Storytelling Chronicles: aprile 2022
Cari lettori,
bentornati! Come sono andate le vacanze di Pasqua? Le mie molto bene, tra sole, mare e tempo per la famiglia.
In questo giovedì a metà strada tra due ponti ho pensato di dedicarmi alla scrittura creativa, con l’appuntamento del mese di aprile della rubrica Storytelling Chronicles.
Il tema questa volta è strettamente legato ad una serie tv che ci è piaciuta particolarmente, dalla quale ognuno di noi doveva trarre ispirazione per l’atmosfera spaziale e temporale.
Ammetto che sulle prime sono stata un po’ in difficoltà, perché non ho Netflix ed in genere non guardo molte serie, ad eccezione di qualche fiction italiana. A fine inverno, però, ho recuperato la prima stagione di Sanditon (devo ancora vedere la seconda, no spoilers please!), un historical romance tratto da un romanzo incompiuto di Jane Austen, e mi è proprio piaciuta. Oggi, così, ho pensato di cimentarmi per la prima volta in due generi nuovi per me: il regency ed il racconto epistolare!
Buona lettura :-)
PRIMAVERA A SANDITON
Sanditon, 2 aprile 1822
Gentile Mr Wilkins,
vi invio questa lettera in risposta alla scorsa, arrivatami martedì. Come sapete, sono qui a Sanditon da circa un mese e, dopo tanto maltempo, finalmente la primavera si è decisa a fare capolino. Purtroppo la spiaggia non è ancora agibile, perché le lunghe piogge della scorsa settimana hanno reso la sabbia terribilmente bagnata, ma confidiamo che la situazione migliorerà giusto in tempo per la partita di cricket prevista per il prossimo sabato.
A questo proposito, vorrei ricordarvi che Mr Porter ha sollecitato più volte la vostra partecipazione. Sia lui che Mrs Porter che – vi confido – io stessa gradiremmo vedervi arrivare in carrozza la prossima settimana. Non vi abbiamo più visto da quando, il mese scorso, siete stato nostro gentile accompagnatore nel tragitto da Londra a Sanditon.
Per il resto, tutti noi godiamo di buona salute e trascorriamo delle piacevoli giornate. Il palazzo di Lady Duvall è sempre gremito di persone ed anche io ed i coniugi Porter abbiamo partecipato a due delle loro feste. Come vi ho detto, ho visto un tempo migliore a Londra in inverno che qui ora, ma mi è di grande consolazione passeggiare e vedere il mare, sia pure sotto l’ombrello e circondata di nubi, con i cavalloni che lambiscono la grigia scogliera. Ho sentito che a Londra il clima è più freddo e umido che mai; spero proprio che non ne abbiate risentito.
Se potete, fateci sapere al più presto se intendete raggiungerci.
La vostra cara ed affezionata
Miss Esther White
* * *
Londra, 8 aprile 1822
Gentile Miss White,
scrivo questa lettera anche se so che, quando l’avrete ricevuta, quasi sicuramente io sarò già andato e tornato da Sanditon e noi due ci saremo parlati di persona. In qualità di vostro tutore, vorrei condividere con voi alcune riflessioni.
Mi fa molto piacere sapere che tra voi ed i coniugi Porter c’è una perfetta armonia. Vi ho affidato a loro perché sono due persone sagge, oneste e rispettabili, e sono più che sicuro che si stanno dimostrando un’ottima guida per voi nel corso di questo soggiorno a Sanditon. Sono anche felice di constatare che le passeggiate in riva al mare giovino alla vostra salute e che i locali divertimenti vi tengano impegnata.
Mi è invece dispiaciuto non avervi vista scrivere nulla a proposito dei vostri interessi e delle vostre letture. Siete partita da Londra con un baule pieno di libri, alcuni consigliati da me, altri scelti da voi: avete trovato il tempo per leggerne qualcuno? Qual è la vostra opinione? Se non ricordo male, tra i romanzi di formazione che vi avevo indicato avevate insistito per infilare dei poemi cavallereschi ed un paio di tragedie greche. Letture complesse, me ne rendo conto, ma non per una mente brillante come la vostra. Mi piacerebbe tanto sapere se siete riuscita a districarvi dai continui inviti di Lady Duvall, la cui intenzione di sistemare le fanciulle in età da marito come voi è senza dubbio lodevole ma talvolta troppo pressante, ed a trascorrere qualche serata più quieta in compagnia del fuoco e di un buon libro.
