Uno splendido pomeriggio di danza al Teatro degli Arcimboldi
Cari lettori,
oggi sono felicissima di iniziare la settimana con un post speciale della rubrica “Consigli per gli amanti della danza”!
Domenica 19 giugno sono andata con la mia amica Mara al Teatro Arcimboldi per un appuntamento che attendevo con impazienza da settimane: lo spettacolo Bolle and friends! Devo ammettere che senza Mara, sempre molto attenta alle offerte di TicketOne ed agli eventi di Milano città, non so se sarei riuscita a trovare i biglietti, ma in ogni caso sono felicissima di averlo fatto.
Oggi vi propongo la mia recensione, che forse sarà fatta più di sensazioni ed emozioni che di cronaca, ma… potete immaginare la gioia di una ballerina dilettante come me davanti ad uno spettacolo così bello!
La struttura dello spettacolo
Chi come me ha visto le cinque edizioni di Danza con me, lo spettacolo di Roberto Bolle che viene abitualmente trasmesso la sera del 1 gennaio su Rai Uno, può farsi un’idea di come funzioni lo spettacolo Bolle and friends.
Anche in questo caso Roberto Bolle è il protagonista assoluto, talvolta da solo, talvolta in compagnia di ospiti di altissimo livello. Tra un numero che lo vede protagonista ed un altro ci sono altre esibizioni di artisti provenienti dal Royal Ballet di Londra, dal San Francisco Ballet e da altre importantissime realtà del balletto mondiale.
Rispetto a Danza con me, il tono è sicuramente meno da varietà televisiva e più teatrale. Inoltre, se in tv Roberto Bolle si è dilettato anche a far ballare personaggi che nulla hanno a che fare con la danza, qui egli è tra colleghi. Infine, la scelta delle musiche è decisamente classica, o almeno classicheggiante: anche i brani che non appartengono proprio ad un repertorio tradizionale sono comunque melodie che si ispirano alla classicità, senza testi di accompagnamento. La musica leggera, le atmosfere da musical ed altri generi che Roberto Bolle ha portato in tv sono stati qui messi da parte a favore di un repertorio più settoriale.
Roberto Bolle protagonista...
Lo spettacolo dura circa due ore senza intervallo ed è composto da dieci esibizioni, a volte costituite da brani singoli, altre volte da medley.
Roberto Bolle si esibisce in due assoli tra loro molto diversi, ma che mi hanno molto colpito per la loro intensità. Il primo, su una musica di Ezio Bosso, In your black eyes, è un omaggio al compositore scomparso, tra gli abiti neri e l’interpretazione drammatica. Il secondo, Duel, mi ha colpito moltissimo per la straordinaria capacità che ha dimostrato Bolle nel danzare unicamente sul suono delle percussioni di un bravissimo batterista, senza una vera e propria melodia, che di solito permette a chi danza sul palco di collegare i movimenti tra di loro… non muoversi a scatti, quando tutto quello che hai a disposizione è il ritmo imposto dalla batteria, è davvero una prova complessa!
Gli altri tre numeri in cui Bolle si esibisce prevedono una vecchia conoscenza dei suoi fan ed una new entry, almeno per me.
Due esibizioni sono in coppia con Melissa Hamilton, l’étoile del Royal Ballet di Londra che ormai da tempo collabora con Bolle. I Tre Preludi classici con pianoforte dal vivo mi hanno emozionato, anche per l’originalità dell’utilizzo della sbarra. Quello che però mi ha commosso – e non per modo di dire – è stato vedere dal vivo L’Altro Casanova, un brano che avevo visto su Rai Uno tempo fa. Ricordo di aver visto in pieno lockdown una replica di Danza con me, la sera della Giornata Internazionale della Danza; questo era uno dei miei brani preferiti, e, credetemi, mi sembra di sentire ancora adesso il morso acuto della nostalgia per il mondo della danza e l’insita consapevolezza che quell’anno, per la prima volta, avremmo dovuto annullare il nostro spettacolo, perché ormai maggio era alle porte e tutto era chiuso. Ecco, posso dirvi con tanta emozione che rivedere quel balletto che mi era piaciuto tanto, dal vivo, in un teatro gremito, in compagnia di un’amica e due settimane dopo il mio personalissimo ritorno sul palco… ha tutto un altro sapore!
