Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
ultimo giovedì di febbraio e nuovi “Preferiti del mese”!
Anche se non sono per niente una fan dell’inverno, febbraio non mi dispiace: ci sono i dolci di Carnevale, le giornate si allungano e, se c’è il sole, si inizia a sentire qualche grado in più (anche se da noi, per una settimana, c’è stato il terribile Burian, un vento gelido siberiano).
Attendo con un po’ di impazienza la primavera… speriamo che ci porti qualche bella novità!
Nel frattempo, come al solito, parliamo di tutto quello che mi è piaciuto nelle ultime settimane, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il libro del mese
Salutiamo, amico è un romanzo epistolare ambientato nella Calabria del 1970. Protagoniste sono due famiglie: la prima, intellettuale e lavoratrice, è composta da Giampaolo, responsabile di cantieri edili, da Rosalba, professoressa, e dal figlio Luciano; la seconda, più tradizionalista, è costituita da Amedeo, erede di una delle famiglie più potenti e ricche della zona, da Giuseppina, casalinga, e da Nunzio, che ha la stessa età di Luciano. I due nuclei sono da sempre molto legati, quasi come se fossero una famiglia sola, perché Giampaolo è stato accolto dai genitori di Amedeo fin da quando, da bambino, è rimasto orfano.
Luciano è un ragazzo quieto, serio, studioso e per questo motivo è stato premiato dai genitori: è stato portato nella casa al mare che entrambe le famiglie occupano, spesso in contemporanea, nei mesi estivi. Nunzio, invece, che anche se frequenta le scuole medie non sa nemmeno scrivere bene, è stato costretto ad un’estate di studio a Reggio. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi, ma si vogliono bene come fratelli e continuano a scriversi lunghe lettere.
All’inizio si parla soltanto di scuola, esami di riparazione, primi approcci con le ragazze, bravate con gli amici… ma ben presto i toni, soprattutto nelle lettere di Nunzio, cambiano. Egli, infatti, ha conosciuto dei ragazzi più grandi che lo hanno coinvolto nei cosiddetti “moti”, una serie di agitazioni popolari che si stanno verificando a Reggio e che purtroppo spesso sfociano in episodi di violenza.
Luciano invita Nunzio alla prudenza, ma non può fare a meno di notare che i passaggi nella casa al mare di Amedeo, il padre del suo amico, sono molto frequenti, e che i due uomini parlano con grande concitazione dei Moti.
Ciò che i ragazzi ignorano è che entrambe le loro famiglie sono colluse con la malavita organizzata, in un momento in cui i boss della Calabria stanno cercando di uscire dai confini regionali e di stringere patti con i cosiddetti “poteri forti”. Inoltre, questi moti, che potrebbero sembrare semplici manifestazioni di scontento popolare, in realtà sono stati provocati e voluti da alcuni gruppi di estrema destra che stanno preparando un colpo di Stato di stampo fascista.
Luciano e Nunzio si trovano al centro di qualcosa che un bambino o un ragazzo non dovrebbe mai conoscere… e lo dovranno affrontare con le loro risorse da tredicenni affamati di vita.
Salutiamo, amico, romanzo d’inchiesta dello scrittore e giornalista Gianfrancesco Turano, è stata una delle letture più complesse e, al tempo stesso, più interessanti dell’ultimo periodo. Già solo per entrare nella logica dello stile con cui è scritto il libro ci vuole un po’ di tempo: alle lettere dei due ragazzi, scritte a modo loro (se quelle di Luciano sono accettabili per un ragazzo di 13 anni, quelle di Nunzio sono un incredibile pastiche grammaticale), si alternano riflessioni dei personaggi adulti e parti narrative non epistolari. Questa sorta di puzzle stilistico rende la lettura sicuramente impegnativa, ma conferisce anche una certa originalità al romanzo, e stimola l’intelletto del lettore, che pensa di leggere semplici confidenze tra ragazzi ed invece, attraverso gli occhi dei personaggi, deve comprendere a poco a poco quali orrori essi stiano vivendo.
Si tratta di un romanzo molto istruttivo, che riporta alla luce un pezzetto di storia contemporanea che personalmente non conoscevo, e del quale mi sembra che si parli molto poco. I Moti di Reggio Calabria sono stati probabilmente etichettati come un fenomeno episodio e periferico, una sorta di lunga coda delle agitazioni della fine degli anni ‘60, e solo le accurate inchieste di giornalisti come Turano ed altri hanno messo in evidenza il pericolo che essi hanno costituito.
