venerdì 20 aprile 2018

CINEFORUM PRIMAVERA

La recensione dei film che ho visto




Cari lettori,
nuovo appuntamento con i film visti tra il Cinecircolo Bresson di Brugherio ed il Cineteatro Agorà di Cernusco sul Naviglio.

Oggi più che mai, rispetto ai post precedenti, c’è davvero una grande varietà di generi. Alcune di queste pellicole non sono proprio il mio genere, anche se devo ammettere di averle apprezzate.
Vediamole più da vicino!



SUBURBICON, di George Clooney



Stati Uniti, anni ‘60. La tranquilla cittadina di Suburbicon, tra un centro commerciale ed il parco, la scuola e le tante aree residenziali, sembra il luogo perfetto in cui andare a vivere, specie se si ha famiglia.
Quando, però, una delle tante villette del paese viene occupata da un famiglia di colore, essa diventa il bersaglio di tanti crudeli atteggiamenti di razzismo.

L’unica persona che interagisce con loro è il figlio dei loro vicini, Nicky, che vive insieme al padre, Gardner Lodge, alla madre, Rose, rimasta paralizzata in seguito ad un incidente, ed alla sorella gemella di quest’ultima, Margaret, che aiuta in casa.

Una notte, però, due delinquenti fanno irruzione in casa e somministrano troppo cloroformio a Rose, che, già debole e malata, muore.

Per il piccolo Nicky è solo l’inizio di una serie di eventi inspiegabili: il padre e la zia, alla centrale di polizia, si rifiutano di riconoscere gli aggressori; il suo affezionato zio Mitch viene progressivamente allontanato; in famiglia iniziano ad insistere perché egli si iscriva in collegio…


Questa “commedia nera” di George Clooney mette in luce una differenza abissale: quella tra la famiglia Meyers, oggetto di odio irragionevole solo perché di colore, e la famiglia Lodge, stimata di tutti ma in grado di celare dei veri orrori.
Il regista pone anche in evidenza i tanti difetti degli adulti e, in antitesi, la straordinaria maturità dei bambini.

La pellicola è ben costruita e lascia lo spettatore con il fiato in sospeso, proprio perché la tranquillità inizialmente presentata è tutt’altro che reale.


Valutazione: tre stelle e mezza



LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE, di Woody Allen



Anche questa pellicola è ambientata negli anni ‘60 in America, e più precisamente a Coney Island, il famosissimo luna park sul mare non troppo distante da New York.

Siamo nel periodo in cui la fortuna di questo luogo di villeggiatura ha raggiunto il suo apice, e forse per questo motivo la voce narrante è affidata a Mickey, il bagnino, che studia letteratura e teatro per il resto dell’anno ed osserva i bagnanti per tutta l’estate. Egli ha da mesi una relazione con Ginny, ex attrice e attualmente cameriera in uno dei ristoranti. Dopo un primo matrimonio che le ha lasciato un problema con l’alcool ed un figlio difficile, ella si è risposata con Hunty, proprietario di una delle giostre di Coney Island, ma è molto infelice, e solo frequentare Mickey l’ha fatta sentire un po’ meglio.

Un giorno, però, arriva Carolina, figlia della prima moglie di Hunty: il padre ha interrotto i rapporti con lei dopo il suo sconsiderato matrimonio con un gangster, ma ora la donna ha paura del marito, che la vuole morta, e cerca un rifugio.
L’arrivo di Carolina, unito al suo inevitabile incontro con Mikey, creerà una serie di equivoci, gelosie e ripicche. Torneranno così a galla tanti problemi che la famiglia ha sempre cercato di nascondere o di evitare.


Il titolo di questo film di Woody Allen, La ruota delle meraviglie, è fortemente indicativo: esattamente come se fossero su una giostra, tutti i protagonisti tentano di allontanarsi dalle situazioni spiacevoli del passato, ma, come in moto circolare, finiscono sempre per tornarvi.
Così il padre irascibile, la madre fragile, la figlia in cerca di una figura maschile, il figlio piromane ed il bagnino farfallone continuano a ripetere i loro errori.


Valutazione: quattro stelle



THE GREATEST SHOWMAN, di Michael Gracey



Il protagonista di questo spettacolare musical è P.T,Barnum, il figlio di un povero sarto, abituato a lavorare presso le persone abbienti e ad essere trattato con sufficienza. Dopo la morte del padre, egli riesce a guadagnarsi una posizione lavorando come impiegato ed a sposare una ragazza benestante del quale è innamorato da sempre.

Quando, però, l’ufficio nel quale lavora dichiara bancarotta, casa e famiglia sono nuovamente a rischio. A Barnum viene allora una grande intuizione: con i suoi ultimi risparmi affitta un immobile e raccoglie intorno a sé tutte le persone discriminate dalla società.

Egli mette insieme una squadra con persone di colore, uomini altissimi, nani, donne barbute, disabili, e prepara uno spettacolo di canti e balli che ben presto inizia a riscuotere un grande successo.

Con l’aiuto di un giovane e ricco impresario, egli riesce a far conoscere il suo “circo” anche all’alta società.
Le vane promesse del mondo dello spettacolo, però, rischiano di fargli perdere di vista l’autenticità e la bellezza del suo sogno.


The greatest showman, come ogni musical che si rispetti, emoziona e coinvolge lo spettatore. Davvero belle le musiche, che in queste settimane ho risentito più volte.

L’elemento di originalità della pellicola è sicuramente costituito dal corpo di ballo, composto da persone affette dalle più svariate disabilità. Il film non è solo, dunque, una ricostruzione storica della nascita del circo, ma anche una storia di accettazione del diverso. Consigliatissimo!


