giovedì 22 marzo 2018

LA PRIMAVERA...IN POESIA

Il ritorno della bella stagione per i grandi autori




Cari lettori,
finalmente primavera...almeno secondo il calendario!
Dalle mie parti marzo è iniziato con giornate di gelida nevicata e le piogge non sono mancate… speriamo in un miglioramento!


Ho sempre amato la primavera e, da qualche anno a questa parte, essa sta diventando il periodo dell’anno che preferisco.
Amo la temperatura gradevole ma non eccessiva, il ritorno dell’ora legale che regala più luce, la colorata esplosione delle fioriture. In questo periodo dell’anno, inoltre, ricomincio ad andare un po’ più spesso a Varazze, passo più tempo all’aria aperta e preparo lo spettacolo annuale di danza.


Oggi, come ho già fatto per l’estate, l’autunno e la stagione natalizia, vi propongo una serie di poesie e di dipinti a tema primavera, che spero vi possano piacere!

Che cosa rappresenta questa stagione per i grandi autori? Vediamolo insieme!



Il risveglio della natura e delle passioni amorose



(Dipinto: Primavera, Sandro Botticelli)


In primavera”, di Ibico

In primavera, i meli cidoni
irrorati dalle correnti dei fiumi,
- là dov’è il giardino incontaminato
delle Vergini – e i fiori della vite,
che crescono sotto i tralci ombrosi,
ricchi di gemme, germogliano. Per me Eros
in nessuna stagione si posa:
ma come il tracio Borea,
avvampante di folgore,
balza dal fianco di Cipride con brucianti
follie e tenebroso, intrepido,
custodisce con forza, saldamente,
il mio cuore.



Il momento di esplorare nuove terre



(Dipinto: Primavera, Arcimboldo)


È primavera”, di Catullo

È primavera, tornano i giorni miti
e la brezza leggera dello zefiro
spegne nel cielo la furia dell’inverno.
Lasciamo i campi della Frigia, Catullo,
le pianure fertili e afose di Nicea;
via in volo per le città luminose dell’Asia.
Irrequieto ti brucia una febbre di andare
e nel desiderio ritrovi la tua forza.
Addio, dolce compagnia di amici:
partiti insieme dalla patria lontana,
ognuno per strade diverse ritorneremo.



L’occasione per dedicarsi a feste sacre e profane



(Dipinto: Giardino fiorito a Sainte-Adresse, Claude Monet)


Si scioglie l’inverno”, di Orazio

Si scioglie l’inverno aspro nel gradito ritorno della primavera e del Favonio
e gli argani trascinano le carene asciutte in mare
e il bestiame non gode più delle stalle o l’aratore del fuoco
e i prati non biancheggiano delle candide brine.
Già Venere Citerea conduce le danze al chiaro di luna
e le Grazie leggiadre congiunte alle Ninfe
scuotono la terra con piede alterno, mentre l’infuocato Vulcano
visita le officine soffocanti dei Ciclopi.
Ora conviene cingere il capo rilucente con un verde mirto
o con fiore, che producono le terre sciolte dal gelo,
ora conviene anche nei boschi ombrosi sacrificare al Fauno,
sia che richieda agnelli sia che preferisca un capretto.
La pallida Morte bussa con piede imparziale ai tuguri dei poveri
e alle torri dei re. O beato Sestio,
il breve volgere della vita ci impedisce di concepire una lunga speranza
già peserà su di te la notte e i Mani del mito
e la casa squallida di Plutone; dove, una volta che sarai entrato,
né potrai tirare coi dadi il titolo di re del simposio
né potrai ammirare il tenero Licida, per il quale arde la gioventù
tutta ora, e presto sospireranno le fanciulle.



Una serie di immagini incantevoli



(Dipinto: Alberi di melo, John Leslie Breck)


La primavera”, di Grazia Deledda

L’inverno aveva rinfrescato anche
il colore delle rocce. Dai monti scendevano,
vene d’argento, mille rivoletti silenziosi,
scintillanti tra il verde vivido dell’erba.
Il torrente sussultava in fondo alla valle tra
i peschi e i mandorli fioriti. E tutto era puro,
giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo.



Una lunga attesa e nuove speranze



(Dipinto: Un lago del Long Island, Chase William Merritt)


La primavera ritorna”, di Emily Dickinson

La primavera ritorna sul mondo.
Guardo l’aprile, che non ha colori
per me, finché tu venga,
come prima del giungere dell’ape
restano inerti i fiori,
destati all’esistenza da un ronzio.



Una stagione attesa a lungo



(Dipinto: Primavera, Alphonse Mucha)


Dall’inverno alla primavera”, di Edmondo de Amicis

Quando l’inverno muore lentamente
nella primavera, nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento, su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre e si portano sulle
terrazze i vasi dei fiori, le città offrono uno
spettacolo gentile e pieno di allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente, di tratto
in tratto, sul viso,
un’ondata d’aria tiepida, odorosa.
Di che? Di quali fiori? Di quali
erbe? Chi lo sa!



