozart?
Fatemi sapere che ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia! Non sono un'amante dei balletti, però mi piacerebbe tantissimo vedere "Lo schiaccianoci" che hai citato nel post! :)
RispondiEliminaCiao Sara! "Lo Schiaccianoci" è davvero stupendo... qualcosa di imperdibile! :-)
EliminaCiao Silvia!
RispondiEliminaNon sono una grande esperta di balletti ma, da come ne parli, questo sembra splendido.
Un abbraccio ;)
Ciao Cry! ...è davvero una meraviglia, anche come musiche e colori! Ricambio l'abbraccio :-)
Eliminalo cerco!
RispondiEliminaCiao Chiara,spero che lo abbiano caricato su Rai Play, altrimenti probabilmente lo replicheranno su Rai 5 :-)
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