giovedì 11 settembre 2025

UN'ESTATE... TRA TOSCANA ED AMERICA LATINA

 Due romance self dalle vibrazioni estive




Cari lettori,

come lo scorso giovedì, ecco un nuovo appuntamento con le nostre “Letture...a tema”!


Quando il 1 settembre ho fatto un recap delle letture estive (lo trovate a questo link) vi ho promesso di fare al più presto la recensione di due ebook di altrettante autrici self, che avevano in comune l’ambientazione estiva.


Ho trovato questi due romanzi grazie allo “Stuff your Kindle day”, una giornata di promozione gratuita organizzata dalle blogger dello spazio online "Romance book" che si è tenuta in giugno.


Come vedrete, uno dei due romanzi mi è piaciuto più dell’altro. Ho pensato di racchiuderli in un’unica pubblicazione perché, come dicevo nel post relativo alle mie letture estive, entrambi hanno le vibes giuste per aiutarci a chiudere l’estate (sigh) prima di tuffarci nell’autunno a partire dall’Equinozio.


Senza ulteriori chiacchiere, vi lascio alle recensioni!



La scrittrice senza tempo, di Monica Brizzi


Bianca è una scrittrice famosa, nonché sicuramente una delle più apprezzate dalla critica, e sono in tanti a chiederle quando uscirà il suo prossimo best seller.


Ella ha però una storia personale molto particolare e vorrebbe prendersi un momento di riflessione. Bianca e la sorella Carolina, legatissime, hanno dovuto far fronte comune per poter trovare l’una nell’altra il reciproco punto di riferimento: i loro genitori, presi dalle rispettive carriere e da progetti che sembravano sempre più importanti della famiglia, le hanno sempre portate in giro per il mondo, per i primi tempi insieme, poi anche da separati.


Quando entrambe hanno raggiunto la maggiore età, messi via un po’ di risparmi, hanno deciso di andare a studiare insieme in Europa, in modo da poter restare nel medesimo posto per un po’ di anni. Carolina ha poi conosciuto Giampiero, che ha sposato, trovando così la sua stabilità. Bianca, invece, ha continuato a scrivere ed a viaggiare per il mondo, cambiando città ogni volta che iniziava un nuovo romanzo.


Questo è forse il motivo per cui, proprio nel culmine di quell’estate, mentre tutti si aspettano da lei qualche annuncio importante, Bianca si è ritirata in un piccolo appartamento a San Gimignano, decisa a restare? Che debba ancora scrivere il suo tanto atteso romanzo?


La risposta è… sì e no. Bianca, forse per la prima volta in vita sua, sta scrivendo in modo apertamente autobiografico, e sta cercando di ricapitolare sulla carta la sua personalissima storia d’amore, prima di prendere una decisione che forse cambierà la sua vita per sempre.


La nostra protagonista, quando era ancora una ragazza, ha conosciuto Ian, ragazzo di Lisbona, e da allora i due non si sono mai dimenticati del tutto.

Ci sono stati tanti momenti difficili, altrettanti allontanamenti, ma, anche in giro per il mondo, la voglia di tornare insieme ha sempre prevalso su tutto. Almeno fino all’ultima rottura, che ha lasciato Ian in Portogallo, ad insegnare agli adulti stranieri, mentre Bianca ha messo in atto quella che potrebbe sembrare una fuga ma è una vera pausa di riflessione, cercata e voluta.


Per la prima volta, ella prova a restare in un luogo, trovando nuovi amici, legando con i padroni di casa ed i vicini, riscoprendo l’Italia (un po’ trascurata, con tutti questi viaggi per il mondo), facendo nuove esperienze ed imparando ricette inedite. E chissà che questo non le dia il coraggio di prendere quella decisione che sta rimandando da tempo…



Come già vi ho detto, La scrittrice senza tempo è stato uno di quei romanzi che ho scaricato per primi durante lo “Stuff your Kindle Day”, perché l’autrice mi era stata consigliata. Purtroppo sono rimasta un po’ tiepida.


Di sicuro, tra quel che mi è piaciuto, ci sono l’ambientazione nel cuore dell’estate, l’atmosfera rilassante da “cozy romance”, l’innegabile romanticismo, il fatto che la protagonista sia una scrittrice che ci svela la sua “vita segreta”.


Ci sono però due annotazioni che devo fare, per essere del tutto onesta con voi.


La prima è che lo stile mi ha convinto solo fino ad un certo punto. È un romanzo scorrevole, perfetto per i vostri momenti di leggerezza, quindi dire che lo stile è troppo complesso sarebbe una falsità. Però ci sono un po’ troppe ripetizioni, in particolare nei momenti in cui Bianca riflette. Mi sembra che spesso si riprendano gli stessi concetti, ed in particolare il nome del protagonista maschile è ripetuto tantissime volte, spesso anche con lo spelling, creando un “effetto invocazione” forse eccessivo… è un uomo, non è un santo, per dirlo con parole non mie!


