La recensione dei film che ho visto
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “Consigli cinematografici”, ecco un’altra
serie di recensioni sui film che ho visto tra il cineforum di Brugherio e quello di Cernusco sul Naviglio (il mio paese).
Come
sempre, ci sono film per tutti i gusti, anche se questa volta,
complice forse il mese di S.Valentino, la commedia ed il romanticismo prevalgono sugli altri generi.
Spero
che queste pellicole vi incuriosiscano!
IL
VIAGGIO DI FANNY, di Lola Doillon
Questa
delicata pellicola è ambientata in Francia, durante la Seconda
Guerra Mondiale.
Nel momento in cui lo Stato subisce l’occupazione
nazista, molti genitori ebrei, disperati e spaventati, affidano i
figli ad alcune organizzazioni umanitarie, che forniscono false
generalità ai bambini e li tengono in alcune case di campagna, che
ufficialmente risultano “colonie per le vacanze”.
In
una di queste residenze ci sono anche la dodicenne Fanny e le sue due
sorelle minori, delle quali lei si è sempre occupata.
I
primi mesi sembrano scorrere sereni, ma qualche misterioso delatore
svela ai nazisti la presenza di bambini ebraici e questi ultimi sono
costretti a fuggire.
Accompagnati
da un ragazzo più grande durante il primo tratto del viaggio verso
la frontiera svizzera, essi finiscono però per trovarsi abbandonati
a se stessi.
Sarà
allora Fanny, suo malgrado, ad assumere il ruolo di leader, ed a
guidare il suo gruppetto di bambini in un percorso pieno di pericoli,
tra zone di guerra e rifugi improvvisati… verso la Svizzera e la
libertà.
Una
storia vera, tratta da un racconto-testimonianza alla cui stesura ha
partecipato la stessa Fanny, oggi ultraottantenne e tornata in
Francia.
Come
molte recensioni hanno sottolineato, ci sono due protagonisti in
questo film, che è, in un certo senso, corale.
Da
una parte ci sono i bambini, che, per quanto inizialmente aiutati
dagli adulti, sono costretti a crescere ed affrontare problemi molto
più grandi da loro.
Dall’altra
ci sono i mostri, dei quali i piccoli hanno paura, ma che
finiscono per essere, almeno una volta, sconfitti.
Valutazione:
cinque stelle
APPUNTAMENTO
AL PARCO, di Joel Hopkins
I
protagonisti di questa insolita commedia romantica sono Emily e
Donald, “dirimpettai per caso” di un bel quartiere londinese.
La
prima abita in un appartamento di prestigio ed è da poco rimasta
vedova. Il marito le ha lasciato molti debiti, il figlio è spesso
lontano e la donna, sentendosi sola, passa il tempo con le altre
inquiline del palazzo...persone troppo avide e meschine per poter
essere davvero considerate “sue amiche”.
Il
secondo è invece un solitario per vocazione, che si è costruito una
baracca nel bel mezzo del parco di fronte e si nutre con quello che
coltiva.
Quando
il marito costruttore di una delle vicine di Emily decide di entrare
in causa con Donald per poter edificare liberamente sul terreno
occupato dalla baracca, la nostra protagonista si schiera dalla parte
dell’uomo, che si sente ingiustamente sfrattato.
Tra i due, che si
sentono, ognuno a modo loro, esclusi dalla società, nascerà un
sentimento che li porterà a ripensare il modo in cui conducono le
loro vite.
La
commedia è davvero divertente e gradevole, anche se non manca
qualche cliché. Mi è piaciuto molto il modo in cui Emily, a poco a
poco, abbandona la sua esistenza “di facciata” ed impara ad
allontanare le persone negative dalla sua vita, a favore di una
ritrovata libertà. Simpatico anche il personaggio di Donald, che
sembra divertirsi non poco a scandalizzare i benpensanti del
quartiere.
Valutazione:
tre stelle e mezza
GLI
SDRAIATI, di Francesca Archibugi
Claudio
Bisio è Giorgio Selva, un giornalista che conduce un programma di
successo. Da tempo si è separato dalla moglie Livia, ottenendo la
custodia congiunta del figlio Tito.
Quest’ultimo ha diciassette
anni ed è, a quanto dice il padre, uno “sdraiato”: ciondola tra
casa e scuola, non sistema nulla in camera sua, non chiude le porte, va in
giro con i suoi amici e spesso e volentieri impone la presenza di
questi ultimi al padre, anche per giornate intere.
Un
giorno Tito si fidanza con Alice, una nuova compagna di scuola.
Giorgio scopre con sua grande sorpresa che la madre della ragazza è
Rosalba, una donna che aveva lavorato come cameriera proprio nel
periodo in cui Livia è rimasta incinta di Tito, e con la quale egli
aveva avuto una relazione.
Un
dubbio comincia ad attanagliarlo: ...e se fosse lui il padre
biologico di sua “nuora”?
Questa
commedia dolceamara è dedicata tutta allo scontro generazionale. I
giovani sembrano “sdraiati”, ma osservano e comprendono
molto di più rispetto ai loro genitori; questi ultimi, infatti, sono
convinti di appartenere ad una generazione di successo, ma si perdono
tra le piccole beghe della quotidianità ed a volte hanno
atteggiamenti persino più immaturi degli adolescenti dei quali tanto
si lamentano.
Un
film davvero interessante, da vedere in famiglia. Menzione d’onore
per il nonno di Tito e suocero di Giorgio, un simpatico ed ironico
tassista interpretato da Cochi Ponzoni.
(Il
libro è liberamente tratto da un romanzo di Michele Serra, sul quale
avevo fatto una riflessione in uno dei miei primi post).
