Spazio Scrittura Creativa: settembre 2025
Cari lettori,
benvenuti all’appuntamento di settembre con la rubrica Spazio Scrittura Creativa!
La storia di oggi è un imprevisto anche per me.
Lo scorso novembre vi ho proposto Come in with the rain, la storia di un’amicizia ambientata prima in un liceo nei primi anni duemila e poi ai giorni nostri, sotto forma di nostalgia. Protagoniste del racconto sono Matilde, una giovane insegnante che leggendo il tema di una sua alunna si sente tornare indietro nel tempo, ed Olivia, la sua amica del liceo. La potete leggere a questo link.
Non avevo pensato ad un vero e proprio sequel, ma una lettura fatta all’inizio di settembre (della quale penso che vi parlerò più avanti, perché ho davvero un buon numero di recensioni arretrate…) mi ha spinto, con una naturalezza sorprendente, a volervi raccontare il punto di vista di Olivia.
Il sottofondo musicale è sempre Fearless, l’album di Taylor Swift del 2008 (anno della mia Maturità, tra l’altro): lo scorso novembre avevo optato per Come in with the rain (che trovate qui), ora ho scelto la mia preferita del disco, Fifteen (potete ascoltarla a questo link).
Proprio come la storia di Matilde, anche quella di Olivia è un tuffo tra i ricordi di noi nati tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90.
Diciamo che, tra queste due storie e quella di giugno (Venti estati fa, che trovate a questo link) ultimamente mi sono ritrovata a condividere racconti intrisi di nostalgia… quella buona e felice, spero.
Così come spero che vi farà piacere questa lettura!
Il primo giorno di scuola
Fai un bel respiro ed attraversi le porte
è la mattina del tuo primissimo giorno
dici ciao ai tuoi amici, che non hai visto per un po'.
Cerchi di stare lontano dalla strada di ognuno.
12 settembre 2012
Per Olivia era stata una giornata di settembre come tante altre.
Studio, preparazione di un esame importante, relax casalingo a fine giornata. Da quattro anni a quella parte, non era un mese particolarmente frenetico, fatta ovviamente eccezione per le caotiche sedute d'esame della Facoltà di Lingue e qualche impegno extra che cominciava a fare capolino dopo i giorni eterni dell’estate.
Settembre era per Olivia una sorta di appendice dell'estate, un momento in cui rientrare gradualmente nella solita routine, in attesa che, ad ottobre, iniziasse l'anno per davvero.
Ma non era sempre stato così…
Proprio quel giorno era l’anniversario di quando, nove anni prima, aveva varcato le soglie di quel piccolo liceo di periferia. Sembravano molti meno, eppure, qualche mese prima, Olivia aveva spento ventitré candeline. Ventitré piccole luci che sembravano guardarla beffarde, ricordandole che alcuni capitoli della sua vita erano porte chiuse che non si sarebbero mai più riaperte.
Un’ondata di malinconia che Olivia non si spiegava, perché da oltre quattro anni ella era immersa nella vita universitaria e la adorava: un mondo fatto di semplici conoscenze e sincere amicizie, di legami iniziati alla Triennale e proseguiti alla Magistrale, di professori inflessibili ma da stimare, e di libertà... molta di più di quella che si aspettava quando aveva iniziato.
Quando pensava ai suoi anni al liceo, sempre più spesso li associava a due sensazioni contrastanti: l'eccitazione per quanto c'era stato di divertente ed emozionante, che le scendeva nelle gambe rendendogliele quasi tremanti, ed il groppo alla gola che le impediva di deglutire, nel momento in cui ricordava tutto ciò che l'aveva delusa. A volte le bastava distrarsi un attimo, e correre troppo in là con la fantasia, per ritrovarsi nel bel mezzo di qualcosa che credeva di aver dimenticato.
* * *
È il tuo primo anno e resterai qui
per i prossimi quattro anni, in questa città.
Speri che qualcuno di quei ragazzi più grandi
ti faccia l'occhiolino e dica:
“Sai, non ti ho mai vista prima qui intorno...”
12 settembre 2003
Quattordici anni appena compiuti e una nuova vita da affrontare.
In quella bella mattina di settembre Olivia decise di lasciarsi alle spalle tre anni di scuola media. Non era preoccupata né nostalgica, anzi: era convinta che la nuova avventura sarebbe stata splendida. Sapeva che avrebbe dovuto trascorrere cinque anni della sua vita in quella scuola, e tanto valeva iniziare con il sorriso e con ottimismo.
