lunedì 23 marzo 2020

I CASI DI CARLO MONTEROSSI

Due romanzi di Alessandro Robecchi




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi vi presento due romanzi di uno scrittore del quale vi ho già parlato in altre occasioni: Alessandro Robecchi.

Vi ho recensito il suo romanzo Di rabbia e di vento in occasione di un TAG (a questo link), ed ho parlato di Follia maggiore in un post dedicato alla rubrica “L’angolo vintage” di qualche mese fa.


Questi due libri, così come i due di cui vi parlo oggi, appartengono alla serie che ha per protagonista Carlo Monterossi, un personaggio, forse, almeno in parte autobiografico, in quanto autore televisivo. Egli è creatore di alcuni programmi di successo della cosiddetta “tv trash”, ma ormai da tempo ha iniziato ad odiare il proprio mestiere ed ha trovato un diversivo: aiutare l’amico Oscar Falcone, investigatore privato. 
Spesso i due si scontrano con chi conduce le indagini ufficiali, ovvero, principalmente, con i poliziotti Ghezzi e Carella, ma, con il tempo, tra i quattro inizia ad instaurarsi un’insolita amicizia.



Torto marcio


A poca distanza dal lussuoso complesso dove vive il Monterossi c’è un’altra Milano: una periferia fatta di palazzi che sembrano casermoni, abitata da extracomunitari, giovani disoccupati che collaborano con la criminalità locale, persone anziane e dimenticate da tutti, famiglie in difficoltà che sbarcano il lunario. La vita lì è incredibilmente difficile: ogni palazzo è “governato” da una sorta di racket locale che ogni giorno può togliere agli affittuari il diritto di rimanere, e la disperazione è all’ordine del giorno, quasi più della povertà. Da uno di questi quartieri proviene un’automobile che è comparsa in alcune registrazioni fatte in luoghi dove si sono verificati dei furti. È l’unica cosa visibile, perché i ladri sembrano essere in qualche modo a conoscenza della disposizione delle telecamere e non si sono mai fatti inquadrare.

A pochi chilometri, in un quartiere del tutto diverso, un maturo imprenditore, padrone di una prestigiosa catena di macellerie, un personaggio al di sopra di ogni sospetto, viene ucciso nel suo garage con un colpo di pistola, ed il suo cadavere viene abbandonato con un sasso sul corpo.

Le forze dell’ordine decidono di istituire una “squadra speciale” per scongiurare il pericolo di un’ondata terroristica. I diretti superiori di Ghezzi e Carella, tuttavia, non credono a questa tesi, e chiedono a tutta la squadra di mettersi ufficialmente in ferie e di indagare con discrezione. La nuova sede operativa della polizia diventa così la casa del sovrintendente Tarcisio Ghezzi, con grande gioia della signora Rosa, che si affanna a preparare piatti di pasta, torte e caffè per tutti.

Nel frattempo, Carlo Monterossi ed Oscar Falcone, che sono alla ricerca di un prezioso anello rubato, si imbattono nel “caso dei sassi” (il macellaio è solo la prima di tre vittime) e decidono, come già accaduto in passato, di fornire il loro contributo alle forze dell’ordine.


Torto marcio è uno dei romanzi più interessanti e complessi di questa serie di Robecchi. Il titolo si riferisce al fatto che ogni protagonista di questa vicenda ha le sue buone ragioni per agire in un determinato modo, ma, allo stesso tempo, inesorabilmente sbaglia.
Gli abitanti dei quartieri popolari commettono degli errori affiancandosi alla criminalità del luogo, ma non hanno alternative. Le vittime dei “delitti dei sassi” hanno convissuto a lungo con un terribile segreto. Ghezzi e Carella si ritrovano ad arrestare persone che, più che colpevoli, sono a loro volta vittime di una difficile situazione. Persino Carlo Monterossi, con il suo volonteroso impegno, non si rende conto della gravità di alcune questioni, perché è abituato ad essere richiestissimo sul posto di lavoro (che frequenta poco e di malavoglia), a svegliarsi tardi in uno splendido appartamento, ad essere accudito dalla materna governante Katrina.
Una lettura davvero attuale e ricca di spunti di riflessione.



