La commedia di Noël Coward in scena al Teatro Carcano
Cari
lettori,
nuovo
appuntamento con la rubrica “Consigli teatrali”! Oggi vi parlo di
una commedia raffinata quanto irriverente, Spirito allegro, in
scena in questi giorni al Teatro Carcano di Milano.
Moltissimi
elementi rendono davvero imperdibile questo divertente
spettacolo...vediamo insieme quali!
La spassosa narrazione
Lo
scrittore di mezza età Charles Condomine, romanziere amante della
compagnia, del brandy e dei completi eleganti, vive in una bella
villa con Ruth, la sua giovane seconda moglie.
Charles
ha un desiderio: essendo un appassionato di occultismo, gli
piacerebbe molto parlarne nel romanzo che sta scrivendo, ma ha
bisogno di approfondire l'argomento.
Per
questo motivo egli invita a casa sua Madame Arcati, una donna molto
stravagante che dice di essere una medium fin da quando aveva 6 anni,
e, insieme ad una coppia di amici, organizza una sorta di seduta
spiritica.
I
quattro malcapitati sono convinti che la donna sia semplicemente
un'eccentrica ciarlatana, ma saranno costretti a ricredersi.
Con
sua somma costernazione, infatti, Charles, a fine serata, nota un'inquietante figura aggirarsi per la sua bella casa: si tratta del
fantasma di Elvira, la sua prima moglie, morta giovane dopo pochi
anni di matrimonio.
Elvira,
lunatica e bizzarra, è tornata con il solo scopo di guastare il
matrimonio di Charles e Ruth. Quest'ultima fa molta fatica a credere
al marito, dal momento che l'apparizione è visibile ed udibile
soltanto da lui… come finirà?
I
personaggi e gli attori
Questo
spettacolo è una straordinaria prova d'attore.
Leo
Gullotta è un impeccabile Charles Condomine, perennemente in bilico
tra equilibrio e nevrosi, diviso tra la nuova moglie in carne ed ossa
e la vecchia in versione ectoplasma. Egli riesce a far uscire il
lato comico di questo personaggio, che all'inizio vorrebbe mettersi
le mani nei capelli, ma poi inizia a trovare divertente questo suo
essere “beato tra le donne”.
Le
due mogli, a loro volta, sono ben caratterizzate, nei loro capricci e
nelle loro frivolezze. Se proprio lo spettatore dovesse cercare una
differenza tra le due donne, potrebbe dire che Elvira sembra un
personaggio piuttosto stravagante, mentre Ruth cerca di essere più
razionale, se non altro per contrastare certi atteggiamenti del
marito.
Tuttavia,
l'impressione prevalente rimane quella che Charles abbia contratto
due matrimoni con due donne tra loro molto simili, molto mondane e
piuttosto lunatiche.
Menzione
d'onore per il personaggio di Madame Arcati, magistralmente
interpretato sul palcoscenico. L'impacciata medium passa dalla
serietà alla comicità in pochi secondi ed è impossibile, per lo
spettatore, non trovarla simpatica.
Un
ruolo subalterno ma non meno interessante è rivestito dalla coppia
di amici di Charles e Ruth, ovvero il medico del paese e la moglie:
lui è tanto serio e scettico quanto lei è svampita e facile alle
risate.
Deliziosa,
infine, la cameriera Edith, che si ritrova a sopportare una coppia (o
dovremmo dire terzetto?) di padroni che fanno a gara in quanto a
stranezze.
L'epoca
rappresentata
Noël
Coward, con i suoi drammi, ha tentato di descrivere appieno le
contraddizioni della classe agiata nel corso degli anni Trenta e
Quaranta del Novecento, e questa commedia ricca di equivoci ne è un
esempio perfetto.
I
personaggi che si muovono sulla scena, infatti, vivono un tempo
storico pieno di paure, incertezze, eventi drammatici, ma non
sembrano curarsene: sono estranei ai totalitarismi, ai segnali
premonitori di una guerra incombente, ad ogni bruttura del loro
tempo.
Le
loro occupazioni vanno dalle cene alle visite in alberghi eleganti,
tra un giro in macchina ed un ennesimo abito nuovo.
In
questo contesto, persino l'occultismo diventa un mezzo per
intrattenersi, e tutti i protagonisti si divertono a prendersi
gioco di Madame Arcati, che però finirà per metterli seriamente nei
guai.
Anche
la scenografia, ricca ed elegante, rappresenta appieno lo spirito del
tempo: la casa di Charles e Ruth è infatti un trionfo di vasi cinesi, fiori,
porcellane, orologi e quadri d'epoca.
La
comicità e la critica sociale
Spirito
allegro fa ridere, e tanto, ma,
alla fine della rappresentazione, lo spettatore ha la sensazione che
ci sia un po' di amarezza di fondo.
Come
già accennato, la molla che spinge i protagonisti a ritrovarsi in
un'avventura a contatto con l'aldilà, senza considerare l'attività di romanziere di Charles Condomine (che sembra quasi un pretesto), è la pura e semplice noia, che
diventa uno stravagante desiderio di evasione. Tutta la commedia è
perfettamente giocata sui toni della leggerezza, e questo, se da un
lato intrattiene lo spettatore, dall'altro lo stupisce, in quanto è
pur sempre di lutto e di ritorno dall'aldilà che si sta parlando.
Dal
punto di vista teatrale, la capacità di ridere su simili tematiche è
sicuramente ciò che rende questa commedia irresistibile ed unica nel
suo genere.
Dal
punto di vista umano, invece, l'impressione è quella che Noël
Coward abbia voluto inserire tra le righe una garbata critica alla
società di quel tempo.
Lo
spettacolo resterà in scena al Teatro Carcano di Milano fino a
domenica 19 febbraio, quindi avete ancora un po' di giorni per
procurarvi i biglietti!
Spero
di avervi incuriosito e di avervi convinto a passare una serata in
compagnia di Charles Condomine, di
Madame Arcati e di tutti gli altri.
Personalmente mi sono divertita tanto!
Voi
che ne pensate? Avete visto la rappresentazione?
Conoscete
Noël
Coward ed i suoi drammi?
Fatemi
sapere!
Grazie
per la lettura ed al prossimo post :-)
Ciao Silvia! Anche questa commedia mi sembra molto divertente e interessante. Adoro Leo Gullotta, è un bravissimo attore :)
RispondiEliminaCiao Maria! Anche secondo me Leo Gullotta è un bravissimo attore :-)
EliminaCiao Silvia! Non conoscevo Noël Coward, ma di sicuro mi informerò sulle sue opere. Ho sempre pensato che commedia e tragedia andassero a braccetto e molto spesso capita che una sconfini nell'altra. Leo Gullotta è uno dei nostri attori teatrali più bravi, non è facile reggere un palco, ha tempi comici perfetti e una mimica facciale incredibile ^^
RispondiEliminaCiao Ophelie! Leo Gullotta non ha deluso nemmeno stavolta :-)
EliminaCome hai detto tu, in questo caso commedia ed un po' di tragedia si sono intrecciate!
voglio trasferirmi a milano, fosse solo per vedere queste piece teatrali che consigli !!
RispondiEliminamolto carina anche questa, fa sorridere... con intelligenza :)
Ciao Angela! è possibile che, dopo Milano, lo spettacolo vada in tournée!
EliminaHai ragione...si ride e si riflette!