sabato 11 febbraio 2017

SPIRITO ALLEGRO

La commedia di Noël Coward in scena al Teatro Carcano

 


Cari lettori,
nuovo appuntamento con la rubrica “Consigli teatrali”! Oggi vi parlo di una commedia raffinata quanto irriverente, Spirito allegro, in scena in questi giorni al Teatro Carcano di Milano.
Moltissimi elementi rendono davvero imperdibile questo divertente spettacolo...vediamo insieme quali!



La spassosa narrazione



Lo scrittore di mezza età Charles Condomine, romanziere amante della compagnia, del brandy e dei completi eleganti, vive in una bella villa con Ruth, la sua giovane seconda moglie. 
 
Charles ha un desiderio: essendo un appassionato di occultismo, gli piacerebbe molto parlarne nel romanzo che sta scrivendo, ma ha bisogno di approfondire l'argomento.
Per questo motivo egli invita a casa sua Madame Arcati, una donna molto stravagante che dice di essere una medium fin da quando aveva 6 anni, e, insieme ad una coppia di amici, organizza una sorta di seduta spiritica.


I quattro malcapitati sono convinti che la donna sia semplicemente un'eccentrica ciarlatana, ma saranno costretti a ricredersi.
Con sua somma costernazione, infatti, Charles, a fine serata, nota un'inquietante figura aggirarsi per la sua bella casa: si tratta del fantasma di Elvira, la sua prima moglie, morta giovane dopo pochi anni di matrimonio.

Elvira, lunatica e bizzarra, è tornata con il solo scopo di guastare il matrimonio di Charles e Ruth. Quest'ultima fa molta fatica a credere al marito, dal momento che l'apparizione è visibile ed udibile soltanto da lui… come finirà?



I personaggi e gli attori



Questo spettacolo è una straordinaria prova d'attore. 
 
Leo Gullotta è un impeccabile Charles Condomine, perennemente in bilico tra equilibrio e nevrosi, diviso tra la nuova moglie in carne ed ossa e la vecchia in versione ectoplasma. Egli riesce a far uscire il lato comico di questo personaggio, che all'inizio vorrebbe mettersi le mani nei capelli, ma poi inizia a trovare divertente questo suo essere “beato tra le donne”.


Le due mogli, a loro volta, sono ben caratterizzate, nei loro capricci e nelle loro frivolezze. Se proprio lo spettatore dovesse cercare una differenza tra le due donne, potrebbe dire che Elvira sembra un personaggio piuttosto stravagante, mentre Ruth cerca di essere più razionale, se non altro per contrastare certi atteggiamenti del marito.
Tuttavia, l'impressione prevalente rimane quella che Charles abbia contratto due matrimoni con due donne tra loro molto simili, molto mondane e piuttosto lunatiche.


Menzione d'onore per il personaggio di Madame Arcati, magistralmente interpretato sul palcoscenico. L'impacciata medium passa dalla serietà alla comicità in pochi secondi ed è impossibile, per lo spettatore, non trovarla simpatica.


Un ruolo subalterno ma non meno interessante è rivestito dalla coppia di amici di Charles e Ruth, ovvero il medico del paese e la moglie: lui è tanto serio e scettico quanto lei è svampita e facile alle risate.


Deliziosa, infine, la cameriera Edith, che si ritrova a sopportare una coppia (o dovremmo dire terzetto?) di padroni che fanno a gara in quanto a stranezze.



L'epoca rappresentata



Noël Coward, con i suoi drammi, ha tentato di descrivere appieno le contraddizioni della classe agiata nel corso degli anni Trenta e Quaranta del Novecento, e questa commedia ricca di equivoci ne è un esempio perfetto.

I personaggi che si muovono sulla scena, infatti, vivono un tempo storico pieno di paure, incertezze, eventi drammatici, ma non sembrano curarsene: sono estranei ai totalitarismi, ai segnali premonitori di una guerra incombente, ad ogni bruttura del loro tempo.


Le loro occupazioni vanno dalle cene alle visite in alberghi eleganti, tra un giro in macchina ed un ennesimo abito nuovo.
In questo contesto, persino l'occultismo diventa un mezzo per intrattenersi, e tutti i protagonisti si divertono a prendersi gioco di Madame Arcati, che però finirà per metterli seriamente nei guai.


Anche la scenografia, ricca ed elegante, rappresenta appieno lo spirito del tempo: la casa di Charles e Ruth è infatti un trionfo di vasi cinesi, fiori, porcellane, orologi e quadri d'epoca.



La comicità e la critica sociale



Spirito allegro fa ridere, e tanto, ma, alla fine della rappresentazione, lo spettatore ha la sensazione che ci sia un po' di amarezza di fondo.

Come già accennato, la molla che spinge i protagonisti a ritrovarsi in un'avventura a contatto con l'aldilà, senza considerare l'attività di romanziere di Charles Condomine (che sembra quasi un pretesto), è la pura e semplice noia, che diventa uno stravagante desiderio di evasione. Tutta la commedia è perfettamente giocata sui toni della leggerezza, e questo, se da un lato intrattiene lo spettatore, dall'altro lo stupisce, in quanto è pur sempre di lutto e di ritorno dall'aldilà che si sta parlando.


Dal punto di vista teatrale, la capacità di ridere su simili tematiche è sicuramente ciò che rende questa commedia irresistibile ed unica nel suo genere.
Dal punto di vista umano, invece, l'impressione è quella che Noël Coward abbia voluto inserire tra le righe una garbata critica alla società di quel tempo.





Lo spettacolo resterà in scena al Teatro Carcano di Milano fino a domenica 19 febbraio, quindi avete ancora un po' di giorni per procurarvi i biglietti!
Spero di avervi incuriosito e di avervi convinto a passare una serata in compagnia di Charles Condomine, di Madame Arcati e di tutti gli altri. Personalmente mi sono divertita tanto!

Voi che ne pensate? Avete visto la rappresentazione?
Conoscete Noël Coward ed i suoi drammi?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura ed al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. Ciao Silvia! Anche questa commedia mi sembra molto divertente e interessante. Adoro Leo Gullotta, è un bravissimo attore :)

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    1. Ciao Maria! Anche secondo me Leo Gullotta è un bravissimo attore :-)

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  2. Ciao Silvia! Non conoscevo Noël Coward, ma di sicuro mi informerò sulle sue opere. Ho sempre pensato che commedia e tragedia andassero a braccetto e molto spesso capita che una sconfini nell'altra. Leo Gullotta è uno dei nostri attori teatrali più bravi, non è facile reggere un palco, ha tempi comici perfetti e una mimica facciale incredibile ^^

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    1. Ciao Ophelie! Leo Gullotta non ha deluso nemmeno stavolta :-)
      Come hai detto tu, in questo caso commedia ed un po' di tragedia si sono intrecciate!

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  3. voglio trasferirmi a milano, fosse solo per vedere queste piece teatrali che consigli !!

    molto carina anche questa, fa sorridere... con intelligenza :)

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    1. Ciao Angela! è possibile che, dopo Milano, lo spettacolo vada in tournée!
      Hai ragione...si ride e si riflette!

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