Chiusura estiva del blog
Cari lettori,
è arrivato agosto: eccoci qui, come al solito, a tirare le somme di com’è andato l’anno di blog – e non solo – prima di salutarci!
Sapete che ormai questo piccolo grande sito è parte della mia vita ed un pezzo di casa da più di un decennio (se vi va, vi rimando ai nostri festeggiamenti per 10 anni di blog), ma ogni volta che arriva la fine di luglio mi rendo conto che la pausa agostana è sempre una buona idea.
Così come faccio con il lavoro e con l’altra mia passione, la danza, mi rendo conto che mettere un fermo estivo anche a lettura e scrittura è una buona idea (anche se con la lettura è più che altro un rallentamento), e poi comunque tanti enti culturali sono giustamente chiusi nei mesi più caldi, io passo buona parte del tempo qui a Varazze e soprattutto ho tanta più voglia di sfruttare il caldo, il bel tempo e l’aria aperta… così da tornare al computer a fine mese più carica di prima.
Solitamente, prima di salutarci, faccio un piccolo bilancio di come sono andati i miei buoni propositi per il 2025 finora. Anche oggi vorrei farlo, ma all’interno di un discorso un po’ più ampio, che riguardi sia il blog che tutto il resto.
Vediamo insieme com’è andata!
Che cosa mi è piaciuto finora del 2025
Blog e dintorni…
Come mi ripromettevo, non ho mai “abbandonato” i libri che avevo letto mesi prima e non ancora recensito. Magari non sono stata precisa quanto avrei voluto, magari ci ho messo un po’ di più a fare la recensione, ma c’è anche da dire che scrivere sensazioni ed impressioni più profonde, passato l’hype, ha il suo perché. Io da sempre sono della scuola del non lasciare perdere le “recensioni arretrate” a favore delle novità, perché ogni libro ci lascia qualcosa – anche in negativo – ed è giusto dargli spazio. Non ho cambiato idea, anzi.
Sono riuscita ad alternare più generi, dal giallo al romance, dallo storico ai classici. Ho anche proseguito con la buona abitudine di scegliere una o due letture d’intrattenimento dopo una lunga sequenza di letture toste. Le promozioni online per il Kindle mi hanno molto aiutata in questo senso.
Ho iniziato il progetto letterario su Shakespeare (a questo link) e siamo già a quattro tappe su sei!
Anche se a periodi (l’inverno è stato più statico, la primavera molto più stimolante), ho avuto l’occasione di partecipare ad un buon numero di eventi culturali. Mostre, installazioni, letture nel parco, e soprattutto firmacopie. È andata un po’ meno bene per quanto concerne il teatro ma lì per me la stagione di punta è quella che va dall’autunno al Natale, quindi si vedrà.
E poi…
Il primo semestre di questo 2025 mi ha portato delle – anche se piccole, quasi quotidiane – belle soddisfazioni sul lavoro. Sentirsi più felici di quel che si fa ogni giorno fa la differenza.
Anche questa volta – e non è per niente scontato, specie dopo i due anni di “videolezione” in pandemia – l’anno ballerino si è concluso con un bello spettacolo.
Ho passato tanto tempo, anche in semplicità, con le persone più importanti per me.
Dal
punto di vista di viaggi e co., sapete già che sono molto fortunata
tra la casina al mare e la possibilità di fare gite fuori porta in
zona (quest’anno non sono mancate). Se un giorno mi butterò in
qualcosa di più avventuroso ve lo farò sapere! Anche se forse non è il caso di far nevicare in agosto...
Cosa potrebbe migliorare nella seconda metà dell’anno
Blog e dintorni…
Ho visto qualche film in streaming, ed ho recuperato qualche cinema estivo, ma principalmente l’ho fatto negli ultimi due mesi. Prima è stato un po’ complicato. Mi piacerebbe “rivitalizzare” la rubrica dei consigli cinematografici (Link), ma per ora riesco a fare poco di più che scegliere un film al mese per i Preferiti. Vedremo…
Sono complessivamente soddisfatta della rubrica Spazio Scrittura Creativa (Link), tra la serie di mini fanfiction a tema Harry Potter, le mie vecchie poesie che ho rimaneggiato (con un risultato che mi è piaciuto) e racconti che sono una sorta di pagina di diario per me. Però in passato (anche con la rubrica condivisa, di cui trovate i post a questo link) avevo una vena creativa che mi soddisfava di più, davo vita a più personaggi. Forse questo è un periodo in cui scrivo più per esprimermi (anche dietro a degli alter ego) che per volare con la fantasia. Ci può stare, ma mi piacerebbe mediare di più tra le due cose.