Valutazione: cinque stelle



MORTO STALIN, SE NE FA UN ALTRO, di Armando Iannucci



Mosca, 1953. La radio nazionale sta trasmettendo in diretta un concerto di musica classica, quando all’improvviso riceve una telefonata da Stalin in persona, che vorrebbe avere una registrazione dei pezzi eseguiti nel corso della serata.

Egli finisce per ricevere, però, non solo il disco, ma anche un bigliettino pieno di insulti e minacce, scritto dalla pianista dell’orchestra, che ha perduto amici e familiari a causa sua. Stalin ride delle accuse che la donna gli rivolge, ma dopo pochi minuti viene colpito da un’emorragia cerebrale e cade a terra.

La mattina dopo, la sua cameriera lo trova moribondo e convoca immediatamente le personalità più di spicco dello Stato. Ministri e segretari chiamano tutti i medici che trovano e fanno il possibile affinché Stalin si risvegli anche solo per un attimo ed indichi il suo successore, ma egli muore senza aver detto una parola.


Ha inizio così la lotta per la successione, che il regista presenta come una farsa grottesca, i cui protagonisti sono personaggi falsi, avidi e violenti. Il peggiore di loro è il ministro Beria, capo dei servizi di polizia ed autore di orribili delitti. Egli minaccia i suoi rivali di avere un dossier che incastra ognuno di loro, ma essi non staranno certo a guardare…


Morto Stalin, se ne fa un altro è un film che racconta la Russia degli anni ‘50 con un tono a metà strada tra la commedia nera e la pellicola storica. Se i fatti sono riportati con grande esattezza, infatti, i personaggi sono raccontati in chiave sarcastica, e la loro sete di potere diventa quasi ridicola.


Valutazione: tre stelle



NAPOLI VELATA, di Ferzan Ozpetek



La protagonista di questo particolarissimo film è Adriana, un medico legale che vive a Napoli, conduce una vita piuttosto solitaria ed ha tante ferite nel suo passato.

Durante una stravagante festa a casa della zia, ella conosce Andrea, un ragazzo molto giovane e bello, e passa una sola notte con lui. I due hanno appuntamento per il giorno dopo, ma egli non arriva mai.
Il lunedì successivo, il primo cadavere a cui Adriana deve fare l’autopsia, riconoscibile solo per via di un tatuaggio, è proprio quello di Andrea.

La donna decide di dire alla polizia il poco che sa, ma è sconvolta e gli incubi la tormentano. Un giorno, per caso, ella incontra Luca, fratello gemello di Andrea, che è venuto per indagare sulla morte del fratello e che presto si rivela inquieto e possessivo. Ad aiutare Adriana sarà un amico poliziotto, che le darà una mano a fare luce sui tanti misteri del suo presente e del suo passato.


Napoli velata è a metà strada tra il film melodrammatico ed il thriller. Lo sfondo napoletano diventa a sua volta protagonista, trascinando i personaggi in tante misteriose avventure. Un film difficile ed intenso, ma sorprendentemente scorrevole.


Valutazione: tre stelle e mezzo




Avete visto questi film? Che cosa ne pensate?
Ce n’è qualcuno che vi è piaciuto particolarmente?
Fatemi sapere!
Non so se questo sarà l’ultimo post a tema “cineforum” prima della fine della stagione o se riuscirò ad inserirne un altro. In ogni caso, penso proprio di parlarvi di cinema anche durante i mesi estivi, con qualche post di altro genere.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

14 commenti :

  1. Cara Silvia, trovo molto interessante questi post che presenti diversi film.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio.
    Tomaso

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  2. Ciao! Mi piacerebbe molto vedere The greatest showman perché ho sentito solo pareri positivi; non conoscevo, invece, Napoli Velata, ma mi piacerebbe vederlo.

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  3. Ciao Silvia! Di questi film ho visto solo Suburbicon, e mi è piaciuto tantissimo. Vorrei vedere anche The Greatest Showman, ultimamente sto sentendo alcuni brani tratti dalla colonna sonora del film e li trovo veramente carini.

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    1. Ciao Alessandra! Contenta che ti sia piaciuto Suburbi con! Credo che The Greatest showman ti conquisterà!

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  4. Ciao Silvia!👋 Vorrei vedere The Greatest Showman, adoro i musical e poi c'è un grande cast!😊

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  5. Da come li hai descritti mi sembrano tutti interessanti, da vedere. Buona serata e grazie.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa, se ne vedi qualcuno fammi sapere che ne pensi :-)

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  6. È una rubrica che mi piace molto perché amo il cinema, anche se guardo meno film di quanto vorrei ;)
    Tra questi non ne ho visti nessuno, ma sono attratta da quello di Woody Allen.

    Ultimamente ho avuto modo di apprezzare un paio di film italiani, IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE con Valeria Golino, e FORTUNATA con Jasmine trinca, ed entrambi mi sono piaciuti soprattutto per l'interpretazione delle due attrici protagoniste, che a mio avviso sanno dare molta personalità e intensità ai loro personaggi :)

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    1. Ciao Angela! Molto belli i due film che mi hai segnalato... due protagoniste davvero memorabili!

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  7. Nessuno visto, tuttavia sono già nella lista, lunghissima lista di film da vedere ;)
    Comunque buono che ti siano piaciuti tutti abbastanza, con 17 anni mi andata bene lo scorso mese :)

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    1. Ciao Pietro! Credo che quest'anno ci sia stato solo un film (American Pastoral) che non mi è proprio piaciuto tra quelli visti al cineforum! Meglio così!

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