Appena salita in classe, si sedette subito al banco con Claudia, l'unica amica delle medie che si era iscritta con lei in quel liceo, ed iniziò a guardarsi intorno, con diffidenza mista a curiosità.
Gli ultimi sei mesi della terza media erano stati un periodo assolutamente divertente, fatto di passeggiate in centro, videocassette con infinite repliche di Dawson’s Creek da gustare insieme ad un gelato e infinite confidenze, sempre in compagnia di Claudia, ma c’era stato anche lo spauracchio degli esami... un capitolo chiuso e persino più facile del previsto.
Ora era alle superiori! Da quel momento in avanti, avrebbe potuto conoscere nuove amiche e persino… qualche ragazzo più grande!
* * *
E quando hai 15 anni
ti senti come se non ci fosse niente da capire
bene, conta fino a dieci e poi buttati
questa è la vita prima che tu sappia cosa sarai,
a 15 anni.
I primi mesi di inserimento al liceo erano stati così per Olivia: intervalli passati a chiacchierare, sere trascorse a decidere l'abbigliamento per la mattina dopo, e pomeriggi già di studio intenso, visto che i professori non avevano perso tempo a riempirli di lavoro.
Si sentiva sospesa in una strana dimensione, come se tutto quello che le andava veramente di fare fosse bighellonare il sabato pomeriggio e guardarsi intorno nei corridoi, alla ricerca di nuove amicizie e forse anche del primo amore.
Ma che altro fare? Aveva a malapena 14 anni ed il liceo era appena iniziato.
Chi sapeva che cosa le avrebbe riservato il destino?
Ti siedi in classe vicino ad una rossa di nome Abigail
e prestissimo siete amiche del cuore.
Ridendo delle altre ragazze che pensano di essere così fighe
“noi saremo fuori di qui prima che possiamo”
e poi hai il tuo primissimo appuntamento
e lui ha una macchina, e ti senti come se volassi
e tua mamma ti sta aspettando,
e tu pensi che lui sia l'unico,
e balli intorno alla stanza quando la serata è finita. [...]
Nella tua vita farai cose più grandi
che uscire con il ragazzo della squadra di calcio
ma io non lo sapevo a 15 anni
In quei primi anni di liceo, oltre a Claudia, aveva legato fortemente con Matilde, una ragazza con la quale il rapporto era più profondo giorno dopo giorno.
Matilde rappresentava la sua controparte più saggia e più adulta. Era seria, riservata, un po’ introversa… ma era anche capace di lasciarsi andare quando era il momento. I suoi discorsi erano così sicuri! Il suo futuro lavorativo, quello familiare, le sue convinzioni politiche e ideologiche…
Olivia, invece, aveva dubbi sull'amore, sulla famiglia, sulla sua vita sociale ed anche su temi politici e di attualità. In confronto a Matilde sembrava sempre una ragazzina confusionaria e fin troppo allegra che esibiva magliette corte sopra i jeans, bracciali con le borchie e ombretti di un azzurro violento che trovava in regalo con le riviste.
Eppure l’alleanza tra loro due si faceva di mese in mese più forte. Era convinta che, ormai, entrambe si potessero fidare ciecamente l'una dell'altra.
Le numerose feste di compleanno: non ne aveva saltata una, ed era tornata sempre allegra.
La caotica e festaiola gita a Firenze, le risate tutte insieme sedute a gambe incrociate sul letto e le sue proteste per non guardare Il Signore degli Anelli (“Siamo tutti insieme in albergo per guardare un film di tre ore?”).
I simpatici equivoci con i ragazzi delle classe più alte.
Le dediche sul diario, i disegni, le foto.
Tanti bellissimi ricordi che la portavano ad un’unica domanda.
Che cosa era andato storto ad un certo punto?
* * *
Quando tutto quel che volevi era essere voluta
vorrei che tu tornassi indietro
e ti dicessi quello che sai adesso.
12 settembre 2012
Anche visti in retrospettiva, gli ultimi due anni non erano stati divertenti come i primi tre. L'adolescenza era diventata sempre più tarda e difficile. Molte amicizie avevano iniziato a perdersi per strada; andare in giro a far nulla il sabato pomeriggio non sembrava più così una buona idea e tutti avevano iniziato ad essere ossessionati dalla Maturità.
Olivia si sentiva a sua volta cambiata: aveva iniziato a giocare pallavolo ed a fare volontariato in un canile, frequentando regolarmente persone più grandi e patentate che le avevano fatto fare le ore piccole in più occasioni, e la scuola le stava stretta, giorno dopo giorno.
