martedì 4 luglio 2017

IERI, OGGI E SEMPRE...BELLANO

Una panoramica dei romanzi di Andrea Vitali


Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi conosciamo meglio un autore che, negli ultimi tempi, mi ha appassionato molto: Andrea Vitali.

Nato e cresciuto a Bellano, caratteristico paese sul lago di Lecco, egli ha esercitato a lungo la professione di medico, ma l'ha gradualmente abbandonata per potersi dedicare alla scrittura.
Negli ultimi anni è scrittore a tempo pieno e ha pubblicato moltissimi romanzi.


Tutte le sue storie, sia le vecchie che le nuove, sono accomunate da una caratteristica: esse sono, infatti, rigorosamente ambientate a Bellano, luogo al quale Vitali è legatissimo e dove vive tuttora.
È così che, tramite la lettura dei suoi romanzi, il lettore gradualmente scopre la Bellano del passato, e, allo stesso tempo, impara moltissime tradizioni, abitudini, situazioni quotidiane ormai dimenticate.
Aprire le pagine di un suo romanzo è come vedere un vecchio documentario dedicato all'Italia che non c'è più. Allo stesso tempo, però, ognuna di queste storie ha al centro un mistero che, seppure spesso non si tratti di un giallo tradizionale, riesce comunque ad appassionare e coinvolgere il lettore.

La scelta è ampia, ma io ho selezionato alcune letture che ritengo davvero preziose ed imperdibili.



"Premiata Ditta sorelle Ficcadenti" 
ovvero L'Italia della Prima Guerra Mondiale



Siamo a Bellano nel 1916. È una gelida notte invernale, e, in canonica, la perpetua Rebecca sta quasi per assopirsi, quando si accorge di una visita inaspettata: si tratta di Stampina, una donna molto amica del prevosto, disperata perché il figlio Geremia, da tutti ritenuto un po' “lo scemo del paese”, ha annunciato di volersi sposare.

La promessa sposa, che non sembra però animata dalla medesima intenzione, è Giovenca Ficcadenti, la quale, insieme alla sorella Zemia, ha appena aperto una “premiata” merceria, già al centro dei pettegolezzi del paese.

Intorno alla bella Giovenca ed alla ben meno avvenente Zemia circolano tante storie, a partire dai prezzi fin troppo convenienti della merce, passando per l'origine della misteriosa parola premiata, fino ad arrivare alle vicende personali delle due donne.
Il povero prevosto non ha cuore di dire no alla Stampina, che gli è tanto di aiuto, è povera, ha il marito malato e ripone tutte le sue speranze nel figlio. Gli tocca così fare il detective improvvisato, con l'aiuto dell'onnipresente Rebecca…


Con questo romanzo facciamo un salto indietro nel tempo di un intero secolo, e si vede. Il lettore va alla scoperta di un'Italia povera, arretrata, piena di differenze sociali, ma anche umile, piena di risorse e pronta a dare battaglia ai rovesci della sorte. Forse è uno dei suoi libri più voluminosi, ma ne vale la pena!



"Galeotto fu il collier"
ovvero Le innocenti distrazioni degli anni '30



Il protagonista di questa storia è Lidio Cerevelli, il classico bravo ragazzo del paese. La sua vita scorre tranquilla e quasi monotona, soprattutto grazie al rigido controllo della madre Lirica, ricca imprenditrice edile, che non nasconde il desiderio di vedere ben presto il figlio sposato con Eufemia Cerretti, figlia di un professore ed ottimo partito.

Lidio, tuttavia, non vuole assolutamente sapere nulla della ragazza, notoriamente bruttina, e quando ad una festa conosce Helga, giovane svizzera bella e disinvolta, perde la testa per lei.

Il destino, poi, sembra favorirlo: nel corso di un sopralluogo di ristrutturazione egli trova, nascosto nel buco di un muro, un gruzzolo d'oro, e decide di far uso di queste monete per acquistare un collier per la sua bella.
Intorno a questi personaggi ed al tesoro del protagonista ha inizio ben presto una caccia al tesoro che coinvolge tutta Bellano e, in modo particolare, una serie di stravaganti personaggi.


Galeotto fu il collier è un romanzo che riguarda il Ventennio fascista ma non lo racconta direttamente, lasciando le vicende storiche e politiche sullo sfondo. Esso, tuttavia, pone l'accento sul benessere ed anche su una certa negligenza di una parte d'Italia che negli anni '30 stava bene, che si dedicava a svaghi (più o meno) innocenti trascurando quello che stava accadendo intorno a lei e che presto ne avrebbe pagato le conseguenze.



