martedì 19 marzo 2019

IL NORD-EST DI MASSIMO CARLOTTO

Tra atmosfere thriller ed antieroi criminali




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture… per autori”, oggi vi recensisco alcuni romanzi di un autore del quale vi ho già parlato in altre occasioni: Massimo Carlotto.


In questoquesto post vi ho presentato La banda degli amanti e Per tutto l’oro del mondo, due episodi delle avventure di Massimo Buratti, detto “L’Alligatore”.

Oggi vi parlo di altri due romanzi dedicati a questo personaggio, più tre thriller che indagano argomenti tra loro molto diversi!


Il post odierno è il mio omaggio a tutti i papà, soprattutto al mio che ama molto questo autore. Auguri a tutti voi!



L’amore del bandito



Due sono i problemi che sconvolgono la già precaria e difficile quotidianità di Massimo Buratti e dei suoi due amici più cari, Max la Memoria e Beniamino Rossini.


Il primo è la sparizione dall’Ufficio di Medicina Legale di Padova di 44 chili di sostanze stupefacenti. I tre non vorrebbero occuparsene, ma ricevono una richiesta da parte di persone alle quali non si può dire di no e sono costretti ad affrontare la faccenda da vicino.

Il secondo è il rapimento della compagna di Beniamino, Sylvie, un’ex danzatrice del ventre franco-algerina. Il vecchio contrabbandiere è deciso a fare di tutto per ritrovarla, ma sa bene di dover affrontare alcuni suoi vecchi nemici che lo stanno spingendo in una trappola.


L’amore del bandito è solo l’inizio di una vicenda che sconvolgerà i protagonisti e che cambierà per sempre i loro obiettivi e le loro stesse esistenze. 
Non si tratta di un semplice thriller, ma anche di un’appassionante storia di amore perduto e di vendetta. Uno dei capitoli irrinunciabili della storia dell’Alligatore e dei suoi amici.



Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane



Questa nuova avventura dell’Alligatore inizia con il ritorno del suo più temibile nemico: Giorgio Pellegrini. Egli è da tempo latitante all’estero: com’è solito fare, ha ingannato una donna, riuscendo ad ottenere da lei ospitalità e protezione.

È da lì che viene contattato da un magistrato con un’idea del tutto personale della giustizia, la dott.ssa Angela Marino, ed è di fatto costretto a collaborare come infiltrato.

Qualcosa, però, non funziona, e dei killer stranieri trovano la moglie e l’amante di Pellegrini, uccidendole in modo molto violento.


A questo punto la dottoressa Marino decide di coinvolgere l’Alligatore ed i suoi soci per un’indagine parallela. Sia accettare questo compito che rifiutare comporterebbe pericoli mortali per i tre protagonisti, che decidono di giocare la partita al loro meglio, cercando di sopravvivere.

In questa nuova impresa, Marco Buratti è affiancato da una nuova donna: Edith, una ex escort di mezza età che sembra ricambiare il sentimento del protagonista.


Questo capitolo delle (dis)avventure dell’Alligatore assume sempre più i contorni di un duello tra lui e Giorgio Pellegrini, che sembra dotato di molteplici vite e riesce sempre a sfuggire a chiunque gli dia la caccia. 
La questione, inoltre, si complica ulteriormente per via del coinvolgimento delle forze dell’ordine e della magistratura, non sempre esattamente ligie al dovere. 
Tutti gli elementi, combinati, contribuiscono all’intreccio del romanzo, che si rivela molto coinvolgente.



Respiro corto



Questo thriller, mozzafiato come promette il titolo, è ambientato a Marsiglia, città nella quale è in corso uno scontro tra bande rivali.


I protagonisti sono quattro giovani criminali: Zosim, Sunil, Giuseppe ed Inez. Essi si sono conosciuti all’Università di Leeds ed hanno fondato la Dromos Gang, dopo aver maturato la loro esperienza criminale all’interno di realtà come la mafia russa e la camorra.

