Incontro con gli autori al “Book Festival Bar” di Cernusco sul Naviglio
Cari
lettori,
oggi
sono molto felice di riaprire la rubrica “Eventi culturali” e di parlarvi di un’iniziativa
a cui ho partecipato nel corso del weekend dell’8 e 9 aprile: il “Book
Festival Bar” di Cernusco sul Naviglio, il paese in cui abito (in provincia di
Milano).
Nel
corso del fine settimana, infatti, c’è stata una serie di incontri con alcuni
scrittori italiani molto amati. La particolarità del Festival è stata l’ambientazione:
i bar del centro storico, nei quali era possibile prendersi un aperitivo o un
gelato e nel frattempo godersi il confronto tra due autori diversi, moderati
dalle appartenenti all’associazione culturale cernuschese C.L.I.O. (Cultura,
Libri, Idee, Opportunità). Una delle personalità più note di questo gruppo è la
scrittrice Loredana Limone, che credo molti di voi già conoscano.
Sono
riuscita ad assistere ai due incontri di domenica pomeriggio ed ho potuto così
ascoltare e conoscere quattro autori: Federica Bosco, Roberto Centazzo, Sara
Rattaro e Guido Conti.
Dovendo
ancora leggere i romanzi che questi autori hanno presentato, oggi cercherò di
riportarvi le mie impressioni ed il messaggio che, secondo me, questi scrittori
hanno voluto comunicare.
Questi
sono i libri che sono stati al centro della scena!
DIMENTICARE
UNO STRONZO – IL METODO DETOX IN 3 SETTIMANE
Di
Federica Bosco
TRAMA (dalla quarta di copertina):
Smettere di pensare allo stronzo che ci ha lasciato richiede un percorso di disintossicazione, come qualsiasi altra dipendenza. I primi tempi saranno durissimi, sarai fisicamente e moralmente a terra, e socialmente impresentabile. Dovrai sforzarti e impedirti di farne altre. Giorno dopo giorno ti sentirai meglio, inizierai a volerti più bene, a dimenticarlo ed a pensare, dopo le tre settimane di detox, che forse, in fondo, non era che il solito stronzo. Federica Bosco ha elaborato questo metodo sulla propria pelle e lo illustra con acume e brillantezza di scrittrice. Dalla "mindfullness" alla corsa, dalla tecnica della "superhero" alla meditazione, dal gioco del "ma è ganzissimo!" allo yoga, mettendo in atto alcune semplici ma efficaci strategie saremo in grado di interrompere il pensiero ossessivo e riprendere il controllo della nostra vita. "Ti aiuterò a cercare alternative ai comportamenti distruttivi, a interrompere la spirale pericolosa in cui sei caduta, a capire perché il nostro cervello si comporta come il nostro peggior nemico ed a riprendere in mano la tua vita. Ma se ti aspetti pietà e compassione non è questo il posto giusto. Questo è un vero e proprio bootcamp, un centro addestramento reclute, perché la pietà non rende più forti, ma solo le facili prede del prossimo stronzo di turno. E tu sai benissimo che è arrivato il momento di voltare pagina. Perché un giorno, ripensando a questa storia, dirai a te stessa: 'Ma davvero credevo di essere innamorata di uno così? E ho sopportato tutto questo???' Prima o poi succederà, te lo garantisco per iscritto, dunque non è meglio accelerare il processo? Non è meglio spezzare l'incantesimo? Fanciulle, c'è una via d'uscita. Non morbida ma c'è. Dobbiamo assolutamente cambiare il nostro atteggiamento, smettere di credere alle favole, al principe azzurro, a tutte quelle minchiate dei film e dei libri (sì, anche i miei!) e afferrare la vita per le palle. E stringere!!"
Dopo tanti (secondo me splendidi) romanzi, Federica Bosco ci propone una sorta di manuale di self help per superare quella che, forse, è la difficoltà più seria che incontrano tutte le protagoniste delle sue storie: l'abbandono da parte di persone (soprattutto uomini) che non ci amano.
Nel corso dell'incontro, Federica ha spiegato come, secondo lei, la ricerca della relazione tira - e - molla con lo stronzo di turno abbia spesso radici profonde e rischi di essere la conseguenza di una situazione familiare tesa e di una figura paterna fragile, se non assente. Grazie ai consigli ed alle esperienze di Federica, tutte le ragazze e donne che spesso si sono sentite come una delle sue protagoniste (messe da parte, alla ricerca disperata di un briciolo d'amore, perennemente desiderose di accontentare gli altri) possono imparare, a poco a poco, a volersi bene.
