giovedì 29 dicembre 2016

IL MEGLIO DEL 2016

...con i post scelti da voi!

 

Cari lettori,

passato il Natale, siamo arrivati agli ultimissimi giorni dell’anno. Forse l’arrivo del 2017 sarà una buona notizia per qualcuno di voi: ho sentito, infatti, moltissime persone intorno a me lamentarsi del fatto che il 2016 sia stato un anno deludente. 
 

Personalmente io mi ritengo piuttosto soddisfatta, forse perché alcuni mesi del 2015 avevano raggiunto un livello di sfortuna e tristezza davvero alto, ed il 2016, in questo senso, è stato nettamente meglio. Non è mancata qualche difficoltà, sia al lavoro che personale, ma, nel complesso, ci sono stati tanti cambiamenti positivi e molti obiettivi sono stati raggiunti, quindi guardo all’anno appena trascorso con serenità.





Con questo post voglio farvi non solo i miei migliori auguri, ma anche ripercorrere la storia di questo blog nel corso del 2016. Per ogni rubrica ho selezionato il post che ha avuto più successo, in termini di letture e di commenti, ed ho creato una sorta di “antologia scelta” del blog. 


Per essere più corretta, però, dovrei dire che questa selezione è stata creata da voi, con la vostra partecipazione, il vostro interesse, il vostro entusiasmo. Il blog è nato nella primavera del 2015 e la sua crescita si è fatta di mese in mese più rapida.



Tutto ciò è merito innanzitutto di altri blogger che mi hanno seguito, mi hanno consigliato ai loro lettori, mi hanno taggata nei loro post e mi hanno perfino nominata al Liebster Award: grazie di cuore ad ognuno di voi!

Un ringraziamento speciale va anche agli utenti di Google plus, alle persone che mi leggono da Facebook ed a quelle che accedono al blog dalla pubblicità su Twitter e su Instagram (Se volete seguirmi, c’è un apposito spazio link in alto a destra. Se siete miei lettori, scrivetemi in direct ed io vi seguirò volentieri!).
 

Esaurite le premesse e le chiacchiere, vediamo che cosa vi è piaciuto di più!





Consigli artistici: “Sette meraviglie da esplorare con Alfons Mucha”, del 13 febbraio








Breve excursus sulla mostra a Palazzo Reale (Milano) dello scorso inverno dedicata all’artista, che è uno dei protagonisti più noti dell’Art Nouveau. 

Al centro della mia recensione alcuni “tesori da scoprire”, ovvero le tematiche che caratterizzano l’esposizione: la pubblicità, la letteratura, il teatro, le pietre preziose, i fiori, il tempo e l’arredamento. Sono felice che questo sia stato il post a tema artistico con più views perché la mostra di Mucha resta la mia preferita del 2016.






Consigli cinematografici: “Belle città, musica, passioni ed ironia”, del 17 dicembre





Il mio parere sulla filmografia più recente del colto quanto irriverente Woody Allen. 

Le pellicole prese in considerazione sono Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, Midnight in Paris (il mio preferito), To Rome with love, Blue Jasmine, Magic in the Moonlight e Cafè Society. 

Mi fa piacere constatare che non sono l’unica ad aver seguito con interesse il percorso di questo regista :-)





Consigli teatrali: “Cyrano sulla Luna”, dell’8 maggio 



Recensione dello spettacolo che è stato in scena dal 5 al 13 maggio al teatro Leonardo di Milano. Punti di forza della rappresentazione sono stati sicuramente l’originalità dell’impostazione, la scenografia, i dettagli della narrazione, il romanticismo, l’amore per la parola e la canzone di congedo.




Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei lettori per l’importanza data a questa rubrica: i consigli teatrali sono un po’ la “serie A” di questo blog, perché hanno sempre moltissime visualizzazioni, a volte anche il doppio (o il triplo!) della media.
Sono molto legata al mondo del teatro, quindi il vostro riscontro è una grande soddisfazione!





