Due romanzi di Alessandro Robecchi
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi vi presento due
romanzi di uno scrittore del quale vi ho già parlato in altre
occasioni: Alessandro Robecchi.
Vi
ho recensito il suo romanzo Di rabbia e di vento in occasione
di un TAG (a questo link), ed ho parlato di Follia maggiore in
un post dedicato alla rubrica “L’angolo vintage” di qualche mese fa.
Questi
due libri, così come i due di cui vi parlo oggi, appartengono alla
serie che ha per protagonista Carlo Monterossi, un personaggio,
forse, almeno in parte autobiografico, in quanto autore televisivo.
Egli è creatore di alcuni programmi di successo della cosiddetta “tv
trash”, ma ormai da tempo ha iniziato ad odiare il proprio mestiere
ed ha trovato un diversivo: aiutare l’amico Oscar Falcone,
investigatore privato.
Spesso i due si scontrano con chi conduce le
indagini ufficiali, ovvero, principalmente, con i poliziotti Ghezzi e
Carella, ma, con il tempo, tra i quattro inizia ad instaurarsi
un’insolita amicizia.
Torto
marcio
A
poca distanza dal lussuoso complesso dove vive il Monterossi c’è
un’altra Milano: una periferia fatta di palazzi che sembrano
casermoni, abitata da extracomunitari, giovani disoccupati che
collaborano con la criminalità locale, persone anziane e dimenticate
da tutti, famiglie in difficoltà che sbarcano il lunario. La vita lì
è incredibilmente difficile: ogni palazzo è “governato” da una
sorta di racket locale che ogni giorno può togliere agli affittuari
il diritto di rimanere, e la disperazione è all’ordine del giorno,
quasi più della povertà. Da uno di questi quartieri proviene
un’automobile che è comparsa in alcune registrazioni fatte in
luoghi dove si sono verificati dei furti. È l’unica cosa visibile,
perché i ladri sembrano essere in qualche modo a conoscenza della
disposizione delle telecamere e non si sono mai fatti inquadrare.
A
pochi chilometri, in un quartiere del tutto diverso, un
maturo imprenditore, padrone di una prestigiosa catena di macellerie,
un personaggio al di sopra di ogni sospetto, viene ucciso nel suo
garage con un colpo di pistola, ed il suo cadavere viene abbandonato
con un sasso sul corpo.
Le
forze dell’ordine decidono di istituire una “squadra speciale”
per scongiurare il pericolo di un’ondata terroristica. I diretti
superiori di Ghezzi e Carella, tuttavia, non credono a questa tesi, e
chiedono a tutta la squadra di mettersi ufficialmente in ferie e di
indagare con discrezione. La nuova sede operativa della polizia
diventa così la casa del sovrintendente Tarcisio Ghezzi, con grande
gioia della signora Rosa, che si affanna a preparare piatti di pasta,
torte e caffè per tutti.
Nel
frattempo, Carlo Monterossi ed Oscar Falcone, che sono alla ricerca
di un prezioso anello rubato, si imbattono nel “caso dei sassi”
(il macellaio è solo la prima di tre vittime) e decidono, come già
accaduto in passato, di fornire il loro contributo alle forze
dell’ordine.
Torto
marcio è uno dei romanzi più
interessanti e complessi di questa serie di Robecchi. Il titolo si
riferisce al fatto che ogni protagonista di questa vicenda ha le sue
buone ragioni per agire in un determinato modo, ma, allo stesso
tempo, inesorabilmente sbaglia.
Gli
abitanti dei quartieri popolari commettono degli errori affiancandosi
alla criminalità del luogo, ma non hanno alternative. Le vittime dei
“delitti dei sassi” hanno convissuto a lungo con
un terribile segreto. Ghezzi e Carella si ritrovano ad arrestare
persone che, più che colpevoli, sono a loro volta vittime di una
difficile situazione. Persino Carlo Monterossi, con il suo
volonteroso impegno, non si rende conto della gravità di alcune
questioni, perché è abituato ad essere richiestissimo sul posto di
lavoro (che frequenta poco e di malavoglia), a svegliarsi tardi in
uno splendido appartamento, ad essere accudito dalla materna
governante Katrina.