Essendo una grande fan dei romanzi di Federica Bosco, non ho potuto fare a meno di farmi autografare da lei il mio preferito, L'amore mi perseguita. Ecco qua la sua dedica:
OPERAZIONE PORTOFINO
di Roberto Centazzo
TRAMA (dalla quarta di copertina):
Sono stati congedati per raggiunti limiti di età, ma hanno ancora ben più di una cartuccia da sparare. Così, l'ex sostituto commissario e vice dirigente della Squadra Mobile, Ferruccio Pammattone, l'ex sovrintendente della scientifica, Eugenio Mignogna, e Luc Santoro, già assistente capo all'immigrazione, decisi a proseguire nel rendere difficile la vita ai malviventi e pronti a sfidare le regole, hanno dato vita alla "Squadra speciale Minestrina in brodo". E se all'inizio i loro ex colleghi alla Questura di Genova li hanno guardati storto, una volta brillantemente chiusa la prima indagine, i tre temibili vecchietti sono stati ufficiosamente "arruolati" per risolvere quei casi che, per mancanza di tempo o di risorse, gli inquirenti sono costretti a trascurare. Ecco perché, di fronte a una serie di furti di auto di lusso, che richiamano da vicino un caso relegato nello schedario delle cause perse, il nuovo commissario Lugano non ha dubbi: se ne occuperanno loro, Pammattone, Mignogna e Santoro, in arte Semolino, Kukident e Maalox. Tra uno schema di parole crociate ed una passeggiata sul lungomare di Portofino, una fiera di paese e una gita a Saint - Tropez, i tre si mettono all'opera per smantellare l'organizzazione criminale che da anni metteva in croce Carabinieri e Polizia della Riviera. Mescolando con abilità i toni della commedia alle atmosfere del giallo, il secondo romanzo della serie diverte ancora di più del primo.
Roberto Centazzo ci presenta, come lui l'ha definito, una "commedia gialla", il secondo episodio di una serie di romanzi con dei personaggi che sicuramente sono già entrati nel cuore dei lettori. I protagonisti sono tre sessantenni appena congedati dal Corpo di Polizia perché lo Stato li ritiene "troppo anziani". Essi, però, si sentono ancora molto giovani e non si rassegnano ad una vita fatta di chiacchiere da bar e di passeggiate col cane, così, testardamente, portano avanti delle indagini tutte loro.
Quello che mi attira maggiormente di questo romanzo, oltre alla trama sicuramente spassosa ed ai protagonisti piuttosto originali, è l'ambientazione ligure.
Se mi conoscete almeno un po', sapete ormai che la Liguria è la mia seconda casa dopo Milano, una sorta di terra d'adozione. Sarei davvero curiosa di scoprire come ce ne parla questo scrittore!
L'AMORE ADDOSSO
di Sara Rattaro
TRAMA (dalla quarta di copertina):
Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale: è stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni; è stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice - non può farlo - che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito c'era una sconosciuta, non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per far entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre - alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente. Sara Rattaro torna con "L'amore addosso", una storia potente e sincera, che parla di famiglia e amore, amicizie e desideri inafferrabili. Una storia che mette a nudo gli alibi dietro cui ci nascondiamo per paura di ferire o essere giudicati, le bugie che diciamo per amore ma che solo un amore vero potrà poi perdonare. "L'amore addosso" è un romanzo in cui è la nostra stessa vita a raccontarsi tra le pagine e le emozioni ci arrivano dritte al cuore.
Ho conosciuto Sara Rattaro con il romanzo "Non volare via" e l'ho trovata una scrittrice di rara sensibilità, capace di veicolare emozioni anche complesse con una grande facilità di narrazione ed un ottimo impatto comunicativo.
L'amore addosso è la storia di Giulia, una donna che, secondo la descrizione dell'autrice, rappresenta la generazione dei quarantenni di oggi, la prima ad affrontare lo sgretolamento del nucleo tradizionale, la creazione di situazioni familiari "allargate" ed il cosiddetto "fallimento sentimentale". Donne come Giulia rappresentano l'anello di congiunzione tra un passato tradizionalista ed un presente più libero, e spesso ne pagano le conseguenze vivendo tre esistenze in contemporanea: una pubblica, una privata ed una segreta. Cosa succede, però, nel momento in cui queste tre vite chiedono il conto nello stesso istante?
