martedì 17 settembre 2024

L' ANGOLO VINTAGE 2.0 - SETTEMBRE 2024

 



Cari lettori,

bentrovati all’appuntamento del 17 del mese con “L’angolo vintage”, la rubrica che ci aiuta a leggere quei romanzi comprati tempo addietro e lasciati a prendere polvere, o quel che ci mancava dei nostri autori preferiti!


Come forse avrete notato, io e le altre ragazze della rubrica ci siamo prese una pausa estiva, ma oggi siamo tornate, con il quasi arrivo dell’autunno e con qualche lettura arretrata.


Nel mio caso, questo mese, non si parla esattamente di libri lasciati a prendere polvere, perché si tratta di due ebook, però quello di oggi è comunque un “angolo vintage”, e per ben due motivi.


Il primo è che questi due ebook, che sono romance self di un’autrice italiana, fanno parte di quella lunga lista di titoli che avevo scaricato durante il periodo della pandemia perché erano in promozione o addirittura gratuiti. Avrete ormai capito che è una lista piuttosto lunga da completare e che questa rubrica si è rivelata decisamente utile!


Il secondo è che in effetti la lettura di questi romanzi risale al primissimo spicchio d’estate, quando ero ancora nel pieno del lavoro ed avevo un gran bisogno di letture leggere. Questo angolo vintage di settembre, quindi, mi aiuta anche dal punto di vista delle letture arretrate.


Le due letture che vi propongo oggi sono due “primi capitoli”, due inizi di serie nati dalla penna di Paola Camberti, autrice di cui vi avevo già parlato quando avevo letto Amore di ritorno (Link recensione). Il primo è ambientato tra montagne e boschi del Nord-ovest americano ed ha un’atmosfera decisamente country; il secondo ha invece un’ambientazione metropolitana ed una componente crime.


Vediamoli uno per uno!



Amare un cowboy, Serie Montana #1


Dylan Flanagan è un ragazzo del Montana che come tanti altri avrebbe voluto lasciare le sue montagne natali e l’estrema provincia degli Stati Uniti per andare nelle grandi città, ma alcune circostanze drammatiche lo hanno costretto a restare a Polson, il suo paese natale, ed a prendere in mano il ranch di famiglia, un’attività sicura in un momento di tempesta.


Anni prima, infatti, il fratello Nicolas è stato accusato di aver ucciso un uomo di nome Lee Adams, ed imprigionato a seguito del ritrovamento di prove che sembravano schiaccianti: la vittima pareva scomparsa nel nulla, ma tracce di sangue ed effetti personali portavano alla colpevolezza di Nicolas. Da allora anche il loro terzo fratello, Cole, che era entrato nelle forze dell’ordine, è tornato a Polson, accettando il posto di sceriffo.


Un giorno però è proprio Cole, insieme al suo vice Andrew, a trovare un cadavere in un fiume, in una zona rurale. Con grande sorpresa e sconcerto di entrambi, la vittima è proprio lo scomparso Lee Adams, ed il medico legale afferma che la morte risale a pochi giorni prima. Cole e Dylan, che erano sempre restati accanto al fratello anche quando lo credevano colpevole, scoprono così la sua innocenza, ed il primo inizia a collaborare con le altre forze dell’ordine della zona per trovare il vero responsabile.


Il secondo, invece, ha un incontro imprevisto: all’ospedale di Polson ritrova una vecchia amica, Rachel Aldrich. Tra lei e Dylan c’era stata della simpatia quando erano ragazzi, ma le circostanze della vita (e in particolare la chiusura al mondo della famiglia Flanagan dopo l’arresto di Nicolas) li avevano divisi.


Rachel è all’ospedale per la camera ardente della cugina, che ha perso a causa di un brutto male, ed è disperata. Dylan prova a consolarla, ma il loro incontro è interrotto da Jimmy, “migliore amico” di Rachel, da sempre innamorato di lei.


Ravvivare una vecchia fiamma non è mai facile, soprattutto se ci sono molti fattori ad ostacolarla, dalle difficoltà personali all’intromissione di terzi. Anche i caratteri diversi fanno la loro parte: Dylan è sicuramente molto più introverso e di poche parole di quanto non sia Rachel.


Ciò nonostante, un sentimento che sembrava di poca importanza ritorna prepotente nelle vite di entrambi i protagonisti.


Ad un certo punto, però, qualcuno inizia a tormentare e minacciare Rachel. Chi potrebbe avercela con lei? Potrebbe avere a che fare con il caso di Lee Adams?



Come dicevamo prima, Amare un cowboy è il primo romanzo della serie Montana, il primo di quattro romance/mistery ambientati proprio a Polson… un posto che dev’essere bellissimo ma, a quanto pare, nasconde parecchi segreti!


A quanto ho visto, gli altri tre volumi hanno per protagonisti Richard (un fratello/parente che qui non compare), lo sceriffo Cole ed infine Nicolas. Credo che al termine del quarto volume si sbrogli la matassa del perché e per come la famiglia Flanagan sia stata coinvolta in un delitto rispetto al quale è del tutto estranea.


Questo primo volume si concentra sulla storia romance tra i due protagonisti, e sul mistero delle minacce ricevute da Rachel. Devo dire che avevo pensato ad uno sviluppo più scontato dell’indagine, e sono rimasta piuttosto sorpresa. La parte rosa è invece piuttosto classica, e la scrittura è semplice.


Tuttavia questo è un romanzo che mantiene quel che promette: leggerezza senza scadere nella superficialità e romanticismo con una componente gialla, senza idealizzare relazioni tossiche (anzi, Dylan aiuterà Rachel a distinguere tra chi le vuole davvero bene e chi la manipola o le fa del male).