I tempi nuovi


Dopo un inverno ventoso e freddo, a Milano è arrivata la primavera. Tra marzo ed aprile il sole inizia a sorgere prima, ma una mattina illumina uno spettacolo davvero terribile: il cadavere di un ragazzo nella sua auto, freddato con un colpo alla tempia, con polsi legati e calzoni abbassati.

Il sovrintendente Ghezzi ed il suo braccio destro Carella svolgono alcune indagini preliminari, ma scoprono che il soggetto non sembra in alcun modo sospetto: si tratta, infatti, di un ragazzo come tanti altri, che frequentava l’Università, aveva amici ed una fidanzata, lavorava part time in qualche bar, guadagnava qualche soldo in prospettiva di una vacanza estiva.

Mentre la polizia cerca di fare luce su questo mistero, Oscar Falcone, deciso ad abbandonare le indagini improvvisate, ha aperto un’agenzia investigativa vera e propria, insieme ad un’ex collega di Ghezzi. Un giorno si presenta da loro Gloria Grechi, una donna che denuncia la sparizione del marito. Dal momento che la signora sembra meno facoltosa di altri clienti, ella viene invitata dagli investigatori a rivolgersi alla polizia, ma, inaspettatamente, afferma di avere i soldi con cui pagarli.

Dopo aver preso le prime informazioni, Oscar si rende conto che la casa dove Gloria viveva con il marito non è più un luogo sicuro, e convince la signora a trasferirsi, almeno momentaneamente, a casa di Carlo Monterossi. Quest’ultimo, su “gentile suggerimento” della sua dittatoriale manager, ha ripreso a creare programmi su misura per la diva del piccolo schermo Flora De Pisis, che, determinata a dare una svolta alla sua carriera di conduttrice, ha deciso di cambiare genere. Il pomeridiano Crazy love, dedicato a casalinghe sognatrici e coppie in crisi, ha lasciato il posto ad un acclamatissimo show serale che pone al centro dell’attenzione l’attualità ed i grandi casi di cronaca nera, romanzati al punto da essere resi irriconoscibili.


Sono i cosiddetti “tempi nuovi”: quelli in cui persino gli insospettabili accettano senza problemi di commettere un atto illegale per aiutare se stessi o qualcun altro; quelli che fanno sentire un povero fesso chi rispetta tutte le regole, perché si è circondati da persone che hanno successo infrangendo la legge e restano impunite; quelli in cui il perché no! È stato sostituito dal perché no?

Con questo romanzo, Robecchi ha creato un intreccio a metà strada tra il giallo ed il noir, presentando non solo una serie di casi da risolvere, ma anche alcune complesse manovre finanziarie. Per ora è l’ultimo capitolo delle indagini del Monterossi che ho letto… e sarò ben lieta di leggere il proseguimento, I cerchi nell'acqua, che è uscito proprio una decina di giorni fa!




Come al solito, è il momento del nostro dibattito!
Vi piace questo autore? Lo conoscete? Che ne pensate dei romanzi?
Vi incuriosiscono il Monterossi e la sua Milano?
Fatemi sapere che ne pensate nei commenti!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

4 commenti :

  1. Cara Silvia, questi du libri, sono veramente da leggere, macabra scoperta!!!
    Ciao e buon inizio della settimana, con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! A me sono piaciuti molto, te li consiglio :-)
      Comunque non sono state delle scoperte proprio macabre, dai… sono dei polizieschi classici, non c'è niente di horror! Buona settimana anche a te :-)

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  2. Mi piacciono le ambientazioni che descrivi, due libri che cercherò. Buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Ciao! Sono contenta di averti incuriosita! Buon pomeriggio :-)

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