Donne straordinarie: “Donne alfieriane”, del 28 ottobre





Un ritratto di Micol, figlia di re Saul nell’omonima tragedia di Vittorio Alfieri. Questa giovane principessa è una donna forte perché tenta in tutti i modi di risolvere il rapporto difficile con il padre, perché non ha paura di soffrire, perché è divisa tra due grandi affetti e li difende entrambi con coraggio e perché la sua storia è diventata celebre ed ha dato vita persino a romanzi contemporanei.




In questo caso, la scelta è stata obbligata: questo è l’unico post a tema del 2016. Tuttavia, visto il vostro interesse, riprenderò in mano la rubrica molto presto: per il 2017 ho già pronti almeno altri due post…state connessi!





Il momento dei classici: “Per 10 classici, 10 citazioni”, del 4 settembre 




Ho scelto 10 classici di ogni tempo, basandomi semplicemente sui miei gusti, e per ognuno di essi ho riportato una citazione che mi ha particolarmente emozionata. 
 

Nello spazio commenti di questo post c’è stato un bel dibattito: avete particolarmente apprezzato il mio inserimento de Il piccolo principe e mi avete scritto quali sono i vostri classici preferiti. Grazie!




L’angolo della poesia: “Pirandello prima del teatro”, del 10 settembre





Prima di essere un drammaturgo, Pirandello ha scritto alcune raccolte poetiche, più o meno note. Leggendo queste poesie si comprende con facilità che il grande amore dell’artista sarà il teatro. 

Nel post ho preso in considerazione le tematiche della “commedia umana” nella città di Roma, della maschera, degli attori di strada e della vita come uno spettacolo. 
 

Pirandello è un autore che lascia ancora affascinate molte persone, e me l’avete dimostrato




Letture a tema…: “Non solo young adult”, del 14 luglio






Consigli di lettura per giovanissimi che non appartengono al genere tradizionale per giovani adulti, ma che, al contrario, sono delle curiose sperimentazioni di autori che normalmente scrivono per adulti. 

Le tre “penne” prese in considerazione sono quelle di Sophie Kinsella, Mauro Corona ed Erri De Luca. Per scoprire che cosa mai avranno in comune questi tre autori, basta leggere!


Sono rimasta piacevolmente stupita dal consenso ottenuto da questo post. Mi piace pensare che anche i ragazzi in età scolare siano in cerca di qualche lettura originale!





Tag&Booktag: “Liebster Award 2016”, del 2 giugno






Per la prima volta sono stata nominata a questo premio-tag che permette di conoscere tanti nuovi blog e di promuovere quelli (come il mio) che hanno meno di 200 followers. 

A proposito, grazie di cuore per avermi fatto “staccare il biglietto” dei 50 lettori fissi! 

Mi sono divertita molto a rispondere a queste domande personalizzate e spero di poterlo fare nel 2017.




Tipi di persone: “Tipi di persone a teatro”, del 15 marzo






Chi frequenta molto i teatri come me non può fare a meno di notare che, tra gli spettatori, alcune tipologie sono come minimo ricorrenti. Dallo studente liceale a quello universitario, dalla signora elegante ai pensionati, fino ad arrivare agli snob ed agli appassionati, ecco un ritratto di questi curiosi personaggi.


La rubrica è ancora un po’ piccolina…proverò a darle più spazio l’anno prossimo!







Umorismo da letterati: “Non diteci mai…”, del 1 aprile





Frequentate o avete frequentato una Facoltà umanistica? Siete stufi di sentirvi fare sempre le stesse domande da amici, parenti e conoscenti? Leggendo questo post saprete cosa rispondere!