In definitiva, possiamo considerare questo libro come una storia sulla freschezza dei bambini e dei ragazzi che si ritrovano a vivere in un mondo di adulti spietati e calcolatori. Vi consiglio davvero di tenerlo in considerazione!
Il film del mese
Siamo in Olanda, nel XVII secolo, e tutta la nazione è sconvolta dal fermento di un nuovo commercio: quello dei tulipani. Questi delicati fiori, che qui in Italia crescono bene tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, sembrano davvero ideali per il clima olandese, e sono considerati un bene così pregiato che i bulbi vengono considerati alla stregua di pietre preziose: vengono venduti all’asta per cifre stratosferiche, contesi tra rivali, perfino rubati.
Uno dei mercanti più ricchi di Amsterdam è Cornelis Sandvoort, un uomo anziano rimasto solo dopo che moglie e figli sono morti in un tragico incidente. Egli è ossessionato dall’idea di non riuscire a lasciare a nessuno le ricchezze accumulate, e per questo motivo si rivolge al vicino convento, offrendosi di sposare una delle orfane cresciute lì. La scelta ricade su Sophia, una ragazza giovane e di bell’aspetto che viene istruita dalle suore sull’importanza di dare al più presto un erede al futuro marito.
Tre anni passano, e Sophia non riesce a restare incinta. Il matrimonio con Cornelis è spento e monotono e l’unica confidente della ragazza è la serva Maria, che a differenza sua è felice in amore, perché ha appena iniziato una relazione con un ragazzo che fa il pescivendolo.
Un giorno Cornelis decide di imitare i suoi colleghi mercanti e di assumere un giovane pittore, Jan, per un ritratto suo e di Sophia da esibire nella loro ricca casa. Nel momento in cui Sophia e Jan si conoscono, la passione è immediata. Maria, invece, a causa di un equivoco, resta sola e incinta. Le due donne, di comune accordo, elaborano un piano che consentirà alla prima di sganciarsi dal matrimonio con Cornelis e di scappare con Jan, ed alla seconda di poter partorire e crescere il bambino senza perdere il posto di lavoro. Chiave del piano è un’eccezionale varietà di tulipano, quella bianca con screziature rosse, considerata alla pari di un diamante.
La ragazza dei tulipani è un film che ho visto senza particolari aspettative un venerdì sera di febbraio, su Rai movie. Ammetto che non ne avevo mai sentito parlare, ma lo storico è un genere a cui non dico mai di no, così ho provato a guardarlo, e devo dire che non me ne sono affatto pentita. Ciò che mi è maggiormente piaciuto è il fatto che all’inizio del film vengano presentati una serie di clichés (il marito ricco e anziano, la sposa povera e sola che non ha avuto scelta, il giovane amante) che poi però vengono rielaborati in modo originale, quando non proprio smentiti. Non anticipo altro, ma sono sicura che, se vedrete questo film, resterete sorpresi da alcune decisioni dei personaggi e dalla loro evoluzione nel corso della storia.
Interessante anche la tematica dei tulipani, la cui ricerca diventa una vera e propria “febbre”, come giustamente recita il titolo originale della pellicola.
Certamente si tratta di un film che piacerà soprattutto agli amanti del genere storico, ma forse… non solo!
La musica del mese
A gennaio la nostra “protagonista musicale” era stata la neve. Per il post di oggi, invece, ho pensato di suggerirvi qualche ascolto a tema Carnevale.
Per quanto riguarda il repertorio classico, vi consiglio il tradizionale Carnevale di Venezia di Niccolò Paganini, un brano davvero intenso e coinvolgente in cui è il violino a fare da protagonista. Potete trovarlo a questo link.
Se avete un po’ più di tempo a disposizione, il Carnevale degli animali è un’opera in cui il compositore Camille Saint-Saëns descrive e rappresenta le creature del mondo animale, dal leone al gallo, dalla tartaruga all’elefante, utilizzando diversi strumenti e modalità. Per passare dal buffo al maestoso in pochi minuti, cliccate qui.
Infine, una canzone di musica leggera che mostra un lato un po’ malinconico del Carnevale è Il pagliaccio di Cesare Cremonini, un brano che racconta la parte “oscura” della notorietà, la sensazione di non essere solo un intrattenitore, ma anche un buffone, un impostore. Trovate la canzone a questo link. Vi lascio un estratto del testo:
Sono un guardiano del Paradiso
per me si va soltanto se sei stato buono
sono il pagliaccio e tu il bambino
nel circo ho tutto e vivo solo di quel che sono
La sera, quando mi sciolgo il trucco,
riscopro che sono un pagliaccio anche sotto
Ma in fondo io sto bene qua,
tra le mie facce e la mia falsità.
