Una visita alla mostra naturalistica
Cari lettori,
iniziamo febbraio con la recensione di una mostra che si tiene ogni anno a Milano e che da tempo è un mio classico dell’autunno/inverno: la “Wildlife Photographer of the Year”.
Ogni anno l’Associazione Culturale “Radice Uno per Cento”, che si occupa di fotografia naturalistica, espone le versioni digitalizzate degli scatti vincitori di questo importante concorso a livello internazionale. In poche sale si fa il giro del mondo, tra piante e animali, profondità marine e vasti cieli, zone polari e isole tropicali.
Questa mostra è una mia piccola tradizione: ormai ci sono stata almeno cinque volte, l’ultima due anni fa. Purtroppo l’anno scorso, tra un impegno e l’altro, me la sono persa, ma per una fortunata coincidenza di eventi (ero a Milano per un altro motivo) quest’anno sono riuscita a ritagliarmi spazio e tempo per vederla!
È anche un’esposizione “itinerante”, che, nel corso degli anni, ha avuto luogo in location diverse. Per anni la scelta è ricaduta su un palazzo a Cairoli, poco distante dal Castello Sforzesco; poi, subito dopo la pandemia, si è trasferita a Palazzo Meravigli, in zona Cordusio.
La sede odierna è al Museo della Permanente, in via Turati. Le sale che ospitano la mostra sono grandi, i pannelli retroilluminati valorizzano ogni singolo scatto e c’è anche posto per la proiezione su megaschermo di alcuni video “dietro le quinte” e di alcune foto che non sono state scelte dalla critica, bensì dal pubblico. Che sia questa la location definitiva? Visto che la zona è centralissima e il luogo molto bello, speriamo proprio di sì…
I vincitori assoluti
Il primo premio in assoluto è andato a questo fotografo che ha immortalato un passaggio – quasi un volo acquatico – di girini blu tra le canne di bambù e le ninfee di un fiume. Un meraviglioso inno alla vita, che da lontano sembra quasi un quadro divisionista sui toni del verde e del blu.
Come ogni anno c’è anche la categoria Junior, divisa in tre sezioni: bambini fino ai 10 anni (davvero, non sto scherzando, dovreste vedere che cosa sono in grado di fare!), ragazzi delle medie tra gli 11 e i 14, giovanissimi fotografi tra i 15 e i 17 anni. Il vincitore è un piccolo artista che ha catturato queste due minuscole creaturine, una del regno animale e l’altra del regno vegetale, che sembrano quasi in dialogo tra di loro, mentre un mondo molto più grande li sovrasta.
Premi importanti sono stati dati anche a due fotografi che hanno portato un vero e proprio portfolio di fotogiornalismo, dedicandosi ad una specie e analizzando sia il loro comportamento che il rapporto con l’uomo. Il primo dei due si è occupato di farfalle. In uno degli scatti c’è un grande numero di esemplari che entra in stato di quiescenza appoggiandosi ad un albero e mimetizzandosi con esso.
Il secondo fotografo ha invece portato in gara un approfondimento su una specie che io non conoscevo: i delfini d’acqua dolce che vivono in Amazzonia. Si tratta di animali che sono poco studiati dagli occidentali e tenuti invece in grandissima considerazione dagli autoctoni, che, in alcune occasioni, si mascherano perfino da delfini.
In fondo al mar…
Sapete che sono un’amante del mare! Quest’anno, visitando la mostra, mi è sembrato che le profondità marine siano state particolarmente omaggiate. O forse sono io che, se vedo il mare, voglio portare a casa con me quello scatto. Lo ammetto, può essere.
Il vincitore della categoria “marittima” è un fotografo che è riuscito a catturare lo spettacolare incontro con una foca, il cui sguardo è fisso nella telecamera, quasi volesse salutarci (o dirci di levarci di torno, più facile, ma chi può dirlo)…
Mi è piaciuto tanto – soprattutto per i colori – anche questo scatto, in cui uno squalo dal corno crestato cattura un uovo di un’altra tipologia di squalo. A giudicare dalla sabbia e dalla tonalità in acqua, siamo appena fuori dalla barriera corallina…
Foche, squali, ma non solo: un fotografo olandese specializzato nel riprendere specie comunemente ritenute “meno interessanti” ha ritratto un gruppo di mitili (cozze) che si proteggono l’un l’altro. L’unione fa la forza e, se si cresce su una roccia ricca di nutrimento, si può vivere meglio. Anche i molluschi hanno un grande istinto di sopravvivenza…
I molluschi, ma anche le seppie: eccone una che alza due delle sue “braccia” per proteggersi dalla corrente in mezzo alla prateria marina e non essere così trascinata via!
