Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
benvenuti al primo appuntamento del 2022 con i “Preferiti del mese”!
Gennaio è stato un mese diviso in due parti. La prima decade è stata di vacanza, mare e relax. Le altre due sono state… decisamente meno spassose, ma abbastanza tranquille, fortunatamente.
Oggi, come d’abitudine, riepiloghiamo tutto quello che mi è piaciuto in queste settimane, dai libri ai film, dalla musica alla poesia alle foto delle vacanze!
Il libro del mese
A trent’anni, dopo averne passati quattro in giro per il mondo, Bo Loxley è una delle travel influencers più famose e strapagate del pianeta. Lei e il fidanzato Zac, con il quale ci sono progetti di matrimonio, hanno circa dieci milioni di followers su Instagram, una “famiglia virtuale” che si portano con sé proprio ovunque. Il loro stile di vita è difficile da credere: inglese lei, neozelandese lui, non hanno un posto che si possa chiamare “casa”, ma ogni tot settimane si spostano, scegliendo sempre luoghi che possano avvicinarli il più possibile alle tradizioni del luogo, e, grazie al loro fotografo ed assistente personale Lenny, documentano ogni istante, anche i più intimi, e li condividono sui social.
Dicembre è appena iniziato e, dopo tante calde settimane su un’isola tropicale ed una rocambolesca proposta di matrimonio durante un’immersione sub, è giunto uno dei momenti dell’anno che Bo preferisce: il Natale nell’emisfero Nord, in un posto freddo.
Dopo molte ore di viaggio, i due, accompagnati sempre da Lenny, arrivano in un piccolo paese della Norvegia, un luogo tanto caratteristico quanto impervio, e si sistemano in una valle accoccolata su un fiordo, tra una parete di roccia e l’altra, con metri di neve ed un vento che mette i brividi. Come da tradizione dei Wanderlusters (il nome che si sono attribuiti come coppia, nonché il loro marchio per le aziende), essi si sono tenuti ben lontani dagli alberghi di lusso, ma sono andati in una baita priva di qualsiasi comodità. I gestori del luogo sono l’anziana Signy, una donna di novant’anni che dimostra ben meno della sua età, e lo scontroso Anders, suo nipote, che lavora come guida turistica locale.
Zac e Lenny sembrano animati da un incrollabile entusiasmo ed anche stavolta, arrivati alla baita, non sono da meno, ma Bo è ormai da tempo in crisi personale. Innanzitutto, ella si rende conto sempre più che quella che vende ai suoi followers come una scelta di vita non è altro che una fuga dalla sua famiglia d’origine e da un passato che non riesce a dimenticare. Come se questo non bastasse, Bo sta iniziando ad accusare il colpo di una vita da nomade (per quanto “griffata”): è esausta, non sa più quando è giorno e quando è notte, i suoi attacchi di ansia sono tornati e soprattutto reagisce male all’idea che dei suoi momenti intimi, suoi o con Zac, vengano subito immortalati e registrati per il piacere effimero dei followers.
Non sapendo con chi parlare di questa sua difficoltà, ella finisce per confidarsi proprio con Anders, che, per quanto ruvido ed introverso, è una persona semplice e concreta, e non ha mai fatto mistero di essere piuttosto perplesso a proposito del lavoro di influencer.
Anche con la nonna Signy Bo riesce a stringere una buona amicizia. La donna, in più di novant’anni, ne ha viste davvero tante, e in particolare ha da raccontare una storia risalente al 1937 che potrebbe insegnare alla nostra protagonista non solo qualcosa sull’amore, ma anche sui concetti di casa e di famiglia.
Era da tanto che non mi concedevo un romance di stampo natalizio e, spinta dalla voglia di leggere qualcosa che mi facesse assaporare le atmosfere invernali e festive, ho puntato su Karen Swan, un’autrice che avevo già adorato in versione “estiva” con Quella fantastica vacanza in Grecia (di cui vi avevo parlato in un post).
Le incredibili luci delle stelle, in effetti, può rientrare in più sottogeneri del romance: quello natalizio, considerato il periodo dell’anno; il contemporary, perché il contesto è recentissimo e la professione dei protagonisti pure; l’historical, per via dei capitoli che raccontano la storia di Signy; il suspense, perché la seconda parte del romanzo subisce una svolta inaspettata.
Lo stile dell’autrice è lo stesso di altri suoi romanzi: un po’ lento, ma molto descrittivo e suggestivo nella prima parte; un vero e proprio page-turner man mano che ci si avvicina alla fine.
Sinceramente questo romanzo mi ha fatto riflettere, e non poco. Secondo me, di questi tempi si parla con un po’ troppa faciloneria del lavoro dell’influencer. Anche io penso che si tratti di un lavoro per “pochi eletti” che hanno già agganci giusti nel mondo dell’imprenditoria o dello spettacolo, e che spesso e volentieri sia più facile di altri lavori, perché l’impressione è quella che queste persone mettano in mostra semplicemente la loro vita, e, più bella o più emozionante è, più guadagnano. Io però, vedendo sempre più spesso neonati dentro un Truman Show, coppie che sembrano non avere più intimità, viaggi di settimane intere, un entusiasmo talvolta poco credibile perché forzato 24 ore al giorno, non posso che chiedermi: sì, ma a che prezzo?