Non so se leggerò altri volumi della serie, ma se capitasse l’occasione non mi dispiacerebbe. È una buona scelta per alternare una lettura di intrattenimento ad altre più impegnative.



Sotto copertura, Serie Donovan #1


Thomas Donovan è uno stimato detective di Sacramento, in California. Il suo incarico lavorativo è la sua vita: è sopravvissuto ad un’infanzia difficile grazie all’aiuto di alcuni componenti della famiglia che hanno sopperito alla mancanza dei suoi genitori, persone che gli hanno dato l’esempio lavorando proprio nelle forze dell’ordine.


Per anni egli sul lavoro ha fatto coppia con il collega Garcia, ma un’incursione in un covo di malviventi ha procurato la prematura morte dell’uomo. Da allora Donovan vive con il senso di colpa, perché convinto che avrebbe potuto salvare il collega se avesse deciso di agire diversamente, e fa scappare dopo poche settimane tutti i partner che i suoi superiori gli assegnano.


Josie Novak è invece la figlia di Alfred, uno dei più apprezzati detective senior di Sacramento, andato in prepensionamento dopo che un’indagine particolarmente delicata gli ha procurato una grave ferita. Ha scelto il mestiere del padre, ma per anni è stata altrove.

Ufficialmente è tornata per il genitore solo che sta invecchiando; in realtà ha ricevuto un incarico di cui non può parlare. Ella è stata incaricata da alcuni suoi superiori di “fare la parte” della nuova partner lavorativa di Thomas Donovan, cercando di capire se è un poliziotto di cui fidarsi o se è un corrotto. 

Le indagini dopo la morte di Garcia hanno portato alla luce uno spiacevole sospetto: l’uomo potrebbe essere stato ucciso non perché i criminali hanno sparato solo perché hanno visto un agente di polizia, ma perché “collaboravano” con lui ed hanno ritenuto necessario eliminare un testimone scomodo. Di questa sua missione, però, nessuno sa niente.



Thomas non è particolarmente contento che gli sia stata affidata un’ennesima nuova partner, ma per legge non può agire da solo né pattugliare con la volante in autonomia, quindi accetta suo malgrado. All’inizio non c’è accordo tra i due, poi la risoluzione dei primi casi porta un’inaspettata sintonia.


Josie si rende conto che Thomas era ed è tuttora del tutto all’oscuro dei traffici del collega morto, e comprende di star cominciando a provare dei sentimenti per lui. Thomas, invece, inizia a fidarsi di quella strana e un po’ invadente partner lavorativa su cui non avrebbe scommesso un centesimo, e le chiede di aiutarlo a capire chi potrebbe aver ucciso il collega. L’indagine che i due conducono si fa sempre più complicata e riporta alla luce anche casi rimasti in sospeso quando era in servizio il padre di Josie.


Già così la situazione sarebbe delicata; in più i due non riescono più a fingere che tra loro non stia nascendo qualcosa, e poi c’è il segreto di Josie…



Così come l’altro romanzo di cui vi ho parlato oggi, anche Sotto copertura è il primo volume della serie Donovan, che è decisamente più lunga di Montana: si tratta di ben nove volumi, ognuno dei quali ha per protagonista un componente di questa avventurosa famiglia allargata. Thomas è forse il fulcro di questo nucleo familiare, il ragazzo di cui buona parte dei Donovan si è occupato quando è rimasto solo.


Proprio come nell’altro libro, la componente romance si mescola a quella gialla, però, se nel caso di Amare un cowboy i capitoli finali risolvono solo il giallo “piccolo” delle minacce a Rachel e non quello “grande” di Lee Adams, qui l’indagine a proposito del collega di Thomas viene risolta. Si vede che l’autrice ha giustamente valutato che portare avanti un mistero per quattro volumi è un conto e per nove è un altro. Mi sembra giusto dirvelo, così potrete valutare quale delle due serie fa più per voi: la mini-serie con quattro trame romance autoconclusive e un mistero che fa da ponte tra i volumi, oppure la serie più ampia composta da libri indipendenti tra loro sia per il romance che per il giallo (o qualche volume di essa).


Dimentichiamo i laghi e le montagne: qui l’ambientazione è decisamente urbana, ed insieme ai nostri protagonisti visiteremo dei luoghi non proprio idilliaci. Questo è un romance in cui, secondo me, “chi si somiglia si piglia”, come dicevano i nostri nonni: Thomas e Josie sono due persone toste, che si dedicano molto al loro lavoro e spesso indossano una corazza per nascondere dolorosi segreti. Ciò però non vuol dire che non ci sia qualche scena in stile enemies to lovers…


Anche in questo caso stiamo parlando di una lettura di intrattenimento che però non cade nei due estremi che di solito non mi entusiasmano: lo sdolcinato e gli elementi dark romance. Lo stile è piuttosto essenziale e scorrevole, ma ho notato con piacere che sia in questo libro che in Amare un cowboy è migliorato da più punti di vista rispetto ad Amore di ritorno.


La serie Donovan è davvero troppo lunga e sono attirata fino a un certo punto, visto che stiamo parlando di libri “carini” e non di più, però se mi capitasse un’altra occasione per leggerne un altro volume so che con questa autrice andrei abbastanza sul sicuro rispetto ad altri del mondo self.





Ecco il mio “angolo vintage” di questo settembre!

Vi ricordo di passare anche dalle altre colleghe blogger che partecipano alla rubrica per questo mese… date un’occhiata al banner!

Nel frattempo, fatemi sapere se conoscete questa autrice e che cosa ne pensate…

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)



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