Lirici greci #4
Cari
lettori,
nuovo
appuntamento con “L’angolo della poesia” e con il nostro
viaggio alla scoperta delle poesie liriche greche!
Il
post odierno è dedicato ad Alceo, uno dei due poeti lirici più
prolifici di tutta la letteratura greca. L’altra è stata Saffo,
alla quale ho dedicato un post di San Valentino di qualche tempo fa.
Alceo
però, a differenza di Saffo, piuttosto che concentrarsi sulla
tematica amorosa, preferisce parlare di politica, interessi comuni,
piaceri (primo tra tutti il vino).
Vediamo
insieme qualche sua lirica!
1.
L’invito
a festeggiare la gioventù
Bevi
e inébriati con me, Melanippo. Che pensi?…
Una
volta varcato l’Acheronte vorticoso
non
tornerai più a vedere la luce pura
del
sole. Suvvia, non nutrire speranze grandi.
Anche
Sisifo, il figlio di Eolo,
di
tutti il più scaltro, pensava di vincere la morte.
Pur
molto accorto, ma soggetto al destino,
due
volte varcò il vorticoso Acheronte
e
una pena grande diede a lui da soffrire sotto la terra nera
il
re Cronide. Ma a queste cose non pensare.
Finché
siamo giovani, ora più che mai dobbiamo
sopportare
le pene che il dio ci dà.
…
3.
Le
difficoltà politiche
Addoloràti
per le nostre sventure,
i
Lidi, o padre Zeus, diedero a noi
duemila
stateri, se mai potessimo venire
alla
sacra città.
Eppure,
nessun favore hanno avuto da noi,
e
neppure ci conoscono. Ma lui, come volpe
astuta,
dopo aver predetto un esito facile,
sperava
di sfuggire...
5.
La
preparazione prima della battaglia
…
La
grande stanza luccica
di
bronzo; la sala è adorna per Ares
di
elmi lucenti, sui quali ondeggiano
bianchi
cimieri equini,
ornamento
per la testa d’eroi.
Schinieri
di bronzo, splendenti,
tutt’intorno
disposti, difesa dal forte
dardo,
nascondono i chiodi.
E
corazze di lino nuovo:
scudi
concavi giù deposti:
e
accanto, lame calcidesi;
e
accanto, molte cinture e tuniche corte.
Tutto
questo non possiamo noi dimenticare
una
volta cominciata quest’impresa.
6.
La
vita come una barca in tempesta
Non
comprendo lo scontro dei venti:
da
una parte rotola l’onda
e
dall’altra; e noi nel mezzo
siamo
trascinati con la nave nera,
spossati
molto dalla grande tempesta.
L’acqua
già invade la base dell’albero:
la
vela è tutta trasparente
per
i grandi squarci:
le
sartìe cedono, e i timoni
…
…
che
resistano almeno le scotte
strette
alle funi: questo solo potrebbe
salvarmi.
Il carico è tutto fuori disperso
…
8.
Il
vino come consolazione
Non
dobbiamo abbandonare l’animo alle sventure:
nessun
vantaggio trarremo a tormentarci.
La
migliore medicina, o Bicchi,
è
procurarci il vino e ubriacarci.
9.
L’inverno
ed i suoi piaceri
Zeus
piove. Dal cielo un grande
temporale.
Sono gelati i corsi dei fiumi.
…
…
Scaccia
via quest’inverno, attizzando il fuoco,
e
mescendo senza risparmio vino
dolce;
e intorno alle tempie
cingi
fasce morbide di lana.
12.
L’estate
Inumidisci
i polmoni di vino. La Costellazione compie il suo giro.
La
stagione è soffocante. Tutto ha sete per la calura.
Dai
rami echeggia dolce la cicala.
Fiorisce
il cardo. Ora, le donne sono più impure,
e
i maschi smunti: la testa e le ginocchia
Sirio
brucia…
13.
L’inizio
della festa
Intorno
al collo qualcuno ci ponga
corone
intrecciate di aneto,
e
sul petto a noi versi
dolce
profumo.
Conoscete
questo autore? Quale preferite tra le sue poesie?
Forse
qualcuna di esse, rispetto ad altre che vi ho proposto, è un po’
più nota!
Fatemi
sapere anche se vi sta piacendo questo “angolo della poesia”
dedicato alla classicità.
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, come sempre i tuoi post sono sempre interessanti.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Io sono sempre contenta di interessarvi! Buon pomeriggio :-)
Elimina"Io già sento primavera che s'avvicina coi suoi fiori versatemi presto una tazza di vino dolcissimo".
RispondiEliminati lascio con questa frase del nostro poeta a tema primaverile, perché la primavera che arriverà in questo mese sia portatrice di buone notizie per tutti e ciascuno.
Le poesie che hai postato sono molto belle, in modo particolare mi piacciono la n. 1, la 6 e la 13. Ciao Silvia, buon pomeriggio.
sinforosa
Ciao Sinforosa! Che bel verso hai condiviso :-) Speriamo che per tutti noi sia una Primavera di speranza e di lento ritorno alla normalità. La poesia n°6 è una sorta di "topos letterario"... l'idea della vita come una barca in tempesta, poi ripresa da Virgilio, da Dante ed altri ancora. Buon pomeriggio anche a te!
EliminaChe belle!
RispondiEliminaGrazie, sono contenta che ti piacciano :-)
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