Una panoramica dei romanzi di Andrea Vitali
Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi
conosciamo meglio un autore che, negli ultimi tempi, mi ha appassionato molto:
Andrea Vitali.
Nato e cresciuto a Bellano, caratteristico paese sul
lago di Lecco, egli ha esercitato a lungo la professione di medico, ma l'ha
gradualmente abbandonata per potersi dedicare alla scrittura.
Negli ultimi anni è scrittore a tempo pieno e ha
pubblicato moltissimi romanzi.
Tutte le sue storie, sia le vecchie che le nuove, sono
accomunate da una caratteristica: esse sono, infatti, rigorosamente ambientate
a Bellano, luogo al quale Vitali è legatissimo e dove vive tuttora.
È così che, tramite la lettura dei suoi romanzi, il
lettore gradualmente scopre la Bellano del passato, e, allo stesso tempo,
impara moltissime tradizioni, abitudini, situazioni quotidiane ormai
dimenticate.
Aprire le pagine di un suo romanzo è come vedere un
vecchio documentario dedicato all'Italia che non c'è più. Allo stesso tempo,
però, ognuna di queste storie ha al centro un mistero che, seppure spesso non
si tratti di un giallo tradizionale, riesce comunque ad appassionare e
coinvolgere il lettore.
La scelta è ampia, ma io ho selezionato alcune letture
che ritengo davvero preziose ed imperdibili.
"Premiata Ditta sorelle Ficcadenti"
ovvero L'Italia
della Prima Guerra Mondiale
Siamo a Bellano nel 1916. È una gelida notte
invernale, e, in canonica, la perpetua Rebecca sta quasi per assopirsi, quando
si accorge di una visita inaspettata: si tratta di Stampina, una donna molto
amica del prevosto, disperata perché il figlio Geremia, da tutti ritenuto un
po' “lo scemo del paese”, ha annunciato di volersi sposare.
La promessa sposa, che non sembra però animata dalla
medesima intenzione, è Giovenca Ficcadenti, la quale, insieme alla sorella
Zemia, ha appena aperto una “premiata” merceria, già al centro dei pettegolezzi
del paese.
Intorno alla bella Giovenca ed alla ben meno avvenente
Zemia circolano tante storie, a partire dai prezzi fin troppo convenienti della
merce, passando per l'origine della misteriosa parola premiata, fino ad
arrivare alle vicende personali delle due donne.
Il povero prevosto non ha cuore di dire no alla
Stampina, che gli è tanto di aiuto, è povera, ha il marito malato e ripone
tutte le sue speranze nel figlio. Gli tocca così fare il detective
improvvisato, con l'aiuto dell'onnipresente Rebecca…
Con questo romanzo facciamo un salto indietro nel
tempo di un intero secolo, e si vede. Il lettore va alla scoperta di un'Italia
povera, arretrata, piena di differenze sociali, ma anche umile, piena di
risorse e pronta a dare battaglia ai rovesci della sorte. Forse è uno dei suoi
libri più voluminosi, ma ne vale la pena!
"Galeotto fu il collier"
ovvero Le innocenti
distrazioni degli anni '30
Il protagonista di questa storia è Lidio Cerevelli, il
classico bravo ragazzo del paese. La sua vita scorre tranquilla e quasi monotona, soprattutto grazie al
rigido controllo della madre Lirica, ricca imprenditrice edile, che non
nasconde il desiderio di vedere ben presto il figlio sposato con Eufemia
Cerretti, figlia di un professore ed ottimo partito.
Lidio, tuttavia, non vuole assolutamente sapere nulla
della ragazza, notoriamente bruttina, e quando ad una festa conosce Helga,
giovane svizzera bella e disinvolta, perde la testa per lei.
Il destino, poi, sembra favorirlo: nel corso di un
sopralluogo di ristrutturazione egli trova, nascosto nel buco di un muro, un
gruzzolo d'oro, e decide di far uso di queste monete per acquistare un collier
per la sua bella.
Intorno a questi personaggi ed al tesoro del
protagonista ha inizio ben presto una caccia al tesoro che coinvolge tutta
Bellano e, in modo particolare, una serie di stravaganti personaggi.
Galeotto fu il collier è un romanzo che riguarda il Ventennio fascista ma non
lo racconta direttamente, lasciando le vicende storiche e politiche sullo
sfondo. Esso, tuttavia, pone l'accento sul benessere ed anche su una certa
negligenza di una parte d'Italia che negli anni '30 stava bene, che si dedicava
a svaghi (più o meno) innocenti trascurando quello che stava accadendo intorno
a lei e che presto ne avrebbe pagato le conseguenze.