Un desiderio nel cuore



(Dipinto: Mezzogiorno sulle Alpi, Giovanni Segantini)


Non è ancora primavera”, di Ada Negri

Primavera? Siamo ai primi di febbraio
e ancora ne ha da cadere, di neve:
ancora pungere di freddo.
Pure, adesso che ci penso
e mi guardo meglio in giro,
l’annuncio della primavera non è solo
sulla bocca della fioraia
lasciata all’angolo della strada.
Forse nelle nubi, forse nel vento;
o nell’ombra dei giardinetti che hanno
il cancello sul marciapiede; o fra le
connessure delle pietre; ma, insomma, è.
Gioca con me a nasconderello: dove
si appiatti non potrei dire né donde
sbuchi per tornare a rintanarsi; non dice,
promette e poi fugge.



Una gioia per i più piccoli



(Dipinto: Primavera, Claude Monet)


Quando si sente ridere sulla collina”, di William Blake

Quando si sentono sul prato le voci dei bambini
e si sente ridere sulla collina
il mio cuore, qui dentro, è in pace
e tutt’intorno è tranquillo.
«Bambini venite in casa, il sole è andato giù
e sale la rugiada della notte.
Venite, smettete di giocare e andiamo via
finché nel cielo non tornerà il mattino.»
«No no, lasciaci giocare, è ancora giorno
e non possiamo andare a dormire;
poi in cielo volano gli uccellini
e le colline son tutte piene di pecore!»
«Va bene, continuate a giocare finché c’è luce
e poi venite a letto.»
I bambini saltavano e gridavano e ridevano
e tutte le colline risuonavano.



Una festa corale



(Dipinto: Iris, Vincent Van Gogh)


Maggiolata”, di Giosué Carducci

Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e gli usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel gli augelli;
le donne han nei capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli, prati e monti,
di fior tutto è una trama:
canta, germoglia ed ama
l’acqua, la terra e il ciel.



Il risveglio insieme alle rondini



(Dipinto: La passeggiata, Pierre-Auguste Renoir)


Sveglia”, di Luigi Pirandello

Guizzò la prima rondine dal nido
sotto la mia grondaia,
vibrando al cielo il breve acuto strido;
e già ne strillan cento in frotta gaia.

Filan gli aerei stridi, intanto pare
che nei tetti vicini,
salterellando, col lor cianciugliare
bezzichin l’aria i passer piccini.

Giù, nel cortile, ostinasi un galletto
nel suo verso arrocchito.
Zitto, signor Dovere, ho già capito:
è ora di lasciare il letto.



Una rinnovata esplosione di colori



(Dipinto: La lavanderia, Edouard Manet)


Primavera”, di Cesare Pavese

Sarà un volto più chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra…
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite: le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.



Un improvviso cambiamento



(Dipinto: Giardino a fiori, Gustav Klimt)


Primavera”, di Pablo Neruda

Ancora non se n’è andato l’inverno
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.




Conoscete queste opere? Vi piacciono?
E che cosa ne pensate della stagione primaverile?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

12 commenti :

  1. Silvia, ci hai offerto una carrellata di opere magnifiche tanto quanto le poesie. Le mie preferite sono la Primavera del Botticelli (vista da vivo una meraviglia) e la poesia di Ada Negri. Buona giornata.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Secondo me la poesia di Ada Negri descrive proprio l'attimo di passaggio, a volte breve ed a volte (come quest'anno) più lungo, tra l'inverno e la primavera :-)

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  2. Ciao Silvia,
    almeno il tuo post fa respirare aria di primavera con questi colori dei quadri che hai scelto e le bellissime poesie perchè il tempo almeno per ora non sembra per niente primaverile

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    1. Ciao Susy! Da me per ora c'è un bel sole anche se fa un po' freddino...dai, le temperature si scalderanno! :-)

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  3. Ciao Silvia, mi piacciono moltissimo questi dipinti, non saprei scegliere il mio preferito ;-)
    Anche le poesie sono altrettanto belle, tra tutte ho una predilezione per le liriche di Catullo e Orazio!
    P.s. Altrattanto bella la foto iniziale con i tulipani... mi hai fatto ricordare quel bel pomeriggio ;-)

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    1. Ciao! La lirica di Orazio mi era più nota, mentre non ricordavo bene quella di Catullo! Mi ricordo bene il pomeriggio in cui abbiamo fotografato i tulipani...una bellissima giornata!

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  4. Cara Silvia, un post poetico per accogliere una strana primavera, di gelo.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e provo a sorridere:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Hai ragione, è una primavera un po' fredda per ora, ma migliorerà! Buon pomeriggio :-)

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  5. Stupenda la Primavera di Botticelli e la poesia abbinata!😊 Qui c'è ancora freddo, ma i prati si stanno riempendo di fiori coloratissimi!😍🌺🌸 Buon pomeriggio!👋

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    1. Ciao Vanessa! Io stamattina ho fatto una passeggiata ed ho notato che, anche se la temperatura è ancora un po' al di sotto della media, i fiori sono un po' ovunque!

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  6. Dipinti meravigliosi, altrettanto le poesie! Difficile esprimere preferenze!
    Io sono una fan delle mezze stagioni :-D

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  7. Ciao Silvia! Io amo l'arte e quando leggo post così mi rallegro. Tutti belli i dipinti e le poesie. Speriamo che la primavera arrivi presto qui da me fa ancora molto freddo!

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