Recensione dei film che ho visto
Cari
lettori,
oggi,
per i nostri “Consigli cinematografici”, vi parlo nuovamente dei
film visti presso il Cinecircolo Robert Bresson in questo periodo.
Come
raccontavo in questo post, dedicato ai film visti nel corso della
prima parte dell’autunno, è da qualche anno che mi capita, tutte
le volte che posso, di frequentare questo valido cinecircolo, che
presenta sempre una stagione interessante.
La
prima tranche di film visti mi aveva lasciato piuttosto soddisfatta,
questa mi è piaciuta ancora di più!
Ecco
le mie recensioni!
TUTTO
QUELLO CHE VUOI, di Francesco Bruni
Il
protagonista di questo film è Alessandro, ragazzo di 22 anni che
abita a Trastevere, non ha mai finito la scuola, si rifiuta di
lavorare con il padre e non fa che perdere tempo con i suoi tre
migliori amici.
Quando viene trovato a spacciare dalla polizia, egli
si vede costretto a scegliere tra una punizione esemplare ed un
lavoro come badante da un anziano signore.
È
così che egli conosce Giorgio, un uomo che in vita è stato
letterato e poeta di grande fama, ma che, ormai ottantacinquenne, è
solo un vedovo malato di alzheimer.
I
due imparano a conoscersi nel corso di una serie di passeggiate
pomeridiane. Alessandro trova strano quell’elegante signore che
ogni tanto inizia a raccontare storie di guerra o di poesia, e che
alcuni giorni è così confuso da non ricordare nemmeno il suo nome,
ma, a poco a poco, finisce per affezionarsi a lui.
Giorgio,
però, custodisce un segreto, nascosto tra le sue poesie e le sue
confuse memorie, che potrebbe rivelarsi la fortuna di Alessandro e
dei suoi amici.
Questa
è, finora, la mia pellicola preferita tra quelle viste in questa
stagione al cinecircolo. La storia raccontata è di rara delicatezza,
il tema della malattia mentale è trattato con sorprendente
leggerezza e non mancano né serietà né divertimento.
Semplicemente
strepitoso Giuliano Montaldo, che crea un personaggio davvero
indimenticabile. Niente di negativo da dire.
Valutazione:
cinque stelle
LE
COSE CHE VERRANNO, di Mia Hansen-Løve
Una
professoressa di filosofia cinquantenne, Nathalie, si divide
abbastanza serenamente tra lavoro e famiglia.
All’improvviso,
però, tutto sembra crollare: scioperi e disordini rendono caotica la
sua scuola; la madre, da sempre sola, inizia a pretendere attenzioni
continue, dandole non poche preoccupazioni; la casa editrice con la
quale collabora non le rinnova il contratto per un nuovo manuale; il
marito, infine, la tradisce e la lascia.
Confusa
e depressa, Nathalie si rifugia in un’amicizia piuttosto ambigua
con un suo ex alunno, che a sua volta si occupa di filosofia.
La
ritrovata libertà la spiazzerà, ma le darà anche la forza di
ripensare a se stessa come persona indipendente, al di là di tutti i
suoi ruoli.
Questa
commedia è gradevole, a tratti amara, ma anche intelligente ed
arguta. Interessanti i continui richiami alla filosofia, specie a
quella contemporanea, che è uno dei temi centrali della pellicola e
che sembra essere la chiave di lettura per ogni piccolo o grande
dramma quotidiano.
Valutazione:
quattro stelle
AMORE
E INGANNI, di With Stillman
Questa
bellissima commedia in costume è ambientata in Inghilterra, alla
fine del 1700.
La protagonista della storia è Lady Susan, una donna
appena rimasta vedova e costretta a trasferirsi, insieme alla figlia
Frederica, in un paesino di campagna, Churchill, nel quale risiedono
i parenti del marito defunto.