"Le belle Cece"
ovvero L'impero fascista messo
in ridicolo
Nel maggio del 1936 l'Italia conquista l'Etiopia e
nasce il cosiddetto Impero fascista. A Bellano il segretario del partito
è Fulvio Semola, che non nasconde il suo entusiasmo per i recenti avvenimenti
ed organizza addirittura un concerto di campane.
Peccato che, nel corso dei
festeggiamenti, si verifichi uno strano incidente ai danni di Eudilio
Malversati, il burbero e temuto ispettore di produzione del cotonificio locale:
egli viene aggredito, picchiato e legato, e nelle sue tasche viene ficcato un
paio di mutande appartenenti a sua moglie. Chi ce le ha messe e come ha fatto?
E, soprattutto, considerando che alla donna sono sparite due paia di
mutande… dov'è l'altro?
Sono queste le domande che pone Malversati a Semola, lasciandogli
intendere che, se non troverà presto una risposta, il suo regime si troverà in
una brutta situazione.
Il fascismo a Bellano rischia dunque di essere messo
in crisi da un paio di mutande? A mio parere, in questo romanzo si fa satira in
modo originalissimo e molto efficace. Forse il più spassoso da leggere tra i
libri che oggi vi consiglio.
"Biglietto, signorina"
ovvero Le difficoltà del
Dopoguerra
Ho già parlato, in parte, di questo romanzo in questo Booktag.
Siamo nel 1949 ed alla stazione di Bellano viene
fermata una giovane e bella donna senza biglietto né soldi né documenti. Una
volta portata in questura, ella si identifica come Marta Bisovich e dice di
essere alla ricerca di un tale “Dottor Nonimporta”, che le avrebbe promesso un
lavoro ed una nuova vita una volta arrivata in paese.
Questo misterioso personaggio è l'attuale vicesindaco
Amedeo Torelli, fresco acquisto della neonata Democrazia Cristiana ed ora,
viste le elezioni alle porte, aspirante alla carica di sindaco. Con furbizia e
pazienza, egli ha infatti tessuto una vera e propria ragnatela ai danni dei
cittadini bellanesi che si sono ritrovati in maggiore difficoltà dopo la
guerra, ed ora sta per cogliere i frutti del suo disonesto lavoro.
Biglietto, signorina è un romanzo spigliato ed ironico come tutti quelli di
Andrea Vitali, ma non nasconde nulla al lettore sulle ferite che la guerra ha
inferto, sia nelle casse che nei cuori dei cittadini italiani. Quella che si
legge è, in definitiva, la storia di una rinascita, di un tentativo di
risollevarsi, anche se i metodi utilizzati spesso non sono politicamente
corretti.
"La verità della suora storta"
ovvero Gli
intrighi degli anni '70
Un giorno della calda primavera del 1970, Sisto, di
professione tassista, accompagna una misteriosa donna al cimitero. Egli, però,
una volta giunto a destinazione, si rende conto che la sua passeggera è morta.
Egli chiama subito il maresciallo Riversi, il quale,
tuttavia, si rende conto che si tratta di una brutta storia: la donna non ha
documenti, sembra essere sola al mondo e, tanto per accrescere il mistero,
sembrava intenzionata a recarsi in visita alla tomba di un uomo morto da
qualche decennio.
Co-protagonista dell'indagine condotta dal maresciallo
è lo stesso Sisto, la cui storia ci viene raccontata nel dettaglio.
In questo breve romanzo, Andrea Vitali presenta una
sorta di giallo, che si rivela essere del tutto anticonvenzionale, perché i
detective stessi finiscono per essere coinvolti in questa misteriosa storia.
Colpi di scena assicurati!
Un'ultima informazione: Andrea Vitali è anche amico di Sveva Casati Modignani, una delle mie scrittrici preferite!
Conoscete questo autore? Avete letto qualcosa di suo?
Quale dei suoi romanzi avete preferito?
Grazie della lettura e al prossimo post :-)
Ciao Silvia, di Vitali ho letto solo "Quando Babbo Natale sposò la befana", ma mi piacerebbe leggere altro di suo: tra i romanzi che hai citato ce ne sono un paio che mi incuriosiscono!
RispondiEliminaCiao!! Conoscendo i tuoi gusti, potresti trovare sicuramente simpatici questi romanzi :-)
EliminaOttima idea! Praticamente li ho tutti in wish list, tranne Le belle Cece che ho già letto. Ogni tanto mi piace tornare a Bellano e incontrare i personaggi di Vitali, mi mette allegria.
RispondiEliminaCiao Beth! A me piacerebbe andare proprio a Bellano, così, per curiosità. Prima o poi riuscirò a fare una gita!
EliminaVitali mi sta chiamando da un pezzo e infatti di recente ho acquistato un suo romanzo, VIVA PIÙ CHE MAI!
RispondiEliminaLo leggerò presto, sono molto curiosa!!
Ciao Angela! Fammi sapere se questo romanzo di Vitali ti piace...a me manca!
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