Al centro della polemica i grandi classici del settore: “Hai scelto Lettere perché vuoi insegnare?”, “La tua è una facoltà semplice, basta studiare!”, “Sarai disoccupata a vita!”, “Sei troppo seria/Non ti sai divertire” e “Lo studio di arte e letteratura non serve più a niente”. Grazie per aver apprezzato il mio tentativo di ironizzare su qualcosa che, a quasi tre anni dalla fine dell’Università, mi fa ancora arrabbiare.








Alcune rubriche non hanno avuto spazio nel 2016: Consigli musicali , che si è limitata ad un singolo esperimento l’anno scorso, Eventi culturali , che è in attesa di qualche occasione interessante, e Il mondo dell'istruzione , che andava forte nel 2015 e che andrebbe ripresa.

Il mio buon proposito per il 2017 è sicuramente rivitalizzare queste tre rubriche e portare avanti le altre.



Aspetto con grande curiosità un vostro parere su…tutto!

Sulla vostra rubrica preferita, su qualche post che vi è piaciuto in particolare, su quello che vi piacerebbe leggere nel 2017.

Concludo augurando BUON ANNO a tutti voi ed ai vostri cari.

Ci sentiamo nel 2017


venerdì 23 dicembre 2016

AUGURI E CURIOSITA' NATALIZIE



Cari lettori,
dal momento che il Natale è ormai alle porte, questo post ha semplicemente la funzione di fare a tutti voi i miei più cari auguri.

L'anno scorso ve li ho fatti con una recensione al mio racconto natalizio preferito, il Canto di Natale di Dickens, che trovate qui.

Quest'anno, invece, visto che non è più il mio primo Natale da blogger ed ho imparato a conoscere un po' meglio tutti voi, ho pensato di scrivere qualcosa un po' più personale.

Vi racconto, infatti, 10 curiosità su di me a tema natalizio, in ordine assolutamente casuale. Eccole a voi!



1) Preferisco il panettone al pandoro. E no, non quello senza canditi. Io amo il panettone proprio perché è strapieno di uvette e canditi. Mi piace anche mangiare le scorzette d'arancia candita ricoperte di cioccolato. Mi sa tanto che questa è l'unpopular opinion natalizia dell'anno, però è proprio così.



2) Restando in tema “cibarie”, i miei piatti preferiti per le feste sono il brasato con polenta ed il coniglio al vino rosso. Tra i primi, non posso rinunciare ai tortellini in brodo. (In foto, la nostra tovaglia con Babbo Natale.)



3) Adoro la musica di Natale ed inizio ad ascoltarla molte settimane prima. Credo che il mio cd natalizio preferito resterà sempre Christmas di Michael Bublé, che è in assoluto uno dei miei cantanti preferiti.

Oltre alle sue, le canzoni natalizie che preferisco sono Hark(The herald angels sing) di Mariah Carey e Adeste fideles di Celine Dion.



4) La versione Disney di Canto di Natale è sicuramente impareggiabile. Però sono anche una grande fan del film A Christmas Carol con Jim Carrey e Gary Oldman. Consiglio a tutti di vederlo, anche per la bellissima colonna sonora cantata da Bocelli.



5) Il mio colore preferito è il rosso…tutti i giorni dell’anno. Potete ben immaginare quanto mi piaccia indossarlo nel periodo natalizio! In questi giorni, poi, ho una fissazione per i rossetti rosso fuoco…quelli che metto solo ai miei saggi di danza. O a Natale, appunto.

 
6) Non so se sono io ad essere diventata il Grinch sotto questo punto di vista o se effettivamente le cose siano cambiate negli ultimi anni. 
Resta il fatto che i centri commerciali in questo periodo non mi piacciono più come una volta: c’è caos a tutte le ore del giorno, la temperatura è improponibile e tante idee regalo mi sembrano rincarate. 
Per questo motivo solitamente preferisco trovare dei pensierini di Natale, specie quelli per le mie amiche, presso il mercatino di beneficenza che c’è a fine novembre nel mio paese, oppure alle bancarelle degli hobbisti che spesso trovo in centro. Mi piace decisamente di più l’idea di un pensiero originale, fatto a mano e magari per una buona causa… è più natalizio, no?


