Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “L’angolo della poesia”, oggi vi vorrei
proporre una serie di componimenti dedicati ad una delle mie più
grandi passioni: la danza.
Come
ho già raccontato in questo tag, pratico danza moderna da quando
andavo alle scuole medie. Per me si tratta di una passione
irrinunciabile, e di recente ho anche deciso di ampliare i miei
orizzonti con un corso di latino americano-aerobica che frequento al
lunedì e che mi sta piacendo molto.
Queste
poesie mi hanno molto colpito e spero che piacciano anche a voi!
Piccolo
valzer viennese, di Federico Garcìa Lorca
(La
scuola di danza, di Edgar Degas)
A
Vienna ci sono dieci ragazze,
una
spalla dove singhiozza la morte
e
un bosco di colombi disseccati.
C’è
un frammento del mattino
nel
museo della brina.
C’è
un salone con mille finestre.
Ahi,
ahi, ahi, ahi!
Prendi
questo valzer con la bocca chiusa.
Questo
valzer, questo valzer, questo valzer,
di
sì, di morte e di cognac
che
bagna la coda in mare.
T’amo,
t’amo, t’amo
con
la poltrona e col libro morto,
nel
malinconico corridoio,
nell’oscura
soffitta del giglio,
nel
nostro letto della luna
e
nella danza che sogna la tartaruga.
Ahi,
ahi, ahi, ahi!
Prendi
questo valzer con la cintura spezzata.
A
Vienna ci sono quattro specchi
dove
giuocano la tua bocca e gli echi.
C’è
una morte per piano
che
tinge d’azzurro i ragazzi.
Ci
sono mendicanti sui tetti.
Ci
sono fresche ghirlande di pianto.
Ahi,
ahi, ahi, ahi!
Prendi
questo valzer che muore nelle mie braccia.
Perché
t’amo, t’amo, amor mio,
nella
soffitta dove giuocano i bambini,
sognando
vecchie luci d’Ungheria
nei
rumori della tiepida sera,
vedendo
pecore e gigli di neve
nel
silenzio oscuro della tua fronte.
Ahi,
ahi, ahi, ahi!
Prendo
questo valzer del “t’amo sempre”.
A
Vienna ballerò con te
con
una maschera
di
testa di fiume.
Guarda
che rive di giacinti!
Lascerò
la mia bocca tra le tue gambe,
l’anima
in fotografie e gigli
e
nelle onde oscure del tuo passo
voglio,
amor mio, amor mio, lasciare
violino
e sepolcro, i nastri del valzer.
Da
Monologhetto, di Giuseppe Ungaretti
(Danza
a Bougival, di Auguste Renoir)
Ovunque,
per la scala della nave,
per
le strade gremite,
sui
predellini del tramvai,
non
c’è nulla che non balli,
sia
cosa, sia bestia, sia gente,
giorno
e notte, e notte
e
giorno, essendo Carnevale.
Ma
meglio di notte si balla,
quando,
uggiosi alle tenebre,
dalla
girandola dei fuochi, fiori,
complici
della notte,
moltiplicandone
gli equivoci,
tra
cielo e terra grandinano,
screziando
la marina livida.
Si
soffoca dal caldo:
l’equatore
è a due passi.
Non
penò poco l’Europeo a assuefarsi
alle
stagioni alla rovescia,
e,
più che mai, facendosi
il
suo sangue meticcio:
non
è Febbraio il mese degli innesti?
E
ancora più penò,
il
suo sangue, facendosi mulatto
nel
maledetto aggiogamento
d’anime
umane a lavoro di schiavi;
ma,
nella terra australe,
giunse
alla fine a mettere un solleone,
la
propria più inattesa maschera.
Non
smetterà più di sedurre
questo
Febbraio falso,
e,
fradici
di sudore e lezzo,
stralunati
si balli senza posa
cantando
di continuo, raucamente,
con
l’ossessiva ingenuità qui d’uso…
Gran
valzer, di Herman Hesse
(Festa
della corte viennese, Wilhelm Gause)
Una
sala chiara di candele
e
suono di speroni e oro d’alamari.
Nelle
mie vene pulsa il sangue.
Fanciulla
mia, dammi il boccale!
E
adesso al ballo! Infuria il valzer;
infiammato
dal vino arde il mio petto
avido
di ogni piacere non goduto.
Alle
finestre nitrisce il mio cavallo.
E
alle finestre la notte ammanta
l’oscuro
campo. Ci porta di lontano
il
vento un echeggiare di cannoni.
Ancora
un’ora prima della battaglia!
«Danza
più svelto, tesoro, il tempo
dilegua
e la tempesta piega i giunchi
che
saranno il mio letto questa notte.»
Forse
letto di morte. «Evviva
musica!»
Con
sorsi ardenti beve il mio sguardo
la
bella giovane e rossa vita,
beve
senza saziarsi alla sua luce.
Ancora
un ballo! Come si estingue con lo splendore
delle
candele suono e passione, intreccia mesto
il
raggio lunare la sua corona di morti amare.
«Evviva
musica! Alla danza vacilla la casa,
strepita
concitata la spada alla colonna».
Alle
finestre nitrisce il mio cavallo.
