martedì 10 ottobre 2017

CINEFORUM INIZIO AUTUNNO 2017

La mia recensione dei film che ho visto



Cari lettori,
oggi ci dedichiamo ai nostri “Consigli cinematografici”. Con l’arrivo dell’autunno ho pensato al consiglio che mi hanno dato alcuni di voi, ovvero quello di inserire più post dedicati al cinema.

È già qualche anno che – tutte le settimane che riesco - frequento un cinecircolo in un paese vicino al mio (per chi abita in zona: si tratta del Cinema - Teatro San Giuseppe di Brugherio). La programmazione di quest’anno prevede non uno, ma ben due film a settimana, e personalmente ho sempre trovato l’offerta interessante e varia.


Ho pensato di raccontarvi i film che vedrò nel corso di questa rassegna, iniziata a settembre. Si tratta di pellicole un po’ particolari, lontane dai grandi numeri del botteghino, ma forse per questo un po’ più interessanti e meritevoli.


Oggi vi parlo dei film che ho visto in queste prime settimane di cineforum. Al di sotto della mia recensione ho messo una valutazione in stellette, che corrisponde a quella che noi spettatori lasciamo uscendo dal cinema.
In generale, per ora, sono piuttosto soddisfatta… vediamo film per film!



Adorabile nemica, di Mark Pellington



Harriet Lauler è una milionaria che, nel corso della sua vita, ha avuto una carriera sfavillante nel mondo della pubblicità, che però si è bruscamente interrotta, una famiglia, con la quale ha di fatto chiuso i rapporti, e molte conoscenze, tutte concordi nel trovarla insopportabile.

Rimasta sola ed ossessionata dalla sua mania del controllo, prende un’insolita decisione: farà scrivere il suo necrologio prima che avvenga la sua morte, in modo che esso sia esattamente come lei lo vuole. Per questo motivo assume Anne, una ragazza addetta proprio ai necrologi sul giornale locale.

Il primo approccio non è dei migliori: Anne non riesce a trovare una sola persona che parli bene di Harriet e quest’ultima è incontentabile. Le due donne allora decidono di partire da un approccio diverso: visto che la vita di Harriet non è ancora terminata, in che modo ci si può dare da fare per renderla memorabile?


Shirley MacLaine e Amanda Seyfried danno vita ad una commedia un po’ divertente ed un po’ amara, che riflette non solo sulla memoria, ma anche e soprattutto sulla solitudine, problema che non coinvolge solo Harriet.

Simpatico il personaggio della bambina che viene “adottata” dall’irascibile vecchietta e piacevole il tema della musica indipendente, che accompagna tutto il film.

Molto buona l’interpretazione della Seyfried, fantastica quella della MacLaine.


Valutazione: 4 stelle



Cuori puri, di Roberto De Paolis



In una cittadina di periferia del centro Italia vivono Agnese e Stefano, due giovani insoddisfatti che vorrebbero uscire dalle loro prigioni invisibili.
Lei, 18 anni appena compiuti, vive con una madre single che ha trovato nella parrocchia una famiglia e che la obbliga a partecipare a svariate iniziative religiose, impedendole, al contempo, di frequentare qualsiasi ragazzo.

Lui, 25 anni, ha i genitori che rischiano di essere sfrattati, qualche precedente penale e un incarico quanto mai precario come custode di un parcheggio che è l’unico sostentamento familiare.

L’incontro tra i due ragazzi fa nascere un sentimento che diventa anche un’alleanza, una sorta di ribellione contro tutti i loro “carcerieri” ed una disperata ricerca di un mondo più giusto.


Una storia a metà strada tra il romanzo rosa per teenager ed il dramma sociale, fresca e coinvolgente. Le uniche pecche di quello che resta comunque un bel film sono l’uso del dialetto in alcune scene (che senza sottotitoli è un po’ ostico per noi milanesi) ed alcuni stereotipi del binomio “brava ragazza/cattivo ragazzo”, anche se il più delle volte il tema è sviluppato in modo originale.


Valutazione: 3 stelle



American Pastoral, di Ewan McGregor



All’interno della cornice di una rimpatriata tra vecchi compagni di scuola viene narrata la storia di quello che, al tempo, era l’idolo del liceo: Seymour Levov, detto “Lo svedese”. La maggior parte delle persone lo ricorda come un uomo al quale la vita non faceva che sorridere: primo della classe, campione della squadra sportiva, rampollo di un’importante famiglia, erede di un’azienda, promesso sposo di Miss New Jersey.

Le sofferenze dello Svedese hanno inizio con la nascita e la crescita della figlia Merry, fin dall’inizio balbuziente, instabile e problematica. Quando, a 16 anni, la ragazza viene accusata di aver messo una bomba nell’ufficio postale del paese e di aver così provocato la morte di un uomo, ella sparisce nel nulla.

