Il teatro di Eduardo De Filippo in scena al Carcano
Cari
lettori,
il
post odierno è dedicato ai “Consigli teatrali”, e, in modo
particolare, al primo spettacolo della stagione di prosa 2017-2018 al
Teatro Carcano di Milano: Filumena Marturano.
Come
vi avevo anticipato in questo post di presentazione, l’offerta del
Carcano di quest’anno è davvero variegata ed interessante, ed il
capolavoro di Eduardo De Filippo, in bilico tra il dramma e la
commedia, è una conferma della validità delle proposte.
Vediamo
insieme lo spettacolo nel dettaglio!
La
storia di Filumena e Domenico
Domenico
Soriano, personaggio di spicco della Napoli benestante, convive da
anni con Filumena Marturano, una ex prostituta che lo assiste, giorno
dopo giorno, come se fosse la sua legittima moglie.
Nel
momento in cui, però, Domenico tenta di allontanare Filumena per
sposare una giovanissima ragazza, la donna, vistasi in difficoltà
dopo aver sopportato per anni molte disavventure, architetta uno
stratagemma per far valere i suoi diritti. Ella, infatti, si finge in
punto di morte e costringe Domenico, come ultimo desiderio, a
sposarla.
L’uomo
cade nel tranello, ma, quando scopre che la donna non è affatto in
pericolo di vita, si infuria e cerca degli avvocati per
l’annullamento.
Filumena,
che non si rassegna, decide di rivelare a Domenico il suo segreto:
ella ha avuto tre figli, che ora sono uomini adulti e non sono a
conoscenza né dell’identità della madre né della loro
fratellanza, ed uno di loro ha come padre biologico proprio Soriano.
Quale
sarà dei tre? E che ruolo avrà questa storia nel destino di
Filumena?
Eduardo
De Filippo ce lo racconta, con grande arguzia e delicatezza.
Indimenticabili attori
principali...
La
vera star di questa rappresentazione è Mariangela D’Abbraccio, la
cui interpretazione conferisce grandissima intensità al personaggio
di Filumena.
Ciò
che, secondo me, affascina maggiormente lo spettatore è la capacità
di raccontare e di tenere legato a sé il pubblico con il potere
della parola.
Quando
Filumena rivela ai suoi tre figli di essere la loro vera madre, cerca
di spiegare loro il motivo del suo silenzio durato molti anni, e
rievoca la sua gioventù fatta di miseria e desideri frustrati e le
circostanze che l’hanno portata ad essere una prostituta. La sua
storia è piena di dolore e di rimpianti, eppure ella, con pochi
dettagli e gesti significativi, lascia intendere che molto di quello
che le è successo sia stato semplicemente frutto del caso, oppure
l’unica alternativa di fronte al rischio di morire di fame e di
stenti.
Ottima
anche l’interpretazione di Geppy Gleijeses, che riesce a rendere
convincente un personaggio come Domenico Soriano, che non sempre è
facile da comprendere.
All’inizio
dello spettacolo, infatti, potrebbe sembrare che sia Filumena a
dipendere dall’uomo, e così è dal punto di vista della posizione
sociale.
Più
lo spettatore osserva Soriano, però, e più si rende conto che egli
non potrebbe vivere serenamente senza Filumena.
Egli, infatti,
coltiva l’irragionevole illusione di essere ancora giovane e di
poter continuare a condurre una vita fatta di eccessi e di
divertimenti; l’inaspettata paternità e la graduale rivalutazione
della donna con cui ha vissuto per oltre vent’anni, però, fanno sì
che egli apra gli occhi e scelga ciò che per lui è realmente
importante.
...e straordinari attori secondari
Se
Filumena è un personaggio prevalentemente drammatico, e Domenico
alterna momenti più seri ad altri più divertenti, sono i due
personaggi di “spalla” a regalare un’inaspettata comicità alla
narrazione: il tuttofare di Soriano e la cameriera della Marturano.
Essi
sono interpretati, rispettivamente, da Mimmo Mignemi, già visto in
serie tv come Il commissario Montalbano e La mafia uccide
solo d’estate, e da Nunzia Schiano, conosciuta da tanti come
l’arcigna mamma napoletana di Alessandro Siani in Benvenuti al
Sud.
Entrambi rendono pienamente giustizia ai due servitori di casa, indecisi tra il desiderio di continuare a servire i
loro padroni e l’esasperazione nel vedere che Filumena è disperata
e Soriano è convinto di essere ancora un ragazzo.
Per
questo motivo, forse, quando la vicenda inizia a risolversi per il
meglio, lo spettatore li vede molto sorridenti, persino più dei
protagonisti.
La
crisi della famiglia e la sua ricostruzione
Lo
scontro tra i due protagonisti è soprattutto ideologico e riguarda
le due diverse concezioni di famiglia che essi hanno.
Domenico
Soriano, infatti, è un uomo che si ritiene moderno, ma è ancora
intimamente ancorato all’ideale antiquato della famiglia borghese,
secondo il quale una relazione con una donna come Filumena non ha
alcuna importanza ed è necessario, dunque, formare una nuova
famiglia sposandosi con una donna giovane e con una buona posizione
sociale.
Filumena,
invece, fa capire a Domenico che egli ha già avuto una famiglia per
tutta la vita e non l’ha apprezzata come avrebbe dovuto.
Con
questa commedia, Eduardo De Filippo restituisce dignità anche alla
figura dei “figli della prostituta”, tradizionalmente disprezzati
dalla società, che invece mostrano di essere dei rispettabili
professionisti e padri di famiglia, molto comprensivi nei confronti
della madre che si è rivelata loro in età adulta.
Quest’opera,
scritta nel 1946, è una delle più significative del grande
drammaturgo, proprio perché sembra voler segnare un cambiamento di
società e di mentalità del popolo italiano. È come se Eduardo De
Filippo invitasse i suoi spettatori, a guerra finita, a tenere
stretto quel che resta della propria famiglia e dei propri affetti,
di qualunque natura essi siano.
Lo
spettacolo, già molto applaudito al Festival dei Due Mondi di
Spoleto nel 2016, resterà al Teatro Carcano fino a domenica 29
ottobre!
Avete
già visto questa rappresentazione?
Vi
è capitato di vedere altre versioni di questa grande opera di
Eduardo De Filippo?
Spero di avervi interessato!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
È una commedia famosa che però non ho avuto il piacere di gustar a teatro, cosa che mi piacerebbe fare!
RispondiEliminaCiao Angela! Sicuramente esistono tante versioni di questa famosa commedia...Eduardo De Filippo è in assoluto uno degli autori più rappresentati in Italia!
EliminaInteressante recensione! Non ho mai avuto il piacere di vedere quest'opera ma da tempo mi piacerebbe farlo!
RispondiEliminaCiao Virginia! Spero che riuscirai a vederla anche tu :-)
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