Due romanzi d'inchiesta di Alessandro Micheletti e Saidou Moussa Ba
Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture… per autori”, oggi vi presento due romanzi editi dalla De Agostini e appositamente pensati per le scuole e per gli studenti.
Si tratta di La promessa di Hamadi e La memoria di A., due storie entrambe ambientate nella contemporaneità e dedicate al tema dell’immigrazione, anche se con modalità differenti. Io ho scovato questi due romanzi nella libreria di famiglia e sono rimasta positivamente colpita non solo dal modo in cui queste storie sono state raccontate, ma anche da come si presentano i volumi. Oltre al romanzo in sé, ci sono un inserto con delle immagini, un’ampia sezione di attività da svolgere sia in classe che a casa ed una serie di approfondimenti che permettono ai lettori di conoscere meglio alcune questioni sociali e di attualità.
Purtroppo la mia edizione è un po’ vecchia, ma so per certo che questi due romanzi sono stati ristampati in una nuova versione, e la De Agostini solitamente prepara con cura le letture didattiche, quindi credo che non resterete comunque delusi.
Vediamo meglio insieme trame e personaggi!
La promessa di Hamadi
I protagonisti di questa struggente storia sono due fratelli poco più che ventenni, Semba (la voce narrante) ed il maggiore Hamadi. Essi vivono vicino a Dakar, nel Senegal, ma la loro vita è dura e manca persino il necessario.
Nel momento in cui Hamadi si sposa, e sua moglie rimane incinta, il bisogno di soldi diventa ancora più impellente. Il ragazzo, allora, decide di seguire le orme di tanti suoi parenti più anziani e di compiere il “grande viaggio” attraverso l’oceano.
Semba è scettico: l’Europa è un mistero di cui parlano i loro concittadini, il più delle volte con apprensione e paura, e da quando loro padre è morto lui ed Hamadi si sono sempre più legati l’uno all’altro. Hamadi, però, sente che è la strada più giusta da percorrere, e si imbarca.
Semba sta ancora cercando di farsene una ragione, quando, una notte, un presagio funesto lo spaventa. Egli crede molto in questo genere di segni, ai quali il suo popolo si affida spesso, e non ha dubbi: Hamadi è in pericolo mortale.
Poco dopo, Semba si trova a sua volta su una nave, diretto in Italia. Il viaggio è pericoloso, pieno di difficoltà, ed egli viene rimandato indietro più volte, ma alla fine riesce a sbarcare. Tuttavia, egli è ignaro delle difficoltà che lo attendono: la vita nelle baracche, il faticoso lavoro nei campi, il caporalato, gli enormi problemi che si creano anche solo per reperire del cibo ed un tetto sopra la testa, la difficile vita come venditore ambulante, la lotta per non essere cacciati via dal paese, i pregiudizi dell’uomo bianco...e tanto altro ancora.
La promessa di Hamadi è una storia “esemplare” di tutto ciò che può accadere a chi è migrante ed arriva in Italia in cerca di fortuna. Hamadi, Semba e tanti altri sbarcano con molta determinazione e con il sogno di una vita migliore, ma si ritrovano di fronte a problematiche delle quali ignoravano perfino l’esistenza. I tanti temi importanti ed attuali del romanzo sono approfonditi e spiegati nel dossier che costituisce la seconda parte del volume, con tanto di articoli di attualità e spunti di riflessione. Lo stile è adatto a dei lettori giovanissimi, ma perfetto anche per gli adulti. Sono sicura che questa storia vi commuoverà!
La memoria di A.
Antonio ha quattordici anni, vive a Milano e gli piacerebbe studiare lingue. Riguardo alle altre culture, però, ha delle idee piuttosto confuse: vive in una periferia dove ci sono tante minoranze e le famiglie italiane intorno a lui mal tollerano quella che viene da loro definita “invasione”. I suoi genitori sfoderano tutto il repertorio del Io non sono razzista ma… e da settimane lottano affinché il Comune rinunci alla costruzione di un luogo d’accoglienza per migranti nel loro quartiere.
In programma, per quell’agosto, c’è un viaggio in Germania, dai loro parenti che vivono lì, ma un brutto imprevisto rischia di annullare il viaggio per tutta la famiglia. Dopo qualche tentennamento, però, Antonio si decide ad accompagnare il nonno Guerino, il quale, più di tutti, sembra avere un forte desiderio di partire.
Appena arrivato in Germania, Antonio si rende conto subito che i suoi parenti emigrati lì hanno fatto carriera ed hanno comprato delle belle case, ma anche che sono rimasti piuttosto provinciali e pieni di pregiudizi. Uno dei suoi cugini sta per sposarsi con una tedesca e gli zii sono disposti a spendere a spandere pur di non fare la figura dei volgari italiani.
Un giorno, quasi per caso, Antonio si trova nei guai con un gruppo di neo-nazisti e viene salvato da un ragazzo extracomunitario. Egli conosce così gli abitanti della periferia della città: slavi, arabi, magrebini e tante altre minoranze che cercano di andare avanti come possono. Per la prima volta, Antonio sperimenta la cordialità di queste persone e si rende conto di quello che provocano i pregiudizi di alcuni italiani, come i suoi genitori.
Mentre il ragazzo fa le sue scoperte, nonno Guerino è in missione: egli, infatti, è in cerca di una famiglia di ebrei tedeschi che ha conosciuto personalmente, con i quali ha condiviso la passione per la musica. Egli è quasi sicuro che alcuni di loro siano stati deportati ad Auschwitz, ma ha fondati motivi per credere che qualcuno sia sopravvissuto, anche se non sarà facile ritrovarlo…
La memoria di A. riprende il discorso già iniziato con La promessa di Hamadi e lo allarga. Non si parla più soltanto di migranti che arrivano in Italia, ma anche degli italiani stessi, che a loro volta, in passato, hanno dovuto cercare fortuna altrove, e che anche oggi, spesso loro malgrado, attuano quella che comunemente si chiama fuga di cervelli. Ci sono anche tanti riferimenti a pericolose situazioni politiche, come la nascita dei neo-nazisti e l’intolleranza di chi non accetta chi è diverso.
Anche questo volume, come l’altro, è corredato da tanti approfondimenti e da materiale didattico, il che lo rende un’ottima lettura per la scuola… ma non solo.
Come avrete capito, vi consiglio moltissimo questi romanzi, che non conoscevo, ma che mi hanno stupito in positivo per tanti buoni motivi.
Voi li conoscete? Vi sono piaciuti?
Avete letto qualcos’altro della collana didattica della De Agostini?
Ditemi la vostra…
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Non conoscevo questi libri ma poiché la tematica mi interessa, li terrò presente, soprattutto il primo :)
RispondiEliminaCiao Angela! Spero che ti piaceranno, allora :-)
EliminaÈ un argomento molto interessante, grazie per la segnalazione. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Sono contenta che questi argomenti ti abbiano interessato :-)
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