mercoledì 20 maggio 2020

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

Il celebre balletto disponibile nel catalogo di Rai Play




Cari lettori,
nuovo appuntamento con i “Consigli per gli amanti della danza”! 

Dopo avervi parlato della versione di "Carmen" del Teatro dell’Opera di Roma, ho deciso di continuare a consultare il catalogo di Rai Play per poter dare a tutti voi qualche consiglio a proposito di teatro e danza anche se in questo periodo non possiamo frequentare luoghi culturali. 

Tra i vari titoli disponibili, uno di essi ha subito colpito la mia attenzione: si tratta di una versione de La bella addormentata nel bosco di Čajkovskij tenutasi qualche anno fa al Teatro della Scala di Milano, con la coreografia di Nureyev e le interpretazioni di due autentiche étoile nei ruoli della Principessa Aurora e del Principe: Polina Semionova e Timofej Andrijashenko. 

Con una serie di nomi e riferimenti così importanti non ho potuto non essere curiosa… parliamone meglio insieme!



Una vicenda immortale in un prologo e tre atti


Il prologo della storia ha inizio all’incirca nel XVIII secolo (abiti e parrucche di chi si trova in scena fanno pensare così). 

Siamo in un immaginario regno, nel Palazzo del re, e tutti quanti sono in festa per via della presentazione ufficiale ai sudditi della principessina Aurora, nata da pochi giorni. Dopo il ballo dei nobili e dei cortigiani, è il turno delle fatine buone, che, in una serie di variazioni, si presentano a re e regina e portano un dono per la piccola. 
L’ultima ad apparire è la Fata dei Lillà, la più potente tra le fate; prima che lei possa omaggiare Aurora, però, la scena si oscura ed appare la malvagia strega Carabosse (che ha ispirato la Malefica di cartoni animati e film), la quale getta una maledizione sulla piccola: a 16 anni, ella si pungerà con un fuso e morirà. Dopo un primo momento di terrore, la Fata dei Lillà, che non ha ancora espresso il suo dono, riesce a trasformare la morte in un sonno di cent’anni, e Carabosse viene cacciata.


Tra prologo e primo atto passano sedici anni: i fusi sono proibiti in tutto il regno, tanto che tre imprudenti massaie che continuano ad utilizzarlo rischiano di venire imprigionate dal re e sono salvate solo dall’intercessione della regina.

Fervono i preparativi per la festa del sedicesimo compleanno di Aurora: la principessa appare, acclamata dalla folla, ed il padre le presenta quattro ricchi pretendenti, con i quali lei danza. Tra un festeggiamento e l’altro, però, ella accetta un misterioso dono da una mendicante col viso incappucciato, che altri non è che Carabosse mascherata: si tratta proprio del tanto temuto fuso che la punge. La principessa cade a terra priva di sensi, mentre la malvagia strega fugge. La Fata dei Lillà benedice la principessa, mutando il suo stato di morte apparente in sonno, addormenta i reali con tutta la corte e fa crescere un fitto bosco intorno al castello.


Il secondo atto ha inizio cento anni dopo, quando alcuni nobili del luogo vanno proprio nel bosco per una battuta di caccia. Tra di loro c’è anche il Principe Desiré, che, dopo una lunga giornata di divertimenti, si ritira nel suo alloggio e si addormenta. È allora che gli compaiono in sogno prima la Fata dei Lillà, e poi Aurora, della quale il principe si innamora subito.
Il castello è presidiato da Carabosse e dalle sue guardie, ma, all’alba, tutti vengono scacciati dalla Fata dei Lillà, poiché è arrivato il vero amore di Aurora e la strega non può più esercitare il suo maleficio.
Il Principe risveglia Aurora con un bacio e tutta la corte si desta e festeggia i due.


Il terzo atto, infine, è dedicato al ricevimento di matrimonio tra Principe e Principessa, con moltissimi balli e divertissement.



Tra coreografie di gruppo e variazioni


Come forse ricorderete avendo letto altri post di questa mia rubrica, vi sarete resi conto che spesso mi sono ritrovata a descrivere degli originali spettacoli di danza-teatro, o di analizzare originali rappresentazioni in cui erano stati ben coniugati più stili di danza differenti.

La bella addormentata del bosco non è però tra le tipologie di balletto che ho appena elencato: si tratta, infatti, di un pilastro della danza classica, che, nonostante richieda impegno e pazienza per essere seguito (oltre due ore e mezza di coreografie non sono uno scherzo nemmeno per uno spettatore appassionato), colpisce e coinvolge come solo un classico immortale riesce a fare.

Anche nel più tradizionale degli ambiti, tuttavia, ci sono delle lievi differenze di stile. Ci sono personaggi, come il Re, la Regina, il cerimoniere di corte, la Fata dei Lillà e la Strega Carabosse, che sono molto statici: muovono molto poco la parte inferiore del corpo, ma moltissimo quella superiore e le espressioni del viso, quasi recitando.

Ci sono poi ballerini che interpretano grandi coreografie di gruppo, come il ballo di benvenuto di re e regina alla presentazione di Aurora, i festeggiamenti in attesa della principessa sedicenne, la battuta di caccia nel bosco, il ballo finale insieme ai neo-sposi.



Quanto alle variazioni, le stesse ballerine che nel prologo interpretano le fatine buone del regno tornano nel terzo atto come invitate di primo piano al matrimonio, talvolta sole, altre volte accompagnate. Un particolare che di sicuro sarà apprezzato dagli amanti della Disney: tra gli invitati al ricevimento di Aurora e Desiré ci sono anche dei celebri personaggi delle favole, come tre fatine che ricordano molto da vicino quelle dell’omonimo cartone animato, Cenerentola con il suo Principe, il Gatto con gli Stivali e la Gatta Bianca, l’Uccello Azzurro e la Principessa Florine.

