Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
sono
contenta di inaugurare una nuova rubrica che ci accompagnerà nel
corso del 2018: i “Preferiti del mese”!
Ecco
tutto quello che mi è piaciuto nel corso del mese di gennaio e che
oggi condivido con voi!
Il
libro del mese
Le
protagoniste di questa deliziosa commedia rosa di Stefania Bertola,
Biscotti e sospetti, sono due sorelle, Violetta e Caterina
Chiarelli. La prima fa la commessa in una libreria ed è molto
soddisfatta del suo lavoro, mentre la seconda è una sarta che tenta
di arrotondare come può.
Le
ragazze, per un caso fortunato, riescono a diventare le inquiline
dell’ultimo appartamento rimasto libero in una palazzina in centro
Torino.
Gli
altri tre sono infatti occupati da personaggi estremamente singolari.
La
prima è Rebecca, una quarantenne separata con tre bambine, che si
chiamano Ely, Emy ed Evy come le nipotine di Paperina. Non avendo
trovato di meglio, ha accettato di tradurre in italiano un
improbabile romanzo giallo-rosa per conto di una casa editrice, e più
procede nel lavoro più si sente perplessa al riguardo.
Il
secondo è Mattia, un architetto d’interni che ha due straordinarie
qualità: pessimo gusto in fatto di arredamento ed ottimo per quanto
riguarda le donne. Colleziona alberghi trash e vecchie amiche che
risente occasionalmente, ma non può evitare di sentirsi solo.
L’ultimo
è Emanuele, vetraio appena tornato dall’India con una nuovissima
moglie, misteriosa ed a sua insaputa infelice.
L’inconfondibile
stile della Bertola contribuisce a creare una storia ricca di colpi
di scena, equivoci e divertimento. Un romanzo da recuperare per gli
amanti del genere rosa.
Il
film del mese
Antonio
Albanese è Giovanni, un intellettuale appartenente alla ricca
borghesia romana. Ha un’ex moglie che è fuggita in Provenza per
coltivare lavanda, una figlia di tredici anni che indossa già borse
costosissime, una colf che lo comanda a bacchetta ed un lavoro che lo
porta spesso ad intervenire nel Parlamento Europeo.
Paola
Cortellesi è invece Monica, una lavoratrice precaria che vive in una
periferia malfamata, con un marito in carcere e costretta a mantenere
il figlio Alessio e due sue sorelle gemelle pregiudicate.
I
loro universi sembrano destinati a non incontrarsi mai, ma i
rispettivi figli si fidanzano e Giovanni e Monica si scoprono
preoccupati per questa unione così insolita. Dopo alcuni scontri
iniziali, l’incontro di due realtà così diverse cambierà il
destino di entrambi i protagonisti.
Si
ride tanto, ma tra una gag e l’altra si riflette, e non poco.
Davvero consigliato!
La
musica del mese
Un
disco che ho ascoltato tantissimo in questi giorni è 2640, di
Francesca Michielin, uscito il 12 gennaio.
I
tre triangolini colorati sulla copertina dell’album indicano i tre
temi chiave delle canzoni.
Il
rosso indica il Vulcano, come l’omonimo singolo, ed indica
la capacità di espressione che risiede in ognuno di noi.
Il
blu è simbolo del mare, del quale si parla nel brano Io non abito al mare, e rimanda all’importanza dell’ascolto.
Il
verde, infine, ricorda le montagne della Bolivia, come la
seconda canzone del disco, e rappresenta uno stimolo per
l’immaginazione. Proprio in Bolivia, inoltre, c’è la capitale
più in alto del mondo, a 2640 m, da cui il titolo dell’album.
Il
mio brano preferito si intitola E se c’era… ed ha un testo
davvero suggestivo. In questa canzone c’è la rievocazione di un
mondo ormai perduto, probabilmente appartenente all’infanzia:
Esiste
un mondo congelato
dove
non entra mai nessuno
solo
la terra dei racconti
e
il cielo dei bambini
le
mie scarpe maledette
e
le urla di San Siro
ma
mettitelo in testa
quel
mondo lì non c’è più…
La
protagonista ripensa alle persone che l’hanno accompagnata in
questo percorso, ed in particolare ad una, che forse non c’è
sempre stata al 100%, non era sempre sincera, non ha dimostrato il
suo affetto nel migliore dei modi...forse, ma non è importante,
perché ha comunque lasciato qualcosa nel cuore della protagonista.
E
se c’era, e se c’era, ma dirselo è dura
e
se c’eri, o non c’eri, ma chissenefrega
per
me tu sei stata comunque la sola
di
questo cuore che resiste nonostante non esisti più.
La
poesia del mese
Vi
segnalo questo componimento di Jorge Luis Borges, dal titolo I
giusti, che mi ha colpito per la sua semplicità ed originalità.
Un
uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi
è contento che sulla terra esista la musica.
Chi
scopre con piacere un’etimologia.
Due
impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il
ceramista che premedita un colore e una forma.
Il
tipografo che compone bene questa pagina, che forse non gli piace.
Una
donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi
accarezza un animale addormentato.
Chi
giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi
è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi
preferisce che abbiano ragione gli altri.
Queste
persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.
Le
foto del mese
Il
Falò di S.Antonio sotto casa mia, tra tradizioni e prime chiacchiere
di Carnevale.
Mini-fuga
di Capodanno a Varazze. Con un gennaio così, come non sperare in una
primavera in anticipo?
Questo
è, a mio parere, il meglio di gennaio 2018! Che mi raccontate voi?
Ci
sono libri, film, canzoni che avete amato? Qualche ricordo da
condividere?
Fatemi
sapere!
Grazie
mille per la lettura e al prossimo post :-)