lunedì 11 dicembre 2017

CHRISTMAS COUNTDOWN 2017 #2 : FILM PER LE FESTE: CONSIGLI IN ROSA DISNEY EDITION



...mancano 2 settimane a Natale!


Cari lettori,
bentrovati al secondo appuntamento con il “Christmas countdown 2017”!

Se lunedì scorso abbiamo parlato di "Natale&libri", oggi ho scelto di raccontarvi qualcosa a proposito di “Natale&cinema”, e quale momento migliore delle festività per parlare dei classici Disney? Non ditemi che nessuno di voi non ha mai trascorso le serate tra Natale e Capodanno a rivedere i cartoni animati della propria infanzia!


Come ben sapete, mi piace dare un discreto spazio sul blog all’universo femminile, ed ho già dedicato un post alle eroine più spontanee e simpatiche appartenenti all’universo dei romanzi rosa.
Mi è però venuto in mente che, pur avendovi proposto, tempo addietro, un booktag a tema "Principesse Disney", non vi ho mai detto quali siano le mie preferite.


Essendo un’avida lettrice di altri blog (vi osservo, eh!) mi è capitato di imbattermi in alcune analisi interessanti sulle figure delle principesse Disney e sul modo in cui esse siano cresciute e si siano evolute insieme al loro pubblico femminile.


In particolare, i critici distinguono quattro importanti terzetti di principesse, appartenenti ad altrettante epoche storiche.

Le prime tre principesse, ovvero Biancaneve, Cenerentola ed Aurora, incarnano un modello di donna classico ma ormai appartenente ad altri tempi: hanno un carattere (fin troppo) dolce, sono brave nei lavori casalinghi, sognano il loro principe.

Il secondo terzetto è composto da Ariel, Belle e Jasmine, tre ragazze tanto romantiche quanto curiose e predisposte all’avventura.

Il terzo gruppo è costituito da Mulan, Pocahontas e Tiana, vere e proprie eroine della loro storia, dalle cui decisioni dipende, per la prima volta, l’andamento della narrazione.
Infine le principesse di più recente creazione, ovvero Rapunzel, Merida ed il duo di sorelle Anna ed Elsa, sono l’emblema della giovane donna contemporanea: non esistono più regole fisse per loro, come, per esempio, il coronamento di un sogno d’amore, ma ognuna di loro si crea la sua felicità come meglio preferisce.


Ho scelto le mie cinque eroine preferite attingendo da tutte le quattro categorie di cui vi ho parlato. Non è stato facile, dal momento che adoro i classici Disney, ma alla fine ho preferito parlarvi di queste…




Aurora – La bella addormentata nel bosco (1959)



La storia della piccola condannata da un terribile maleficio in culla e poi “adottata” dalle tre fate buone mi è sempre piaciuta molto.

Ho sentito molti critici e blogger lamentare il fatto che ad Aurora, pur essendo la protagonista, vengano affidate poche battute, e che il suo personaggio non sia particolarmente caratterizzato.
Io invece credo che la gentilezza, la bontà, l’onestà della protagonista siano molto ben descritte, anche se spesso in modo breve ed attraverso le parole degli altri. Nelle pellicole più riuscite, infatti, bastano poche parole, oppure dei gesti al momento giusto, per far capire molto di un personaggio.

La qualità che ammiro di più in Aurora è sicuramente la pazienza. Le tre fatine, infatti, sono buone e dolci quanto vogliamo, ma è innegabile che soffochino la ragazza con le loro premure e che spesso le insegnino a vedere pericoli in ogni dove. I loro continui battibecchi, poi, sono divertenti per lo spettatore, ma, al di fuori di un cartone animato, farebbero venire il mal di testa a chiunque.
Mi piace anche il fatto che Aurora sia la primissima eroina Disney che, incredibile!, tenta di rifiutare il principe a cui è stata promessa preferendogli Filippo, il ragazzo che ha incontrato nei boschi. Il fatto che poi i due siano la stessa persona ci fa chiaramente capire che siamo davanti ad una favola.



Belle – La bella e la bestia (1991)



Il primo motivo per cui Belle mi piace così tanto è il fatto che sia un’intellettuale ante litteram: la vita piccolo-borghese dei suoi concittadini non le interessa e preferisce trascorrere le giornate in libreria a scegliere nuovi romanzi da leggere (senza guardare dove va). Per questo motivo è additata come una ragazza tanto bella e gentile quanto stravagante. Anche suo padre viene discriminato a causa della sua passione per la scienza e delle sue strane invenzioni.
Una qualità che ugualmente apprezzo, accanto alla sua sete di sapere, è la capacità di pensare con la propria testa: ella non si fa spaventare dai giudizi altrui, non è interessata a Gaston (il belloccio del paese che cerca rozzamente di conquistarla) e difende il padre dalle prese in giro.


Si parla spesso de La bella e la bestia come di una storia che esalta la bellezza interiore a discapito di quella esteriore, e questo è certamente vero.
Io credo, però, che questo classico Disney sia anche e soprattutto un vero e proprio manifesto contro l’ignoranza di qualsiasi genere.