7) Quando arriva il giorno di Natale, io sono felice, ma qualcuno lo è più di me. Sto parlando di Otto, il bassotto dei miei zii, al quale spesso e volentieri faccio da dog-sitter. È sempre affamato e, il giorno di Natale, passa le ore sotto il tavolo e praticamente assaggia tutto il menu. (In foto mi sta pregando di portarlo a spasso.)


8) Nonostante quello che ho dichiarato al punto 6, devo ammettere che c’è un marchio che ha prodotti a tema natalizio molto carini. Sto parlando di Tezenis: l’anno scorso non ho saputo resistere ed ho comprato una maglietta grigia decorata con disegni di luminarie, stelle, fiocchi di neve e bastoncini di zucchero… Ovviamente la indosserò anche questo Natale.



9) Mi piacciono molto le leggende nordiche ed anglosassoni a tema natalizio, e non sto parlando solo di quella di Dickens. 
Per esempio, in Inghilterra è tradizione immaginare che i giorni di Natale siano quelli in cui si annulla magicamente la separazione tra vivi e morti ed i due mondi entrano brevemente in contatto. 
In Svezia, invece, c’è l’abitudine di apparecchiare la tavola di Natale la sera della Vigilia prima di andare a dormire, così che durante la notte si possa svolgere il banchetto natalizio di quella parte di famiglia che non c’è più. 
Sono tradizioni un po’ cupe rispetto all’idea gioiosa del Natale italiano, però io le trovo molto poetiche.


10) Mi piacciono molto gli alberi addobbati, ma sono più legata alla tradizione del presepe. Ogni anno ne allestisco uno sempre più grande…con più animali che persone (in foto quello di casa mia...è solo il secondo Natale che ho questa casetta ma è già troppo affollato).




Queste sono le curiosità natalizie che oggi volevo condividere con voi. So che questo post è un po’ più personale di altri e si allontana dalle solite tematiche del blog, ma ho pensato che, visto il clima festivo, potesse essere una buona idea conoscerci un po’ meglio.

Mi piacerebbe molto se, nello spazio sottostante, mi scriveste 2/3 curiosità natalizie tutte vostre.

Giunti alla fine, non mi resta che farvi nuovamente tantissimi auguri per un lieto Natale!


Silvia

sabato 17 dicembre 2016

BELLE CITTA', MUSICA, PASSIONI ED IRONIA

Un viaggio nella recente filmografia di Woody Allen

 

 
Cari lettori,
oggi ritorniamo alla rubrica “consigli cinematografici” e ci occupiamo di un regista che mi piace molto: Woody Allen.

Credo che il personaggio sia noto a buona parte di voi, quindi saprete bene che egli ha diretto moltissimi film, e dei generi più svariati.
 
Per questo post, però, ho deciso di concentrarmi sulle sue pellicole più recenti, che trovo più accessibili per il grande pubblico ed in grado di attirare l'interesse anche di chi, normalmente, non è fan di Woody Allen. Credo che il regista, infatti, abbia ormai raggiunto la sua definitiva maturità, senza abbandonare il sarcasmo e la voglia di sperimentazione che l'han sempre contraddistinto.


Ecco i miei personali consigli per una serata da dedicare alla scoperta di questo regista!





Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, o meglio: Ognuno cerca se stesso a Londra


Questa pellicola, ambientata a Londra, ha come grande protagonista l'insoddisfazione personale e sentimentale. 
 
