Il ritorno della bella stagione per i grandi autori
Cari
lettori,
finalmente
primavera...almeno secondo il calendario!
Dalle
mie parti marzo è iniziato con giornate di gelida nevicata e le
piogge non sono mancate… speriamo in un miglioramento!
Ho
sempre amato la primavera e, da qualche anno a questa parte, essa sta
diventando il periodo dell’anno che preferisco.
Amo
la temperatura gradevole ma non eccessiva, il ritorno dell’ora
legale che regala più luce, la colorata esplosione delle fioriture.
In questo periodo dell’anno, inoltre, ricomincio ad andare un po’
più spesso a Varazze, passo più tempo all’aria aperta e
preparo lo spettacolo annuale di danza.
Oggi,
come ho già fatto per l’estate, l’autunno e la stagione natalizia, vi propongo una serie di poesie e di dipinti a tema
primavera, che spero vi possano piacere!
Che
cosa rappresenta questa stagione per i grandi autori? Vediamolo insieme!
Il
risveglio della natura e delle passioni amorose
(Dipinto:
Primavera, Sandro Botticelli)
“In
primavera”, di Ibico
In
primavera, i meli cidoni
irrorati
dalle correnti dei fiumi,
-
là dov’è il giardino incontaminato
delle
Vergini – e i fiori della vite,
che
crescono sotto i tralci ombrosi,
ricchi
di gemme, germogliano. Per me Eros
in
nessuna stagione si posa:
ma
come il tracio Borea,
avvampante
di folgore,
balza
dal fianco di Cipride con brucianti
follie
e tenebroso, intrepido,
custodisce
con forza, saldamente,
il
mio cuore.
Il
momento di esplorare nuove terre
(Dipinto:
Primavera, Arcimboldo)
“È
primavera”, di Catullo
È
primavera, tornano i giorni miti
e
la brezza leggera dello zefiro
spegne
nel cielo la furia dell’inverno.
Lasciamo
i campi della Frigia, Catullo,
le
pianure fertili e afose di Nicea;
via
in volo per le città luminose dell’Asia.
Irrequieto
ti brucia una febbre di andare
e
nel desiderio ritrovi la tua forza.
Addio,
dolce compagnia di amici:
partiti
insieme dalla patria lontana,
ognuno
per strade diverse ritorneremo.
L’occasione
per dedicarsi a feste sacre e profane
(Dipinto:
Giardino fiorito a Sainte-Adresse, Claude Monet)
“Si
scioglie l’inverno”, di Orazio
Si
scioglie l’inverno aspro nel gradito ritorno della primavera e del
Favonio
e
gli argani trascinano le carene asciutte in mare
e
il bestiame non gode più delle stalle o l’aratore del fuoco
e
i prati non biancheggiano delle candide brine.
Già
Venere Citerea conduce le danze al chiaro di luna
e
le Grazie leggiadre congiunte alle Ninfe
scuotono
la terra con piede alterno, mentre l’infuocato Vulcano
visita
le officine soffocanti dei Ciclopi.
Ora
conviene cingere il capo rilucente con un verde mirto
o
con fiore, che producono le terre sciolte dal gelo,
ora
conviene anche nei boschi ombrosi sacrificare al Fauno,
sia
che richieda agnelli sia che preferisca un capretto.
La
pallida Morte bussa con piede imparziale ai tuguri dei poveri
e
alle torri dei re. O beato Sestio,
il
breve volgere della vita ci impedisce di concepire una lunga speranza
già
peserà su di te la notte e i Mani del mito
e
la casa squallida di Plutone; dove, una volta che sarai entrato,
né
potrai tirare coi dadi il titolo di re del simposio
né
potrai ammirare il tenero Licida, per il quale arde la gioventù
tutta
ora, e presto sospireranno le fanciulle.
Una
serie di immagini incantevoli
(Dipinto:
Alberi di melo, John Leslie Breck)
“La
primavera”, di Grazia Deledda
L’inverno
aveva rinfrescato anche
il
colore delle rocce. Dai monti scendevano,
vene
d’argento, mille rivoletti silenziosi,
scintillanti
tra il verde vivido dell’erba.
Il
torrente sussultava in fondo alla valle tra
i
peschi e i mandorli fioriti. E tutto era puro,
giovane,
fresco, sotto la luce argentea del cielo.
Una
lunga attesa e nuove speranze
(Dipinto:
Un lago del Long Island, Chase William Merritt)
“La
primavera ritorna”, di Emily Dickinson
La
primavera ritorna sul mondo.
Guardo
l’aprile, che non ha colori
per
me, finché tu venga,
come
prima del giungere dell’ape
restano
inerti i fiori,
destati
all’esistenza da un ronzio.
Una
stagione attesa a lungo
(Dipinto:
Primavera, Alphonse Mucha)
“Dall’inverno
alla primavera”, di Edmondo de Amicis
Quando
l’inverno muore lentamente
nella
primavera, nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti,
senza vento, su cui si tengono spalancate
per
le prime volte le finestre e si portano sulle
terrazze
i vasi dei fiori, le città offrono uno
spettacolo
gentile e pieno di allegrezza e di poesia.
A
passeggiare per le vie si sente, di tratto
in
tratto, sul viso,
un’ondata
d’aria tiepida, odorosa.
Di
che? Di quali fiori? Di quali
erbe?
Chi lo sa!
Un
desiderio nel cuore
(Dipinto:
Mezzogiorno sulle Alpi, Giovanni Segantini)
“Non
è ancora primavera”, di Ada Negri
Primavera?
Siamo ai primi di febbraio
e
ancora ne ha da cadere, di neve:
ancora
pungere di freddo.
