martedì 7 gennaio 2020

CINEFORUM AUTUNNO/INVERNO 2019/2020

La recensione dei film che ho visto




Cari lettori,
benvenuti al primo appuntamento con i “Consigli cinematografici” del 2020! 

Tra novembre e dicembre sono tornata nei miei cineforum preferiti ed ho visto quattro film. I primi tre, anche se molto diversi tra loro, mi hanno colpito positivamente; il quarto, purtroppo, è stato una delusione, ma ho comunque deciso di parlarvene!



Dolor y gloria, di Pedro Almodovar



Antonio Banderas, uno degli attori che più spesso hanno collaborato con il regista spagnolo, interpreta Salvador Mello, un regista cinquantenne in profonda crisi personale e creativa. Da tempo egli non ha più un’idea originale e, invece di produrre nuovi film, si limita a partecipare (o meglio, a promettere la partecipazione e poi a disertare) alle rassegne che organizzano i cineforum in onore della sua carriera e delle sue vecchie pellicole. Animato da buone intenzioni, egli contatta uno dei protagonisti dei suoi primi film di successo. Egli vorrebbe soltanto fare la pace dopo un vecchio litigio, ma, insieme all’ex amico, inizia a rievocare i suoi fallimenti ed i suoi rimpianti, ed i due finiscono per fumare insieme dell’eroina.

La dipendenza da droghe, nella quale Salvador inizia lentamente a scivolare, contribuisce al suo già preoccupante quadro clinico, tra dolori cronici, depressione ed un preoccupante “corpo estraneo”, forse di natura tumorale, che gli chiude la gola ogni giorno di più.

Giorno dopo giorno, egli, sempre più impedito nelle azioni quotidiane, ripensa al suo passato: le origini umili e l’infanzia negli anni ‘60; gli sforzi fatti dalla madre (Penelope Cruz) per farlo studiare; i primi, inconfessabili desideri; gli anni ‘80, la formazione artistica e l’amore per un ragazzo mai più dimenticato…


A proposito di questo film, Almodovar ha dichiarato che, a livello di avvenimenti, egli si identifica al 40% con Salvador, ma, per quanto riguarda pensieri, emozioni e sentimenti, la sua identificazione è al 100%.


Ammetto di non conoscere molto bene questo regista e le tematiche che presenta nei suoi film, ma ho trovato questa “autobiografia creativa” decisamente riuscita. Certo, la malinconia non manca, ma il protagonista dimostra anche una grande carica vitale, per quanto sopita, ed un desiderio di ritornare ad occuparsi della sua arte che lo condurrà verso l’epilogo della storia. Come spesso accade, prima di poter andare avanti, è necessario ritrovarsi.


Valutazione: tre stelle e mezza



Momenti di trascurabile felicità, di Daniele Luchetti


Paolo (interpretato da Pif) è un “meraviglioso uomo medio”: vive a Palermo, lavora come ingegnere, ha degli amici con i quali condivide l’amore per il calcio, una moglie che dice di amare ma che qualche volta ha tradito, due figli che talvolta lo sgridano perché non rispetta le regole. In effetti Paolo prende con grande leggerezza alcune norme di sicurezza, che per lui sono banali imposizioni: parcheggia in doppia fila, non rispetta le code e soprattutto, ogni singolo giorno, sfreccia con il motorino di fronte al semaforo rosso di un pericolosissimo incrocio.

Un giorno, però, Paolo sbaglia di “un quarto di secondo” e inevitabilmente viene travolto e muore. Egli si trova così in un grande ufficio pubblico, gestito da “funzionari della morte”, ed aspetta il suo turno; tuttavia, egli scopre di avere ancora un’ora e trentadue minuti di vita, di dover tornare sulla Terra e di provare a lasciare un buon ricordo di sé.


Molte sono le tematiche che affronta questa commedia dolceamara, tratta dall’omonimo romanzo di Francesco Piccolo, ma la principale è la leggerezza e la vanità con la quale affrontiamo la vita che ci è stata donata. Sbagliamo quando commettiamo imprudenze (come le infrazioni stradali) pensando di essere onnipotenti; quando speriamo di allungarci la vita di chissà quanto con centrifughe, frullati o altri rimedi miracolosi; quando diamo per scontato l’affetto delle persone care e manchiamo loro di rispetto; quando non ascoltiamo chi ci sta vicino, convinti che tanto ripeterà le stesse cose domani, dopodomani e chissà per quanto altro tempo ancora. 
Ciò che abbiamo non è affatto scontato… e soprattutto non è eterno!


