Un viaggio tra '800 e '900 a Palazzo Reale
Cari
lettori,
oggi,
per la nostra rubrica “Consigli artistici”, vi parlo di una
mostra molto particolare che ho visitato qualche settimana fa.
Si
tratta di un insieme di raccolte private che sono state fuse tra di
loro fino a creare un’unica collezione, che risiede stabilmente in
un museo di Philadelphia e che per pochi mesi viene ospitata qui a
Milano, a Palazzo Reale.
L’esposizione
ospita opere più o meno conosciute di grandissimi artisti del XIX e
XX secolo. Per sapere quali, non resta che leggere!
I
fondatori
Siamo
in pieno ‘800 e Mary Cassatt è una pittrice impressionista che
cerca di farsi conoscere nell’ambiente parigino. Dopo qualche anno
di gavetta, riesce ad attirare l’attenzione di Degas ed inizia ad
esporre insieme ad altri pittori celebri.
A
Mary, però, non basta l’attività artistica: ella vorrebbe
investire sugli impressionisti, creare una piccola collezione che
contenga le sue stesse opere e quelle di chi stima di più.
Proprio
per questo motivo ella coinvolge il fratello Alexander, ingegnere
ferroviario che dispone di grande ricchezza. Egli, essendo anche un
uomo con una grande cultura, accetta subito la proposta della sorella
e crea un primo nucleo della collezione, dedicato, com’è facile
immaginare, all’impressionismo francese.
Dopo
la morte dei due fratelli, la responsabilità di questa raccolta di
opere passa di mano in mano, tra famiglie ricche e molto colte. Essa
si evolve insieme ai suoi proprietari: il XIX secolo cede il passo al
XX, molte altre correnti artistiche diventano protagoniste della
collezione.
L’impressionismo
La
prima sezione della mostra è dedicata a tutti coloro che sono stati
amici e colleghi di Mary Cassatt, la fondatrice. Possiamo ammirare un
solo quadro della donna, che, come già detto, è stata anche
pittrice. nell’unica sua tela esposta, una figura femminile indossa
un abito di una bellissima tonalità rosata sullo sfondo di un
teatro.
Due
sono i temi dominanti: il paesaggio en pleir air ed il
ritratto.
Per quanto riguarda il primo, c’è una grande varietà di
soggetti: il giardino con il ponte giapponese per Monet, la piazza
del mercato per un ormai anziano Pissarro, barche sul mare per Manet,
la Parigi di Haussmann per Renoir.
Il
secondo tema, invece, è declinato soprattutto al femminile, dalle
classiche ballerine di Degas, passando per le modelle predilette,
fino ad arrivare alle mogli e compagne di vita.
Van
Gogh e Gauguin agli esordi
Una
piccola stanza dell’esposizione è dedicata a due grandi nomi
appartenenti alla seconda metà del 1800: Van Gogh e Gauguin.
Le
tele esposte colpiscono il visitatore perché sembrano non
appartenere ai due celebri pittori, tanto lo stile è diverso da
quello universalmente noto.
Di
Gauguin colpisce una natura morta con un vaso di roselline che, ad
una prima occhiata, si potrebbe attribuire a qualsiasi pittore
impressionista, ma non certo a lui. Quest’opera ovviamente è stata
dipinta prima del viaggio a Tahiti che gli cambierà vita e stile
pittorico.
Van
Gogh, invece, ha lasciato alla collezione alcuni ritratti di una
famiglia contadina che presentano qualche tratto di quello che sarà
il suo stile, ma appartengono ancora ad una fase di osservazione e di
ricerca.
Di
sicuro questa piccola sezione è una delle più originali della
mostra.
L’inizio
del XX secolo e le avanguardie
La
seconda parte della mostra è dedicata ad alcuni grandi nomi del
‘900, e comprende opere che sono state acquistate dai proprietari
successivi ai fratelli Cassat.
Per
quanto riguarda l’inizio del XX secolo, è la pittura a fare la
parte del leone: ci sono tele di Braque, coloratissimi quadri di
Matisse, un bellissimo dipinto di Chagall raffigurante lui e la
moglie poco dopo il matrimonio.
Anche
la scultura ha però un suo spazio, tra il busto di un giullare di
Picasso ed una figura intera maschile di Rodin, che pare essersi
ispirato proprio al suo finanziatore ed alla sua notevole
muscolatura.
Cubismo,
astrattismo, surrealismo
Le
ultime due stanze dell’esposizione consentono al visitatore di
terminare il suo viaggio artistico con delle opere che rappresentano
in pieno le correnti artistiche più importanti del pieno ‘900.
L’opera
più simpatica ed originale è la scultura di un artista dell’Europa
dell’Est, intitolata “Il bacio”, composta da due cubi vagamente
antropomorfi ed in atteggiamento affettuoso.
Non
manca Picasso, con alcune tele del suo periodo cubista, affiancate ad
opere di Klee e di Kandinskij. La mostra dà spazio anche al
surrealismo, con due stravaganti tele di Mirò e di Dalì.
Non
vi nascondo che questa “esplorazione artistica” con tanti grandi
nomi del XIX e XX secolo mi è molto piaciuta!
Avete
tempo fino al 2 settembre per visitarla :-)
Spero
tanto di avervi interessato!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Davvero curioso Il bacio di Brâncuşi... mi ha fatto venire in mente certe inquietanti sculture azteche :)
RispondiEliminaLe forme e i colori di Kandinskij mi sono sempre piaciuti.
Grazie Silvia per questo mini-tour d'arte :)
Ciao! Io non conoscevo quell'opera...ma devo dire che ha una sua attrattiva, visto che alla mostra le giravano tutti intorno! In generale, c'erano moltissimi quadri colorati :-)
EliminaCiao Silvia, non ho ancora visto la mostra ma conto di farlo!
RispondiEliminaCiao! Se riuscite tu e Mara andate, è davvero bella!
EliminaCara Silvia, molto interessante questa mostra peccato sia molto lontano.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! So che purtroppo per te è un po' lontana… diciamo che te l'ho fatta conoscere a distanza, dai! Buona giornata :-)
EliminaLa sezione delle opere di Van Gogh e Gauguin mi incuriosisce molto 😊 grazie per questo "viaggio nell'arte"! 😊 Ti ho nominato per un tag estivo ➡ http://gattaracinefila.blogspot.com/2018/06/tag-le-mie-estati-del-passato-tra-witch.html
RispondiEliminaCiao Vanessa! Ho visto il tuo tag e penso che pubblicherò la mia "versione" giovedì 21, che è proprio il solstizio! Grazie per la nomination :-)
EliminaNe avevo sentito parlare di questa mostra, che deve essere davvero interessante, i miei gusti, però, si fermano sulla soglia del cubismo, astrattismoe surrealismo. Grazie mille Silvia e buona fine di giornata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Anche io per anni ho trovato difficile da comprendere l'arte del XX secolo, specie dagli anni '50 in poi. Poi per fortuna alla Specialistica ho scelto un corso che mi ha un po' aiutato a capire… :-)
EliminaMi piacerebbe visitarla, anche perché sono una grande estimatrice dei pittori impressionisti. Purtroppo è un po' troppo lontana da dove vivo io.
RispondiEliminaCiao...grazie per esserti iscritta ai miei lettori fissi! Tu da dove vieni?
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