Pure,
adesso che ci penso
e
mi guardo meglio in giro,
l’annuncio
della primavera non è solo
sulla
bocca della fioraia
lasciata
all’angolo della strada.
Forse
nelle nubi, forse nel vento;
o
nell’ombra dei giardinetti che hanno
il
cancello sul marciapiede; o fra le
connessure
delle pietre; ma, insomma, è.
Gioca
con me a nasconderello: dove
si
appiatti non potrei dire né donde
sbuchi
per tornare a rintanarsi; non dice,
promette
e poi fugge.
Una
gioia per i più piccoli
(Dipinto:
Primavera, Claude Monet)
“Quando
si sente ridere sulla collina”, di William Blake
Quando
si sentono sul prato le voci dei bambini
e
si sente ridere sulla collina
il
mio cuore, qui dentro, è in pace
e
tutt’intorno è tranquillo.
«Bambini
venite in casa, il sole è andato giù
e
sale la rugiada della notte.
Venite,
smettete di giocare e andiamo via
finché
nel cielo non tornerà il mattino.»
«No
no, lasciaci giocare, è ancora giorno
e
non possiamo andare a dormire;
poi
in cielo volano gli uccellini
e
le colline son tutte piene di pecore!»
«Va
bene, continuate a giocare finché c’è luce
e
poi venite a letto.»
I
bambini saltavano e gridavano e ridevano
e
tutte le colline risuonavano.
Una
festa corale
(Dipinto:
Iris, Vincent Van Gogh)
“Maggiolata”,
di Giosué Carducci
Maggio
risveglia i nidi,
maggio
risveglia i cuori;
porta
le ortiche e i fiori,
i
serpi e gli usignol.
Schiamazzano
i fanciulli
in
terra, e in ciel gli augelli;
le
donne han nei capelli
rose,
ne gli occhi il sol.
Tra
colli, prati e monti,
di
fior tutto è una trama:
canta,
germoglia ed ama
l’acqua,
la terra e il ciel.
Il
risveglio insieme alle rondini
(Dipinto:
La passeggiata, Pierre-Auguste Renoir)
“Sveglia”,
di Luigi Pirandello
Guizzò
la prima rondine dal nido
sotto
la mia grondaia,
vibrando
al cielo il breve acuto strido;
e
già ne strillan cento in frotta gaia.
Filan
gli aerei stridi, intanto pare
che
nei tetti vicini,
salterellando,
col lor cianciugliare
bezzichin
l’aria i passer piccini.
Giù,
nel cortile, ostinasi un galletto
nel
suo verso arrocchito.
Zitto,
signor Dovere, ho già capito:
è
ora di lasciare il letto.
Una
rinnovata esplosione di colori
(Dipinto:
La lavanderia, Edouard Manet)
“Primavera”,
di Cesare Pavese
Sarà
un volto più chiaro.
S’apriranno
le strade
sui
colli di pini
e
di pietra…
I
fiori spruzzati
di
colore alle fontane
occhieggeranno
come
donne
divertite: le scale
le
terrazze le rondini
canteranno
nel sole.
Un
improvviso cambiamento
(Dipinto:
Giardino a fiori, Gustav Klimt)
“Primavera”,
di Pablo Neruda
Ancora
non se n’è andato l’inverno
e
il melo appare
trasformato
d’improvviso
in
cascata di stelle odorose.
Conoscete
queste opere? Vi piacciono?
E
che cosa ne pensate della stagione primaverile?
Fatemi
sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Silvia, ci hai offerto una carrellata di opere magnifiche tanto quanto le poesie. Le mie preferite sono la Primavera del Botticelli (vista da vivo una meraviglia) e la poesia di Ada Negri. Buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Secondo me la poesia di Ada Negri descrive proprio l'attimo di passaggio, a volte breve ed a volte (come quest'anno) più lungo, tra l'inverno e la primavera :-)
EliminaCiao Silvia,
RispondiEliminaalmeno il tuo post fa respirare aria di primavera con questi colori dei quadri che hai scelto e le bellissime poesie perchè il tempo almeno per ora non sembra per niente primaverile
Ciao Susy! Da me per ora c'è un bel sole anche se fa un po' freddino...dai, le temperature si scalderanno! :-)
EliminaCiao Silvia, mi piacciono moltissimo questi dipinti, non saprei scegliere il mio preferito ;-)
RispondiEliminaAnche le poesie sono altrettanto belle, tra tutte ho una predilezione per le liriche di Catullo e Orazio!
P.s. Altrattanto bella la foto iniziale con i tulipani... mi hai fatto ricordare quel bel pomeriggio ;-)
Ciao! La lirica di Orazio mi era più nota, mentre non ricordavo bene quella di Catullo! Mi ricordo bene il pomeriggio in cui abbiamo fotografato i tulipani...una bellissima giornata!
EliminaCara Silvia, un post poetico per accogliere una strana primavera, di gelo.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e provo a sorridere:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Hai ragione, è una primavera un po' fredda per ora, ma migliorerà! Buon pomeriggio :-)
EliminaStupenda la Primavera di Botticelli e la poesia abbinata!😊 Qui c'è ancora freddo, ma i prati si stanno riempendo di fiori coloratissimi!😍🌺🌸 Buon pomeriggio!👋
RispondiEliminaCiao Vanessa! Io stamattina ho fatto una passeggiata ed ho notato che, anche se la temperatura è ancora un po' al di sotto della media, i fiori sono un po' ovunque!
EliminaDipinti meravigliosi, altrettanto le poesie! Difficile esprimere preferenze!
RispondiEliminaIo sono una fan delle mezze stagioni :-D
Ciao Silvia! Io amo l'arte e quando leggo post così mi rallegro. Tutti belli i dipinti e le poesie. Speriamo che la primavera arrivi presto qui da me fa ancora molto freddo!
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