lunedì 3 luglio 2023

SUBTRACT

 I miei testi preferiti del nuovo album di Ed Sheeran



Cari lettori,

iniziamo luglio insieme con il ritorno dei nostri “Consigli musicali”!

Il post di oggi è dedicato al nuovo disco di un artista, Ed Sheeran, che è già comparso qualche volta su questi schermi (di sicuro in questo post, in cui vi ho fatto conoscere le sue canzoni che preferisco).


Subtract è uscito il 5 maggio, ma per via dei miei vari impegni mi era un po’ passato di mente e devo dire che ho recuperato l’ascolto solo di recente. Devo dire che sono rimasta sorpresa, un po’ piacevolmente ed un po’… no.


Piacevolmente perché sono davvero delle belle canzoni, con dei testi profondi. Non piacevolmente perché questo album, che non a caso è concept (con un video per ogni canzone), non è come i suoi precedenti, che erano un mix di romanticismo, brani ritmati che sarebbero piaciuti in radio ed altri temi diversi di volta in volta.


I protagonisti di queste canzoni sono tre: il cancro di sua moglie mentre ella aspettava la seconda figlia, la morte di un suo amico ed una battaglia legale. Tre eventi che hanno pesantemente condizionato la sua vita in negativo, tre pesi di cui egli ha evidentemente voluto liberarsi su carta.


Oggi vi faccio conoscere qualche canzone che mi ha particolarmente colpito!



Boat


Brano introduttivo dell’album. Non so se la scelta è stata casuale o voluta, ma il cuore della canzone è la metafora della vita come barca in tempesta, tanto amata dai classici latini e greci e ripresa anche da maestri della letteratura italiana.


Sono entrato per le braci,

rimasto fuori per la brezza

Ho bisogno di sentire degli elementi per ricordarmi

che c’è bellezza quando è spoglio


Bloccato a lungo prima che le luci si abbassano

perché continuo a respirare?


Oh, lo so,

più amo e meno sento

le volte in cui ho saltato non erano mai reali

dicono che tutte le cicatrici guariranno, ma so

che forse non accadrà

ma le onde non romperanno la mia barca


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Life goes on


Questa è forse la mia canzone preferita di Subtract. Un brano quasi sicuramente dedicato all’amico perduto, e che, più in generale, fa riflettere sui capitoli che si chiudono. Un testo anche semplice, ma che mi ha lasciato senza fiato.


Mi ha colpito come un treno, non avevo parole,

non avevo niente da dire, tutto fa male

e so che l’amore porta al dolore

ma i ricordi ci portano il più dolce ritornello


Le onde sono arrivate, abbattendosi,

e mentre tu scivoli via, sto cercando di raggiungerti


E dimmi come

come la mia vita va avanti con te che non ci sei più

suppongo che affonderò come una pietra

se mi lasci ora

le tempeste si susseguiranno

sei entrato facilmente nella mia vita

ne sei uscito nel modo più duro

e poi la vita va avanti


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Spark


Una canzone che parla di crisi e di rinascita, della nostalgia per quando i tempi erano “migliori” e del desiderio di tenere comunque accesa la fiamma.

Che sia quella di un amore o affetto, o quella della gioia di vivere.


Siamo stati perduti per tanto tempo

in un solco, non c’erano segni di fuga

e per amore, eravamo così ciechi

oh, odio vederti piangere

ci sono state volte in cui la verità ha mentito

ora è chiara come il cielo blu


Come una garza sopra a ferite più profonde

ci abbiamo provato

ma non abbiamo potuto fermare il Fato che scendeva nella notte


Faremo un falò

ed accenderemo le nostre vecchie vite

e spero che la scintilla sopravviva

usa parole come accendino

illumina il cielo notturno

e spera che la scintilla sopravviva

sì, speriamo che la scintilla sopravviva


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End of youth


Questa è una canzone in cui mi sono rivista tanto, per tanti motivi.

Il momento in cui ti rendi conto che, nonostante tu vada verso le altre persone con gioia ed energia positiva, non sempre sarai ricambiato, anzi, tante volte verrai anche usato. E la consapevolezza che questo purtroppo sia uno dei problemi più gravi dell’età adulta, un sintomo della fine della giovinezza.


Mi sono sentito perso fin da ragazzo,

ma faccio finta che sia tutto ok

tutti i miei momenti buoni mi hanno condotto a cadute

che hanno portato al tentativo di terminare la mia vita

solo un ragazzo all’inizio, e loro hanno contato su di me come un uomo


Voi avreste dovuto essere miei amici,

non portare via tutto quello che potevate

mi sono allontanato per creare di nuovo,

per provare a reinventare il timone.