LA PROFEZIA DI CITTASTELLA
di Guido Conti
TRAMA (dalla quarta di copertina):
Novembre 1510. Piove da giorni e il Po è in procinto di allagare le terre che circondano la casupola di Frate Berardo, isolandolo completamente, quando alla sua porta si presenta un cavallo sfiancato, che porta con sé un neonato. Berardo, che vive solo e conosce le virtù delle piante curative, lo accoglie e gli insegna tutto ciò che sa: gli effetti prodigiosi della medicina naturale, i segreti della caccia e della pesca ed i trucchi della navigazione sul Po. Ma soprattutto gli insegna ad avere rispetto per il Grande Fiume, ad amare ogni essere vivente, a vivere in armonia con ciò che lo circonda. Nella vicina Cittastella, intanto, regna il Duca Filippo, sovrano sanguinario che trascorre le proprie giornate tra astrologhi, giullari e buffoni, mentre i sudditi reclamano pane e giustizia ed i nobili locali tramano per spodestarlo. Quindici anni dopo, il bambino che conosce tutti i recessi del bosco ma non ha mai sperimentato la frenesia e i pericoli della città è diventato un ragazzo vivace e sicuro di sé, legato a Berardo da un affetto profondo. Sarà l'amore per la bellissima Eleonora che porterà Ruggero a Cittastella, su cui incombe una profezia che sta per avverarsi. Tra la minaccia della peste, il tradimento dei compagni di viaggio e il prezioso aiuto dell'amico Francesco, Ruggero si troverà a compiere scelte importanti per la propria vita ed il destino del regno.
Questo romanzo storico di Guido Conti, scrittore che si definisce "legato alle tradizioni", presenta una versione del Rinascimento molto diversa da quella che fa parte dell'immaginario comune.
Come l'autore stesso ci ricorda, la maggior parte di noi ha un'idea molto edulcorata di quel periodo storico, ricordandone le innovazioni scientifiche, le opere d'arte, la letteratura. Il romanzo si concentra invece su ciò che spesso i romanzi storici mancano di illustrare nel dettaglio: l'oppressione dei potenti, il valore quasi nullo che aveva la vita, il ruolo fondamentale dei cosiddetti "buffoni di corte", il conflitto tra potere temporale ed una religione che spesso sfociava nella superstizione.
Partendo da questa ambientazione, Guido Conti costruisce una storia d'amore e di guerra, ma anche di amicizia, che promette di essere molto appassionante.
Sono stata molto felice di conoscere questi scrittori e di ascoltare le loro presentazioni. Ovviamente cercherò di leggere al più presto questi romanzi, dal momento che mi hanno incuriosito.
Voi avete letto qualche libro di questi autori? Che cosa ne pensate?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia, che bella iniziativa, dev'essere stata veramente interessante! Dei quattro autori ho letto solo la trilogia di Monica di Federica Bosco, ma le trame che hai presentato sembrano molto accattivanti ;-)
RispondiEliminaCiao! è stata un'idea bellissima, semplice ed informale, ma efficace! La trilogia di Monica è il TOP :-)
EliminaMa pensa! C'ero anch'io a quelle presentazioni! Tra questi quattro romanzi, ho letto sia quello di Sara (bellissimo!) che quello di Centazzo (molto carino anche questo!)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaHo visto una tua foto su Google Plus...mi ricordo di te!! Anche io leggerò sicuramente quei romanzi :-)
EliminaCiao Silvia:)
RispondiEliminaChe bella cosa!! Non sai quanto ti sto invidiando per aver parlato con Federica Bosco*-* Ho letto alcuni dei suoi libri, ma quello che mi ha fatta impazzire letteralmente é Innamorata di un angelo *-*
Ciao!! è stato davvero emozionante conoscere Federica, anche perché lei è proprio come traspare dai suoi libri: molto allegra, socievole, chiacchierona, con un accento toscano simpaticissimo... e poi è stata affettuosa con noi fan!
EliminaChe bello quanta invidia! Avevo visto l'evento ed è proprio in questi casi che maledico la distanza :)
RispondiEliminaCiao Viola! Tu di dove sei?
EliminaIo con Milano&dintorni sono piuttosto fortunata, non lo nego!
Sono Toscana ma vivo all'estero...proprio fuori mano direi :D
EliminaCiao nuova iscritta, bellissimo blog e bellissimo post io devo ancora recuperare i romanzi di Federica Bosco e questo sembra davvero carino, dev' essere stato anche molto emozionante incontrarla. Se ti va passa dal mio, mi farebbe piacere 😘😘😘
RispondiEliminaCiao! Grazie per essere passata! Vado a sbirciare il tuo blog :-)
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