Una mostra naturalistica da visitare entro Dicembre
Cari lettori,
secondo appuntamento con il nostro “Christmas Countdown”!
Il post di oggi è un po’ particolare: potremmo inserirlo tra i “Consigli artistici” come tra gli “Eventi culturali”. Inoltre, sono davvero felice di scriverlo, perché si tratta di un classico di autunno/inverno che mi è sempre tanto piaciuto visitare e che l’anno scorso mi è mancato non poco. Si tratta della Wildlife Photographer of the Year, la mostra fotografica che ogni anno espone gli scatti più premiati di una prestigiosa competizione internazionale. È un’esposizione a metà strada tra arte e natura, tra giornalismo e problemi di natura ecologica.
Vi avevo già parlato qualche volta di questa mostra, per esempio in questo post.
Sono tornata con grande piacere a visitarla qualche weekend fa, e questa volta nella nuova sede dell’Associazione Radicediunopercento, che si occupa di organizzare la mostra. Si tratta di Palazzo Meravigli, in zona Cordusio, uno splendido edificio che avevo visitato in occasione del Fuorisalone del 2016, quando era stato aperto il primo piano, ricco di affreschi, quadri, stucchi e gioielli d’epoca. L’esposizione è invece al piano terra, in stanze moderne ma calde e confortevoli.
Vedrete che mi sono fatta prendere dall’entusiasmo ed ho fatto un vero e proprio reportage… forse sono un po’ fotografa naturalista anche io?
Scherzi a parte, vi lascio alla recensione!
I vincitori
Il vincitore della mostra è un fotografo russo che ha immortalato una tigre che vive nelle foreste tra Russia e Cina. Nello scatto possiamo ammirare l’animale che cerca di adeguarsi all’ambiente circostante impregnandosi dell’odore di un albero e finendo quasi per “abbracciarlo”. Io ho detto alla mia amica Mara che lo scatto richiede un certo coraggio: sulle prime ci siamo un po’ impressionate per la sezione “Insetti/Invertebrati”, ma poi ho concluso che tutto sommato io preferirei fotografare ragni e formiche (purché non carnivori…) piuttosto che appostarmi per fare uno shooting ad una TIGRE. Voi che ne dite?
Delle menzioni d’onore sono state assegnate ad altri scatti, sempre in tema “Animali nel loro ambiente”. Due in particolare mi sono piaciute: un ocelot, in una foresta della Costa Rica, che attraversa un fiume utilizzando come ponte un albero abbattuto, e lo scatto di un italiano che è riuscito a riprendere dei lupi in notturna.
Il mondo degli animali
Gli scatti che immortalano animali, rispetto a quelli di piante ed ambienti della Terra, sono la maggioranza, e per questo motivo sono stati premiati per categorie, a seconda della tipologia di soggetto. Il focus è soprattutto sul comportamento, ma ogni fotografo ha firmato il suo scatto con un personalissimo punto di vista, talvolta più artistico e tendente al ritratto, altre volte più scientifico, quasi sperimentale.
Ammetto che la sezione Invertebrati ed Insetti è… particolare. Forse lo scatto che mette d’accordo tutti è questa splendida panoramica di uno sciame di lucciole.
Ho trovato però interessante anche il vincitore del premio “Portfolio”, Ripan Biswas, che ha raccontato per immagini la vita e le abitudini delle formiche tessitrici. Lui, tra tutti, è secondo me il più fedele al metodo scientifico.
Una chiara intenzione artistica si riscontra invece, secondo me, in alcuni scatti dei mammiferi, come il tayra della Costa Rica e la pianta a cui è appoggiato che creano una composizione a stella.
Anche il gioco di marroni di una fotografia scattata in Giappone, con uno scoiattolo sorpreso dalla presenza di due barbagianni in un tronco cavo e colto nel pieno della fuga, mi ha colpito per la straordinaria attenzione ai colori.
Voi sapete che sono affezionata al mondo del mare e non potevo non includere in questa carrellata anche la sezione subacquea, che ho trovato, come quella dedicata ai mammiferi, fortemente artistica: gli squali a guardia del fondale sembrano quasi dei silenziosi custodi (anche se mi sa che è meglio non provocarli…).
