Un giro alla mostra naturalistica a Palazzo Meravigli
Cari lettori,
iniziamo insieme novembre con un po’ di “Consigli artistici” ed “Eventi culturali”!
L’argomento odierno non sarà nuovo a chi di voi segue il mio blog da un po’. Oggi, infatti, facciamo un giro virtuale alla mostra naturalistica di Milano “Wildlife Photographer of the Year” del 2022.
Per chi non lo sapesse, la competizione tra fotografi per il migliore scatto naturalistico dell’anno è un evento che coinvolge specialisti da tutto il mondo. Da anni, l’associazione culturale Radice Uno per Cento pubblica le riproduzioni delle foto vincitrici in una mostra che ormai è diventata un classico autunnale milanese. Personalmente ho già visto almeno quattro o cinque versioni di questa esposizione e torno sempre con grande piacere: è una mostra adatta a tutta la famiglia (e ci sono tanti bambini e ragazzi curiosi di scoprire le meraviglie della natura), le didascalie spiegano tutto con chiarezza anche a chi come me non è del settore, e in poco più di un’ora si gira tranquillamente.
Prima che arrivasse il Covid la mostra era al piano terra di un palazzo in zona Cairoli, a poca distanza dal Castello Sforzesco: la location esterna era caratteristica, quella interna forse un po’ sacrificata. Nel 2020 è stato tutto sospeso, e dall’anno scorso la mostra ha riaperto nella suggestiva cornice di Palazzo Meravigli, a Cordusio. Il chiostro del Palazzo è bellissimo (durante il Fuorisalone e/o la settimana del design è quasi sempre protagonista di installazioni floreali) e le sale interne, moderne ed essenziali, sono però calde e spaziose.
Andare alla mostra con la mia amica Mara è ormai una piccola tradizione autunnale e sono felice di poterla condividere con voi!
Il mondo degli animali ed il loro comportamento
Il vincitore di quest’anno è un fotografo americano che, nel corso di un servizio fotografico nel gelido Montana, ha posto la sua fotocamera nel mezzo di una carcassa di cervo ed ha atteso altrove. L’obiettivo era scattare delle foto indisturbate della vita quotidiana invernale delle creature, ma la più bella ha avuto un protagonista inatteso: un grizzly che guarda dentro alla fotocamera con uno sguardo quasi umano. Non trovate, come diceva la mia prozia, che “gli manchi solo la parola”?
Menzione speciale anche per questa lince spagnola che, per niente spaventata dalla prospettiva di incontrare degli umani, fa capolino dalla porta e sembra quasi dire “ciao”.
Le migrazioni degli uccelli hanno sempre affascinato i fotografi della natura di tutto il mondo. Questa foto è stata scattata in Giappone e ritrae delle oche con un nome davvero curioso: “lombardelle”… tutto il mondo è paese!
C’è sempre spazio nella mostra per il mondo sottomarino. Questo scatto è uno dei preferiti miei e di Mara e ritrae una testuggine che sembra riposarsi sotto ad una foresta di piante acquatiche che, curiosamente, hanno lo stesso colore delle sue guance rossastre.
Sempre restando in ambito “creature acquatiche”, il Premio Portfolio è andato ad un fotografo spagnolo che ha studiato il comportamento dei ciclidi, dei pesci di lago che vivono in Tanzania.
Questo scatto per me è incredibile: avete mai visto nei documentari un gruppo di ghepardi che nuota? Io personalmente no. Pensavo che tutti i felini odiassero l’acqua… ma questi sono stati evidentemente spinti dalla necessità.
Ritratti d’autore
Tra le foto che ritraggono animali ce ne sono alcune davvero speciali, dei primissimi piani che sembrano quasi cogliere l’anima della creatura fotografata. Questa leonessa che solleva lo sguardo dal “fiero pasto” e guarda dritto negli occhi il fotografo è davvero impressionante.
Bellissimo è anche questo scatto di un leopardo nero, un carattere genetico recessivo sempre più raro. Purtroppo la fotografia che ho fatto non rende, ma chi l’ha scattata è riuscito (con straordinaria abilità) a differenziare il nero della notte dal nero vellutato della pelliccia.
Negli occhi di questa “volpe nella tormenta” si coglie tutta l’angoscia di una disperata lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Questa coppia di corvi si sta scambiando piccoli regali con grande delicatezza: il fotografo è riuscito a coglierli in un momento intimo, nero su bianco.
Il mondo vegetale
Anche le piante sono protagoniste di una serie di scatti davvero sorprendenti. I leopardi delle nevi ritratti in questa foto, per esempio, sono dei temibili predatori, ma sembrano quasi perdersi nel mezzo del panorama montano estivo, nell’immenso verde dopo il disgelo.
Il fenomeno di questi funghi verdi diventati iridescenti come evidenziatori ha una spiegazione scientifica, però, a vederlo così, sembra quasi magico!
Una delle fotografie più belle è questo scatto aereo di un’intera foresta cresciuta dentro un Cenote del Sud America. Una distesa di verde da proteggere…
Anche la sezione Junior non rinuncia al mondo vegetale, fotografando, per esempio, un uccellino sopra a un immenso campo di girasoli in Spagna.
Il fotogiornalismo ed i problemi ambientali
Come sempre, questa mostra racchiude anche scatti di denuncia. Alcuni portfoli, riguardanti il commercio dei grilli commestibili in Africa, i maltrattamenti che subiscono le scimmie costrette ad intrattenere l’uomo o l’incendio doloso di una palude, sono davvero un po’ forti da guardare ed ho preferito non fotografarli.
Molto bello è invece questo scatto di migliaia di fenicotteri rosa in India, che però non riesce a celare il degrado dei palazzi sullo sfondo, indice di un’umanità povera che spesso deve lottare per la sopravvivenza, proprio come altre specie in natura.
Questa foto di un elefantino costretto ad esibirsi sott’acqua denuncia l’assurdità di realtà come il circo e l’addestramento degli animali per il divertimento degli uomini.
La sezione Junior
Come ogni anno ci sono anche tre sezioni della mostra dedicate ai piccoli fotografi: bambini fino ai 10 anni, ragazzini tra gli 11 e i 14, ragazzi tra i 15 ed i 17.
Il vincitore assoluto è un bambino della categoria “sotto i 10” che è riuscito a scattare un incredibile ritratto di un ragno che tesse la sua tela, rendendo appieno le sfumature coloratissime della ragnatela alla luce.
Lo avevo già notato gli anni scorsi, ma lo ripeto: la sezione Junior ha una freschezza che conquista. C’è lo sguardo di un bambino senza malizia e meravigliato dalle bellezze della natura dietro l’obiettivo, e si vede. Alcuni scatti, come questa ghiandaia che vola tra gli abeti innevati, hanno un che di natalizio.
Quest’anno i piccoli fotografi si sono concentrati molto sulle creature volanti, ed il risultato sono degli scatti delicati e sorprendenti.
Siamo arrivati alla fine di questo tour virtuale!
Spero di aver soddisfatto la curiosità di chi è troppo lontano, ed aver stuzzicato invece le persone che, come me, sono in zona Milano. Avete tempo fino al 31 dicembre per visitare l’esposizione!
Fatemi sapere se qualcuno di voi è stato alla Wildlife Photographer e se vi è piaciuto.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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