Valutazione: quattro stelle e mezza



Cyrano mon amour, di Alexis Michalik


Siamo a Parigi, durante gli ultimi anni del XIX secolo. Edmond Rostand è un autore amico della “divina” attrice Sarah Bernhardt, ma, nonostante la donna continui ad offrirsi volontaria per recitare in pubblico i suoi poemi, il successo tarda ad arrivare, anzi, spesso la stampa lo stronca.

La moglie di Edmond, Rosemonde, crede molto nel talento del marito e lo sostiene ogni giorno, ma il poeta non può fare a meno di pensare al sempre maggior numero di debiti della sua famiglia ed è più che mai sfiduciato.


Un giorno, però, Sarah Bernhardt riesce a fargli ottenere un colloquio con Monsieur Constant Coquelin, un ex divo, ora a capo di una compagnia teatrale, che vorrebbe rilanciare la sua carriera. All’uomo Edmond confida di essere al lavoro ormai da anni su un soggetto che però non riesce a sviluppare: un moschettiere, tanto abile con la spada quanto con le rime, che si ritrova coinvolto in un’avventura di cappa e spada… e d’amore.

Constant Coquelin assume Edmond come autore per la sua nuova commedia, ma egli non sa da dove cominciare nella stesura. Saranno in due a venirgli incontro: il suo più caro amico, un attore bello, donnaiolo ed un po’ superficiale, e la donna di cui quest’ultimo è innamorato, una costumista appassionata di teatro e letteratura. Una notte, Edmond si ritrova nascosto sotto un balcone, a suggerire all’amico parole d’amore per la sua bella… ed è così che, in modo del tutto inaspettato, nascono tre immortali personaggi: Cyrano, Cristiano, Rossana!

Tra compagnie rivali ed attrici capricciose, malintesi d’amore e scontri con Georges Feydeau, il commediografo di punta dell’epoca (interpretato dal regista), la genesi di Cyrano non sarà per niente facile, ma, il 28 dicembre del 1897, ci sarà la prima messa in scena di quello che diventerà lo spettacolo più amato e riprodotto di Francia.


Cyrano mon amour è un film piacevolissimo, non solo per chi ama la poesia e la drammaturgia, ma anche e soprattutto per chi apprezza la commedia. Le disavventure di Edmond, del suo amico senza eloquenza Léo, della romantica Jeanne e dei tanti personaggi di questo film sono davvero divertenti. 

Se dovessimo cercare un precursore di questa pellicola, sicuramente sarebbe il celeberrimo Shakespeare in love: anche nel caso di Edmond, infatti, sono le sue vicende personali a farlo uscire da un periodo di crisi ed a spingerlo a creare il suo capolavoro. 

Un film, in definitiva, fatto per ridere insieme della “commedia umana”, con una punta di amarezza, proprio come Cyrano.


Valutazione: quattro stelle



Tesnota, di Kantemir Balagov


Quest’opera prima di un giovane regista è ambientata nel 1998, in Cecenia, nel Caucaso. Due ragazzini poco più che maggiorenni, appartenenti alla comunità ebraica e già decisi a sposarsi, vengono misteriosamente rapiti, probabilmente da un gruppo terroristico di matrice islamica. Il riscatto è molto alto, e la comunità a cui appartengono le famiglie si dimostra chiusa e davvero poco solidale: compaiono addirittura degli strozzini che si approfittano ampiamente della situazione.


Di fronte ad un evento così tragico, la famiglia del rapito sembra sgretolarsi: il padre, che ha l’abitudine di trasferirsi ogni volta che si presenta un problema, cerca di convincere tutta la famiglia a spostarsi nuovamente; la madre, che non ha mai fatto mistero di preferire il figlio alla figlia, entra in profonda crisi.

È soprattutto però Ilana, la sorella del ragazzo scomparso, a sentire su di sé le pressioni della famiglia e della società: ella, infatti, già prima della tragedia era giudicata male per il suo lavoro nell’officina automobilistica del padre e per la sua relazione con un ragazzo musulmano, e quel che è successo al fratello sembra far crollare ogni sua certezza.