Un’ultima esibizione di Bolle, Sentieri, è invece in collaborazione con due artisti, Casia Vengoechea e Toon Lobach: un trio di virtuosismi in cui talvolta l’étoile danza seguendo gli altri due protagonisti, talvolta si discosta.
...and friends
Tra le cinque esibizioni di altri artisti, il repertorio classico la fa da padrone. Le stelle internazionali Anastasia Matvienko, Bakhtiyar Adamzhan, Fumi Kaneko, Vadim Muntagirov e Misa Kuranaga si alternano sul palco per una serie di pas de deux e variazioni singole sulle note di tre grandi titoli della tradizione: Il Corsaro, Il lago dei cigni e Don Chisciotte.
Ho notato alcune analogie tra le coreografie che sono state proposte; non so se è stata una scelta voluta o se dipenda soprattutto dal fatto che alcuni tòpos della danza classica si ripetono quasi in ogni balletto famoso, ma ho visto una gran quantità di gran jeté e acrobazie da parte degli uomini, e soprattutto invidiabili serie di giri con fuettés compiuti dalle ballerine (fino a 32), che non hanno proprio giovato alla mia autostima da ballerina dilettante. Uno dei segreti più importanti di questo tipo di passi (o anche solo dei giri “normali”) è il modo di fare girare la testa, in maniera indipendente rispetto al corpo… e niente, sono praticamente vent’anni che ci provo, ed alla “sostanza” sono arrivata, ma… quando vedo la pulizia del movimento e l’agilità dei professionisti, resto ancora un pochino delusa.
Unico numero che potremmo definire contemporaneo tra quelli dei “friends” di Bolle è O, una lunga esibizione di Casia Venhoechea e Toon Lobach, gli stessi artisti di Sentieri: un balletto molto strano, sicuramente originale, ma ipnotico, che evidenzia una scioltezza del corpo davvero invidiabile.
Un atteso ritorno in scena!
Durante questi due anni difficili di lockdown e zone rosse, che per noi amanti della danza amatoriale si sono tradotti in serrate, videolezioni da casa e spettacoli annullati, ho seguito con piacere ed interesse Roberto Bolle ed altri suoi colleghi sui social. Mi ha colpito la determinazione che hanno dimostrato nel portare avanti delle giuste battaglie per i lavoratori dello spettacolo, non solo per loro stessi che sono le étoile, ma anche per tutti coloro che stanno dietro alle quinte e sono stati in cassa integrazione o in altre situazioni difficili per mesi e mesi.
Quando ho saputo dello spettacolo Bolle and friends, mi è sembrata la cosa più giusta festeggiare il mio ritorno alla danza in presenza e sul palcoscenico… facendo da spettatrice per una sera, finalmente dal vivo e non più in tv.
Credo che, senza ulteriori discorsi, tutti voi abbiate capito che sono rimasta davvero incantata da questo spettacolo. Sapevo di aver scelto qualcosa di qualitativamente molto alto, ma non mi aspettavo un simile tornado di emozioni. Giugno è da sempre, per me, il mese della danza, e quest’anno mi sono tolta delle belle soddisfazioni sia come ballerina che come spettatrice.
I gala milanesi si sono conclusi proprio ieri, ma so che lo spettacolo andrà avanti in tante importanti città d’Italia per tutta estate. Voi andrete?
Avete mai visto una delle edizioni di Bolle and friends? Vi è piaciuto lo spettacolo?
Oppure, proprio come me, siete stati agli Arcimboldi in questi giorni?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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