Mi domando anche come procedano i vostri studi di pianoforte. Ogni volta che, in questo periodo, riesco ad accostarmi allo strumento, mi rammarico di non avervi potuto insegnare di più durante lo scorso inverno. Avrei voluto portarvi ad eseguire una sonata per intero, ma i miei affari mi hanno impedito di passare con voi il tempo che avrei tanto voluto dedicarvi. Non mi resta così che affidarmi alla speranza che voi stiate consolidando autonomamente quello che avete già appreso. Anche Mrs Collins mi ha confidato di trovare la musica un balsamo per l’anima: sono sicuro che vi concederà tutto il tempo che vorrete per esercitarvi.
Augurandomi che siate in salute e che ci rivedremo presto, vi porgo i miei omaggi.
Il vostro tutore
Mr Eugene Wilkins
* * *
Sanditon, 15 aprile 1822
Gentile Mr Wilkins,
ho letto la vostra lettera il giorno dopo che avete fatto ritorno a Londra e francamente mi lascia perplessa constatare che abbiate tanto a cuore la mia istruzione, il mio intelletto, i miei libri, il mio pianoforte e quant’altro. Di norma, per nutrire interesse per ciò che una persona fa, bisognerebbe prima nutrire interesse per la persona in sé, o sbaglio?
Ecco, se sbaglio, perdonatemi, perché il vostro atteggiamento in questi giorni, ed in particolare il giorno della partita, è stato altezzoso e scostante. Persino Mrs Porter, che penserebbe bene anche di un criminale, è rimasta male per il vostro sguardo rabbioso e taciturno, anche se poi, naturalmente, si è affrettata a giustificarvi ed a nominare i vostri affari.
In particolare non ho compreso la vostra avversità nei confronti di Mr Hale, un degnissimo galantuomo che in queste settimane ci ha tenuto spesso compagnia. Se non vi fidate del giudizio mio e di Mrs Porter perché siamo donne ed ai vostri occhi risultiamo evidentemente superficiali, almeno vi fiderete di Mr Porter, che trova Mr Hale un giovane con la testa sulle spalle e discute spesso con lui di politica e di finanza.
Non mi spiego il vostro burbero interloquire, né il vostro contegno sdegnoso. Se non vi importa nulla di Mr Hale, non dovrebbe almeno interessarvi qualcosa di me? Tante volte ho avuto la sensazione che faceste fatica a guardarmi in faccia. Che ne è delle nostre lunghe chiacchierate? Delle serate silenziose in compagnia dei libri? Della vostra affettuosa partecipazione a tutto quel che faccio?
Sì, naturalmente porto avanti con gioia e diletto le mie letture. E Mrs Porter mi aiuta con il pianoforte tutte le volte che desidero. Ma in questi giorni non mi avete fatto nessuna domanda al riguardo, e mi chiedo che importanza abbia ora questa mia risposta.
Con la speranza che stiate bene,
Miss Esther White
* * *
Londra, 22 aprile 1822
Cara Miss White,
ho letto e riletto la vostra lettera nel corso di questa lunga e tormentata settimana e purtroppo non posso far altro che porgere a voi, ai coniugi Porter ed a tutti quanti le mie scuse più sentite. Sono consapevole che il mio contegno è stato oltremodo scortese e che avrei dovuto come minimo essere più partecipe nel giorno della partita a cricket.
Non vi offenderete se vi dico che, in tutta onestà, ciò che più mi rimprovero non è il fatto che io non abbia onorato come si deve i miei impegni in società, bensì il mio atteggiamento nei vostri confronti. Desideravo davvero, come vi avevo promesso nella lettera precedente, avere notizie sulle vostre letture, suonare il pianoforte a quattro mani, trascorrere del tempo con voi per accertarmi che foste felice ed in buona salute. Quando però vi ho visto circondata da persone, e soprattutto oggetto delle attenzioni di Mr Hale, ogni mio buon proposito è andato in fumo.
