lunedì 22 gennaio 2024

PETER PAN

 Il musical in scena al Teatro Arcimboldi di Milano




Cari lettori,

sono molto contenta di inaugurare i “Consigli teatrali” del 2024 con uno spettacolo che avevo prenotato da tempo, a cui tenevo molto e che mi è piaciuto moltissimo: Peter Pan agli Arcimboldi.


Diciamocelo pure, questa storia che gennaio è infinito a me sembra una leggenda metropolitana. La prima settimana – di vacanza – non si è praticamente vista; in un attimo è terminata anche la settimana della ripresa e mi sono ritrovata a metà mese ed a teatro per questo appuntamento a lungo atteso.


Purtroppo Peter Pan era lo spettacolo di Natale degli Arcimboldi ed io, un po’ per l’affollamento ed un po’ per via della partenza per il mare, non sono riuscita a trovare posto prima del 14, che era l’ultima data milanese. So però che la carovana del musical proseguirà per altre città d’Italia, così ne approfitto per consigliarvelo!



Una storia senza tempo


Penso che tutti conosciamo la storia di Peter Pan.


Nella Londra di inizio ‘900 c’è un misterioso cantore che ogni giorno viene al parco a raccontare le storie di Peter Pan e Capitan Uncino; è adorato dai bambini e malvisto dagli adulti, che hanno paura che le menti dei figli siano “traviate” da questo individuo un po’ troppo fantasioso.


Una bambina che sta quasi per diventare ragazza, Wendy Darling, racconta le storie del cantore ai suoi fratellini, John e Michael, ed alla loro cagnolona Nana. Il padre, però, è rigido ed un po’ all’antica, ed è contrario alla narrazione di queste storie, così decide che Wendy è pronta a dormire da sola, come fanno gli adulti.


Proprio quella notte, però, irrompono nella camera sia Peter Pan, il bambino che non vuole crescere mai, sia la sua fata Trilli. Peter convince i tre piccoli Darling a volare con lui e Trilli sull’isola che non c’è, dove li attendono gli Indiani, i Bambini Sperduti a cui Wendy potrà fare da mamma, il mare con i coccodrilli, ed ovviamente i Pirati e Capitan Uncino. Ma non tutto andrà come previsto, e forse per Wendy è davvero giunto il momento di diventare grande.



Il cast e l’interazione con il pubblico


La storia è conosciutissima, e penso che tutti ci aspettassimo la scelta di restare fedeli ad essa, ma quello che personalmente mi ha sorpreso è l’inserimento di momenti di interazione con il pubblico. Specie durante lo spettacolo pomeridiano – che è quello a cui ho assistito io – c’erano tantissime famiglie con bambini, ai quali è stato distribuito un kit contenente un braccialetto luminoso per illuminare i momenti più bui, una bandana per entrare a far parte dei pirati e dei coriandoli per festeggiare il lieto fine.


Anche il pubblico adulto viene coinvolto in un paio di momenti che, ne sono certa, vi divertiranno e vi commuoveranno.


Il cast presenta dei nomi interessanti. Il giovanissimo Leonardo Cecchi, italo americano già visto anni fa nel telefilm Alex&co., è un Peter Pan sorprendente, non solo attore e cantante, ma anche ballerino e quasi acrobata in alcuni momenti. La bellissima voce di Wendy è quella di Martha Rossi, un vecchio volto di Amici. Giglio Tigrato è Martina Attili, che aveva riscosso un certo successo qualche anno fa ad X Factor.


Per gli appassionati di musical, però, il pezzo forte è la presenza di Giò di Tonno, l’indimenticabile Quasimodo di Notre Dame, che qui interpreta Capitan Uncino. La sua voce è inconfondibile, già al primo “Ciurma!” urlato nel buio avevamo capito tutti che era lui.



Scenografie, musiche, emozioni


Le scenografie sono bellissime. Sullo sfondo di un cielo stellato – perché tutto accade in una lunga notte – vengono posizionate delle scenografie che immagino vengano fatte ruotare durante dei brevi intermezzi (nei quali il sipario è chiuso e pochi personaggi sono nella parte anteriore del palcoscenico). Ci sono il parco, la camera dei piccoli Darling, la barca dei Pirati, il covo degli Indiani, la foresta dove si nascondono i Bambini Sperduti.


Penso che non ci sia bisogno di presentare le musiche: sono tratte dal famosissimo disco Sono solo canzonette di Edoardo Bennato, un album del 1980 interamente ispirato a Peter Pan, alle sue tematiche ed ai suoi personaggi.


Alcuni di questi brani sono inseriti in contesti che già mi immaginavo, come per esempio L’isola che non c’è, cantata da Peter Pan a Wendy per convincerla a seguirlo. Altri sono piuttosto inaspettati: di certo non pensavo a Viva la mamma! riferita a Wendy, così giovane eppure già così matura, e di conseguenza con già così tante responsabilità sulle spalle. Altri ancora, infine, sono presentati in vesti inedite, come la canzone di Spugna, in una versione Broadway che mi è piaciuta molto.




Lo spettacolo è piuttosto lungo, ma, come avrete intuito, passa in un attimo!

Le emozioni sono davvero tante, ed alcune trovate sul palco mi hanno proprio sorpreso. Voi mi conoscete e sapete che sono stata anche molto contenta di tornare a teatro… davanti (e occasionalmente sul) palcoscenico sono sempre felice!

Fatemi sapere se avete visto lo spettacolo, se vi è piaciuto, se andrete a vederlo in qualche altra città!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


2 commenti :

  1. Grazie a te per averci "fatto vedere" uno spettacolo decisamente bello. Buona settimana.
    sinforosa

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