Lady
Susan non è amata dai cognati, poiché ama la vita sregolata, non si
è mai curata del marito e lo ha tradito più volte, ma riesce
comunque a restare a Churchill perché ha una figlia ancora
adolescente. Ella ha un piano: con l’aiuto di un’amica americana
che vive ancora a Londra, vorrebbe riuscire a far sposare Frederica
con Sir James Martin, un ricco quanto sciocco giovanotto.
Mentre
è a Churchill, inoltre, ella accetta il corteggiamento del giovane
Reginald, fratello di sua cognata, creando un ulteriore scandalo.
Tratto
da un romanzo epistolare postumo di Jane Austen, Amore e inganni
ha per protagonista una donna molto lontana dall’amatissima
Elizabeth Bennett e dalle sorelle di Ragione e sentimento.
Lady Susan è un personaggio incredibilmente negativo, che manipola
chiunque per i propri scopi e riesce sempre ad ottenere quello che
vuole.
Con la creazione di questa figura femminile, Jane Austen
voleva chiaramente denunciare lo stato di disperazione ed ansia nel
quale spesso si trovavano le zitelle e le vedove del suo tempo,
costrette, senza un uomo e con poche possibilità di lavorare, a
vivere di compromessi, di ospitalità altrui e di sotterfugi.
Valutazione:
quattro stelle e mezza
QUELLO
CHE SO DI LEI, di Martin Provost
Claire,
una donna di quasi cinquant’anni, conduce un’esistenza piuttosto
monotona e solitaria. Ha un figlio universitario ormai indipendente
ed un lavoro come ostetrica che ama, anche se purtroppo il reparto
maternità del suo ospedale sta per chiudere.
Un
giorno riceve una telefonata inaspettata da una donna che aveva da
tempo cercato di dimenticare: si tratta di Béatrice, un’amante del
suo ormai defunto padre.
Ella
è malata, si sente sola e cerca l’appoggio di quella che lei, in
qualche modo, considera una figliastra.
Le
due donne non vanno subito d’accordo: tanto Claire è seria,
composta e morigerata, quanto Béatrice fatica a rinunciare ai vizi
ed ai piaceri della vita.
Attraverso
la reciproca conoscenza, però, la prima imparerà a sorridere di più
e la seconda si sentirà a casa per la prima volta nella sua vita.
Una
storia drammatica, delicata, forse un po’ lunga ma sempre ben
raccontata.
Sullo
sfondo di una Parigi primaverile dal cielo grigio e dai tanti fiori
colorati, due figure femminili molto diverse tra loro riescono a fare
un bilancio della loro vita ed a imprimerle una svolta. Ottima
l’interpretazione delle due attrici protagoniste, Catherine Frot e
Catherine Deneuve.
Valutazione:
quattro stelle
LOVING,
di Jeff Nichols
Siamo
nel 1959, in Virginia. Richard Loving, un contadino e muratore di
pelle bianca, chiede la mano di Mildred, la sua fidanzata, una
ragazza di colore. I due si recano in segreto a Washington e si
sposano, ma l’unione non è valida nel loro Stato.
Essi
si scontrano subito con le autorità locali e vengono costretti a
lasciare la Virginia e ad andare in esilio per ben 25 anni. Dopo un
decennio, la nascita di tre figli e tante lettere senza risposta, il
caso Loving cattura l’attenzione della Lega per i Diritti Civili.
Saranno due giovani avvocati, un po’ inesperti ma molto
volonterosi, ad esporre la questione di fronte alla Corte Suprema.
Tratto
da una storia vera, Loving è una vicenda d’amore e di
soprusi sociali. I due coniugi sono vittime delle leggi razziali e
dell’arretratezza che caratterizzava ancora alcuni degli Stati
Uniti negli anni ‘50 e ‘60.
Il regista fa sì che l’attenzione
dello spettatore si concentri sulla famiglia Loving, sulla sua
quotidianità, sul suo desiderio di una vita normale.
