giovedì 19 ottobre 2017

FILUMENA MARTURANO

Il teatro di Eduardo De Filippo in scena al Carcano




Cari lettori,
il post odierno è dedicato ai “Consigli teatrali”, e, in modo particolare, al primo spettacolo della stagione di prosa 2017-2018 al Teatro Carcano di Milano: Filumena Marturano.


Come vi avevo anticipato in questo post di presentazione, l’offerta del Carcano di quest’anno è davvero variegata ed interessante, ed il capolavoro di Eduardo De Filippo, in bilico tra il dramma e la commedia, è una conferma della validità delle proposte.


Vediamo insieme lo spettacolo nel dettaglio!



La storia di Filumena e Domenico



Domenico Soriano, personaggio di spicco della Napoli benestante, convive da anni con Filumena Marturano, una ex prostituta che lo assiste, giorno dopo giorno, come se fosse la sua legittima moglie.

Nel momento in cui, però, Domenico tenta di allontanare Filumena per sposare una giovanissima ragazza, la donna, vistasi in difficoltà dopo aver sopportato per anni molte disavventure, architetta uno stratagemma per far valere i suoi diritti. Ella, infatti, si finge in punto di morte e costringe Domenico, come ultimo desiderio, a sposarla.

L’uomo cade nel tranello, ma, quando scopre che la donna non è affatto in pericolo di vita, si infuria e cerca degli avvocati per l’annullamento.


Filumena, che non si rassegna, decide di rivelare a Domenico il suo segreto: ella ha avuto tre figli, che ora sono uomini adulti e non sono a conoscenza né dell’identità della madre né della loro fratellanza, ed uno di loro ha come padre biologico proprio Soriano.

Quale sarà dei tre? E che ruolo avrà questa storia nel destino di Filumena?

Eduardo De Filippo ce lo racconta, con grande arguzia e delicatezza.



Indimenticabili attori principali...



La vera star di questa rappresentazione è Mariangela D’Abbraccio, la cui interpretazione conferisce grandissima intensità al personaggio di Filumena.
Ciò che, secondo me, affascina maggiormente lo spettatore è la capacità di raccontare e di tenere legato a sé il pubblico con il potere della parola.

Quando Filumena rivela ai suoi tre figli di essere la loro vera madre, cerca di spiegare loro il motivo del suo silenzio durato molti anni, e rievoca la sua gioventù fatta di miseria e desideri frustrati e le circostanze che l’hanno portata ad essere una prostituta. La sua storia è piena di dolore e di rimpianti, eppure ella, con pochi dettagli e gesti significativi, lascia intendere che molto di quello che le è successo sia stato semplicemente frutto del caso, oppure l’unica alternativa di fronte al rischio di morire di fame e di stenti.


Ottima anche l’interpretazione di Geppy Gleijeses, che riesce a rendere convincente un personaggio come Domenico Soriano, che non sempre è facile da comprendere.

All’inizio dello spettacolo, infatti, potrebbe sembrare che sia Filumena a dipendere dall’uomo, e così è dal punto di vista della posizione sociale.
Più lo spettatore osserva Soriano, però, e più si rende conto che egli non potrebbe vivere serenamente senza Filumena.
Egli, infatti, coltiva l’irragionevole illusione di essere ancora giovane e di poter continuare a condurre una vita fatta di eccessi e di divertimenti; l’inaspettata paternità e la graduale rivalutazione della donna con cui ha vissuto per oltre vent’anni, però, fanno sì che egli apra gli occhi e scelga ciò che per lui è realmente importante.



...e straordinari attori secondari



Se Filumena è un personaggio prevalentemente drammatico, e Domenico alterna momenti più seri ad altri più divertenti, sono i due personaggi di “spalla” a regalare un’inaspettata comicità alla narrazione: il tuttofare di Soriano e la cameriera della Marturano.

Essi sono interpretati, rispettivamente, da Mimmo Mignemi, già visto in serie tv come Il commissario Montalbano e La mafia uccide solo d’estate, e da Nunzia Schiano, conosciuta da tanti come l’arcigna mamma napoletana di Alessandro Siani in Benvenuti al Sud.

Entrambi rendono pienamente giustizia ai due servitori di casa, indecisi tra il desiderio di continuare a servire i loro padroni e l’esasperazione nel vedere che Filumena è disperata e Soriano è convinto di essere ancora un ragazzo.

Per questo motivo, forse, quando la vicenda inizia a risolversi per il meglio, lo spettatore li vede molto sorridenti, persino più dei protagonisti.



La crisi della famiglia e la sua ricostruzione



Lo scontro tra i due protagonisti è soprattutto ideologico e riguarda le due diverse concezioni di famiglia che essi hanno.

Domenico Soriano, infatti, è un uomo che si ritiene moderno, ma è ancora intimamente ancorato all’ideale antiquato della famiglia borghese, secondo il quale una relazione con una donna come Filumena non ha alcuna importanza ed è necessario, dunque, formare una nuova famiglia sposandosi con una donna giovane e con una buona posizione sociale.

Filumena, invece, fa capire a Domenico che egli ha già avuto una famiglia per tutta la vita e non l’ha apprezzata come avrebbe dovuto.


Con questa commedia, Eduardo De Filippo restituisce dignità anche alla figura dei “figli della prostituta”, tradizionalmente disprezzati dalla società, che invece mostrano di essere dei rispettabili professionisti e padri di famiglia, molto comprensivi nei confronti della madre che si è rivelata loro in età adulta.

Quest’opera, scritta nel 1946, è una delle più significative del grande drammaturgo, proprio perché sembra voler segnare un cambiamento di società e di mentalità del popolo italiano. È come se Eduardo De Filippo invitasse i suoi spettatori, a guerra finita, a tenere stretto quel che resta della propria famiglia e dei propri affetti, di qualunque natura essi siano.




Lo spettacolo, già molto applaudito al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2016, resterà al Teatro Carcano fino a domenica 29 ottobre!
Avete già visto questa rappresentazione?
Vi è capitato di vedere altre versioni di questa grande opera di Eduardo De Filippo?
Spero di avervi interessato!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

4 commenti :

  1. È una commedia famosa che però non ho avuto il piacere di gustar a teatro, cosa che mi piacerebbe fare!

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    1. Ciao Angela! Sicuramente esistono tante versioni di questa famosa commedia...Eduardo De Filippo è in assoluto uno degli autori più rappresentati in Italia!

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  2. Interessante recensione! Non ho mai avuto il piacere di vedere quest'opera ma da tempo mi piacerebbe farlo!

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    1. Ciao Virginia! Spero che riuscirai a vederla anche tu :-)

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