...Sapete che difficilmente sono una critica cinematografica severa, ma questa volta mi trovo davvero a sconsigliare la visione. Davvero non mi spiego perché i bravissimi critici che di solito introducono le proiezioni abbiano potuto definirlo il miglior film della programmazione del cineforum del 2019. Nel corso dell’anno ho visto tanti buoni, anzi, spesso ottimi film (e vi consiglio di scorrere la mia rubrica “Consigli cinematografici” se li volete scoprire)...ma questo è nettamente, decisamente il peggiore!

Tanto per cominciare, le quasi due ore risultano essere una serie di martellate nello stomaco. Eventi orribili, che provocano rabbia e dolore, sfilano su uno sfondo di noia, piattezza, dialoghi tra persone miserabili. Ci si riscuote dal torpore solo quando accade qualcosa di orrendo, il che, a mio parere, non è propriamente “godersi un film”. 

E segnalo che, mentre Ilana ed i suoi amici stanno facendo una piccola festa ed hanno la sfortunata idea di accendere la tv, di fronte allo spettatore si presenterà una sorta di “film dentro il film”: una sequenza inaspettata e raccapricciante di terroristi che praticano delle esecuzioni. Se posso permettermi, fidatevi, non fate vedere per nessun motivo questa pellicola, o almeno questa parte, a ragazzi minorenni.

Ci sono notevoli buchi nella trama: chi è stato, in definitiva, a rapire questi due ragazzi? Come mai Ilana prende alcune decisioni? Perché, ad un certo punto, la situazione si evolve improvvisamente? ...Ai posteri l’ardua sentenza!
Completano questo quadro piuttosto deludente dei personaggi in parte insipidi ed in parte odiosi e delle scene la cui funzione, a posteriori, non ho proprio capito. 

Non do una stellina solo perché la questione cecena è comunque un tema importante… ma non lo rivedrei proprio!


Valutazione: due stelle




Aspetto un vostro parere: avete visto questi film? Che ne pensate?
Ne avete sentito parlare? Ce n’è qualcuno che vi incuriosisce?
Fatemi sapere!

Finiti sia il “Christmas countdown” che il periodo festivo, il blog ritorna alla sua usuale programmazione, con le nostre consuete rubriche. Spero che la vostra ripresa non sia stata troppo dura! Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

15 commenti :

  1. Di questi film voglio recuperare Cyrano mon amour, di Alexis Michalik, mi incuriosisce molto! :) Io a dicembre ho visto Frozen 2, davvero molto bello 💖 (ho scritto la recensione sul blog). 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Vanessa! Spero che Cyrano mon amour ti piacerà :-) Anche Frozen 2 mi è piaciuto tanto! :-)

      Elimina
  2. Non conosco affatto l'ultimo, ma non ci tengo al momento di approfondire, mentre ho visto il film di Pif, un film particolarmente delizioso, gli altri invece ancora da vedere ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sii il film di Pif è proprio carino! Quanto a Tesnota, secondo me puoi pure evitare :-(

      Elimina
  3. Non ho visto nessuno di essi ma proverei con quello dove c'è Pif ;-)
    Di recente ho visto Sette minuti dopo mezzanotte: bello!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Angela! Non conosco questo film, grazie per il consiglio :-)

      Elimina
  4. Non li ho visti ma devono essere tutti interessanti. Saluti belli.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Sinforosa! A parte l'ultimo, a me sono piaciuti tutti :-) A presto!

      Elimina
  5. Non ho visto nessuno di questi film, ma sono sensibile al fascino di Antonio Banderas.
    Quindi il suo lo guarderei a priori, nonostante la trama non mo attragga particolarmente. 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Claudia! Se ti piace Banderas, allora ti consiglio questo film… al di là della storia, la sua è un'ottima interpretazione! Non è solo un "bello"...direi che c'è di più! :-)

      Elimina
  6. mi piacerebbe vedere Cyrano, amo la sua storia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara! Anche a me piace molto la sua storia, ed il film è davvero carino :-)

      Elimina
  7. Ciao Silvia!
    Sembrano davvero film molto interessanti ;)
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cry! A parte l'ultimo, anche a me sono piaciuti molto! Ricambio l'abbraccio :-)

      Elimina
  8. Ottimi spunti per quando tornerò dalle vacanze all'hotel chienes https://www.bonfanti-hotel.com/

    RispondiElimina