Valutazione:
quattro stelle e mezza
THE
PLACE, di Paolo Genovese
Il
bar “The place” ha un avventore fisso. Si tratta di un uomo
misterioso che, dalle prime luci del mattino fino alla sera
inoltrata, resta sempre seduto al medesimo tavolo. Mangia, scrive su
un misterioso quaderno e soprattutto incontra molte, molte persone.
Al
suo tavolo si siedono padri di famiglia, giovani donne, ragazzi,
persino religiose. Tutti hanno un solo scopo: raccontare all’uomo
simbolo di “The place” la loro frustrazione e la loro infelicità,
ed esprimere un desiderio, spesso reso improbabile dalle circostanze,
a volte davvero impossibile.
È allora che l’uomo apre il suo
quaderno ed assegna un compito ad ognuno dei suoi “clienti”. La
proposta è apparentemente semplice: se quella persona compirà una
determinata azione, il suo desiderio, come magia, si realizzerà.
Purtroppo,
però, i “compiti” assegnati non solo sono assolutamente
incongruenti con il proposito espresso, ma spesso sono azioni
pericolose, talvolta addirittura criminali.
Ogni avventore del bar
“The place” è costretto, suo malgrado, a guardare dentro al suo
cuore: fino a che punto è disposto ad arrivare per realizzare il suo
obiettivo?
Paolo
Genovese ci ha già dimostrato in Perfetti sconosciuti la sua
abilità nel riuscire a costruire una pellicola ambientata in un
unico ruolo, basando tutto sul potere del dialogo, come a teatro.
Ancora una volta, egli riesce nel suo intento: come in una tragedia
greca, le atrocità compiute al di fuori della scena sembrano ancora
peggiori, proprio perché raccontate da chi le ha vissute.
Il
cast è d’eccezione, ed il più bravo, a mio parere, è proprio
Valerio Mastandrea, il protagonista, che riesce a trasformare il suo
personaggio in una sorta di diavolo tentatore.
Valutazione:
cinque stelle
FINCHÉ
C’È PROSECCO C’È SPERANZA,
di Antonio Padovan
L’ispettore
Stucky (Giuseppe Battiston) è un poliziotto della Questura di
Treviso, di origini in parte venete ed in parte persiane, appena
promosso e piuttosto impacciato.
Il
suo primo caso sembra semplice: il conte Desiderio Ancillotto,
produttore di prosecco molto rispettato nel mondo della produzione
vinicola, si è suicidato sulla tomba di famiglia. Dopo
la sua morte, però, alcuni misteriosi omicidi iniziano a sconvolgere
il paese del conte, una piccola realtà che considera la produzione
del vino molto più che un lavoro.
Per
Stucky non è facile muoversi, tra confraternite del prosecco e matti
del paese, tra testimoni reticenti e personaggi che è fin troppo
pericoloso scomodare.
Fortunatamente,
egli troverà un valido aiuto nella figlia del conte.
Questa
originale pellicola di Antonio Padovan potrebbe essere definita una
“commedia gialla”, in quanto si colloca esattamente a metà tra i
due generi.
Bellissimi i paesaggi, tra vigne, ville ed aziende
vinicole della provincia di Treviso.
Una storia che diverte e fa
riflettere.
Valutazione:
quattro stelle e mezza
C’EST
LA VIE, di Eric Toledano e
Olivier Nakache
Il
protagonista di questa divertente commedia francese è Max, un
wedding planner in crisi personale e professionale.
Le
pretese degli sposi gli sembrano assurde, le cerimonie ridicole, il
lavoro di giorno in giorno più pesante.
Non
è però il momento di lamentarsi: tutta la sua squadra lo aspetta in
un bellissimo castello fuori Parigi, per
quello che sembra il matrimonio più importante della stagione.
I
suoi dipendenti sono uno più stravagante dell’altra: c’è il dj
“fuori tempo massimo”, che insiste per proporre tormentoni ormai
considerati démodé; c’è la responsabile della sala, un po’
troppo irascibile per svolgere il ruolo di maître;
c’è l’amante di Max, per la quale quest’ultimo non si è
ancora deciso a lasciare la moglie; c’è il cognato, ex professore
che non perde occasione per bacchettare i camerieri sulla grammatica.
Le
stranezze della squadra, però, sono davvero da poco se paragonate a
quelle degli invitati e degli sposi…
I
registi di “Quasi amici” mettono in scena un film davvero
ironico, fatto di equivoci, imprevisti e trovate folli, che però
consentiranno al depresso Max di ritrovare l’interesse e
l’entusiasmo per la sua professione.
Valutazione:
quattro stelle
Come
sempre, è il vostro turno!
Conoscete
questi film? Vi sono piaciuti?
Ce
n’è qualcuno che vi incuriosisce? Fatemi sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Credo che li vorrei vedere tutti, anche se su alcuni sono molto dubbioso ;)
RispondiEliminaCiao Pietro! Sono film molto diversi tra loro, ma di base te li consiglio tutti :-)
EliminaCiao Silvia, non ho visto i film che hai recensito ma dalle trame sembrano tutti interessanti, soprattutto il primo :-)
RispondiEliminaCiao! Il viaggio di Fanny è un film molto bello...dà una prospettiva un po' insolita dell'Olocausto :-)
EliminaPurtroppo non ho visto nessuno di questi, ma sarei molto curiosa di vedere quello di genovesi ;)
RispondiEliminaCiao Angela! Il film di Genovesi è interessante da vedere... ti avvince fino alla fine!
EliminaCiao 👋 Silvia! Non ho visto nessuno di questi film, ma "Il viaggio di Fanny" mi incuriosisce molto e anche "Appuntamento al parco" con la bravissima Diane Keaton!😊
RispondiEliminaCiao Vanessa! Personalmente ti consiglio questi film...a me sono piaciuti tutti :-)
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