La poetica storia raccontata nel nuovo romanzo di Chiara Parenti
Cari
lettori,
oggi,
per la nostra rubrica “Letture...Consigli in primo piano”, vorrei parlarvi del
nuovo libro di Chiara Parenti, un’autrice che scrive per Garzanti,
il cui nome sicuramente non sarà nuovo a molti.
Ho
notato che in passato molti di voi hanno recensito con entusiasmo
alcuni suoi lavori, come, ad esempio, La voce nascosta delle
pietre.
Questa
sua nuova storia parla ancora una volta di cambiamenti, amicizia,
amore e famiglia, e lo fa, a mio parere, con una certa originalità e
grande delicatezza.
Maria
Sole e la sua Stella
La
protagonista di questa storia, Maria Sole Santoro, è una ragazza di
venticinque anni nata e cresciuta in un piccolo paese del Molise. La
sua esistenza è molto ordinaria: è figlia unica di due genitori
anziani e piuttosto protettivi, lavora come cassiera presso il
supermercato del paese e pranza ogni giorno con la stessa insalata al
ristorante di Giorgio, il padre della sua migliore amica Stella.
Quest’ultima
non potrebbe essere più diversa da lei: ha studiato lontano da casa,
ha cambiato mille volte occupazione ed ora è intenzionata a
stabilirsi in Francia con uomo che ha appena conosciuto.
Un
giorno come tanti, Maria Sole e Stella pranzano al ristorante di
Giorgio e la seconda tenta di convincere la prima a raggiungerla a
Parigi per un weekend.
Stella insiste, ripetendo di avere in serbo
una bellissima notizia per Maria Sole, ma quest’ultima, che non è
mai uscita dalla sua regione e detesta viaggiare, cerca in tutti i
modi di prendere tempo.
La
discussione purtroppo degenera e Stella torna a Parigi da sola.
Pochi
giorni dopo, Maria Sole viene a sapere di un attentato che le ha
portato via la sua unica vera amica.
È
la fine del mondo. E l’inizio di un nuovo viaggio…
La
lista delle paure
Poco
dopo il tragico evento, la famiglia di Stella consegna a Maria Sole
un ultimo regalo dell’amica perduta: una lunga lettera di scuse ed
un biglietto per un lancio con il paracadute.
Inizialmente
spinta dalla rabbia e dal dolore, Maria Sole decide di seguire alla
lettera il consiglio dell’amica: fai ogni giorno qualcosa di cui
hai paura!
Ed
è così che, giorno dopo giorno, la nostra protagonista prova non
solo a lanciarsi con il paracadute, ma anche a tenere in mano una
tarantola, a salire sulle montagne russe, a fare arrampicata, a
tuffarsi da una scogliera…
Mentre
leggevo il romanzo, sono rimasta piuttosto colpita dalla lunga lista
di paure di Maria Sole, all’interno della quale erano presenti
anche azioni piuttosto comuni, e mi sono interrogata su quale potesse
essere il senso di presentare a noi lettori un personaggio così
“spaventato”.
Personalmente
credo che ognuno di noi debba fare una distinzione.
Da un lato ci
sono le grandi paure e le fobie, che hanno bisogno di tempo per
essere comprese ed elaborate e forse, nostro malgrado, saranno sempre
una parte di noi.
Dall’altro,
però, ci sono quelle “mini-paure” che, senza accorgercene,
mettiamo in atto ogni giorno: avvicinare il cane della vicina, così
affettuoso ma anche così grosso; andare a mangiare o in determinati
luoghi pubblici da soli; cambiare qualcosa della nostra routine…
La
storia di Maria Sole, a mio parere, ci insegna che sono proprio
queste le paure più insidiose, quelle di cui è necessario prendere
coscienza e provare a liberarsi.
Tra
illusione e realtà
Ho
apprezzato molto il modo in cui l’autrice ha messo in luce
l’evoluzione dei rapporti affettivi che ha la protagonista nel
corso del romanzo.
Maria
Sole, infatti, è una persona così routinaria che anche per quanto
riguarda le persone va con i piedi di piombo, diffida delle nuove
conoscenze e crede che il rapporto con le persone a cui tiene non
cambierà mai.
Quando
però Stella, la sua unica grande certezza, la abbandona, ella è
costretta a rendersi conto di quali e quanti pregiudizi l’abbiano
condizionata.
C’è
la collega che ha sempre preso in giro e considerato prepotente, che
si rivela essere tutt’altro che antipatica.
C’è
sua madre, che, a sua insaputa, le ha nascosto per anni un vecchio e
doloroso segreto.
C’è
infine Michele, il fratello di Stella, del quale Maria Sole è sempre
stata innamorata in segreto.
Ancora
una volta, la nostra protagonista è costretta a misurarsi con la
differenza che intercorre tra illusione e realtà, imparando ad
apprezzare le persone che sono effettivamente al suo fianco ed a
lasciar andare alcuni sogni del passato.
Il
Molise, una regione che...esiste!