Tra i ghiacci
Un altro tema che mi sembra stia molto a cuore ai partecipanti al concorso di quest’anno sono i due Poli, o in generale le zone fredde. Giustamente il riscaldamento globale è un argomento che sta a cuore a molti ed è di attualità estrema. Uno dei partecipanti al concorso ha ritratto proprio la calotta polare nel momento in cui si spacca e si scioglie.
Altri hanno preferito riprendere il comportamento degli animali: questa lince che si stiracchia in mezzo alla neve sembra davvero simpatica! Sembra, eh… io non mi avvicinerei, poi fate voi…
...e che dire di queste foche che fanno un “pisolino” tra i ghiacci? La banchisa è per loro un habitat naturale… purtroppo, però, è sempre più in pezzi. E non è una buona notizia.
Una regione gelida che difficilmente però ho visto fotografata in questo concorso è la Mongolia. E invece quest’anno uno dei partecipanti ha creato questo bellissimo quadro, con un gatto di Pallas tra le rocce e la neve. Sullo sfondo, la Luna che sta tramontando.
Il comportamento degli animali
Una delle tematiche più importanti della mostra rimane sempre e comunque l’osservazione del comportamento degli animali nel loro habitat. In questa sezione ci sono due scatti che mi hanno un po’ spaventata e che non ho fotografato per non turbare nessun altro, ma, credetemi, sono impressionanti: un giaguaro in un fiume che afferra un caimano per il collo uccidendolo, ed un gruppo di serpenti acquatici che caccia “in compagnia”. Molto bello e dolce è invece questo ritratto di un cucciolo di scimmia che dorme tra le braccia della mamma.
Alcuni animali sembrano quasi umani; per altri, invece, è difficile convivere con gli uomini. Ne sa qualcosa questa tigre indiana che è costretta a stare lontano dal centro abitato: ha gli strumenti per fare del male a un uomo singolo, ma contro l’intera cittadinanza non avrebbe scampo…
Ci sono anche cuccioli che imparano a cacciare, come questi piccoli puma nascosti tra le rocce ad aspettare la loro preda…
...e giovani falchi che imparano a volare prendendo spunto da creature molto più aggraziate di loro!
Piante e paesaggi
Anche il regno vegetale vuole la sua parte! La sezione “Piante e funghi” presenta tre scatti di un fotografo italiano, Fortunato Gatto. Questa sua fotografia di un angolo di bosco impreziosito da muschi e licheni è meravigliosa: sembra quasi di osservare un quadro impressionista…
Bellissimo, per me, anche questo scatto dall’Indonesia. Tra la ripresa dall’alto, le maestose cascate immerse nel verde, la montagna ammantata di nubi sullo sfondo, sembra davvero di essere nel Libro della Giungla.
Fiori o farfalle? Buona la seconda! Siamo in Cina e questa fotografia sui toni dell’azzurro/blu è davvero spettacolare…
Il mare in tempesta scatena l’immaginazione? È quello che sostiene l’autore di questa foto!
Noi lombardi, però, non siamo soddisfatti finché non troviamo almeno in uno scatto la nostra amata nebbia… e anche questa volta siamo stati accontentati!
Purtroppo avete ancora soltanto questa settimana per visitare l’esposizione: domenica 9 chiude! Mi dispiace darvi questo consiglio “last minute”, ma anche io l’ho visitata solo di recente. Anche se sono gli ultimissimi giorni, per me ne vale la pena lo stesso!
Spero di essere riuscita ad incuriosirvi. Per me, ogni anno, questa esposizione è una fantastica finestra sul mondo.
Fatemi sapere se ci siete stati, o quali scatti, tra i tanti del mio post, avete apprezzato di più.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)