Spettano però alle due étoile, ovvero alla Principessa Aurora ed al Principe Desiré, gli emozionanti passi a due e gli assoli più complessi. 
Credo che una caratteristica peculiare di questo balletto ed in generale delle coreografie di Nureyev, rispetto ad altri del mondo classico, sia quella di richiedere al protagonista maschile un’agilità ed una rapidità quasi equivalente a quelle della sua co-protagonista femminile: egli fa molto meno il porteur, si muove molto di più in sintonia con la principessa e nei suoi assoli è compresa una serie di giri, piroette, fouettés e salti davvero strabiliante. Quanto ad Aurora, il suo banco di prova peggiore è forse esordire in scena con l’Adagio della Rosa (il balletto con i pretendenti), una coreografia che mette a durissima prova l’equilibrio di piedi e caviglie, senza essersi riscaldata prima con qualcosa che richieda meno resistenza.



Costumi e scenografie


La scenografia sul fondale, una composizione di colonnati e fogliame, può andare bene sia per rappresentare il palazzo che il bosco. In alcuni momenti viene portato sulla scena un grande cancello decorato, che rappresenta l’ingresso della corte. All’inizio del secondo atto, per simulare la caccia, sono invece presenti sul palcoscenico un carro e degli animali finti, le prede dei nobili che si sono accampati fuori dal castello.

Quanto ai costumi, quelli dei personaggi più statici, come i reali ed i cortigiani, sono tipicamente settecenteschi per gli uomini, con tanto di cappelli e parrucche, e piuttosto lunghi ed ingombranti per le donne; essi, come già detto, muovono molto di più la parte superiore del corpo rispetto a quella inferiore. La Fata dei Lillà è in argento e glicine, mentre Carabosse, in nero, con un trucco verdastro, un grosso copricapo ed un lungo bastone, sembra davvero Malefica.



Il principe è in camicia e pantaloni bianchi, occasionalmente con una giacca azzurra, mentre Aurora ha due tutù corti, uno giallo ed uno lilla, e l’immancabile corona.

Per il resto, la fantasia dei costumisti ha avuto libero sfogo: un vero mare di colori e fogge diverse, tra tutù dedicati alle quattro stagioni, coroncine di rose, omaggi alle favole più famose… qualcosa che merita decisamente di essere visto!



Le musiche: un confronto con il classico Disney


Personalmente sapevo che le musiche del balletto fossero state inserite nel classico Disney La bella addormentata del ‘59, ma ignoravo quali ed in che modo. 
Vedendo lo spettacolo ho finalmente avuto il piacere di scoprirlo!


Innanzitutto, la celeberrima canzone So chi sei (ovviamente senza le parole, che sono state aggiunte in un momento successivo) è il balletto immediatamente prima dell’ingresso di Aurora, una coreografia di gruppo con tutù gialli e rossi e bellissimi archetti di rose aranciate che passano di mano in mano ai ballerini.

La musica che nel film accompagna la fuga nella notte delle tre fatine e della piccola Aurora è quella che nel balletto rappresenta il ferimento e la quasi morte della principessa, mentre il motivo che nel classico Disney accompagna la prima alba dopo la sconfitta di Malefica sancisce nel balletto la cacciata di Carabosse.



Infine, non possono mancare dei riferimenti nei divertissement del Terzo Atto: la variazione delle Fate in verde è utilizzata per caratterizzare proprio le tre fatine Flora, Fauna e Serenella, mentre la danza del Gatto con gli Stivali e della Gatta Bianca accompagna la fuga del Principe Filippo dal castello di Malefica.




Vi ricordo che lo spettacolo è disponibile sul catalogo di Rai Play nella sezione “Teatro e danza”. Per chi di noi sarà a casa domani mattina, inoltre, verrà trasmesso alle 10 su Rai 5. Spero che questa mia scelta di proporvi degli spettacoli da casa possa essere di vostro interesse!
Avete mai visto qualche versione di questo balletto? L’avete apprezzata?
Preferite rappresentazioni classiche come questa o qualcosa di più moderno?
Aspetto i vostri commenti!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

12 commenti :

  1. Adoro le favole lo sai e non le ho mai viste in un balletto ma dalle tue parole deve essere sicuramente qualcosa di molto bello, mi hai incuriosita tantissimo

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    1. Ciao Susy! Conoscendoti, credo proprio che questo balletto ti piacerebbe :-) Favola e danza insieme sono uno spettacolo!

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  2. wow...sembra veramente bello. Proverò a vederlo con la mia bimba, adora la danza.
    Buona giornata.

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    1. Ciao! Spero tanto che il balletto vi piacerà, buona serata :-)

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  3. Cara Silvia, io nonostante la mia età amo sempre e dico molto le favole.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Le favole vanno benissimo ad ogni età… e rappresentate in questo modo sono veramente magiche! Buona serata :-)

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  4. a me piace il balletto, ne ho visti alcuni ma questo mi manca

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    1. Ciao! Allora spero tanto che anche questo balletto ti piacerà :-)

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  5. Una accurata descrizione che rende benissimo lo spettacolo, stupendo. Grazie Silvia.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Sono contenta di aver descritto bene la meraviglia di questo balletto! :-)

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  6. Ciao Silvia!
    Quanta magia traspare da questo tuo scritto. Amo il balletto e spero di vederlo un giorno dal vivo!

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    1. Ciao Diletta! Ti capisco bene, speriamo davvero di poter ricominciare a vedere la danza dal vivo! :-)

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