Alfie ed Helena sono una coppia ormai matura con una figlia adulta, e sembrerebbero incamminarsi verso una vecchiaia condivisa, quando, all'improvviso, lui lascia lei e si trasferisce in un loft ultramoderno per poter fare “lo scapolo”. Ovviamente questa sua condizione non dura molto, dal momento che egli resta affascinato quasi subito da Charmaine, giovanissima escort che aspira ad un matrimonio di convenienza. Helena, dal canto suo, cerca conforto in una cosiddetta “maga”, che è ovviamente un'impostora.
C'è poi Sally, la figlia di Alfie ed Helena, che non è felice del suo matrimonio con Roy e si prende una sbandata per Greg, il capo della galleria d'arte nella quale lavora. Roy, dal canto suo, essendo uno scrittore fallito che non ha più alcuna voglia di scrivere, passa le ore ad osservare la sua misteriosa vicina, Dia, della quale sa solo che suona la chitarra e si veste sempre di rosso… finché non decide di conoscerla.

In questa commedia amara Woody Allen è maestro nell'illustrare, attraverso piccoli dettagli come la ricerca costante di un drink o un equivoco riguardante un paio di orecchini, le nevrosi di personaggi che non sono mai soddisfatti e cercano sempre di migliorare la propria condizione. Come finirà?




Midnight in Paris, o meglio: Il mio sogno (mica tanto) segreto


Gil, sceneggiatore hollywoodiano di successo che non sopporta né Hollywood né il cinema americano, è in vacanza a Parigi con la fidanzata Inez, i suoceri ed altri amici incontrati per caso. Gil è in crisi, perché vorrebbe ritornare ad occuparsi di romanzi e gli piacerebbe sfruttare la vacanza a Parigi per ritrovare l'ispirazione, ma la fidanzata e gli amici pensano solo ad andare a ballare ed alle occasioni mondane.

Stanco e stufo, una notte Gil decide di andare a fare una passeggiata e, a mezzanotte, fermo ad un banalissimo incrocio, gli accade l'incredibile: una carrozza anni '20 si ferma e passa a prenderlo. È così che Gil si ritrova ad aver fatto un salto temporale di novant'anni: notte dopo notte, egli sale sul magico cocchio e si ritrova a ricevere consigli di vita e letteratura da Hemingway, a bere qualcosa con Dalì ed i surrealisti, a danzare con Fitzgerald e Zedda mentre Cole Porter suona al pianoforte. Egli conosce poi Adriana, una donna bellissima, già amante di Picasso e Modigliani, e con lei vive altre incredibili avventure.
La vita a cui Gil realmente appartiene, però, chiederà presto conto di queste sue divagazioni notturne.

Non nascondo che questo non è solo il mio film preferito di Woody Allen, ma anche uno dei film che prediligo in assoluto. Io credo che il regista, in questa pellicola, abbia creato un sogno ad occhi aperti così bello che lo spettatore non può far altro che desiderare di prendervi parte.




To Rome with love, o meglio: Come Woody Allen vede l'Italia



Quattro storie diverse si intrecciano tra le vie della nostra amatissima capitale.

Nella prima, Jack, studente di Architettura, su consiglio dell'avvocato americano John, cerca di non invaghirsi di Monica, affascinante ed impertinente amica della compagna Sally. Non sarà facile, però, resistere a questa tentazione.

Nella seconda, Jerry (interpretato da Woody Allen in persona), produttore discografico in pensione, va con la moglie a Roma per conoscere il nuovo fidanzato della figlia. Jerry, però, si rivela molto più interessato al consuocero, gestore delle pompe funebri di giorno e...cantante lirico sotto la doccia.

Nella terza, Leopoldo, un cittadino come tanti altri, vive la sconvolgente esperienza di essere “famoso per essere famoso” per un breve periodo.

Nella quarta, infine, una coppia di sposini in visita turistica rimane divisa per una giornata intera e finisce per cedere alle trasgressioni che la vita di provincia evidentemente non aveva loro mai offerto.