Avrei voluto interagire di più con i profili che mi piacciono, ma mi rendo conto che il più delle volte scambio commenti con chi “conosco” (anche online) da un bel po’, o con chi gentilmente prende l’iniziativa. In generale su Blogspot va meglio, ci si riesce a “buttare” con un piccolo commento, anche chi non è proprio estroversa come me,. e quasi sempre si ha una risposta. Altrimenti, su Instagram e TikTok, è difficile andare oltre un like… alcuni profili sono grandi, è difficile essere anche considerate. Ma sono io che probabilmente devo impegnarmi di più in questo senso.
E poi…
Periodicamente la mia casetta mi ha messo alla prova, tra una lampada esplosa dal nulla (no comment), armadi che si sono ribellati all’accumulo di anni, lo scarico del bagno che ogni tanto si fa sentire, il condizionatore del salotto che ormai buttava fuori più polvere che aria e le formiche che evidentemente sono affezionate. Ma fa parte della vita adulta, no? Forse per l’autunno dovrò programmare un altro lavoro, ma con calma…
L’autunno lavorativo è come sempre incerto, ma è così ormai da anni. Forse a questo giro, per vari motivi, sono un po’ più abituata e fiduciosa.
Che cosa (almeno per ora) non ha funzionato
Blog e dintorni…
Nonostante il buon proposito, non ho letto nulla di extrauropeo. E dire che seguo degli ottimi profili che consigliano di tutto e di più in merito. È che ho sempre l’impressione che per comprendere bene delle culture così lontane dalla mia ci vogliano o tanta concentrazione, o delle competenze specifiche, o entrambe le cose. E un po’ mi scoraggio. Ma magari l’estate – o la freschezza dell’autunno – aiuteranno…
Alla fine anche quest’anno ho rinunciato alle grandi fiere del libro di primavera, tra Bookpride a Milano ed il Salone a Torino. Vero che si sono messi di traverso altri impegni – la festa del paese, per me una tradizione importante, nel primo caso, e dogsitting al sabato e prove generali di danza la domenica, nel secondo – però non mi va di dare “la colpa” ad agenti esterni, perché la verità è che sono per me eventi un po’ pesanti da vivere, specie per chi sta tanto in piedi al lavoro ed in primavera ha pure il periodo clou del suo sport. Mi vergogno un po’ a dirlo – sono vecchia, lo so -, però insomma, se certe cose venissero organizzate da un punto di vista logistico migliore, ne gioveremmo tutti. È vero che la passione sostiene l'animo, ma pure il corpo ha le sue esigenze. E a giudicare da quello che ho visto sul BookTok a maggio a proposito di Torino, non sono l’unica a pensarla così.
E poi…
I momenti no ci sono sempre, è inevitabile, ma per ora mi sento di rassicurarvi e di “incrociare le dita”… per il primo semestre del 2025 non ho niente di particolare da dichiarare.
Il che ci porta a quello che per me sei mesi fa era il “buon proposito principale”: tenere Gioia al timone. Ci sono riuscita?
La risposta è: “nel complesso sì, ma ho anche trovato un modo per farla lavorare di meno”.
Mi spiego meglio: già due anni fa vi parlavo del mio proposito di pensare di più a me stessa, ma – dopo mesi di tentativi più o meno fruttuosi - mi sono resa conto che non avrei mai potuto farlo senza lasciar andare situazioni che non erano più in sintonia con quello che ero diventata – si parla tanto di maturazione nel corso dei vent’anni, ma vogliamo parlare del gap tra 30 e 35? per me è stata una lunga, pazzesca strettoia di crescita – o che addirittura mi ostacolavano.
Così ho iniziato questo 2025 un po’ più “priva”, ma anche sollevata. E mi sono resa conto che non avevo più quel bisogno di evadere o di ritagliarmi spazi per me che ho avuto spesso l’anno scorso. Gioia non doveva stra lavorare: anche i semplici momenti di relax a fine giornata hanno riacquistato il sapore della libertà. Forse anche per questo sono arrivata a giugno… abbastanza stanca, sì, ma non come altri anni. I pesi sulle spalle, a volte, sono proprio metaforici, ma non significa che non siano pesanti da portare.
Ecco, è questo che vi auguro per questo agosto: una pausa estiva di vera libertà, quella che vi consente di essere leggeri nel corpo e nell’anima, di essere sfacciatamente improduttivi perché ce lo meritiamo, di mettere voi stessi al primo posto perché ne trarrete beneficio prima voi e poi anche i vostri cari, di fare quel che vi pare senza pensare ai se ed ai però, di trovare la vostra ricetta della felicità.
Noi ci risentiamo a fine mese per il recap di agosto e delle vacanze,
e nel frattempo… BUONA ESTATE!
Silvia