Danza
nell’orto della Petenera, di Federico Garcìa Lorca
(Scuola
di danza-2, Edgar Degas)
Nella
notte dell’orto
sei
gitane
vestite
di bianco
danzano.
Nella
notte dell’orto
incoronate
di
rose di carta
e
di busnaghe.
Nella
notte dell’orto,
i
loro denti di madreperla
incidono
l’ombra
bruciata.
Nella
notte dell’orto,
le
loro ombre si allungano,
e
toccano il cielo
viola.
Canto
alternato per la danza, di Johannes W.Goethe
(Ballo
in città, Auguste Renoir)
GLI
INDIFFERENTI
Vientene,
o bella, vien meco alla danza,
la
danza il giorno della festa abbella;
se
il mio tesor non sei, puoi diventarlo,
se
nol diventerai, balliamo o bella.
Vientene,
o bella, vien meco alla danza,
la
danza il giorno della festa abbella.
GLI
AMANTI
Senza
te, caro, che sarian le feste?
Senza
te, dolce, che sarian le danze?
Non
ballerei se ‘l mio tesor non fossi,
se
‘l fossi sempre, io vivrei sempre in festa.
Senza
te, caro, che sarian le feste?
Senza
te, dolce, che sarian le danze?
GLI
INDIFFERENTI
Essi
faccian l’amore e noi danziamo:
languido
amore delle danze è schivo.
Noi
giocondi intrecciamo giri e carole
e
sfuggan gli altri nell’oscuro bosco.
Essi
faccian l’amore e noi danziamo,
languido
amore delle danze è schivo.
GLI
AMANTI
Danzino
pur: noi passeggiam frattanto,
ch’è
la celeste danza dell’amore,
amor
ch’è presso i loro scherni intende
e
presto ne farà le sue vendette.
Danzino
pur: noi passeggiam frattanto,
ch’è
la celeste danza dell’amore.
Balliamo
ormai tutt’e tre, amiche di Airas Nunez
(Ballo
in maschera all’Opéra, Edouard Manet )
Balliamo
ormai tutt’e tre, amiche,
all’ombra
dei noccioli fioriti,
e
chi grazia avesse come noi graziose,
amando
amico,
all’ombra
dei noccioli fioriti
verrà
a ballare.
Balliamo
ormai tutt’e tre, sorelle,
qui
sotto il ramo di questi noccioli,
e
chi fosse leggiadra come noi leggiadre,
amando
amico,
qui
sotto il ramo di questi noccioli
verrà
a ballare.
Mio
Dio, amiche, sotto il ramo in fiore
balliamo
finché dell’altro si faccia,
e
chi fosse bella come noi lo siamo,
amando
amico,
qui
sotto il ramo, sol che noi balliamo,
verrà
a ballare.
Spero che questa carrellata di poesie vi sia piaciuta.
Per me questa settimana è dedicata alla danza… domani sera ho lo spettacolo!
Quale componimento vi ha colpito di più? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, dopo la grande fila di poesie, la bellezza del valzer viennese.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Pensa che domani sera alcune mie amiche si esibiranno in un omaggio a Strauss, il maestro del valzer viennese! Avranno dei bellissimi costumi bianchi e blu cobalto :-) Buon pomeriggio anche a te!
EliminaDanza nell’orto della Petenera, così concisa e quasi fiabesca, mi ricorda danze di fate ;)
RispondiEliminaQuesta carrellata mi ha fatto anche ripensare, per associazione di idee, a Ripenso il tuo sorriso di Montale, dedicata al ballerino russo Kniaseff e al centro di una clamorosa gaffe del Ministero dell'Istruzione in occasione della maturità 2008.
In bocca al lupo per domani sera ;)
Ciao! Puoi non credermi, ma io ho fatto la Maturità proprio nel 2008 (un decennio fa, aiuto!) ed ho scelto proprio questa poesia per la prima prova. Nonostante tutto, ricordo con piacere questo bellissimo componimento!
EliminaE' vero che sei classe '89! Beh, io sono del '90, quindi comprendo :P
EliminaHo sempre amato e ammirato coloro che sanno ballare e soprattutto danzare la danza classica e quindi questo tuo post mi piace tantissimo, nelle immagini, belle, e nei versi, bellissimi e pensa che nonostante la mia età cerco di fare un pochettino di danza, che non può che fare bene. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Fai benissimo, secondo me ballare fa bene a corpo ed anima a tutte le età! Buona serata :-)
Eliminail mondo della danza è lontano dai miei "campi di esperienza" (e di interesse, ahimè) però i quadri che hai inserito sono ricchi di fascino e le poesie, che non conoscevo, molto belle!!
RispondiEliminain bocca al lupo per domani!!
Ciao Angela, crepi il lupo! Sono contenta che il post ti piaccia :-)
EliminaCiao Silvia, non conoscevo le poesie, ma sono molto belle, così come i dipinti! In bocca al lupo per il saggio :-)
RispondiEliminaCiao!! Crepi il lupo :-) :-)
EliminaLe poesie abbinate ai quadri sono perfette 😊 mi piace il quadro "Ballo in città" di Renoir. Come è andato il saggio?
RispondiEliminaCiao Vanessa! è andato alla grandissima, grazie! Sono veramente contenta :-)
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