lunedì 24 marzo 2025

I GIALLI DEI LIMONI

 Spazio Scrittura Creativa: marzo 2025




Cari lettori,  

iniziamo la settimana con l’appuntamento di marzo con la rubrica “Spazio Scrittura Creativa” e con la terza della serie di sette mini fanfiction dedicate al mondo di Harry Potter ed ai sette peccati capitali.


Dopo aver parlato di invidia con Ninfadora Tonks e di accidia con il professor Lumacorno, è il turno dell’amato e odiato preside di Hogwarts, Albus Silente. Un personaggio che di recente abbiamo potuto conoscere meglio con la trilogia di film Animali fantastici e che non smette mai di stupire. 

Chi ha già letto i miei post in proposito sa che Silente è da sempre uno dei miei personaggi preferiti, che per quanto sia un grey character io continuo comunque ad apprezzarlo, e che non sono d’accordo con il “revisionismo in negativo” che ultimamente hanno fatto le generazioni successive alla mia. 

Quando trovo su internet articoli che lo descrivono come senza cuore, freddo e calcolatore… beh, insomma. Mi chiedo se abbiamo letto i medesimi libri.


Proprio per questo spero di avergli reso giustizia, e di essere riuscita a spiegare come vedo questo personaggio. Ecco a voi I gialli dei limoni, capitolo dedicato alla gola!



I gialli dei limoni 

(Capitolo della Gola 

Voce narrante: Albus Silente)


“…Quando un giorno da un mal chiuso portone

Tra gli alberi di una corte

Ci si mostrano i gialli dei limoni;

e il gelo del cuore si sfa,

e in petto ci scrosciano

le loro canzoni

le trombe d’oro della solarità”

(Eugenio Montale, I limoni)


Albus, ancora con quelle curiose parole dordine? Comincio a pensare che lo fai per divertirti, sai?!?mi dice Minerva scuotendo la testa rassegnata.

Oh, hai tutto il diritto di pensarlo, mia cara. A un vecchio come me sono rimasti ben pochi divertimenti.Rispondo con uno dei miei soliti sorrisi enigmatici, che, lo ammetto, sono uno dei tanti mezzi che uso per stupire ed esasperare gli altri.


Albus, veniamo a noi. Sono passata solamente per consegnarti queste lettere che sono riuscita a strappare dalle grinfie di Doloresmio Dio, quella donna mette seriamente alla prova la mia pazienza!

“Concordo, Minerva.

Comunque è il tuo vecchio amico Elphias Doge, credo voglia sapere come va qui da quando quella megera è diventata Inquisitore Supremo.

Immagino che sappia già benissimo come va… ma è carino da parte sua.

Già. Sappiamo come va, purtroppo. Io vado, Albus, eè una bella serata, non trovi? Neanche troppo fredda! Fossi in te mi gusterei una delle tue parole dordine!dice con una risata, poi si chiude il portone alle spalle.


Io stesso sorrido. Ghiacciolo al limone. In perfetta linea con le mie solite parole dordine. Ho sempre amato tutti i dolci, ma per il gusto del limone ho sempre avuto una predilezione particolare.


* * *


Estate, una casa ormai troppo lontana nel tempo e nello spazio.


Il nostro cottage di campagna è circondato da un piccolo pergolato, sul retro ci sono un orto e un ampio prato. Mio padre e mio fratello sono allaperto; mia madre, con i capelli neri legati in una stretta crocchia ed un grembiule bianco, è davanti ai fornelli.

Una voce mi riscuote allimprovviso dai miei studi:Al!

Ari! Dove sei stata? Lo sai che mamma sta preparando per te la torta al cioccolato!” “Si, si, Al! Torta al cioccolato! Dolci, dolci, dolci!!


Mia sorella è incontenibile. Ha cinque anni, capelli molto chiari e sottili, i miei stessi occhi azzurri. Sta saltellando forsennatamente per la cucina e solo in quel momento mi accorgo che tiene qualcosa nascosto dietro la schiena.


Ari, cosa nascondi? Hai preso qualcosa dal giardino?

Lei mi guarda e, con un sorriso trionfante, tira fuori un grosso limone giallo.

Hai visto, Al?!? Così mamma ci prepara i dolcetti al limone! Dici che posso mangiarne uno così, appena colto?

No Ari, non ti piacerebbe. Vedi, il limone è un frutto difficile. È bello, giallo, solare, ma il sapore è acido. Va spremuto, gustato solo in certi modiva cucinato con pazienza e amoreun pocome se curassimo le persone a cui teniamo!