La loro intenzione è quella di sfidare la vecchia guardia, composta prevalentemente da un boss che rifiuta di abbandonare la sua attività e da una crudele e corrotta poliziotta di mezza età. 
Questi ultimi si ritrovano con un imprevisto asso nella loro manica: un narcotrafficante fuggito dall’America Latina, molto violento ed in cerca di un riscatto.


Tra sparatorie ed inseguimenti, accordi illeciti ed illegali manovre affaristiche, Respiro corto trasforma Marsiglia nel teatro di una lotta per il potere, fatta di sotterfugi ed imprevisti. Una sorta di corsa sempre più veloce che conduce il lettore verso l’epilogo.



Perdas de fogu



Questo romanzo, che Massimo Carlotto ha completato insieme ad un gruppo di scrittori riuniti sotto lo pseudonimo Mama Sabot, è parte di una vera e propria inchiesta su una questione pericolosa e scottante che riguarda alcune zone della Sardegna. 


Nel 2008 Pierre Nizzari, un disertore dell’esercito, già precedentemente costretto dai suoi ex capi ad occuparsi di pericolose operazioni, non sempre legali, arriva in località Perdas de fogu. 

Egli viene obbligato a fingere di lavorare in un bar ed a spiare Nina, una ricercatrice veterinaria che studia gli ovini della zona ed ha scoperto alcune anomalie anatomiche negli esemplari vicino ai depositi bellici.

I due, nonostante la ragazza non sappia nulla della reale identità dell’uomo, finiscono per entrare in confidenza, e ben presto comprendono di trovarsi in un’area al centro di interessi poco leciti, alcuni dei quali promossi e voluti dalle istituzioni stesse.


In Perdas De Fogu le classiche atmosfere thriller di Massimo Carlotto si mescolano a toni d’inchiesta e di denuncia. Un romanzo che consiglio di cuore a tutti per conoscere meglio il problema delle scorie belliche e dell’uranio impoverito nella nostra Sardegna.



Il turista



Colui che la stampa definisce Il turista è un serial killer tanto spaventoso quanto imprevedibile. Egli, infatti, cambia continuamente città, aspetto e modalità, anche se una sola è la costante: il suo bottino è sempre la borsa della vittima, preferibilmente firmata.

Arrivato a Venezia, però, egli commette un errore: la donna che uccide è un’ex poliziotta che lavora per alcuni servizi segreti. Questi ultimi, venuti a sapere della sua morte, non solo non la denunciano alle autorità, ma decidono di avviare un’indagine parallela. 

Per questo motivo, essi coinvolgono Pietro Sambo, un ex capo della Omicidi che ha perso tutto in seguito ad un singolo errore, ma possiede ancora il suo intuito investigativo. Egli non vorrebbe far parte della vicenda, ma gli viene offerta la possibilità di riabilitarsi, e non può dire di no…


Questo romanzo di Carlotto, a metà tra il giallo ed il thriller, presenta un nuovo antieroe, un po’ più rigido e tormentato di quanto non sia l’Alligatore. 
Una storia che lascia il lettore con alcuni interrogativi e che spero avrà un seguito.




Adesso tocca a voi!
Conoscete questo autore? Vi piace?
Avete sentito parlare di questi romanzi?
Personalmente ho cambiato un po’ genere con queste storie, che non sono proprio in linea con quello che leggo solitamente. Lo stile di questo autore e la sua competenza in materia di certi argomenti, tuttavia, mi hanno decisamente convinto.

Ho letto altri romanzi di questo scrittore, oltre a quelli che vi ho presentato oggi, e credo che a breve ve ne parlerò.
Nel frattempo, attendo un vostro parere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

4 commenti :

  1. Cara Silvia, oggi la festa del papà io sono tra loro e sono contento di esserlo!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Tomaso! Tantissimi auguri anche a te e buona giornata :-)

      Elimina
  2. avevo letto due libri di questo autore, Le irregolari e una sorta di autobiografia. Dovrei recuperare altro perché mi piace

    RispondiElimina