Non posso nascondermi con voi: potrei definire in mille modi il sentimento che ho provato, ma so – e temo che lo sappiate meglio di me – che si tratta unicamente di gelosia.
Immagino che questa parola, scritta finalmente sulla carta dopo mesi di tentennamenti, vi provocherà un turbamento. So di aver svolto nel peggiore dei modi il mio compito di tutore, ma preferisco che voi giudichiate male una mia debolezza piuttosto che lasciare tra noi dei non detti che possano rovinare il nostro rapporto.
Non ve ne ho mai parlato apertamente, e forse certe questioni non dovrebbero essere affidate a carta e penna, ma credo che ormai sappiate che vi amo.
Mr White è stato uno dei miei più cari amici in gioventù, ed io rimpiango di essere rimasto nelle Indie Orientali durante quelli che sono stati i suoi ultimi anni di vita. Avrei dovuto tornare in Inghilterra più spesso, ma in quegli anni sentivo il peso di dover gestire l’eredità di mio padre e di farmi una posizione in società. Ricordavo a malapena una bambina aggrappata alle gambe di Mrs White – che vi ha lasciato davvero troppo presto – ed ho ritrovato una giovane donna dotata di spirito, intelligenza e cuore, per quanto provata nell’animo a causa della malattia incurabile dell’unico genitore che le era rimasto. Due anni fa, quando ho accettato il compito che Mr White mi aveva affidato sul letto di morte, già sentivo che i sentimenti che provavo per voi andavano oltre quelli di un tutore per la sua pupilla.
Finché entrambi vivevamo a Londra sono riuscito a dissimulare, ma ora che voi siete lì a Sanditon, affidata a persone che vi stanno educando a scegliere un matrimonio vantaggioso, non posso più trattenere ciò che a lungo ho taciuto.
Se non mi sono mai fatto avanti, è perché a frenarmi ci sono sempre stati due pensieri più pesanti del ferro. Il primo è la differenza d’età: avevo diciannove anni quando Mr e Mrs White vi hanno avuta, e questo è qualcosa che non posso ignorare. Pensare a voi accanto a me mi dà gioia, ma mi fa anche temere che voi, in qualche modo, sprechiate la vostra gioventù. Il secondo è il mio carattere fortemente riservato, che so non essere sempre ben visto in società e che contrasta con la vostra allegria e gioia di vivere.
Mi sono dilungato fin troppo, ma quello che vi vorrei dire è che è tutto in mano vostra. Qualora mi vogliate, io sono vostro, come lo ero già due anni fa. Se invece i vostri sentimenti nei miei confronti sono quelli di una pupilla per il suo tutore, sentitevi libera di accettare il corteggiamento di chiunque vogliate, sia Mr Hale o un altro giovanotto presentatovi da Mrs Porter. Io darò la mia benedizione in ogni caso.
Sinceramente vostro,
Mr Eugene Wilkins
* * *
Sanditon, 29 aprile 1822
Caro Mr Wilkins,
quanto ancora avreste avuto intenzione di tacere?
Benedico gli sciocchi equivoci che ci hanno quasi portato a litigare. Avevo intuito da tempo i vostri sentimenti, ma conoscevo anche le circostanze che vi trattenevano dal farvi avanti. Ho pensato che un viaggio a Sanditon, i divertimenti di un luogo di villeggiatura ed i consigli di una donna assennata come Mrs Porter mi avrebbero spinto a considerare un’alternativa per il futuro.
Forse sapere che Mr Hale mi ha deluso e non è come sembra vi solleverebbe lo spirito, ma io mentirei se ve lo dicessi. Egli è un compito gentiluomo, affidabile e solido, dal carattere estroverso e di umore sempre allegro. Il suo corteggiamento farebbe la felicità di molte donne. Solo, non interessa a me.