Questo film di Woody Allen è stato criticato da più di un blogger, un po' per la curiosa scelta di queste storie, un po' per come l'Italia viene rappresentata.
Io invece credo che, lasciando perdere alcune evidenti ingenuità (suvvia, noi ragazze italiane non ci vestiamo più da tempo con abitini anni '50! il centro Italia non è tutta campagna al di fuori di Roma! E non cuciniamo sempre con tanto vino!), sia un ottimo tentativo di riprodurre quella “commedia umana”, affannata ed a volte meschina, di cui anche Pirandello aveva parlato durante il suo soggiorno romano.




Blue Jasmine, o meglio: Fuga dalla realtà



La protagonista di questo film, Jasmine, è una donna di mezza età che ha perduto tutto. A New York viveva con il marito Hal, un ricco finanziere che le faceva fare una vita agiata, tra feste, occasioni mondane, abiti firmati e spese inutili. La favola è stata però bruscamente interrotta dalla realtà: Hal è stato sbugiardato come truffatore e si è suicidato in carcere. 
 
Alla povera Jasmine, ignara di tutto, improvvisamente vedova e nullatenente, non resta che andare dalla sorella Ginger, che vive a San Francisco e vive tra lavori precari ed amanti di ben poco valore.


In questa pellicola Woody Allen abbandona il suo consueto tono ironico e la sua predilezione per la commedia per raccontare la drammatica storia di una donna incapace di andare avanti dopo un forte trauma, che non fa altro che inseguire il fantasma del suo passato (cercando anche un ricco vedovo da risposare).
Decisamente un film dal tono blu e triste, ma non per questo meno ricco di spunti interessanti.




Magic in the Moonlight, o meglio: Il fascino dell'illusionismo



Stanley Crawford, un illusionista di grande fama, interpretato da un Colin Firth sempre impeccabile ed elegante, accetta la scommessa di un amico e collega e si ritrova in una villa sulla riviera francese. Il suo obiettivo è smascherare Sophie, una giovane sensitiva che, con i suoi cosiddetti “poteri paranormali”, ha incantato la facoltosa famiglia del padrone di casa.

Stanley parte con le migliori intenzioni, ma, complici il fascino senza pretese di Sophie e il panorama spettacolare della Costa Azzurra, rischia di essere a sua volta ingannato. Certo, in questa commedia non tutto è come sembra!


Tra una magia, un po' di jazz, un bicchiere di champagne e gli abiti anni '20, Woody Allen confeziona un film davvero delizioso, che porta lo spettatore a chiedersi che cosa significhino realmente le parole magia e anima gemella.




Cafè Society, o meglio: La trappola di Hollywood



In quest'ultimissima pellicola di Woody Allen si torna a parlare dell'ambiente hollywoodiano, delle sue attrattive e delle sue insidie.

Sono gli anni '30 ed il giovane Bobby decide di lasciare la sua famiglia, ebrea e residente a New York, per andare a Los Angeles dallo zio Steve, nome importante nel mondo del cinema, e per lavorare con lui. Lì conosce Vonnie, segretaria dello zio, ragazza apparentemente incorrotta dall'ambiente, e se ne innamora. Quello che non sa è che Vonnie e Steve hanno una relazione clandestina da tempo. 
 
La scoperta riporta a New York Bobby, che inizia a gestire un locale col fratello e va avanti con la sua vita. Forse, però, il passato potrebbe ritornare quando egli meno se lo aspetta…


In Cafè Society dramma intimo e sociale si mescolano, e la disfatta personale di alcuni personaggi rappresenta bene la corruzione degli ambienti nei quali essi vivono (dalle false promesse di Los Angeles alla delinquenza di New York). Un racconto dalla superficie piacevole ma dal contenuto non sempre facile da accettare, come tanti altri film di Woody Allen.




Ecco il mio punto di vista sugli ultimi film di questo eclettico regista.
Li avete visti? Quale avete preferito?
Vi piacciono queste pellicole o preferite il Woody Allen vecchia maniera?
Datemi pure qualche consiglio in merito!
Grazie della lettura, al prossimo post :-)