sabato 17 febbraio 2024

L'ANGOLO VINTAGE 2.0 - FEBBRAIO 2024

 


Cari lettori,

dopo una pausa a gennaio, ecco il primo appuntamento del 2024 con “L’angolo vintage”!


Questo è il mese di San Valentino, e già lunedì vi ho proposto un racconto che spero vi sia piaciuto.


Non ho dei veri e propri romance da proporvi, però ho pensato di raccontarvi due storie gialle con una componente rosa che sono anche due omaggi a Milano.


Spero che potranno essere comunque in linea con il tema del mese!



Il valzer dei traditori, di Rosa Teruzzi


La piovosa estate del 2014 si è tramutata in un autunno che non dà tregua, ed anche Libera, la fioraia – ed ex libraia – del Giambellino che è protagonista di queste storie, si sente dentro ad una tempesta.


Dopo la morte molto precoce del marito Saverio, il cui assassino è stato scoperto solo di recente, ella ha sempre vissuto in un casello ferroviario ristrutturato insieme alla madre Iole, una hippie di quasi settant’anni che insegna yoga e fa una vita spericolata, ed alla figlia Vittoria, una poliziotta burbera e molto simile al padre. Ultimamente, però, entrambe la preoccupano.


Iole è alla ricerca di Diego Capistrano, un anziano furfante che pochi mesi prima è tornato a Milano e, insieme alla sua squadra, si è reso protagonista di rapine molto sospette, sia perché le vittime erano tutti usurai, sia perché lui e gli altri erano vestiti da personaggi delle favole. Il problema non è tanto l’intromissione di Iole nelle faccende giudiziarie, peccatuccio che anche Libera commette un po’ troppo spesso, bensì il fatto che Diego Capistrano potrebbe essere il padre che la nostra protagonista non ha mai conosciuto.


Quanto a Vittoria, da mesi ella ha una relazione con Achille Belardinelli, un ragazzo che ha sempre preoccupato Libera perché un po’ sopra le righe e soprattutto figlio di un pregiudicato. Dopo settimane di misteri, Iole e Libera scoprono che Vittoria sta cercando di riabilitare il “suocero”, che ha sì commesso dei reati minori, ma non quello per cui sta scontando la condanna più lunga: l’uccisione di Fiorella Domenici, una nota ricettatrice.


Tutti gli indizi sembrano portare ad Armando Belardinelli, dal ritrovamento di una delle sue ben note coppole sul luogo del delitto alla canzoncina che si ostina tuttora a cantare il pappagallo della Domenici, che altro non poteva essere se non L’Armando di Enzo Jannacci. C’è anche un testimone, un inquilino del palazzo dalla fedina penale non proprio immacolata, che poteva avere motivi di rancore contro il Belardinelli. È proprio a lui che Vittoria sta dando la caccia.


Libera e Iole, preoccupate per il guaio in cui la figlia si sta cacciando e le ritorsioni che questo potrebbe avere sul suo lavoro, non esitano un attimo a rivestire nuovamente i panni delle “Miss Marple del Giambellino”, come la stampa milanese ormai le chiama con affetto. Convocato il resto della squadra, ovvero Cagnaccio, il direttore de "La città", un piccolo giornale di cronaca nera, e la sua più fedele collaboratrice, Irene “La Smilza”, esse decidono di mettersi nuovamente in pista e di trovare il vero assassino della Domenici.


Libera è confusa anche per quanto riguarda le faccende di cuore: finalmente ella può vivere la sua storia d’amore con Gabriele, il suo grande amore di sempre, migliore amico di Saverio e capo di Vittoria… si tratta, però, di una “libertà condizionata”. Gabriele ha appena concluso una breve relazione con una collega, Nadia, che aspetta un figlio da lui e gli ha già detto che se lui rinuncia a lei, allora rinuncerà ad entrambi. C’è sempre il suo amico Furio, che però è ormai un ex corteggiatore ed è sempre più vicino alla sua nuova fiamma, Viviana… anche se una sua insolita richiesta a tema floreale lascia molti dubbi in proposito.



Era un po’ che avevo in mente di leggere Il valzer dei traditori, ed in gennaio il libro si è reso disponibile in biblioteca.


Finalmente scopriamo che cosa nasconde l’ombrosa Vittoria, troppo in sintonia con il carattere del padre scomparso per riuscire a confidarsi veramente con la madre, figurarsi con la nonna che è così diversa e senza regole. Purtroppo non ci sono news sul fronte Diego Capistrano/padre di Libera, ma credo proprio che questo sarà l’argomento del prossimo volume della serie.