"Le belle Cece"
ovvero L'impero fascista messo in ridicolo



Nel maggio del 1936 l'Italia conquista l'Etiopia e nasce il cosiddetto Impero fascista. A Bellano il segretario del partito è Fulvio Semola, che non nasconde il suo entusiasmo per i recenti avvenimenti ed organizza addirittura un concerto di campane. 

Peccato che, nel corso dei festeggiamenti, si verifichi uno strano incidente ai danni di Eudilio Malversati, il burbero e temuto ispettore di produzione del cotonificio locale: egli viene aggredito, picchiato e legato, e nelle sue tasche viene ficcato un paio di mutande appartenenti a sua moglie. Chi ce le ha messe e come ha fatto? E, soprattutto, considerando che alla donna sono sparite due paia di mutande… dov'è l'altro?
Sono queste le domande che pone Malversati a Semola, lasciandogli intendere che, se non troverà presto una risposta, il suo regime si troverà in una brutta situazione.


Il fascismo a Bellano rischia dunque di essere messo in crisi da un paio di mutande? A mio parere, in questo romanzo si fa satira in modo originalissimo e molto efficace. Forse il più spassoso da leggere tra i libri che oggi vi consiglio.



"Biglietto, signorina"
ovvero Le difficoltà del Dopoguerra



Ho già parlato, in parte, di questo romanzo in questo Booktag.

Siamo nel 1949 ed alla stazione di Bellano viene fermata una giovane e bella donna senza biglietto né soldi né documenti. Una volta portata in questura, ella si identifica come Marta Bisovich e dice di essere alla ricerca di un tale “Dottor Nonimporta”, che le avrebbe promesso un lavoro ed una nuova vita una volta arrivata in paese.

Questo misterioso personaggio è l'attuale vicesindaco Amedeo Torelli, fresco acquisto della neonata Democrazia Cristiana ed ora, viste le elezioni alle porte, aspirante alla carica di sindaco. Con furbizia e pazienza, egli ha infatti tessuto una vera e propria ragnatela ai danni dei cittadini bellanesi che si sono ritrovati in maggiore difficoltà dopo la guerra, ed ora sta per cogliere i frutti del suo disonesto lavoro.


Biglietto, signorina è un romanzo spigliato ed ironico come tutti quelli di Andrea Vitali, ma non nasconde nulla al lettore sulle ferite che la guerra ha inferto, sia nelle casse che nei cuori dei cittadini italiani. Quella che si legge è, in definitiva, la storia di una rinascita, di un tentativo di risollevarsi, anche se i metodi utilizzati spesso non sono politicamente corretti.



"La verità della suora storta"
ovvero Gli intrighi degli anni '70



Un giorno della calda primavera del 1970, Sisto, di professione tassista, accompagna una misteriosa donna al cimitero. Egli, però, una volta giunto a destinazione, si rende conto che la sua passeggera è morta.

Egli chiama subito il maresciallo Riversi, il quale, tuttavia, si rende conto che si tratta di una brutta storia: la donna non ha documenti, sembra essere sola al mondo e, tanto per accrescere il mistero, sembrava intenzionata a recarsi in visita alla tomba di un uomo morto da qualche decennio.
Co-protagonista dell'indagine condotta dal maresciallo è lo stesso Sisto, la cui storia ci viene raccontata nel dettaglio.


In questo breve romanzo, Andrea Vitali presenta una sorta di giallo, che si rivela essere del tutto anticonvenzionale, perché i detective stessi finiscono per essere coinvolti in questa misteriosa storia. Colpi di scena assicurati!




Un'ultima informazione: Andrea Vitali è anche amico di Sveva Casati Modignani, una delle mie scrittrici preferite!
Conoscete questo autore? Avete letto qualcosa di suo?
Quale dei suoi romanzi avete preferito?
Grazie della lettura e al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. Ciao Silvia, di Vitali ho letto solo "Quando Babbo Natale sposò la befana", ma mi piacerebbe leggere altro di suo: tra i romanzi che hai citato ce ne sono un paio che mi incuriosiscono!

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    1. Ciao!! Conoscendo i tuoi gusti, potresti trovare sicuramente simpatici questi romanzi :-)

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  2. Ottima idea! Praticamente li ho tutti in wish list, tranne Le belle Cece che ho già letto. Ogni tanto mi piace tornare a Bellano e incontrare i personaggi di Vitali, mi mette allegria.

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    1. Ciao Beth! A me piacerebbe andare proprio a Bellano, così, per curiosità. Prima o poi riuscirò a fare una gita!

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  3. Vitali mi sta chiamando da un pezzo e infatti di recente ho acquistato un suo romanzo, VIVA PIÙ CHE MAI!
    Lo leggerò presto, sono molto curiosa!!

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    1. Ciao Angela! Fammi sapere se questo romanzo di Vitali ti piace...a me manca!

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