martedì 12 aprile 2016

MONDI DA SCOPRIRE GRAZIE AL SIMBOLISMO


Una visita alla mostra di Palazzo Reale






Cari lettori,

come forse saprete già, nel corso di questi mesi le mostre in esposizione a Palazzo Reale sono state principalmente dedicate al periodo tra Ottocento e Novecento.

Si tratta di decenni ricchi e complessi dal punto di vista artistico: vi sono state, infatti, così tante correnti ed influenze che sicuramente non basta un'unica mostra per presentarle tutte.


Tuttavia, l'esposizione di cui parlerò oggi ha il grande pregio di raccogliere in sé molte di queste categorie artistiche sotto un unico comune denominatore: il Simbolismo. 
 

La mostra è più ampia di altre che sono state ospitate a Palazzo Reale quest'anno, ma, proprio per questo motivo, è anche particolarmente ricca di autori ed opere differenti. L'esposizione è molto ben organizzata: ci sono 21 sottosezioni, alcune delle quali più grandi ed altre alle quali è dedicata una sala più piccola, ed ognuna di esse introduce un piccolo nuovo mondo.


Il visitatore ha dunque la sensazione di essere guidato attraverso questo interessante e variegato percorso, e di venire in contatto, di volta in volta, con una realtà differente.

Ecco quali sono, secondo il mio parere, quelle da non lasciarsi assolutamente sfuggire.




1) Baudelaire ed i Fiori del Male.



Da grande fan di Baudelaire quale sono sempre stata, è stata davvero una gioia, nonché una gradita sorpresa, scoprire che alcune delle sottosezioni di cui vi ho parlato prima sono accompagnati, grazie alle didascalie ed all'audioguida, dalle poesie e dagli scritti del poeta francese.


Egli è l'ispirazione, quando non proprio il modello, di molti dei quadri che sono esposti. Si può trovare una fedele rappresentazione dell'ingresso dell'Inferno, ben descritto nella poesia di Baudelaire Al lettore.

Oppure, sono presenti varie rappresentazioni della bellezza femminile, ispirate all'omonimo componimento su questo tema. O, ancora, nella prima sala della mostra c'è la rappresentazione di una donna in uno stato di trance, e tutti gli appassionati di Baudelaire conoscono la perenne ricerca di ebbrezza del poeta.


È proprio quest'ultimo, dunque, a prenderci per mano come un amico ed a mostrarci la rappresentazione visiva di quello che ha scritto.


 

2) Il mare.




L'acqua è sempre stata un elemento importante nella vita dell'uomo, ed ha ispirato opere d'arte e di fantasia sia in positivo che in negativo.


Il mare, poi, è stato visto sia come un grande alleato dell'uomo (ed anche qui possiamo citare il nostro caro Baudelaire: per sempre tu, uomo libero, amerai il mare!) che come il suo più insidioso nemico.

A questo tema è dedicata una delle sale dell'esposizione, ed i due aspetti sono ampiamente presentati l'uno accanto all'altro.


È impossibile non farsi coinvolgere dalla serenità di due amanti che si abbracciano in riva al mare, così come non si può restare colpiti dalla sirena che attira un incauto marinaio in una trappola fatale.


La grande qualità del Simbolismo è quella di poter prendere in considerazione un elemento neutro come l'acqua e di poter dare, attraverso un'unica immagine, una rappresentazione del tutto personale.



3) La primavera ed i suoi colori.



Per il Simbolismo la primavera indica la rinascita, il riaccendersi dell'amore, il ritorno alla vita. La sezione dedicata, all'interno della mostra, a questo tema, è una vera esplosione di colori pastello, che, soprattutto in questa stagione, riscaldano il cuore.


Tra i dipinti, impossibile non citare “L'amore alla fonte della vita” di Segantini. In questo quadro, infatti, un angelo e due amanti sono perfettamente incorniciati da un trionfo di rosa, verde e bianco.

Personalmente adoro la tecnica divisionista e trovo che quest'opera sia un esempio notevole di delicatezza e raffinatezza.



4) L'amore folle e le donne pericolose.



Dimentichiamoci gli angeli, gli amanti e gli alberi in fiore: più sezioni della mostra sono dedicati anche ai lati più oscuri ed irrazionali del sentimento.


Quello che ci viene proposto è un vero e proprio viaggio alla scoperta di come e quando il Romanticismo abbia dovuto cedere il passo. Possiamo ammirare rappresentazioni di donne fatali accompagnate da serpenti, di cortigiane disegnate curiosamente, di storie in bianco e nero con un inizio romantico ma con una continuazione rocambolesca.

Amore e morte, in questo caso, sembrano andare di pari passo.




5) Il mito.



Che cosa c'è di più simbolico di quelle storie raccontate dagli antichi greci e romani con lo scopo di dare un senso alla storia ed alla scienza? E come avrebbe potuto il Simbolismo non raccogliere la sfida lanciata dai nostri antenati?

Sono tre, in particolare, le figure mitiche che la mostra ci propone.


Una è la Sfinge, donna-animale misteriosa e seducente. 
Un altro è Orfeo, eroe già un po' romantico ed un po' decadente ante litteram.

L'ultimo, infine, è un anonimo eroe, forse simbolo della vita umana stessa, presentato sia nel momento del trionfo che in quello della morte.



6) Edgar Allan Poe e le atmosfere horror.




La penultima sala presenta dei piccoli quadri in bianco e nero che sono delle rappresentazioni di alcuni racconti del terrore di Edgar Allan Poe.

Quest'ultimo, se non ci accompagna esattamente per tutta la mostra, è però, con il suo gusto per le atmosfere che richiamano morte ed orrore, una delle fonti d'ispirazione.

Lo stile quasi vignettistico dei quadri, infine, si adatta perfettamente al suo stile di narrazione.




7) L'Oriente ed il desiderio di viaggiare.



L'ultima sala della mostra è un universo a sé, fatto di grandi tele, colori forti e rappresentazioni esotiche. È il vero e proprio Invito al viaggio di cui ci parla Baudelaire, con il sole che tramonta su paesaggi spettacolari e le atmosfere che fanno provare, ad un tempo, voglia d'avventura e malinconia.


Il messaggio implicito della mostra è quello di non fermarsi davanti a ciò che si è appena visto, ma, al contrario, una volta usciti, di continuare ad osservare il mondo con occhi curiosi di analizzare la realtà.






La mostra resterà a Palazzo Reale fino al 5 giugno.

L'avete già vista? Pensate di andare? Che cosa vi ha più colpito?

Lasciate pure un commento qua sotto!!




Come sempre, grazie per avermi letto ed al prossimo post :-)

2 commenti :

  1. ahimè non ci andrò ma sarebbe stato molto bello, un viaggio affascinante!

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