lunedì 27 novembre 2017

VISITARE L'EGITTO...A MILANO

Una mostra da non perdere al Mudec




Cari lettori,
ritorna la nostra rubrica “Eventi culturali”, e questa volta vi faccio fare un salto nel passato piuttosto consistente. Oggi vi racconto, infatti, le mie impressioni dopo aver visitato la mostra “Egitto – La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II”, presso il Mudec, Museo delle Arti e delle Culture, a Milano.


Forse qualcuno di voi si ricorderà che, qualche settimana fa, ho visitato questo museo in occasione della mostra-filmato dedicata a Klimt.

L’esposizione di cui vi parlo oggi è più tradizionale e nel corso della visita si ha proprio l’impressione di esplorare la sezione di un museo egizio. Ecco tutto quello che ho particolarmente apprezzato!



Il “protagonista” della mostra



Le dinastie di faraoni egiziani sono state molteplici, a partire dal periodo più antico fino ad arrivare all’epoca dei Tolomei, quando, con la morte di Cleopatra, l’Egitto è diventato terra di conquista per i Romani.

C’è, tuttavia, un periodo che si può definire “l’epoca d’oro” per i faraoni, e proprio ad esso appartiene colui che possiamo considerare il protagonista dell’esposizione, ovvero Amenofi II.
Egli è figlio di Thuthmosis III, un sovrano passato alla storia per le numerose battaglie compiute, per la sua sete di potere e per il desiderio di espansione.


Amenofi II si ritrova tra le mani un regno molto più esteso dei suoi predecessori e sceglie di mettere in secondo piano la politica estera a favore di quella interna.
A poco a poco, infatti, egli crea una nuova classe dirigente, composta però da persone appartenenti a famiglie che già suo padre prediligeva, e consolida il regno con altre abili mosse politiche.

Visitando la mostra si possono trovare busti, statue, steli ed altri oggetti che ritraggono il celebre faraone ed il padre. È l’ultima parte dell’esposizione, però, a rivelare il segreto più grande.



L’ultimo rifugio del Faraone



Il co-protagonista di questa mostra è Victor Loret, egittologo francese vissuto nel XIX secolo. È stato proprio lui a scoprire prima la tomba in cui si trovava il Faraone, insieme a tre suoi parenti.

L’esposizione dedica un discreto spazio a Loret ed alle sue ricerche, lasciando intuire quanto lo studioso amasse l’antico Egitto. Essendo infatti sprovvisto dei moderni metodi informatici, il professore scriveva interi quaderni ricchi di appunti e di disegni, e dipingeva addirittura degli acquerelli con le trascrizioni dei geroglifici.

L’ultima sezione della mostra è dedicata alla ricostruzione della tomba, in un’apposita sala sulle cui pareti sono riportate le medesime iscrizioni che l’egittologo si è trovato davanti prima della sua sensazionale scoperta.



Sono stati ritrovati anche alcuni oggetti del corredo funerario, come una sorta di bastone colorato (ancora molto pigmentato), una classica croce egizia, una statua a forma di pantera nera ed alcune piccole “dee serpente” in terracotta, che rivestivano la funzione di proteggere il Re.



Il culto del’Aldilà in Egitto



Com’è facile immaginare, gran parte dei reperti esposti fa parte dei corredi funebri di quella che era la classe sociale dominante del tempo.

Moltissime sono le iscrizioni funerarie, che ritraggono il defunto in compagnia della famiglia e degli dei, ma ci sono anche papiri ed altri oggetti che costituiscono un equivalente degli odierni ex voto. Ovviamente non mancano i sarcofagi, riccamente decorati, e ci sono perfino le mummie!



Uno spazio particolare è riservato ai vasi utilizzati per il processo di mummificazione. Ognuno di essi era destinato a custodire un organo del defunto, e per ogni parte del corpo era stato designato un dio protettore, che veniva scolpito sul coperchio del vaso.



La vita quotidiana delle donne egizie



Alcune teche della mostra mi hanno colpito particolarmente perché dimostrano che la passione femminile per la moda e per la bellezza non è davvero nata ieri, e che le nostre “antenate” dell’antico Egitto erano già interessate ad apparire al meglio.

Qui sono conservati alcuni bellissimi gioielli, re-infilati da alcuni artigiani del 1800. Tra i più belli un monile a forma di giglio, alcuni a forma di conchiglie e moltissime pietre colorate.



In questa teca ci sono invece degli accessori per il trucco. Si trova davvero di tutto, dai bastoncini per stendere un primitivo eye-liner ai pigmenti colorati ai bellissimi vasetti usati per conservare i prodotti.



Una visita per i più piccoli, con Geronimo Stilton



Accanto ai classici pannelli illustrativi a disposizione dei visitatori, la mostra propone anche un percorso per i bambini, insieme ad un personaggio molto amato dai più piccoli: Geronimo Stilton. Le illustrazioni con il famoso topo detective sono molto chiare e simpatiche, anche per gli adulti.




La mostra resterà al Mudec fino al 7 gennaio!
Avete già visitato l’esposizione? Pensate di andare?
Vi invito tutti a passare una mezza giornata tra faraoni, piramidi e iscrizioni!
Fatemi sapere se vi ho incuriosito!
Grazie per la lettura e al prossimo post :-)


8 commenti :

  1. Molto affascinante!! Peccato che mi ritrovi sempre ad aggiungere..."se fossi più vicina,vi andrei volentieri" :-(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Angela! Purtroppo mi rendo conto che questo tipo di post sono realmente utili solo per chi è nella mia zona...o per chi vuole venire a conoscere Milano! Sono comunque contenta che piacciano anche a chi viene da altre parti d'Italia!!

      Elimina
  2. Una mostra veramente interessante!
    Peccato che subito moooolto lontano!
    Un abbraccio e buona settimana!

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Di dove sei? Buona settimana anche a te! Vado a vedere il tuo blog :-)

      Elimina
  3. I tuoi post sono sempre interessanti e ricchi di informazioni.
    La mitologia greca mi ha sempre appassionato tanto, ma devo dire che anche la cultura egizia ha il suo fascino.
    Attraverso le tue parole e le tue foto mi hai fatto venire voglia di saperne di più. Bravissima che non solo tratti argomenti del genere ma ti piace anche vederli con i tuoi occhi da vicino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Susy...contentissima di averti incuriosito! Per fortuna, quando c'è qualcosa di interessante a Milano, sono comoda e riesco ad andare a vedere :-)

      Elimina
  4. L'antico Egitto mi ha sempre affascinata! Vedrò di visitare la mostra prima del 7 gennaio. Bella l'idea di coinvolgere i più piccoli con un personaggio come Geronimo Stilton :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Erica! L'idea di Geronimo Stilton è simpatica...ai bambini sembrava piacere! Se, a quanto ho capito, hai occasione di passare a Milano, sono contenta che andrai a visitare la mostra!

      Elimina