Sono sicuramente ignoranti i compaesani di Belle, che rifiutano a prescindere e guardano con sufficienza tutti coloro che svolgono un’attività (come la ragazza ed il padre) che loro non sono in grado di comprendere; è terribilmente ignorante Gaston, che pensa di essere il migliore per le sue abilità nella caccia e nella rissa, ma è soltanto un pericoloso sbruffone; sono ancora più ignoranti i suoi tirapiedi, che non ci pensano due volte a seguirlo passivamente e ad attaccare la Bestia, rea di essere soltanto qualcosa che loro non conoscono.

In questo senso Belle, supportata dall’amore della Bestia ed aiutata dal padre e dagli stravaganti amici del Castello, è una vera e propria eroina che porta con sé la luce del sapere e della verità.



Mulan (1998)



La protagonista di questo straordinario classico Disney non è appartenente ad una famiglia reale, ma è stata inserita nel gruppo delle principesse per i meriti che ella si è conquistata sul campo.

La giovane Mulan, all’inizio della pellicola, non è per niente sicura di quale sarà la sua strada. È la prima eroina Disney a trovarsi in una reale crisi di identità: ella si sente diversa dalle sue coetanee e sente di non essere portata per quello che ci si aspetterebbe da lei.

La sua decisione di travestirsi da uomo e di andare in guerra contro gli Unni sembra essere presa d’impulso, nell’intento di salvare l’anziano e malato padre. Il legame di Mulan con la famiglia ed il desiderio di non deludere i genitori sono sicuramente degli elementi importanti, ma, secondo me, gioca un ruolo fondamentale anche il fatto che ella intraveda di fronte a sé la possibilità di un destino diverso.

Se Mulan avesse infatti soltanto voluto sostituirsi al padre, sarebbe stata sicuramente una presenza invisibile (o quasi) nell’esercito. Ella, invece, si impegna, si fa notare con la sua imbranataggine, e, quando il capitano delle guardie la caccia via perché la reputa una recluta troppo scarsa, ella ritorna e gli dimostra che si sbaglia.

Il perché di questo suo comportamento si ricollega a ciò di cui abbiamo parlato all’inizio: Mulan ha finalmente trovato qualcosa che le dà la possibilità di avere un posto nel mondo e di fare qualcosa di utile per se stessa e per gli altri.
Aiutata da un trio di improbabili amici, dal draghetto Mushu (doppiato da un Enrico Papi al top della forma), dal suo inseparabile cavallo e da un grillo decisamente fortunato, la nostra “eroina per caso” riuscirà ad entrare nella storia e nella leggenda.



Tiana – La principessa e il ranocchio (2009)



Questo classico Disney, ambientato in Louisiana tra musica e ristoranti, ha lo straordinario merito di aver introdotto dei personaggi davvero al di fuori degli stereotipi.
L’aspetto che mi ha più colpito è la rappresentazione dell’eroe maschile, il Principe Naveen, trasformato in ranocchio da un malvagio mago voodoo.
Scordatevi l’intrepido Filippo che affronta foreste di rovi e draghi per la sua Aurora, o il capitano delle guardie di Mulan che darebbe la vita per i suoi soldati.
Naveen è un simpatico mascalzone che non combina nulla tutto il giorno ed è in rotta con i genitori, che gli hanno comprensibilmente tagliato i fondi.

Considerata la natura di Tiana, l’eroina, è facile immaginare che l’incontro tra i due sia un vero e proprio scontro.
La nostra protagonista, infatti, non potrebbe essere più volitiva e determinata: orfana di padre, sogna di coronare il desiderio del genitore scomparso, ovvero quello di aprire un ristorante. Giorno dopo giorno, ella si destreggia tra lavori e lavoretti per poter racimolare la somma necessaria, e non si arrende davanti ai ripetuti rifiuti ed alle prese in giro.
Nel momento in cui il bacio del principe-ranocchio Naveen la tramuta in una rana, per lei ha inizio un’inaspettata e straordinaria avventura, alla ricerca di quelli che sono i suoi veri desideri.


La principessa e il ranocchio insegna a prendere le proprie decisioni con testa e cuore insieme, senza eccedere né in idealismo né in romanticismo.
Inoltre, la storia di Tiana, ragazza povera di periferia che insegue il sogno di essere una piccola imprenditrice, è un bell’esempio al femminile di riscatto sociale, forse il primo della Disney.



Merida – Ribelle (2012)



Concludiamo questa carrellata di eroine Disney con la principessa contemporanea che mi somiglia decisamente di più, e non solo per i capelli (per chi non mi conosce di persona: sì, ho la chioma di Merida, solo un po’ più corta e color castano chiaro).


Siamo nel V secolo e la giovane erede al trono di Scozia ha un padre che adora (sentimento ricambiato), una madre con cui cerca di non litigare e tre fratellini ai quali sembra essere concesso tutto.