Non mancano gli uccelli, grandi protagonisti del cielo. Questo scatto mi ha fatto ridere: qualcuno di voi si ricorda Bud Spencer e Terence Hill nel film Chi trova un amico trova un tesoro ed il motto della marmellata di cui erano sponsor, “Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà”? Ecco, l’uccellino stampato sui barattoli era proprio fatto così…
Piante, fiori ed ambienti della Terra
Il vincitore della sezione “Ambienti della Terra” è un fotografo italiano che ha camminato (con grande sprezzo del pericolo! Non vi sembrano tutti dei cuor di leone, questi fotografi?) per ore lungo i pendii dell’Etna ed ha ripreso i molteplici colori della lava in piena eruzione.
A me e Mara è piaciuto moltissimo anche questo scatto che arriva dal Trentino, sui toni del bianco e dell’azzurro… in pieno stile Frozen! Dai, non vorrete perdervelo proprio ora che è Dicembre?
La sezione Piante e fiori non è molto estesa, ma comunque suggestiva. Il vincitore è l’autore di questa foto in cui i colori freddi della montagna si sposano con una vivace distesa di fiori gialli.
Fotogiornalismo e problemi ecologici
Fin qui abbiamo ammirato le meraviglie della natura e talvolta scherzato, ma devo essere sincera con voi: le cattive notizie sono presenti quasi in ogni didascalia. Tra riscaldamento globale, siccità, sfruttamento delle risorse e specie in estinzione, c’è davvero molto su cui riflettere… e di cui preoccuparsi, purtroppo.
La sezione della mostra che affronta maggiormente l’emergenza ambientale è quella dedicata al fotogiornalismo. Anche in questa parte dell’esposizione ci sono scatti più propositivi, come Gatto di casa, che immortala alcuni villaggi dell’India in cui c’è una curiosa convivenza tra uomini e leopardi, ma sono la minoranza.
Molte fotografie della sezione ritraggono la crudeltà dell’impiego di animali selvatici per l’intrattenimento degli esseri umani. Altri ancora sono davvero crudi, riprendono malattie e morti.
Nemmeno le piante sono salve dalle azioni distruttive dell’uomo: una fotografia impressionante riprende l’Amazzonia che brucia.
Non nego che questa parte della mostra mi ha spento un po’ il sorriso. Io purtroppo non mi posso definire un’esperta del settore scienza ed ecologia, e l’esposizione è stata molto istruttiva per me, ma mi si è stretto il cuore al pensiero di quanti incredibili tesori stiamo perdendo o rovinando per sempre… Certo, l’impegno per un mondo migliore è richiesto a tutti noi, nel nostro piccolo, ma siamo sicuri che qualcosa di importante non sia già perduto per sempre?
La sezione Junior
Per fortuna il sorriso mi è tornato con la sezione Junior della mostra, quella dedicata ai giovani fotografi. Ogni volta resto sorpresa dalla freschezza dei loro scatti, dal loro occhio ancora pieno di meraviglia e di ottimismo. I più piccoli riescono a cogliere tutto quello che c’è di bello nella natura, nonostante tutti i problemi che purtroppo restano, ed a ritrarre semplicemente ciò che ha donato loro gioia.
La vincitrice della sezione è una ragazza finlandese che ha ripreso una volpe che si è nascosta in una buca nella neve dopo aver catturato la sua preda.
Tra le fotografie scattate dai bambini al di sotto dei 10 anni c’è un trionfo primaverile, con un piccolo uccellino in equilibrio perfetto tra i fiori.
Concludiamo questa carrellata con un alce nella neve che sembra davvero Rudolph, la renna di Babbo Natale!
La mostra resterà a Milano fino al 31 dicembre!
Avete il resto del mese per visitare questa bellissima mostra, che, come avrete capito, mi è piaciuta davvero tanto. Ho pensato di inserirla nel nostro “Christmas Countdown” perché credo che sarebbe un buon modo per trascorrere una mezza giornata o nei weekend prenatalizi o appena dopo Natale, durante le vacanze!
Nel caso siate troppo lontani da Milano, spero che abbiate apprezzato comunque questo “tour virtuale” insieme a me!
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
che foto splendide! il mondo animale e della natura son talmente affascinanti nella loro straordinaria varietà e ricchezza, che davvero ci si incanta a guardare foto/video che li ritraggono.
RispondiEliminaimpressionante la foto dell'etna.
Ciao Angela! Hai ragione, questi scatti sono frutto di giorni e giorni di osservazione della natura, spesso in condizioni faticose, qualche volta pericolose (tipo quella dell'Etna...). Il risultato finale, però, incanta davvero!
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