* * *


Non sono sicuro che Ari abbia capito, infatti cambia argomento quasi subito: 

Oh, Al! Ho saputo! È vero che il primo di settembre parti?!? Ma perché? Voglio venire anchio!

Ci andrai presto, Ari. Vado a studiare magia in una grande scuola. Fra qualche anno mi raggiungerai.

Sicuro, Al?

Ma certo, Ari! E scommetto che sarai anche più brava di me!



... e lo pensavo davvero.

Ma chi avrebbe mai potuto prevedere che di a poche settimane quei tre bastardi avrebbero rovinato la tua innocenza ed il tuo equilibrio mentale, per sempre. Che mio padre sarebbe finito in prigione per aver tentato di punirli. Che da quel momento alla nostra famiglia sarebbero state riservate solo pene e dolori, anche e soprattutto per colpa mia.


* * *


Il sole è tramontato dietro gli ultimi bastioni del castello. Con fare pensieroso, afferro uno dei miei ghiaccioli al limone dal ripiano tenuto freddo con la magia, dove tengo una buona scorta, e lo scarto.

Forse non mi sono occupato abbastanza di te, Ari. Tantomeno di mio fratello. Dopo quegli ultimi istanti felici, mi sono fatto accecare dal potere e dallambizione. Ho pagato un prezzo fin troppo salato per i miei tragici sbagli. Per essermi fidato dell'ultima persona a cui avrei dovuto credere.

Ma ora insegnerò ai miei studenti a non ripetere gli stessi errori. Non ho la presunzione di essere meglio di loro: so già che alcuni di loro hanno compiuto scelte molto più giuste ed umili di me alla loro età. 

Come Neville, che va sempre a trovare i suoi genitori che hanno perso il senno. 

Come Harry Potter.


E mentre assaporo quel gusto aspro e dolce al tempo stesso, mi sembra di essere tornato a quel tempo lontano e ormai perduto. 

Insieme ai miei cari.



FINE




(Dedico questa storia alla memoria di Eugenio Montale,

che mi ha insegnato a trovare la vita e lamore nei dettagli

che a volte non vediamo neanche.)




Un Silente in tono più intimo e familiare, no?


Credo che l’industria filmica abbia posto fin troppo l’accento sul Silente preside, Silente a capo dell’Ordine della Fenice, Silente stratega di guerra, Silente giovane destinato al duello con l’eterno rivale Grindelwald.


I romanzi, invece, ed in particolare il settimo, raccontano molto la sua infanzia e adolescenza, i pochi anni di spensieratezza tragicamente spezzati. La sorella Ariana, co-protagonista di questo racconto, è ancora bambina quando subisce un’aggressione da parte di tre ragazzi, probabilmente degli abusi. Il padre di Silente si vendica, ma finisce per essere imprigionato e morire in carcere, dovendo sopportare anche l’accusa ingiusta di essere “razzista” (perché i tre aggressori non erano maghi). A morire è poi la madre di famiglia, uccisa accidentalmente da Ariana perché la ragazza ha perso il senno (dopo l’uscita della serie Animali fantastici si è ipotizzato che ella fosse diventata un Obscuriale, una creatura destinata a diventare una nuvola nera ed a morire bambina, forse metafora delle malattie terminali infantili).


Rimasti orfani, il mezzano Aberforth e la sempre più malata Ariana fanno affidamento sul giovane Albus, ma è lì che il nostro protagonista compie l’errore fatale, conoscendo Grindelwald, un giovane mago del Nord in vacanza, e innamorandosene. Per una folle estate i due coltivano piani di grandezza e potere, ed Albus subisce un vero e proprio lavaggio del cervello. Quando si ridesta è troppo tardi: lui, Grindelwald e Aberforth, arrabbiati l’uno con l’altro, ingaggiano un duello a tre, e una delle maledizioni, non si sa quale, colpisce a morte Ariana.


Da quel momento Aberforth rinfaccerà per sempre ad Albus la morte della sorella, e l’uomo cercherà di rimediare alle sue colpe come potrà. Rifiutando ripetutamente il ruolo di Ministro della Magia, perché ha capito che il potere è “la sua più grande debolezza”. Inseguendo Grindelwald in giro per l’Europa ed infine sconfiggendolo in un leggendario duello. Insegnando a suoi studenti a… non diventare come lui, sostanzialmente.


Un dirigente scolastico liberale con tutti e severissimo con se stesso, in definitiva. Mi è sempre sembrato naturale che una persona che esercita un così grande controllo su se stesso si conceda solo dei piccoli sfizi, come appunto quello della gola.


Se volete potete accompagnare la lettura con la canzone Yellow dei Coldplay. La trovate a questo link.


Aspetto i vostri commenti!


Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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