Nessuno sa quel che vuole,

quindi vi do soltanto quello che provo

e se è un buon momento, so che quello “no” è sempre vicino

ma quando sono giù non vi vedo mai

quando invece sto bene comparite tutti


è stato un lungo anno, e non siamo nemmeno a metà…


Forse è questa la fine della nostra giovinezza

quando il dolore inizia ad avere la meglio?

Non so se riuscirò mai a lasciar semplicemente andare

tutto sta andando in pezzi, quando l’amore è vero, non c’è mai chiusura

penso che sia tutto parte della vita,

ma non posso fare a meno di sentirmi giù


Passiamo la nostra giovinezza con braccia e cuori aperti

e poi entra il buio, e quella è la fine della giovinezza


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Borderline


Questa canzone, che è forse una delle più negative del disco, mi ha ricordato, in un certo senso, le poesie sullo “Spleen” di Charles Baudelaire. Tante immagini sul male di vivere sono sorprendentemente simili.


La tristezza trova sempre un’entrata

si introduce attraversando ed infettando tutto

ed ogni capitolo ha una fine

ma questo è un epocale sequel, non credi?


Ed i corvi volano

come un cipiglio lungo la linea del cielo


Ora mi sento come se stessi scappando dalla luce

ingolfato nell’oscurità, schermato dai miei occhi

un piede dentro, uno fuori, sono sul bordo

in che modo ce la farò?


Le lacrime non arrivano mai,

questi condotti sono asciutti

siamo così ciechi


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No strings


Altra canzone che mi ha fatto pensare tanto. Con una persona, che sia un partner, un amico o un familiare, possono capitare delle importanti fasi di cambiamento, così radicali che si rischia quasi di perdersi. Quello che ho imparato io quest’anno è che se sotto c’è un forte sentimento le cose si raddrizzeranno, anche quando meno te lo aspetti.


Se superiamo quest’anno,

allora niente può dividerci

i problemi se ne vanno, poi riappaiono

ma noi abbiamo dimostrato che lo sopportiamo


Ci strappiamo i capelli dalla preoccupazione

e pensiamo troppo

lavoriamo e ci esauriamo […]


E non abbiamo combattuto per amore

solo per essere sconfitti

quello che stiamo attraversando è comune ma

non significa che non ne soffriamo

sarebbe facile rinunciare

immagino che abbiamo abbastanza motivi

ma ogni volta che attraversiamo un momento difficile


Io dico: non ci sono condizioni, tu sei la persona che amo

e questo non cambierà quando andiamo in pezzi

non ci sono condizioni, tu sei la persona che amo

sono solo dolori di crescita.


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Toughest


Questa canzone è la più personale di Ed e parla proprio del cancro della moglie.


Non so che cosa dire

la parola ha tagliato in due il giorno

il dottore ha detto che è cancro

e c’è un bambino in arrivo

la vita cambia in un attimo

ci sono decisioni da prendere

dicono che la radioterapia è la soluzione

e che entrambe le vite possono essere salvate


Che tempismo, non potrebbe andare peggio

che diavolo faremo?

Ma tu sei il tipo che sconfigge gli ostacoli più duri

messi di fronte a te


Tu sei la più forte in questa stanza

e so che l’amore ci aiuterà

e la vita sconfiggerà il dolore che cresce in te

perché tu sei la più forte in questa stanza

mi mostri una forza che non ho mai conosciuto

quando l’amore è dalla nostra parte,

non c’è modo di perdere

ma io non posso fare niente se non crolla


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...una bella botta di emotività, eh? Che ne dite?

Non proprio un post sui tormentoni estivi per le vacanze, lo so. Ad essere sincera, non credo che nemmeno a Ed importi molto se questo disco venderà un po’ meno degli altri oppure sarà il successo dell’autunno perché prima è stato scavalcato da duecentoottanta hit latino americane. Tanto è già ricco abbastanza, ahah :-)

Scherzi a parte, credo che con questo disco egli volesse mettere su penna e chitarra tutto il dolore che ha superato – che forse sta ancora superando, perché la “guarigione” della mente e dell’animo è sempre lunga e difficile – ed ottenere un effetto catarsi, per sé e per i suoi cari. Credo che sia riuscito nell’intento e sia stato comunque apprezzato da molte persone, forse non solo suoi fan.

Fatemi sapere che cosa ne pensate voi! Avete ascoltato questo disco?

Vi è piaciuto? Lo ascolterete prossimamente?

Aspetto i vostri pareri!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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