Ecco, questo romanzo ha confermato la mia tesi. Bo, stanca e stufa di una felicità forzata, di una ricerca dell’avventura a tutti i costi, di preoccuparsi solo dell'apparenza, riscopre a poco a poco quello che aveva dimenticato: lo stile di vita semplice e schietto di chi ha tanta esperienza sulle spalle, i ricordi da cui fuggiva, i rapporti umani intimi che scaldano il cuore.
Ella rientra in contatto anche con quelle sensazioni che “una come lei” non potrebbe permettersi, tipo la malattia, la noia, la mediocrità… tutto ciò che sui social viene taciuto ed invece è così incredibilmente umano.
Una lettura super consigliata, per tanti motivi!
Il film del mese
La commedia Per tutta la vita inizia con un evento davvero surreale: alcune coppie ricevono la notizia che il loro matrimonio è stato celebrato da un falso prete e che quindi è nullo. Per i “non-sposi” viene subito fissata una data per stringere una vera unione, ma il cammino verso quel giorno è lungo e tortuoso.
La prima delle quattro coppie è composta da Andrea, che da tempo desidera diventare padre, e da Paola, che lavora come architetto, ha appena ricevuto una proposta di collaborazione con uno studio di Copenaghen ed è molto concentrata sulla carriera.
Vito e Sara sono invece due separati, lui metodico e preciso, lei creativa e disordinata, che da tempo litigano per la custodia del figlio Giulio, un ragazzino indipendente e sensibile che soffre per questa situazione. L’annullamento del matrimonio fa sì che Vito non debba più pagare gli alimenti, e questo getta Sara nel panico e l’organizzazione familiare nel caos.
Edo e Giada, infine, sono molto amici di un’altra coppia, Marco e Viola. I quattro fanno tutto insieme: uscite, vacanze, persino matrimonio di coppia e viaggio di nozze condiviso in Indonesia. Questa unione a quattro, però, è diventata una gabbia dorata: Edo e Viola, all’insaputa di tutti, sono amanti; Giada è sempre più insofferente; persino il tranquillo Marco ha la sua dose di segreti.
Ciò che mi è piaciuto particolarmente della storia di queste quattro coppie è il fatto che la trama abbia alcune svolte inaspettate. Diciamocelo: spesso, guardando commedie e/o fiction all’italiana, ci si aspettano certe conclusioni un po’ conservatrici, vecchio stampo. È uno dei limiti del cinema e della TV nazionale: spesso, anche nei prodotti che si presentano al pubblico come più innovativi e giovanili, quando si vanno a toccare certi tasti (amore, famiglia, relazioni, maternità) si ricade appieno nella tradizione… e, non so voi, ma talvolta resto un po’ delusa. Questo film, invece, ha il coraggio, secondo me, di provare ad infrangere alcuni tabù, magari non proprio mostrando cambiamenti radicali, ma anche solo ponendoli allo spettatore come dubbi o questioni di cui discutere.
Qualche cliché dei drammi-commedie all’italiana resta, ma nel complesso è un film molto piacevole, abbastanza originale e con un cast interessante.
Da tenere in considerazione!
La musica del mese
Nuovo anno, nuovo tema musicale!
Per l’angolo musicale del 2021 avevo pensato a una tematica specifica per ogni mese: la neve per gennaio, Carnevale per febbraio, la primavera per marzo…
Quest’anno proverei a fare qualcosa di simile, ma un po’ più in astratto. Ogni mese, infatti, penserò ad una parola chiave e cercherò di consigliarvi una musica classica ed una leggera che la richiamino.
Per gennaio, mese del freddo e delle giornate che rivelano qualche timido minuto di luce in più, tra i falò di S.Antonio e gli ultimi giorni di vacanze natalizie, tra qualche nevicata e tante gelate mattutine, ho scelto la QUIETE.
La musica classica che oggi vi consiglio è una tradizione del concerto di Capodanno a Vienna che trasmettono ogni anno su Rai Due: Sul Bel Danubio Blu di Johann Strauss, che trovate a questo link.
Quanto alla musica leggera, in effetti avevo parecchia scelta, ma ho pensato di puntare su una new entry, e cioè su Love in slow motion di Ed Sheeran, tratta dal suo ultimo album Equals (la trovate qui). Vi lascio un estratto del testo:
È passato un po’ di tempo da quando siamo stati soli
Quindi spegni il mondo ed il telefono
ho bisogno di dirti che sei bella
perché non lo faccio da un po’ e mi scuso
sono sempre preso da una sorta di corsa cieca
cercando un momento che spero sempre arrivi;
se mi fermassi e mi dessi un’occhiata intorno
capirei che è davanti ai miei occhi
Tesoro, rallentiamo il tempo,
magari premiamo solo rewind,
cara, quel vestito mi ricorda la prima volta
E voglio amare, stanotte,
a due, con la luce della candela,
ancora e ancora, perché noi trascorriamo le nostre vite
ad una super velocità, ma non stanotte,
amore in “slow motion”...