Lo Svedese si trova improvvisamente solo, senza il sostegno della moglie, che non ha retto allo shock ed ha iniziato ad avere a sua volta problemi psicologici. Egli darebbe qualsiasi cosa per incontrare nuovamente Merry, ma per farlo viene costretto ad indagare in quello che ormai sembra essere diventato il mondo della figlia, trovandosi molte volte in situazioni pericolose e spiacevoli.


Tanti bloggers parlano di amore per Philip Roth, addirittura di “Roth-mania”, quindi sono entrata al cinema con un buon numero di aspettative… decisamente deluse.

Non boccio del tutto la pellicola perché gli attori mi sono piaciuti e la storia è comunque un bello (bruttissimo) spaccato di cos’era l’America negli anni ‘60-’70.

Il problema è che ho trovato la storia di un’amarezza squallida, alcuni temi pesantissimi (come l’incesto o la violenza) trattati quasi con noncuranza ed i personaggi piuttosto antipatici. A partire dalla figlia di Seymour, passando dalla moglie, fino ad arrivare ai discutibili amici della ragazza, sembra che tutti non facciano che accusare il protagonista di chissà cosa, quando a me è parso solo una vittima.
Decisamente, mi aspettavo di meglio.


Valutazione: due stelle e mezza



Paterson, di Jim Jarmush



Questa pellicola dai toni delicati presenta la storia di Paterson, che vive e lavora come autista di autobus nell’omonima cittadina, insieme alla moglie ed al cane.

Egli ogni giorno annota i suoi pensieri su un “quaderno segreto” (chiamato così in omaggio a Petrarca) e, un verso dopo l’altro, compone piccoli poemi. I soggetti delle sue storie sono i più disparati, dagli oggetti di uso quotidiano alla cascata che vede ogni giorno al deposito degli autobus.

Le sue fonti d’ispirazione sono: la moglie Laura (nome, ancora una volta, petrarchesco), sempre in cerca di nuove idee e progetti; il cane, un adorabile pitbull con espressioni quasi umane; i passeggeri dell’autobus, che ogni giorno gli raccontano nuove storie; gli avventori del bar dove va ogni sera, simpatici e stravaganti.


La settimana di Paterson, così come il film intero, mette al centro della scena la poesia, intesa come osservazione della realtà e sua interpretazione.
Un film un po’ lento ma molto godibile, in grado di regalare una luce inedita alla quotidianità, da gustare un po’ alla volta, come il Secretum petrarchesco.


Valutazione: 4 stelle



Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini



I due protagonisti di questa storia sono Teo ed Emma.
Il primo è un pubblicitario che conduce una vita agiata e non si fa problemi a tradire la storica fidanzata, con la quale si rifiuta di andare a convivere.

La seconda è un’osteopata non vedente che, dopo il divorzio, divide l’appartamento con l’amica ipovedente Patti e cerca di non chiudersi in se stessa.

Il film racconta la nascita e lo sviluppo di una relazione tra i due personaggi, che cambierà molto le loro prospettive ed il loro stile di vita.


Molto brava Valeria Golino, che dà vita ad un personaggio apparentemente ricco di insicurezze ma dotato, in realtà, di grande forza e determinazione.
Anche Adriano Giannini è più che credibile, anche se il personaggio di Teo è da prendere a schiaffi per buona parte del film, anche e soprattutto per come si comporta con la sua famiglia d’origine.

Divertente il personaggio di Patti (Arianna Scommegna), che regala qualche scena un po’ più spensierata ad una commedia piuttosto seria.


Valutazione: tre stelle e mezza




Questo è il mio parere sui primi film visti al cinecircolo quest’anno!
Avete visto queste pellicole? Che cosa ne pensate?
Aspetto un vostro riscontro!
Grazie per la lettura e al prossimo post :-)

4 commenti :

  1. Purtroppo non ne ho visto nessuno, comunque alcuni di questi mi interessano e forse li vedrò, ciao ;)

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    1. Ciao! Non sono film molto conosciuti...per questo ho deciso di parlarne! Se ne vedi qualcuno, fammi sapere che ne pensi :-)

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  2. Ciao Silvia, bellissima questa cosa del cinecircolo! Non ho visto nessuno dei film, purtroppo, ma anni fa ho letto il libro di Pastorale americana. Io non sono proprio Roth-maniaca,eccoxD
    Al momento, oltre a guardare serie TV, sto recuperando i film dello studio Ghibli, mi è venuta proprio una passione! Tu li conosci?

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    1. Ciao Virginia! Felice che qualcuno comprenda la mia non-Roth-mania :-)
      Non conosco molto l'animazione giapponese... ho visto solo "Il castello errante di Howl" e non è molto il mio genere!

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