Quando si è lontani da casa, è facile perdersi e confondere i desideri degli altri con i propri, ma la verità è che la mia vita non è destinata ai balli tutte le settimane, a sale piene di gente, alle chiacchiere futili su cosa fanno i ricchi della zona, ad un futuro di nobildonna di campagna con prole numerosa, una tenuta da gestire e l’impossibilità di ricavarsi dei momenti di quiete.
Ho faticato ad ammetterlo, soprattutto a me stessa, perché età e carattere tenderebbero ad andare in un’altra direzione, ma so che cosa voglio.
Quello che desidero per me è la vita di città, vicino al mondo della cultura; tempo per le mie letture ed il mio pianoforte; una voce saggia che mi guidi nei momenti in cui la mia impulsività prende il sopravvento; una vita sociale governata da pochi affetti importanti.
In poche parole, è VOI che voglio, e finalmente trovo il coraggio di dirvelo.
Aspetto il vostro ritorno per poter parlare con voi faccia a faccia. Non avrei potuto sperare in un uomo migliore per me.
Per sempre, sempre vostra
Miss Esther White
FINE
Qualche precisazione/citazione:
1) Il nome Esther, che ho usato per la protagonista, è quello di uno dei personaggi femminili della serie, che mi è piaciuto per l’evoluzione positiva che ha avuto durante la prima stagione.
2) I riferimenti alla serie tv Sanditon sono: la protagonista che è nubile e soggiorna da una coppia affidabile (Charlotte con i coniugi Parker), una ricca Lady che organizza ricevimenti, il rapporto epistolare che lega una delle amiche della protagonista al suo amante (anche in questo caso c’è un tutore, con il quale però c’è un forte disaccordo) ed ovviamente il mare e la partita di cricket. Mi sono divertita a reinventare e mixare i vari elementi!
3) Per Mr Eugene Wilkins mi sono ispirata a due grandi personaggi maschili dell’universo austeniano: Mr Knightley, protagonista di Emma, ed il colonnello Brandon, uno dei più importanti personaggi di Ragione e sentimento. Entrambi sono saggi e responsabili, entrambi si interessano molto all’istruzione della donne che amano ed entrambi si fanno dei problemi a causa della differenza d’età.
4) Quanto a Esther, mi piacerebbe immaginarla simile a Mary di Orgoglio e pregiudizio, tutta devota a libri e pianoforte, ma un po’ più matura, con il piglio deciso di Charlotte, la protagonista di Sanditon.
Io ho scritto pure troppo, quindi ora tocca a voi farmi sapere che ne pensate!
Vi sono sempre molto grata per il sostegno che date di volta in volta a questi miei esperimenti. Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia, è stato davvero piacevole leggere questo tuo racconto "epistolare": mi ha fatto rivivere le atmosfere di Sanditon che, come sai, anche a me è piaciuta molto! Complimenti anche per lo stile... da vera donna Regency ;-)
RispondiEliminaCiao! Eh sì, so che la serie è piaciuta tanto anche a te :-) Grazie mille per le belle parole!
EliminaChe bello Silvia!
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto molto il personaggio di Esther che si evolve in positivo. Attualmente sto vedendo la seconda stagione e a parte piccolezze mi sta piacendo tanto come la prima.
Per essere la tua prima volta in racconto regency e racconto epistolare te la sei cavata benissimo, ma tu sei bravissima quindi non avevo dubbi
Ciao Susy! Spero di recuperare al più presto anche la seconda stagione :-) Grazie mille per aver apprezzato il racconto... e per la fiducia!!!
EliminaAdoro Sanditon e i romanzi storici ambientarti in questo periodo , quindi mi hai conquistata. È davvero difficilissimo scrivere un racconto epistolare e tu sei stata davvero bravissima.
RispondiEliminaCOMBO! Noto che Sandition è piaciuta tanto come serie, sono sempre più curiosa!
RispondiEliminaIn merito al racconto, l'ho apprezzato moltissimo, la forma epistolare è molto ardua (ma io la adoro!!!), quindi davvero bravissima, perché l'atmosfera, anche il registro lessicale, tutto molto in tema! Come prima esperienza direi proprio che hai fatto centro!!!