Ma in fondo io sto bene qua,
trovando in quel che sono un po’ di libertà...
La poesia del mese
Febbraio non è un mese solo di mascherate… ma anche di amore! Il giorno di San Valentino vi ho proposto un TAG (che trovate a questo link), ma ho pensato di dedicare a questa ricorrenza anche la poesia del mese. Si tratta di un componimento del poeta greco Costantino Kavafis, intitolato Dal cassetto.
Volevo appenderla a un muro della stanza.
Ma l’umidità del cassetto l’ha guastata.
Non la metto in un quadro questa foto.
Dovevo conservarla con più cura.
Queste le labbra, questo il viso…
ah, per un giorno solo, per un’ora
solo tornasse quel passato.
Non la metto in un quadro questa foto.
Mi fa soffrire vederla così guasta.
Del resto, se anche non fosse guasta,
che fastidio badare a non tradirmi…
una parola, o il tono della voce…
se mai qualcuno mi chiedesse chi era.
Le foto del mese
L’11 di febbraio Otto, il super bassotto della mia famiglia, ha compiuto 10 anni! Lo ricordo ancora nel canile dove lo abbiamo recuperato: era così magro e spaventato… e invece sono ormai più di otto anni che è felice con noi!
Continuiamo il “ricettario del 2021” con questa ciotola di riso venere con gamberetti e zucchine: un po’ lungo da cucinare, ma molto gustoso… e croccante, se cotto o riscaldato al forno!
Durante le vacanze di Carnevale sono riuscita a fare un salto al centro commerciale (che non vedevo da ben sette mesi) ed ho fatto qualche acquisto: in parte ultimi saldi invernali, in parte anticipi di primavera. Questo maglione/giacchetta di lana screziata, sui toni del blu/azzurro/bianco, mi è piaciuto particolarmente! Ho anche sistemato un po’ gli armadi: sicuramente meno divertente dello shopping, ma sul finire di un lungo autunno/inverno ci voleva proprio…
Questo è stato il mio febbraio!
E voi, che mi raccontate? Come state?
Io ammetto che inizio a sentire un bel po’ di stanchezza (soprattutto mentale) per la situazione che ci portiamo dietro da ormai un anno, ma cerco di consolarmi con tutto quello di cui vi ho parlato. Più si resta ottimisti e meglio è!
Avete qualche libro, film, canzone, serie tv che ha reso interessante il vostro febbraio? O qualcos’altro di bello da raccontarmi?
Grazie per la lettura, ci risentiamo in marzo :-)
La ragazza dei tulipani purtroppo a me non è piaciuto, troppo tutto, cliché, banalità e tanto altro.
RispondiEliminaCiao Pietro! Peccato... d'altra parte sono gusti! :-)
EliminaUn febbraio variegato e colorato come il vestitino di Arlecchino.
RispondiEliminaQuella giacca è veramente bella, ha dei colori stupendi. Auguri belli al tuo Otto, grazie per la bellissima poesia di Costantino Kavafis e per la recensione del libro e del film. Buon marzo, Silvia.
sinforosa
Ciao Sinforosa! Eh sì dai, è stato un febbraio variegato, nonostante tutto! Sono contenta che il post ti sia piaciuto :-) Buon marzo anche a te!
EliminaAdoro Cesare Cremonini. Mi hai fatto ascoltare una sua canzone che non sentivo da molto tempo. Grazie.
RispondiEliminaAuguri a Otto!
Ciao Claudia! Sono contenta che la canzone ti piaccia! Otto ti ringrazia per gli auguri! 🤗
EliminaUn bel post di riepilogo, mi piacciono sempre questi post :)
RispondiEliminaCiao! Grazie mille, sono contenta che il post ti piaccia!
EliminaSilvia, ciao! comprendo la tua stanchezza mentale, credo sia un "sintomo" comune a molti,me compresa :-/
RispondiEliminaA me è piaciuto il film La ragazza dei tulipani, sia per contesto che per trama :)
Tra i libri più belli di febbraio c'è sicuramente L'ARCIPELAGO DEL CANE :))
Ciao Angela! Non conosco il libro, lo cercherò! Sono contenta che il film sia piaciuto anche a te!
EliminaEh sì, la stanchezza mentale spesso è tanta... dovremmo cercare il più possibile alle cose positive, anche minuscole!
Ciao Silvia!
RispondiEliminaIo ho amato il film e infatti ho aggiunto in WL il libro, devo recuperarlo. Amando i romanzi storici non me lo faccio proprio sfuggire!
Ciao Diletta! Vero, "La ragazza dei tulipani" è tratta da un libro... fammi sapere poi se ti piace!
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