Un
ultimo aspetto sul quale vorrei soffermarmi è l’ambientazione del
romanzo, un piccolo paese del Molise in riva al mare, un luogo
descritto come accogliente e molto caratteristico.
Uno
degli avventori più fedeli del ristorante di Giorgio è l’apicoltore
Ugo, che ha l’abitudine di leggere il giornale ad alta voce agli
altri clienti.
Un giorno, egli si ritrova di fronte ad un articolo
dal titolo davvero sconcertante: “Il Molise non esiste!”
Sul
fatto che il Molise sia una regione poco conosciuta ed esplorata è
stato detto e scritto molto, ed ultimamente l’ironia sui social è
davvero dilagante.
Questo romanzo, tuttavia, dimostra ai lettori (e
non solo a quelli italiani) che questa regione non solo esiste, ma è
anche ricca di attrattive naturali e culturali.
A farcele conoscere è
proprio Maria Sole, che affronta, insieme ai suoi nuovi amici ed ai
lettori, mille avventure tra città e collina, tra spiagge e montagne
rocciose.
Aspetto
un vostro parere!
Avete
letto il libro? Che cosa ne pensate?
Conoscete
i romanzi di Chiara Parenti?
Fatemi
sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia.
RispondiEliminaHo in lettura questo libro proprio adesso, quindi per non incappare in qualche spoiler non leggo il tuo post ma ci ritorno a lettura ultimata. Per adesso posso solo dire che mi sta piacendo molto
Ciao Susy! Fammi sapere poi se il romanzo ti è piaciuto :-)
EliminaRieccomi Silvia come promesso.
EliminaE'stupenda questa storia e sono contenta che la pensiamo allo stesso modo, davvero una storia da leggere, assaporare e gustarla fino in fondo
Ciao Susy! Sono davvero contenta che il romanzo sia piaciuto anche a te!! :-)
EliminaMaria Sole Santoro mi ricorda proprio la mia amica Sinforosa Castoro.
RispondiEliminaSembra quasi un anagramma.
Il libro sembra interessante.
Quasi quasi ci faccio un pensiero.
Buona giornata.
Ciao Claudia! è vero, il nome è un po' curioso...e fa rima con quello della nostra amica! Fammi sapere che cosa ne pensi :-)
EliminaCiao Silvia, leggerò sicuramente questo romanzo, dato che il primo libro dell'autrice mi era piaciuto molto :-)
RispondiEliminaDalla tua bella recensione sembra una storia che potrebbe davvero piacere molto anche a me!
Ciao! Se non sbaglio eri stata proprio tu a recensire "La voce nascosta delle pietre", giusto? Credo che comunque il libro ti piacerebbe :-)
EliminaCara Silvia, sono romanzo molto belli, peccato che io non leggo!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Chi lo sa, magari faranno un film! :-)
EliminaBuon pomeriggio anche a te!
Il libro mi interessa molto, perché ha a che fare con le emozioni e i sentimenti che si agitano in tutti noi. Lettura interessante. Grazie mille e buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Spero che ti piacerà :-)
Eliminabelle parole Silvia, lo leggerò a breve e ti dirò. Spero che mi aiuti ad accettare e affrontare le mie paure
RispondiEliminaCiao Chiara! Spero che questo romanzo ti piaccia e ti sia d'aiuto :-)
EliminaCiao Silvia! Ho sentito parlare tanto e bene di questa autrice. Ero molto affascinata dalla trama di La voce nascosta delle pietre, ma poi non ho avuto più occasione di leggerlo.
RispondiEliminaAnche questo suo ultimo lavoro mi ispira e incuriosisce, soprattutto perché può aiutare per superare le piccole paure di ogni giorno. Mi impegnerò per leggerlo :)
Ciao Maria! Anche La voce nascosta delle pietre è un romanzo che vale la pena di leggere, secondo me :-)
EliminaAnche secondo me l'idea della lista di paure è molto bella!
Nice post. 🙂
RispondiEliminaFollowing you! Follow back?
www.minnieart.blogspot.com
Hi!! Yes :-)
EliminaMi è molto piaciuta la recensione nonostante io non conosca l'autrice ed il suo lavoro. Profonda la tua riflessione sulle paure: le fobie più piccole limitano il nostro vivere e, se è nelle nostre possibilità, dobbiamo affrontarle con determinazione. Terrò in considerazione questo romanzo come possibile regalo per mia madre, sono sicura che lo potrebbe apprezzare!
RispondiEliminaBuone Vacanze Silvia!
Erica
Ho apprezzato la parte del post dedicata all'ambientazione del romanzo; il Molise è una bellissima regione che merita di essere conosciuta.
Ciao Erica! Ho letto solo adesso il tuo pensiero. Grazie di cuore… in super ritardo!
EliminaMa sai che avevo già sentito parlare di questo libro?
RispondiEliminaD'accordo, non è il mio genere però per fortuna conosco persone che adorano il rosa e quindi me lo segno ;-)
Un abbraccio e complimenti per il tuo post!
Ciao Francesca! Mi dispiace, ho visto solo ora il tuo commento. Mi auguro che nel frattempo tu abbia letto il romanzo!
Elimina