martedì 2 novembre 2021

2 NOVEMBRE: LE POESIE DEL RICORDO

 I componimenti più famosi per un pensiero a chi non c'è più



Cari lettori, 

iniziamo novembre con il nostro "Angolo della poesia"! Oggi è il 2 novembre, una giornata particolare, un po' malinconica ma secondo me molto importante: il giorno del ricordo di tutti i defunti. Si tratta di una ricorrenza che negli ultimi anni è stata messa un po' da parte dal ben più gioioso e suggestivo Halloween, ma che tanti di noi continuano a portare nel cuore. 

Per questo motivo ho pensato di proporvi un post specifico: qualche anno fa ho pensato a delle canzoni, questa volta invece ho scelto poesie e dipinti. Spero che li apprezzerete!



Contro la morte, di John Donne


(Dipinto: “Il carro da fieno”, di John Constable)


Morte, non essere troppo orgogliosa,

se anche qualcuno ti chiama terribile e possente

Tu non lo sei affatto: perché quelli

che pensi di travolgere

in realtà non muoiono, povera

morte, né puoi uccidere me.

Se dal riposo e dal sonno, che sono tue immagini,

deriva molto piacere, molto più

dovrebbe derivarne da te,

con cui proprio i nostri migliori se ne vanno, per primi,

tu che riposi le loro ossa e ne liberi l’anima.

Schiava del caso e del destino, di re e di disperati,

Tu che dimori con guerra e con veleno,

con ogni infermità,,

l’oppio e l’incanto ci fanno dormire ugualmente,

e molto meglio del colpo che ci sferri.

Perché tanta superbia? Perché tanta superbia?

Trascorso un breve sonno,

eternamente,

resteremo svegli, e la morte non sarà più,

sarai Tu a morire.



San Martino del Carso, di Giuseppe Ungaretti


(Dipinto: “Lutto vecchio”, di Vincent Van Gogh)


Di queste case

non è rimasto

che qualche

brandello di muro


Di tanti

che mi corrispondevano

non è rimasto

neppure tanto


Ma nel mio cuore

nessuna croce manca


È il mio cuore

il paese più straziato



Credo, di Carlo Bramanti


(Dipinto: “Girasoli magici”, di Leonid Afremov)


Credo che nessuno muoia

credo che l’anima in realtà

divenga un’ombra

e al culmine del suo vagare

si adagi ai piedi

d’un fiore non visto.

Quei fiori gialli

di cui son piene

le campagne

quando fai ritorno a casa

e vorresti che lei

esistesse.



Se un giorno non mi vedessi più, di Stephanie Sorrel


(Dipinto:“Nuvole di tempesta”, di Albert Bierstadt)


Se un giorno non mi vedessi più

varcare la soglia della porta

come sono solita fare,

alza gli occhi al cielo turchese di un nuovo giorno

e cercami fra le stelle che accendono

la luce della volta celeste,

fra le odorose ginestre gialle che

incorniciano le nostre colline.

Cercami negli occhi di chi ami.

Cercami nel silenzio del tuo cuore.



Giorno per giorno, di Giuseppe Ungaretti


(Dipinto: "La montagna Sainte-Victoire", di Paul Cezanne)


Mai, non saprete mai come m’illumina

L’ombra che mi si pone a lato, timida,

quando non spero più…



Mi porteranno gli anni

chissà quali altri orrori,

ma ti sentivo accanto,

mi avresti consolato…


Ora potrò baciare solo in sogno

le fiduciose mani…

e discorro, lavoro,

sono appena mutato, temo, fumo…

come si può ch’io regga a tanta notte?



Sono tornato ai colli, ai pini amati

e del ritmo dell’aria il patrio accento

che non rivedrò con te,

mi spezza ad ogni soffio…



Fa dolce e forse qui vicino passi

dicendo: “Questo sole e tanto spazio

si calmino. Nel puro vento udire

puoi il tempo camminare e la mia voce.

Ho raccolto a poco a poco e chiuso

lo slancio muto della tua speranza.

Sono per te l’aurora e intatto giorno.



La morte è la curva della strada, di Fernando Pessoa


(Dipinto: "Automobile", di Umberto Boccioni)


La morte è la curva della strada,

morire è solo non essere visto.

Se ascolto, sento i tuoi passi

esistere come io esisto.

La terra è fatta di cielo.

Non ha nido la menzogna.

Mai nessuno s’è smarrito.

Tutto è verità e passaggio.



Da I sepolcri, di Ugo Foscolo


(Dipinto: “L’isola dei morti”, di Arnold Böcklin)


All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne

confortate di pianto è forse il sonno

della morte men duro?


[…] Ma perché pria del tempo a sé il mortale

invidierà l’illusion che spento

pur lo sofferma al limitar di Dite?

Non vive ei forse anche sotterra, quando

gli sarà muta l’armonia del giorno,

se può destarla con soavi cure

nella mente de’suoi? Celeste è questa

corrispondenza d’amorosi sensi,

celeste dote è negli umani, e spesso

per lei si vive con l’amico estinto

e l’estinto con noi, se pia la terra

che lo accolse infante e lo nutriva,

nel suo grembo materno ultimo asilo

porgendo, sacre le reliquie renda

dall’insultar de’ nembi e dal profano

piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,

e di fiori odorata arbore amica

le ceneri di molli ombre consoli.



Sotto la pioggia, di Giovanni Pascoli


(Dipinto: "Place Vendome in the rain", di Edouard Leon Cortes’)


O camposanto che sì crudi inverni

hai per mia madre glaciale e sparuta,

oggi ti vedo tutto sempiterni

e crisantemi. A ogni croce raggia

pende come abitata una ghirlanda

donde gocciano lacrime di pioggia.

Sibila tra le feste(?) lagrimosa

una folata, e tutto agita e sbanda.

Sazio ogni morto di memorie, posa.



Strada del cimitero, di Corrado Govoni


(Dipinto: "Cimitero", di Vasily Polenov) 


Strada disabitata in mezzo agli orti

piena di fiori e di malinconia,

strada che mena al soggiorno dei morti

che frequenta la mia nostalgia:

strada silenziosa dove l’erba

prospera come in un vecchio monastero

solitaria traducila che serva

come un sento di ceri e di mistero.



Uno strano giardino, di Giovanni Battista Marini


(Dipinto: "Foschia di Novembre", di Willard Metcalf)


Novembre, mese dei morti

quanta tristezza tu porti!

Ma i cimiteri grandi e piccini

diventan giardini:

e a sera, pei tanti lumini

lontani e vicini,

sembrano cieli stellati

di regni incantati.




Ecco le poesie ed i quadri che ho scelto! 

Che ne pensate? Che cosa vi ha colpito di più? 

Vorreste consigliarmi qualcosa voi in occasione della ricorrenza del 2 novembre? 

Aspetto le vostre opinioni!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


4 commenti :

  1. Di queste, adoro "San Marino del Carso". Ma la mia preferita sul tema resta "La morte non è niente" di Henry Scott Holland.
    Ogni volta che la rileggo sento che mio padre è più vicino che mai. 🖤

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    1. Ciao Claudia! Conosco la poesia che hai nominato, è molto bella :-) Immagino che ti emozioni.

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