Dipinti e disegni di Toulouse - Lautrec a Palazzo Reale
Cari
lettori,
dopo i festeggiamenti di Capodanno e qualche giorno di relax al mare, è giunto il momento del primo post del 2018!
Primo
appuntamento dell'anno con i “Consigli artistici”!
Oggi
vi parlo di una mostra in esposizione a Palazzo Reale, proprio come
quella dedicata a Caravaggio della quale vi ho parlato un po’ di
tempo fa.
Il
protagonista della mostra è un personaggio interessante quanto
discusso, che è riuscito a farsi ricordare ed amare per la
particolarità delle sue opere.
L’artista
Henri
De Toulouse-Lautrec, nato nel 1864 da una nobile famiglia, era figlio
di due cugini primi e il suo patrimonio genetico gli causò molti
problemi di salute nel corso della sua vita.
Oltre ai problemi di
carattere ereditario, le cadute da cavallo gli provocarono molteplici
fratture alle gambe. Toulouse – Lautrec era nano, debole, talvolta
in preda a crisi isteriche: decisamente non poteva imitare il padre e
lo zio e dedicarsi ad attività quali la caccia e l’equitazione.
Egli
ripiegò così sulla pittura, che, con il tempo, divenne la sua
attività principale.
La
sua intera esistenza, trascorsa tra Montmartre e molti luoghi del bel
mondo parigino, fu intensa ma travagliata.
Morì
nel 1901, in seguito ad un colpo apoplettico, a nemmeno trentasette
anni.
Le
fotografie e l’immagine ironica
Toulouse
– Lautrec era stato molto fotografato da bambino, ma, una volta
diventato adulto, il disprezzo che egli nutriva per il suo aspetto lo
portò a farsi ritrarre solo in vesti anticonvenzionali.
I
suoi amici fotografi lo immortalarono spesso con strani costumi, o in
pose dissacranti.
Uno
dei costumi più ricorrenti con il quale egli si faceva riprendere era
il kimono giapponese. L’attrazione nei confronti dell’arte
orientale si evince facilmente osservando alcuni suoi dipinti e molti
dei suoi manifesti.
Il
ritratto
L’artista
parigino aveva una pessima opinione dei cosiddetti “paesaggisti”,
che non considerava dei pittori degni di questo nome.
Per
lui, infatti, la protagonista per eccellenza dell’arte pittorica
doveva essere la figura umana.
Prima
ancora di scegliere i suoi soggetti d’elezione, egli si distingueva
per l’intensità e l’accuratezza con la quale egli ritraeva amici
o donne della strada.
Celebre
è una sua serie di ritratti dedicati ad una donna che egli aveva
conosciuto sul treno, così come la sua riproduzione di una figura
femminile dai capelli rossi e dall’aspetto corrucciato.
Il
Moulin Rouge
Con
il tempo, Toulouse – Lautrec capì che erano proprio le donne, o
meglio, le ballerine e le attrici il suo soggetto più riuscito.
Il
suo stile pittorico cambiò; le sue opere divennero più essenziali,
i colori si fecero più squillanti ed i suoi dipinti iniziarono ad
assomigliare sempre più a dei manifesti pubblicitari.
Proprio
in quegli anni aprì l’ormai storico locale Moulin Rouge e
l’artista, sera dopo sera, conobbe meglio le ballerine di can can
che lo animavano. Erano ragazze dal passato difficile, spesso fuggite
da un’altra nazione o in cerca di stabilità economica dopo
un’infanzia travagliata.
Toulouse
– Lautrec era un uomo ricco, che avrebbe potuto condurre
un’esistenza agiata nei più rinomati salotti parigini. Tuttavia,
egli si sentiva più a suo agio tra gli uomini di spettacolo, le
ballerine e con chi era socialmente meno fortunato di lui.
Famose
sono anche le sue molteplici riproduzioni di una chanteuse molto
in voga all’epoca, che, quando si esibiva, indossava dei
particolarissimi guanti neri.
Le
case chiuse
Un
altro ambiente in cui Toulouse – Lautrec passava moltissimo tempo
erano proprio le case chiuse.
Nonostante
il suo aspetto fisico, egli era un uomo nobile e colto che riscuoteva
successo e veniva apprezzato dalle donne (anche e soprattutto da
quelle libere).
Nelle
prostitute egli vedeva un soggetto ideale per la sua arte, per la
loro naturalezza e spontaneità. In una raccolta di litografie, dal
titolo “Elles”, egli le ritrae in atteggiamenti quotidiani, come
la toilette, la vestizione, la colazione.
Quello
che si coglie nella sue opere è una straordinaria rivalutazione di
queste donne spesso disprezzate e giudicate male da gran parte della
società.
Toulouse
– Lautrec dipingeva con attenzione gli ultimi, quasi
identificandosi in loro, e, con ogni probabilità, è passato alla
storia per questo motivo.
La
modernità
L’ultima
sala della mostra è dedicata ai primi simboli della modernità: le
biciclette, le prime automobili, le prime pubblicità vere e proprie.
Un
cambiamento storico e sociale di cui questo interessante artista
parigino è stato non solo testimone, ma anche protagonista.
La
mostra resterà a Palazzo Reale fino al 18 febbraio!
Vi
piace questo artista? Lo conoscete?
Avete
qualche altra mostra di carattere “parigino” da consigliarmi?
Fatemi
sapere!
Grazie
per la lettura ed al prossimo post :-)
Cara Silvia, io non un intenditore ma a me piacciono come sono.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Spero di averti incuriosito :-) Buon pomeriggio, anzi, ormai...buona serata!
EliminaCiao Silvia, come sai ho intenzione anch'io di andare a visitare la mostra! Dalle tue parole e dalle opere che hai postato sembra davvero interessante!
RispondiEliminaCiao!! Hai ancora un mese e mezzo per visitarla, dai :-) A me è piaciuta molto!!
EliminaAuguroni di buon anno nuovo!!!! Sai che questo è un artista che non ho mai attenzionato bene? Mi hai incuriosita! ❤️
RispondiEliminaCiao Ely!! Buon anno anche a te! Spero che avrai occasione di visitare la mostra :-)
EliminaChe bello Silvia, mi hai permesso di rispolverare ed approfondire questo artista, che ai tempi della scuola mi incuriosiva ogni volta che lo incontravo anche di sfuggita. Mi affascina la sua storia personale ed il suo identificarsi con gli ultimi della società nonostante provenisse da un ambiente altolocato, è sicuramente una nota particolare per l'epoca in cui è vissuto.
RispondiEliminaColgo l'occasione per farti gli auguri per un felice anno nuovo :)
Ciao Julia!! Anche io ero molto affascinata da questo artista già dai tempi della scuola :-)
EliminaLui era un nobile, ma, probabilmente, a causa dei suoi problemi di salute, si sentiva a disagio in mezzo a quei parenti tutti dediti alla caccia ed alle cavalcate. Doveva essere una persona malinconica, ma mi piace pensare che abbia trovato la sua dimensione!