La tradizione del suo regno prevede che ella si sposi con uno degli eredi dei tre clan amici, ma Merida non ha la minima intenzione di permettere che qualcun altro (ovvero sua madre) decida del suo futuro. Il litigio delle due donne spinge la ragazza, disperata, a rivolgersi ad una fattucchiera affinché la madre cambi idea. L’incantesimo della strega, però, avrà effetti davvero imprevisti…


Ribelle è una storia di principesse assolutamente originale e diversa da tutte le altre. L’elemento “amore” è tutto tranne che tradizionale: non c’è nessun eroe a fianco della protagonista, nessun matrimonio a parte quello che si tenta di imporre e nessun abbandono della famiglia d’origine a favore di una nuova vita.

Al contrario, la grande impresa di Merida è quella di riscoprire e di vedere sotto un’altra luce i legami familiari.
Ella, infatti, complici i suoi hobbies e le sue abitudini, si è sentita per anni in sintonia con il padre, trascurando però la parte femminile di sé e della sua famiglia. Il conflitto con la madre le insegnerà che gli strappi causati dall’orgoglio si possono riparare, che finora non aveva visto parte della sua famiglia nella giusta luce e, soprattutto, che a volte capita proprio di doversi prendere cura dei propri genitori.

La conquista dell’indipendenza, dunque, si può raggiungere solo dopo aver compreso a fondo le proprie radici.




Attendo i vostri pareri! Quali sono le vostre eroine Disney preferite?
Che cosa vi piace di loro? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura. Al prossimo post

18 commenti :

  1. Io ho sempre amato tantissimo Belle, è uno dei miei cartoni preferiti di sempre! :)
    Bellissimo post! ^_^

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    1. Ciao! Sicuramente la Bella e la Bestia è un classico molto amato :-)

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  2. Inutile dire che questi tipi di animazione non sono di mio gradimento, tuttavia ho visto questi cinque e quello che mi piace di più è Ribelle, soprattutto perché c'è più movimento e azione ;)

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    1. Ciao Pietro! Sicuramente in "Ribelle" c'è un po' più di azione rispetto agli altri 4 film :-)

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  3. Mulan è la mia preferita di e da sempre - so praticamente tutte le battute a memoria! xD

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    1. Ciao!! ...Credo di conoscerle piuttosto bene anche io... soprattutto quelle di Mushu :-)

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  4. Ciao Silvia, mi è piaciuto molto leggere questo post: ho visto tutti i film tranne l'ultimo, anche se sembra interessante! E' bello vedere come le eroine femminili siano cambiate con il passare degli anni, mutando a seconda dei cambiamenti nella nostra società! Tra tutte, però, ho un debole per Belle ;-)

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    1. Ciao! Hai ragione, le principesse sono cresciute e cambiate con la società...ed ognuna ha qualcosa da insegnare! Ti consiglio di vedere "Ribelle" perché è proprio particolare!

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  5. Ciao Silvia, i cartoni della Disney mi sono sempre piaciuti e tra quelli di cui hai parlato il mio preferito è La bella e la bestia. Un'altra principessa Disney che adoro molto è Pocahontas. Me ne sono innamorata non attraverso il film, ma per via di un puzzle che mi è stato regalato per Natale. Poi ovviamente ho subito voluto la videocassetta. 😊

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    1. Ciao Alessandra! Pocahontas è uno dei cartoni che conosco meno...dovrei rivederlo!

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  6. Cara Silvia, io ho gia 87 anni credimi se mi capita di vedere dei fil animati, e specialmente ora che è natale, io mi trasformi in un bambino e mi diverto!!!
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Secondo me le maratone Disney vanno bene a qualsiasi età :-)

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  7. Bhe io adoro il mondo Disney quindi come potevo non commentare questo post. Mi piace tantissimo e mi è piaciuto come hai catalogato le varie principesse, mi trovo molto daccordo in te con questo.
    Mi piacciono quelle che hai citato tu e mi trovo molto daccordo sul tuo pensiero su Aurora e Belle.
    Di quelle recente io ho apprezzato tantissimo Anna di Elsa anche se pure Merida non è da buttare anzi secondo me non lo è nessuno, decisamente mi piacciono tutte

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    1. Ciao Susy! Sono contenta che il post ti piaccia :-)
      Anche Frozen è un cartone animato con delle protagoniste interessanti!

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  8. La mia principessa preferita è Belle per i motivi che hai scritto e poi perché mi rispecchio in lei.😊 Ultimamente mi sono appassionata a "Frozen" e adoro sia Anna che Elsa, rappresentano la forza femminile e l'unione tra sorelle.😊 Amo anche Mulan. Bel post Silvia!😘

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    1. Ciao Vanessa! Mi sarebbe piaciuto parlare anche di Anna ed Elsa, ma anche di Rapunzel e di altre figure femminili della Disney. Magari in un prossimo post!

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  9. mi piace molto questo post! Tra le principesse citate la mia preferita è Belle, perché è la storia che più mi piace

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    1. Ciao Chiara! Sicuramente "La bella e la bestia" è una storia bellissima!!

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