Simpaticissimi
i due avvocati, imbranati ma di buon cuore. Del tutto condannate,
invece, le autorità della Virginia, che sembrano difendere con tutte
le loro forze un mondo separatista che non ha più ragione di
esistere.
Una
storia intensa e drammatica, che spinge alla riflessione.
Valutazione:
cinque stelle
FORTUNATA,
di Sergio Castellitto
Fortunata
è una madre separata che vive con la figlia Barbara in una periferia
degradata fuori Roma. La vita non è facile per lei: ella vorrebbe
aprire un negozio come parrucchiera, ma non ha i mezzi per farlo, e
si limita a lavorare a domicilio; deve affrontare l’atteggiamento
violento dell’ex marito, che tenta in ogni modo di ricattarla; il
suo unico amico è un ragazzo bipolare che vive con l’anziana
madre, malata di Alzheimer.
Un
giorno il giudice che si occupa della separazione persuade Fortunata
a portare Barbara da uno psicologo. L’incontro con quest’ultimo
cambierà la vita di entrambe.
La
coppia (sul lavoro e nella vita) Mazzantini-Castellitto ci ha
abituato ad una serie di drammi intensi e passionali, e questa volta
non fa eccezione. Il film è spesso un pugno nello stomaco, ma riesce
a non diventare melenso grazie ad una serie di ottime prove d’attore
(Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Alessandro Borghi). Una pellicola
comunque interessante per gli amanti del cinema italiano.
Valutazione:
tre stelle e mezza
LA
PELLE DELL’ORSO, di Marco Segato
Questo
interessante film ci porta sulle Dolomiti negli anni ‘50, tra cave
di marmo e piccole realtà paesane.
Il protagonista, Pietro, è un
vedovo evitato da tutti e spesso preso in giro. È un uomo dal
carattere scostante e difficile, e l’unica persona che gli è
realmente affezionata è il figlio quattordicenne Domenico.
Una
notte, un orso che tutti chiamano “Il diavolo” abbandona per la
prima volta i boschi, sfonda una delle stalle ed uccide una mucca.
Le
autorità del paese dichiarano aperta la “caccia all’orso” ed è
proprio Pietro ad offrirsi di uccidere la bestia ed a scommettere un
anno del suo stipendio.
Egli
fa questa scelta perché sente di non avere nulla da perdere, ma, non
appena sarà partito, il figlio lo verrà a cercare e gli dimostrerà
che c’è ancora un’avventura da vivere insieme.
Sono
rimasta davvero colpita da questo film, che sembra un po’ lento
all’inizio, ma poi diventa una pellicola d’avventura in piena
regola, tenendoti con il fiato in sospeso. Bellissimi i paesaggi
delle Dolomiti.
Valutazione:
quattro stelle
Questi sono i film che ho visto in questo periodo!
Li conoscete? Vi sono piaciuti?
Ce n'è qualcuno a cui siete interessati? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura e al prossimo post :-)
Cara Silvia, qui ce ne per tutti i gusti, belli credo tutti.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Personalmente ho trovato tutti questi film interessanti...sono diversi tra loro, ma comunque da vedere! :-)
EliminaConosco qualcuno però nessuno visto, in ogni caso non li reputo personalmente interessanti al momento, ma si vedrà ;)
RispondiEliminaComunque recensioni brevi ma funzionali :)
Ciao Pietro, sono contenta che le mie recensioni ti siano utili! :-) Se guardi qualcuno di questi film, fammi sapere cosa ne pensi!!
EliminaCiao Silvia, non ho visto i film che hai guardato, ma sembrano molto interessanti! Mi ispira molto il primo e quello basato su Lady Susan, di cui ho letto il romanzo :-)
RispondiEliminaCiao! Se hai letto il romanzo di Jane Austen, sicuramente il film ti piacerà! "Tutto quello che vuoi" è veramente bellissimo...vorrei già rivederlo!
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