Dal punto di vista sentimentale, credo che chi ha letto le mie recensioni sappia che non sono esattamente la fan numero uno di Gabriele. Già una persona che ti lascia intendere molto per anni ma poi, quando si separa, non va da te ma si rifugia nella casa della prima giovane sottoposta che trova, lascia un po’ dubbiosi… come minimo. Poi, Gabriele non è d’accordo con le “indagini parallele” di Libera. Infine, vi dirò che proprio in questo romanzo ho avuto la sensazione che nascondesse qualcosa e che il fatto che Idra, la cagnolona di casa, gli ringhi contro non mi ha affatto tranquillizzato.


La mia preferenza va decisamente a Furio, chef amante dei grossi cani e delle feste danzanti, solare e gentile allo stesso tempo. Ma si vedrà…


Sono sempre felice di tornare dalle donne del Giambellino, di entrare nel loro mondo fatto di fiori ed erbe aromatiche, piatti vegetariani e studi accoglienti, libri gialli e cronaca nera. Spesso sono anche nostalgica nel ripercorrere insieme alle protagoniste i luoghi milanesi nei dintorni di Porta Genova e dell’Alzaia del Naviglio Grande. Lì ho fatto il mio primo stage… proprio nel 2014, anno in cui sono ambientati i romanzi.


Restiamo in attesa di scoprire quando Rosa Teruzzi pubblicherà il suo prossimo romanzo!



Il tocco del piccolo angelo, di Fiorenza Pistocchi


Linette è una donna che ha sbagliato, ha rischiato di perdere tutto ed ha pagato per questo. Ha frequentato uomini da evitare ed è finita in un brutto giro; alla fine è stata arrestata ed ha passato un lungo periodo a San Vittore.


Nel momento in cui esce, decisa a rifarsi una vita e ad essere sempre onesta d’ora in poi, riabbraccia il resto della sua famiglia: la sorella Odile, che è per lei la sua roccia, e la figlioletta Stella, che ha partorito in carcere.


Quello che entrambe le donne non sanno è che Linette ha delle qualità paranormali, una sorta di capacità di vedere oltre la realtà delle cose, intuendo chi dice la verità e chi mente ed avendo addirittura alcune visioni.


Un giorno, suo malgrado, la sua strada si incrocia con quella di Diego Perego, un commissario in crisi personale ed in parte anche professionale. Si è verificato un inspiegabile delitto ed egli non sa da dove far partire le indagini.


Una donna è stata ritrovata morta sotto un cavalcavia, e la sua macchina al di sopra. La vittima era in tenuta sportiva, era una professionista stimata e rispettabile ed a tutto si potrebbe pensare tranne che ad un suicidio, ma anche l’omicidio sembra una possibilità remota.


Il dono di Linette, che a Diego sembra il tocco di un angelo che la guida sulla retta via, è per lei una sorta di maledizione. La donna, infatti, vorrebbe tanto sparire, passare inosservata, perché attirare l’attenzione delle persone sbagliate gli ha rovinato la vita più volte. Tuttavia non ha scelta: il padre di Stella la sta tormentando e la reticenza con le forze dell’ordine potrebbe costarle caro. Inoltre, qualcosa in Diego, il primo uomo moralmente integro che si ritrova a frequentare, la attrae particolarmente.


I due decidono di unire le loro forze per un’indagine forse insolita ma ben congegnata.



È la prima volta che leggo un romanzo di Fiorella Pistocchi. Ho scelto di farlo perché, se ben ricordate, ero rimasta piacevolmente colpita dai volumi della serie Natale a Milano , raccolte di racconti di cui l’autrice è stata curatrice, ed a cui ha partecipato con storie sue.


Devo dire che non sono rimasta per niente delusa, anzi! La copertina, tra titolo e immagine, fa quasi pensare ad un romance, ma in questa storia c’è molto di più: un intreccio giallo ben pensato, un risvolto sentimentale, dei tocchi di fantasia che mi fanno pensare quasi al realismo magico.


Interessanti anche i protagonisti, per quanto lui sia più convenzionale e lei più fuori dagli schemi. Quanto all’ambientazione, Fiorenza Pistocchi ci conferma ancora una volta il suo grande amore per Milano.


Penso che leggerò volentieri altri romanzi di quest’autrice!





Ecco il mio “angolo vintage” di questo mese!

Fatemi sapere se conoscete le autrici, se avete letto i romanzi, se vi sono piaciuti.

Come al solito vi raccomando di dare un’occhiata anche ai post delle altre blogger che hanno partecipato alla rubrica questo mese!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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