La poesia del mese
Per il mese di gennaio ho scelto un componimento di Attilio Bertolucci dal titolo Ritorna ai rami, che è proprio dedicato a questo primo periodo dell’anno.
Ritorna ai rami il fuoco di gennaio
intenerito, di neve i colli non lontani
rallegrano l’ozioso pomeriggio
alle porte della città.
Il giorno è popoloso sino a che s’accende
sul ponte il lampione
e inonda l’acqua di ferro fiorito.
Le foto del mese
Il 2022 è iniziato benissimo per me! Dal 30 dicembre al 7 gennaio sono stata con la mia famiglia nella casetta al mare di Varazze. Memore delle vacanze di Natale dell’anno scorso e dell’impossibilità di uscire anche dal paese durante le feste, devo ammettere che non ci speravo, ed anche quest’anno siamo stati molto indecisi… ed invece ne è proprio valsa la pena! Abbiamo fatto delle vacanze molto tranquille: abbiamo passeggiato, mangiato a casa, passato la serata con libri e TV.
Quest’anno, però, rispetto all’anno scorso, sento che sono riuscita a staccare con la mente e non solo con il corpo, e ne sono molto felice. E poi i tramonti sul mare d’inverno sono davvero uno spettacolo impagabile!
Tra pandori e panettoni abbiamo avuto tempo anche di assaggiare i dolcetti liguri! La sera di Capodanno abbiamo provato la “Torta Sonja”, una delle specialità tipiche di una pasticceria storica di Varazze: pan di Spagna, marmellata di albicocche e pasta di mandorle. Con il prosecchino delle Feste era perfetta!
A metà pomeriggio Varazze si riempiva di tantissime luminarie: palle di Natale sotto cui si poteva passare, alberi fatti a cono tra il giallo ed il rosso, fasci di luce blu nei vicoli… e due simpatici delfini in piazzetta!
Il resto del mese, ahinoi, non è stato così vacanziero. Dal 10 in avanti, con il peggioramento della situazione Covid, c’è stato parecchio da fare al lavoro durante la settimana ed un po’ poco divertimento durante i weekend. Mi sono consolata con lettura, scrittura, danza… e qualche risottino, come questo con salsiccia al finocchietto e vino rosso!
Ecco il mio gennaio in breve! E il vostro com’è andato?
State bene? Avete avuto difficoltà per questa situazione?
Quali romanzi, film, serie tv, canzoni vi sono piaciuti/e in questo periodo?
Aspetto i vostri commenti!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
che bello questo post, buon mese per te
RispondiEliminaCiao Chiara! Grazie mille 🥰 sì dai è stato un buon mese, incrociamo le dita per i prossimi!
EliminaNon ho visto il film, ma mi sembra interessante.
RispondiEliminaScommetto che, col senno di poi, nessuna di quelle coppie si risposerebbe.
Non lo farei nemmeno io. 😅
Ciao Claudia!! Eeh il film riserva parecchie sorprese, se lo vedrai poi fammi sapere se ti è piaciuto!
EliminaSì, il film lo terrò in considerazione ;)
RispondiEliminaCiao Pietro! Spero che ti piacerà!
EliminaCome sempre mi piace molto leggere il riassunto del mese e fra tutte queste cose belle che ci proponi (bellissima la vacanza a Varazze con gli scatti fotografici, buonissimo quel risotto e azzeccata la poesia) quella che mi fa riflettere maggiormente è la recensione del libro poiché sovente mi domando anch'io che vita faticosa quella di chi "per forza" deve mostrarsi sempre e comunque sorridente, felice, al top.
RispondiEliminaUna vita irreale che, visto il successo di molti reali influencers, pare proprio che molti di noi abbiano bisogno di osservare per stare bene. Buon febbraio Silvia.
sinforosa
Ciao Sinforosa! È vero quello che dici: sembra che tante persone - spesso anche io, lo ammetto - abbiano bisogno di "seguire" queste vite belle e in apparenza perfette per sognare un po'. Sono delle storie a cui appassionarsi, come quelle dei libri e dei film ... Ma l'inghippo è che sono vendute come vita vera, e ciò non sempre corrisponde a realtà. Buon febbraio anche a te!
EliminaAbito ad Albisola da quando sono nata e vado spesso a Varazze ma giuro che non conoscevo affatto la Torta Sonia! Sembra buonissima, devo provarla :)
RispondiEliminaCiao Babol! Se vieni spesso a Varazze credo che conoscerai la pasticceria Ernesto Giordano... la trovi lì :-)
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