Una
lettura davvero attuale e ricca di spunti di riflessione.
I
tempi nuovi
Dopo
un inverno ventoso e freddo, a Milano è arrivata la primavera. Tra
marzo ed aprile il sole inizia a sorgere prima, ma una mattina
illumina uno spettacolo davvero terribile: il cadavere di un ragazzo
nella sua auto, freddato con un colpo alla tempia, con polsi legati e
calzoni abbassati.
Il
sovrintendente Ghezzi ed il suo braccio destro Carella svolgono
alcune indagini preliminari, ma scoprono che il soggetto non sembra
in alcun modo sospetto: si tratta, infatti, di un ragazzo come tanti
altri, che frequentava l’Università, aveva amici ed una fidanzata,
lavorava part time in qualche bar, guadagnava qualche soldo in
prospettiva di una vacanza estiva.
Mentre
la polizia cerca di fare luce su questo mistero, Oscar Falcone,
deciso ad abbandonare le indagini improvvisate, ha aperto un’agenzia
investigativa vera e propria, insieme ad un’ex collega di Ghezzi.
Un giorno si presenta da loro Gloria Grechi, una donna che denuncia
la sparizione del marito. Dal momento che la signora sembra meno
facoltosa di altri clienti, ella viene invitata dagli investigatori a
rivolgersi alla polizia, ma, inaspettatamente, afferma di avere i
soldi con cui pagarli.
Dopo
aver preso le prime informazioni, Oscar si rende conto che la casa
dove Gloria viveva con il marito non è più un luogo sicuro, e
convince la signora a trasferirsi, almeno momentaneamente, a casa di
Carlo Monterossi. Quest’ultimo, su “gentile suggerimento” della
sua dittatoriale manager, ha ripreso a creare programmi su misura per
la diva del piccolo schermo Flora De Pisis, che, determinata a dare
una svolta alla sua carriera di conduttrice, ha deciso di cambiare
genere. Il pomeridiano Crazy love, dedicato a casalinghe
sognatrici e coppie in crisi, ha lasciato il posto ad un
acclamatissimo show serale che pone al centro dell’attenzione
l’attualità ed i grandi casi di cronaca nera, romanzati al punto
da essere resi irriconoscibili.
Sono
i cosiddetti “tempi nuovi”: quelli in cui persino gli
insospettabili accettano senza problemi di commettere un atto
illegale per aiutare se stessi o qualcun altro; quelli che fanno
sentire un povero fesso chi rispetta tutte le regole, perché si è
circondati da persone che hanno successo infrangendo la legge e
restano impunite; quelli in cui il perché no! È stato
sostituito dal perché no?
Con
questo romanzo, Robecchi ha creato un intreccio a metà strada tra il
giallo ed il noir, presentando non solo una serie di casi da
risolvere, ma anche alcune complesse manovre finanziarie. Per ora è
l’ultimo capitolo delle indagini del Monterossi che ho letto… e sarò ben
lieta di leggere il proseguimento, I cerchi nell'acqua, che è uscito proprio una decina di giorni fa!
Come
al solito, è il momento del nostro dibattito!
Vi
piace questo autore? Lo conoscete? Che ne pensate dei romanzi?
Vi
incuriosiscono il Monterossi e la sua Milano?
Fatemi
sapere che ne pensate nei commenti!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, questi du libri, sono veramente da leggere, macabra scoperta!!!
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana, con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! A me sono piaciuti molto, te li consiglio :-)
EliminaComunque non sono state delle scoperte proprio macabre, dai… sono dei polizieschi classici, non c'è niente di horror! Buona settimana anche a te :-)
Mi piacciono le ambientazioni che descrivi, due libri che cercherò. Buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Ciao! Sono contenta di averti incuriosita! Buon pomeriggio :-)
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