Al Teatro Carcano la sfortuna non è mai stata così comica
Cari lettori,
con l'arrivo del mese di
ottobre e l'inizio di molte stagioni di prosa sono lieta di
poter riaprire la rubrica “Consigli teatrali”.
Lo spettacolo di
cui parlerò oggi è in scena al Teatro Carcano di Milano ed è
L'hotel del libero scambio, grande classico di Georges
Feydeau.
Ecco tutti i motivi per cui lo
spettacolo è assolutamente consigliato!
“L'Hotel del libero
scambio” riflette bene lo spirito del tempo
Prima di parlare di trama e
personaggi, è necessario soffermarsi sul contesto storico. L'opera è
stata scritta e rappresentata per la prima volta nel 1894, in un
momento in cui il genere teatrale che andava più di moda era quello
dell'operetta: un modo di fare teatro, dunque, spesso divertente, ma
anche piuttosto rigido ed impostato.
Feydeau preferisce un'altra
soluzione: il vaudeville, ovvero la commedia popolare, fatta di
equivoci e momenti fortemente comici.
Lo spettacolo messo in scena
al teatro Carcano lascia intuire il momento storico nel quale è
ambientata la narrazione grazie a pochi ed essenziali elementi di
scenografia e costume, ma l'elemento, a mio parere, davvero
rivelatore dello spirito del tempo è la leggerezza che pervade tutto
il racconto.
Siamo alle soglie della Belle époque, in un
momento in cui il benessere e la relativa tranquillità storica
potevano permettere alle classi più agiate di desiderare dei
divertimenti e delle evasioni, ed è proprio questo desiderio il
motore dello spettacolo.
“L'Hotel del libero
scambio” si prende gioco di tutti i protagonisti
Nessun personaggio di questa
commedia è esemplare.
I protagonisti della storia,
infatti, sono due coppie, i Pinglet ed i Paillardin. La prima è
formata da una donna bisbetica e da un uomo che cerca di sottrarsi in
ogni modo alle sue prepotenze; la seconda è composta da un perito
del comune fin troppo dedito al suo lavoro e da una giovane moglie
annoiata.
Entrambe le famiglie subiscono l'invadente amicizia del
balbuziente signor Mathieu, seguito dalle tre figlie, che sono persino più
stravaganti di lui.
Completano il quadro un
giovane prete, nipote di Paillardin, non così dedito alla vocazione
sacerdotale come sembrerebbe, e Vittoria, l'allegra e sfacciata donna
di servizio di casa Pinglet.
Nessuno di loro è completamente innocente: ognuno di essi ha un difetto
insopportabile (anche solo l'incostante insoddisfazione) e tutti si
ritrovano coinvolti, loro malgrado, nell'implicita critica che
l'autore rivolge alla società del tempo.
“L'Hotel del libero
scambio” è ricco di divertentissimi quanto sfortunatissimi
equivoci
Tutti i protagonisti che
abbiamo presentato si ritrovano, a metà dell'opera, proprio nel
malfamato Hotel del libero scambio, gestito da un ambiguo
proprietario, con l'aiuto di un imbranato cameriere.
Ci sono il
signor Pinglet e la signora Paillardin, decisi ad evadere insieme
dalla loro vita coniugale; c'è il signor Paillardin, costretto a
dormire quella sera in albergo per motivi di lavoro; c'è Mathieu con
le figlie e tutti i loro bagagli, in cerca di una sistemazione provvisoria; non mancano, infine, il nipote di Paillardin e Vittoria, che
hanno deciso di trascorrere insieme la notte.
Complici l'atmosfera equivoca
dell'Hotel, la notte di Carnevale, un temporale e le sviste del
cameriere alle prime armi, il soggiorno dei protagonisti presso
l'Hotel si trasforma ben presto in un caotico incubo.
La straordinaria capacità
dell'autore è dunque quella di trasformare la sfortuna in comicità:
le disavventure dei personaggi, infatti, sono così buffe ed
inverosimili che lo spettatore non può fare a meno di ridere di
gusto.
“L'Hotel del libero
scambio” vanta attori d'eccezione
I miei complimenti vanno a tutto il cast di questo spettacolo, perché
ognuno di essi ha saputo gestire brillantemente pregi e difetti del
suo personaggio.
Tuttavia, credo che sia
necessaria una menzione d'onore nei confronti di Nicola Rignanese (il
signor Pinglet) e di Antonello Fassari (l'amico Mathieu).
I due attori, infatti, si
rivelano il vero cuore comico della narrazione: il signor Pinglet si
esibisce in salti e contorsioni che non hanno nulla da invidiare alla
commedia slapstick; Mathieu combatte per tutto lo spettacolo con una
ridicola balbuzie che subisce le variazioni metereologiche;
ritrovatisi, poi, l'uno di fronte all'altro nell'Hotel, essi mettono
in scena una serie di assurde peripezie.
Davvero uno spettacolo
imperdibile per chi vuole divertirsi in modo garbato ed intelligente.
“L'Hotel del libero
scambio” (e non solo) può essere oggetto di approfondimento a
scuola
In qualità di prof ci tengo
molto a segnalare una bella iniziativa che il Teatro Carcano dedica
alle scuole per l'anno scolastico 2016-2017: un libretto con tutte le
indicazioni per comprendere al meglio gli spettacoli di questa
stagione di prosa.
Per ogni rappresentazione che
viene proposta a ragazzi ed insegnanti, infatti, viene riportata una
recensione essenziale ma esauriente.
Seguono poi una traccia per un
approfondimento in classe (che l'insegnante può utilizzare per un
tema scritto oppure per un dibattito) ed una serie di letture
consigliate (che si possono affrontare in classe o assegnare ai
ragazzi come “libro mensile”).
Le proposte di quest'anno sono
davvero tante: oltre alla tradizionale stagione di prosa, c'è uno
“speciale Shakespeare”, previsto tra i mesi di febbraio ed
aprile, una serie di rappresentazioni chiamata “Fantateatro”
(spettacoli per avvicinare i ragazzi delle medie inferiori al mondo
del teatro, come L'isola del tesoro o I tre moschettieri)
e perfino alcuni spettacoli dedicati alla matematica (chi l'ha detto
che dev'essere sempre la prof di Lettere ad occuparsi di teatro?).
Se qualcosa di questa stagione
teatrale vi ha colpito o interessato, continuate a seguire il mio
blog ed avrete presto notizie!
Lo spettacolo L'Hotel del
libero scambio resterà in scena fino al 30 ottobre!
Vi ho incuriosito? Andrete a
vederlo?
Vi è capitato di assistere ad
altri adattamenti interessanti di Feydeau?
Come sempre aspetto i vostri
commenti.
Grazie per la lettura e al
prossimo post :-)
Ciao Silvia, mi è piaciuta molto la tua analisi, complimenti!
RispondiEliminaGrazie mille!! Spero di averti incuriosito :-)
EliminaCiao Silvia! Quest'opera sarebbe sicuramente di mio gradimento e apprezzo molto anche gli attori che hai citato..grazie della segnalazione :-*
RispondiEliminaCiao Maria! Allora spero che riuscirai ad andarlo a vedere :-)
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