C’erano ancora alcuni giorni in cui sentiva che tutto quello che voleva era essere ancora accettata e benvoluta dalle sue compagne com'era stato negli anni passati, ma era anche consapevole di essere ormai a mille miglia di distanza.
Quando ripensava a quei momenti, avrebbe voluto fare come in una poesia di Pirandello che aveva appena studiato: presentarsi dalla se stessa diciassette-diciottenne, abbracciarla e dirle: “Non temere. Compirai imprese molto più grandi di queste. Supererai quello che ti farà soffrire, lo vedrai lontanissimo.”
* * *
E quando hai 15 anni
non dimenticare di guardarti bene intorno prima di cadere!
Ho capito che il tempo può guarire quasi tutto
e tu troverai quello che è giusto che tu sia
...io non sapevo chi sarei diventata, a 15 anni.
12 settembre 2025
Cara Matilde,
come stai?
Ho saputo che sei diventata insegnante. La notizia non mi ha sorpreso: hai sempre amato la scuola, anche più di me, e sapevo che non l’avresti lasciata. Quanto a me, è da un po’ che il 12 settembre è un giorno come gli altri. Spesso sono così assorbita dall’ufficio che quasi mi dimentico di quelle scadenze che ai tempi della scuola erano così importanti, come le pagelle, l’ultimo giorno… o il primo.
Per te è una giornata importante, immagino. Forse riabbraccerai i tuoi studenti dell’anno scorso, forse invece conoscerai una nuova classe di primini impauriti. Ti ricordi di noi due? Quanta sicurezza ed allegria mi portavo dietro il primo giorno! Se solo avessi potuto intuire anche solo un minimo del folle, accidentato e bellissimo viaggio che avremmo condotto… quasi sempre insieme.
Magari questa mia lettera ti sembrerà lo sfogo nostalgico di una donna che ha passato i trenta, è in fase di ribellione con la vita adulta e della scuola vede solo il lato positivo, intrappolato nella gabbia dorata del dolce per sé, come saggiamente scriveva Dacia Maraini.
Tu sarai bombardata da burocrazia, test d’ingresso da correggere e alunni vivaci da condurre nel modo migliore, e non avrai tanta voglia di ripensare a qualche bella avventura del 2005, ripescata da qualche Smemoranda che era diventata il doppio del suo peso originale e ormai cade a pezzi.
Non posso però fare a meno di riferirti un pensiero che mi ha fatto visita regolarmente quest’estate, e che, chissà, magari ti farà piacere leggere in una giornata importante.
Se un amore sbagliato ci ha diviso, forse gli amori giusti ci riuniranno.
Il tuo cuore rotto si è aggiustato da tempo, ed anche il mio non sta poi male. E so che, nonostante il tanto brontolare quotidiano dovuto alle nostre venerande età (succede anche a te, vero?), siamo entrambe contente dei tanti piccoli e grandi amori che costellano le nostre vite.
E poi, non so perché, ma ho la sensazione che anche tu abbia pensato a qualcosa del genere… magari in un giorno di pioggia novembrino. Qualche mese prima di me, perché tu l’hai sempre saputa più lunga.
Nel frattempo, ti auguro un bellissimo primo giorno di scuola. Sono sicura che lo affronterai con determinazione… come hai sempre fatto! Un bel respiro e via.
Con tanto affetto,
Olivia
Il tuo primissimo giorno
Fai un bel respiro, ragazza
Fai un bel respiro mentre attraversi le porte.
FINE
Eccoci arrivati alla fine!
Come al solito, io ho scritto decisamente troppo, quindi sarei curiosa di conoscere i vostri pareri. Fatemi anche sapere che cosa vi piacerebbe trovare prossimamente sulla rubrica.
Vi anticipo solo che non mi sono scordata la mini serie di sette piccole fanfiction su Harry Potter (qui trovate i link alla prima, alla seconda e alla terza).
Semplicemente – correggetemi se sbaglio – mi sembra che il mondo potteriano si adatti meglio al semestre autunno-inverno, al massimo all’inizio della primavera. Nei mesi più caldi mi sembra che le “vibes” non siano le più giuste… anche Hogwarts chiude per l’estate! Per il prossimo mese, però, ho un’idea che dovrebbe riguardare anche Halloween…
Per il resto, fatemi sapere se ultimamente avete preferito le storie d’amore, quelle d’amicizia, gli omaggi letterari, le poesie… ditemi voi!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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