lunedì 1 ottobre 2018

MODIGLIANI ART EXPERIENCE

Una mostra-filmato da vedere al Mudec




Cari lettori,
oggi, per la nostra rubrica “Consigli artistici”, torno a parlarvi di una mostra multimediale, proprio come avevo fatto l’anno scorso con quella dedicata a Klimt.

Questa volta si tratta di un’esposizione che ha per protagonista Amedeo Modigliani, che, come l’altra volta, si trova al Mudec di via Tortona. 
Il visitatore viene fatto entrare prima in una piccola sala introduttiva, che contiene tre sue opere originali ed alcune maschere africane alle quali egli si è ispirato per le sue opere. Successivamente egli entra in un grande salone sulle cui pareti è proiettato un filmato di un’ora che illustra vita ed opere dell’artista.


Oggi vi racconto che cosa mi ha colpito di più di questo personaggio così originale e sofferto!



La vocazione dell’artista



Amedeo Modigliani nasce nel 1884 a Livorno da padre italiano e madre francese. Fin da quando era piccolo egli ha moltissimi problemi di salute, soprattutto ai polmoni.

I genitori lo spingono a studiare, ma a 15/16 anni egli decide di dedicarsi solamente alla pittura, mostrando fin da subito grande talento.

La madre, preoccupata per la sua salute, organizza un Grand Tour per le città d’Italia. Vedere città come Venezia e Firenze è di grande ispirazione per il giovanissimo Amedeo, al quale la cittadina di Livorno inizia a stare un po’ stretta.



Parigi tra il XIX ed il XX secolo



Diventato maggiorenne, Modigliani si stabilisce a Parigi e diventa una delle personalità dominanti del quartiere di Montmartre.

Tra i suoi amici ci sono Jean Cocteau, Guillaume Apollinaire e molti altri artisti del tempo, con i quali lavora, si confronta e si diverte.


L’esposizione mostra molte fotografie dell’epoca ed anche alcuni frammenti di sue lettere. L’impressione che ha il visitatore è quella di essere di fronte ad una persona affabile e piacevole, ma anche sottilmente malinconica ed un po’ tormentata nel suo intimo.



Jeanne e le altre donne



A partire dal 1906 in avanti, Amedeo Modigliani inizia a presentarsi in pubblico con donne sempre differenti, affascinate dalla bellezza e dalla malinconia dell’artista.

Moltissime di esse diventano modelle per i suoi dipinti; con alcune conserva un’amicizia, mentre altre lo avviano sempre più sulla strada dell’alcool e della droga.


Una di esse, diventata poi amica intima di Picasso, potrebbe avere dato a Woody Allen l’ispirazione per il personaggio di Adriana, interpretato da Marion Cotillard, nel film Midnight in Paris.


La donna più importante della sua vita, ritratta in molti suoi dipinti, è Jeanne, una studentessa d’arte di buona famiglia, che, andando contro le regole della sua classe sociale, sceglie di andare a convivere con l’artista ed ha una figlia da lui.



Le influenze del pittore



Una delle principali fonti d’ispirazione per Modigliani, come già chiarito nella saletta introduttiva della mostra, sono le maschere votive africane, che presentano volti lunghi e stretti e colli tesi a dismisura.


La mostra mette però in evidenza altri modelli tutti italiani dell’artista, ai quali personalmente non avevo mai pensato.

Uno dei essi è la celebre Madonna col collo lungo del Parmigianino, che Modigliani riprende e stilizza più volte.

Un suo nudo femminile ricorda invece moltissimo La nascita di Venere di Botticelli.

Infine, impossibile non cogliere nei suoi ritratti di donne sdraiate un riferimento a Olympia di Manet.



Gli ultimi anni



Modigliani, come già detto, è malato fin dalla sua nascita, ed il suo stile di vita, unito alle troppe concessioni ad hashish e sostanze alcooliche, contribuisce ad un rapido deterioramento della sua salute.

Egli trascorre i suoi ultimi anni a Nizza, insieme a Jeanne e ad alcuni amici storici, e le foto inserite nel corso del filmato lo mostrano già provato, con l’aspetto di una persona anziana.


Poco prima di morire egli dipinge il suo unico autoritratto, quasi come se confessasse a se stesso ed agli altri di essere ormai alla fine.


La sua morte è nel gennaio del 1920 per meningite turbercolotica. Jeanne affida la bambina ai suoi genitori e, due giorni dopo, si suicida gettandosi dal balcone della casa paterna.




La mostra resterà al Mudec fino a domenica 4 novembre!
È la seconda volta che mi capita di assistere a uno di questi filmati d’arte e, sebbene si tratti di qualcosa di oggettivamente diverso dalle mostre tradizionali, il mio parere è positivo. 
Io stessa non conoscevo molti particolari biografici di questo importante artista e sono rimasta colpita.
Spero tanto di avervi interessato!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

9 commenti :

  1. Cara Silvia, veramente bellissimi, grazie che le i condivisi.
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Ciao Silvia, in passato ho visto un film sulla vita di Modigliani quindi mi sono ritrovata in quello che hai scritto! Non ho mai visto mostre di questo tipo ma trovo siano lo stesso interessanti!

    RispondiElimina
  3. Grazie per aver condiviso queste splendide opere di un pittore riconoscibile ovunque. Buon pomeriggio.
    sinforosa

    RispondiElimina
  4. Ciao Silvia!
    Ti dirò, Modigliani non lo conoscevo molto bene, soprattutto a livello biografico. Diciamo che sapevo giusto riconoscere a occhio le sue opere data la particolarità del tratto e dei colori! Detto questo, devo dire che lo sottovalutavo parecchio! Ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rivalutare! ^_^
    Un abbraccio e buon inizio di settimana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Diana! Anche io non conoscevo molti dettagli della sua biografia… ho avuto modo di recuperare! Buona settimana anche a te :-)

      Elimina
  5. Modigliani mi ha sempre messo ansia con i suoi soggetti!

    RispondiElimina