Spazio Scrittura Creativa: maggio 2025
Cari lettori,
dopo una pausa ad aprile – dovuta ai consigli di lettura per le varie festività tra Pasqua, Liberazione e 1 maggio – bentornati all’appuntamento mensile con lo “Spazio Scrittura Creativa”!
Oggi torno a condividere con voi le mie poesie, ma con una piccola novità. Se avete letto i miei post “poetici” sapete che si tratta di miei lavori di tanto tempo fa, spesso antecedenti al blog (ebbene sì) che ho un po’ rimaneggiato (a questo link trovate le prime poesie che ho condiviso con voi, e a questo link ci sono tre componimenti “tra primavera ed estate” che potrebbero farvi entrare nel mood stagionale).
Stavolta, dando un’occhiata ai miei archivi, ho trovato sì tre poesie che mi convincevano perché, come vedrete, parlano di luoghi del cuore, un tema che si allinea perfettamente con la bella stagione… però mi piacevano fino ad un certo punto. Le apprezzavo, ma leggevo i pensieri e le paure della “appena ventenne” che sono stata ormai tempo fa.
Così ho conservato solo gli incipit, di fatto; per il resto, ho provato ad attualizzarle.
Vi lascio alla lettura!
La mia Varazze
Puntuale è arrivato l’ultimo, grigio mese invernale,
ed ormai si parla di bella stagione.
Eppure io non riconosco più
la mia felice, incantata città dei sogni.
Non avrei mai pensato di dire queste parole;
da sempre nel mio cuore il pensiero
della mia Varazze è stato più che gioioso;
troppo, però, è cambiato sotto questo cielo.
Non è più estate com’era un tempo,
il passato è un salvagente di ferro che può farti affondare,
il futuro è più incerto della caligine sopra il mare,
non resta che cogliere al volo una serenità breve e turbata da nuvole
facendosi forza quando dovresti fare festa.
Ma percorrere le strette vie attraversando il paese,
giungere al vecchio molo quando d’oro e fuoco si tinge il cielo,
sedermi laggiù e non pensare più a nulla,
è ancora il mio desiderio più grande
quando riuscirò finalmente a ritornare
nella mia Varazze.
L’eterna città
Brilla alto il sole sull’eterna città,
e tutto il bianco colora di una forte luce:
sembrano in movimento le antiche rovine,
ogni fregio emana tutta la sua fierezza.
Cara Roma, sei tu l’eterna città:
fra le tue strade mille racconti si sono intrecciati,
e quanti si sono incantati ed innamorati
osservando insieme la tua luna lucente!
Così, guardando queste foto
di quella ragazzina che un tempo ero io,
di un’estate che ormai ha vent’anni,
ricordo una sola promessa:
“Qui un giorno tornerò”.
Quanto è lontano ormai
anche quel ritorno realizzato.
Un’altra volta ancora vorrei rivederti,
perdermi di nuovo tra le tue strade,
essere di nuovo felice con te,
eterna città.
Proprio come vorrei…
Oggi è una giornata piena di luce
eppure qualcosa manca.
Chiudo gli occhi e vedo…
Vedo distese di azzurri cieli e prati di fiori candidi,
e tutto è illuminato da un forte sole,
il mondo sembra essersi perso in un’eterna primavera,
proprio come vorrei…
Vedo quel peso sul cuore che si tramuta in una libellula
e vola lontano da me, finalmente libera,
ad esplorare quei luoghi che forse io non vedrò mai,
regalandomi la sua stessa leggerezza,
proprio come vorrei...
Vedo la gioia che risale dal mio petto
come una colata di lava da un vulcano,
e scalda il mio cuore deluso
e scioglie i miei pensieri confusi,
proprio come vorrei…
Sogni, speranze, forse qualcosa in più.
E se non dovessi fare altro che seguirle,
per trascorrere la vita proprio come vorrei?
È la prima volta che scrivo qualcosa di poetico dopo tantissimo tempo, senza limitarmi ad un “editing” come negli altri casi, ed ho paura che il mood sia un pochino malinconico, ma spero anche di aver lasciato, in fondo, un messaggio ottimista.
Ditemi un po’ voi che cosa ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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