La seconda è che, proprio perché ci troviamo di fronte ad un cozy romance, mi sarei aspettata che la tranquillità delle sue atmosfere durasse dall’inizio alla fine. Invece, dopo tante scene quiete relative alle nuove esperienze di vita che sta vivendo Bianca… negli ultimi capitoli tutto precipita, arrivando alla conclusione anche fin troppo in fretta. 

Certo, mi rendo conto che un motivo di fondo c’è: la nostra protagonista ha un rapporto molto free con lo spazio e il tempo, e poi, all’improvviso, si rende conto che praticare in modo eccessivo questo atteggiamento significa non avere una casa propria e rimandare importanti decisioni… e così, ad un certo punto, ella non vuole più aspettare. Comprendo la logica che ci sta dietro e la trovo anche azzeccata. Ma il cambio marcia mi è sembrato comunque un pochino troppo netto.


Quindi sì, una lettura leggera e piacevole, ma avrei voluto che mi regalasse qualche emozione in più…



Palm Inn, di Manuela Lorenzi


Diamante, detta Dia, è una ragazza italiana che, dopo una laurea in marketing, era riuscita ad entrare subito – anche se a tempo determinato – in un’importante agenzia di eventi. Ma la sera in cui ha dovuto assistere Ben, cantante latino americano di fama internazionale, e la sua fidanzata del momento, è stata l’ultima della sua carriera.


Dia si è fatta in quattro per la coppia, ma l’uomo era in stato di visibile alterazione, e la ragazza era incontentabile. Così, il giorno successivo, alla scadenza del contratto, Dia ha dovuto salutare il rinnovo.


Sono passati dei mesi da quella brutta giornata e da tempo Dia ha cambiato vita. Ella ha seguito Olly, la sua migliore amica, in Puerto Rico. Entrambe lavorano al Palm Inn, il resort della nonna di Olly, e, anche se la nostalgia della famiglia è tanta, tutto sembra procedere per il meglio. Dia non sente più il terribile stress della vita aziendale milanese e si occupa con piacere dei turisti in vacanza.


Almeno finché Olly non conclude quello che sembra un “buon affare” per il resort. Palm Inn sarà, per pochi giorni, il set del nuovo video musicale di un cantante locale. Il luogo sarà chiuso ai turisti, ma solo per poco, ed il guadagno sarà grande per quello che è comunque un resort a conduzione familiare.


Quello che purtroppo Dia ancora non sa è che il cantante che sta per arrivare al Palm Inn è proprio Ben. Il ragazzo non è quello che era quando ha conosciuto Dia a Milano: ha lasciato la capricciosa fidanzata perché si è reso conto che non era la persona giusta per lui, si è reso conto di aver esagerato con l’alcool e le amicizie sbagliate, ed ora si fida solo del suo manager e amico Smith. Quando però egli e Dia si incontrano, la ragazza rivede in lui tutti i fantasmi che aveva lasciato a Milano ed ha una reazione (giustamente) arrabbiata.


La tentazione di lasciare addirittura Palm Inn è forte, ma in Italia cosa la aspetta, a parte dei genitori preoccupati nel vederla tornare nuovamente delusa e ferita? Tanto vale stringere i denti ed attendere che passi l’infernale settimana.


Chissà mai che la vicinanza forzata non porti con sé delle sorprese…



Palm Inn è un romanzo che ho letto proprio i primissimi giorni di agosto: un momento perfetto! Tra palme, spiagge, corse con i kart, cocktail a bordo piscina e musica latino americana, non ci sarebbe stato periodo migliore per questa lettura.


Ambientazione a parte, questo è un celebrity romance (che in genere mi piace abbastanza), enemies to lovers (il più classico dei trope, per me sempre ben accetto) e forced proximity (che bisogna saper gestire bene).


Il mix nel complesso mi è piaciuto, così come ho apprezzato anche l’altra storia d’amore del romanzo, ovvero quella che nasce tra Olly e Smith. Ad essere sincera, nonostante tutto questo discorso sulle vibes estive e compagnia, i capitoli che ho trovato meglio scritti ed emotivamente efficaci sono quelli in cui si parla di burnout, di aziende da incubo, del mondo della musica che diventa l’equivalente di uno schiacciasassi umano, di pentimenti e desiderio di rifarsi una vita. Penso che siano state queste pagine a fare la differenza, per quanto i capitoli più romantici siano comunque ben riusciti.


Quanto alla tipologia di “music” romance, so per esperienza che tante persone non sono proprio appassionate di musica latino americana, soprattutto di quei personaggi che fanno tormentoni estivi in spagnolo… a me piace (oltre alla mia scuola di danza di sempre, per due anni ho fatto anche salsa), ma vi avviso che è presente in modo massiccio nel romanzo, anche con citazioni in spagnolo. Vedete voi, de gustibus…


Comunque, a parte questa sua particolarità, trovo che il romanzo sia una lettura estiva davvero carina. Se non vi siete ancora rassegnati all’imminente arrivo di foglie cadenti e zucche, potrebbe essere la lettura che fa per voi in questi giorni!




Come promesso, ecco le mie opinioni su queste due storie!

Che ne dite? Le conoscete? Avete letto qualcosa di queste autrici?

Fatemi sapere che ne pensate e se siete d’accordo con me…

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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