lunedì 5 maggio 2025

ART DÉCO: IL TRIONFO DELLA MODERNITÀ

 Una passeggiata alla mostra a Palazzo Reale




Cari lettori,

per i nostri “Consigli artistici”, finalmente oggi riesco a raccontarvi la mostra che ho visitato circa un mese fa a Palazzo Reale!


Si tratta di un’esposizione tutta dedicata all’Art Déco, dai dipinti alle opere tecnologiche, dalla scultura all’oggettistica passando per la moda.


Una mostra a tutto tondo, ricca di moltissime forme d’arte, da quelle più tradizionali a quelle caratteristiche del XX secolo.


Ero molto curiosa di visitare quest’esposizione e sono rimasta davvero colpita da tutto quello che custodiscono le sale di Palazzo Reale!


Visitiamole insieme…



Il mondo classico


La prima sala dell’esposizione è quasi tutta riservata ad opere degli anni Dieci del Novecento, e l’ispirazione classica è evidente. Il soggetto prediletto sembra essere l’allegoria della Primavera, o comunque tutte quelle figure mitologiche che nell’epoca greca e romana erano simbolo di rinascita.



Moltissimi sono i vasi, di chiara ispirazione greca, sia per quanto riguarda le forme che le scelte dei colori ed i soggetti ritratti. Uno di essi presenta una scena quasi “bifronte”, come il mitico dio Giano: da una parte una costruzione di tipo classico viene portata a termine da uomini operosi, dall’altra il lavoro langue perché gli operai sono a riposo.



I piatti sono uno degli oggetti più gettonati di questa mostra: sono presenti in quasi tutte le sale! Nel corso degli anni Dieci, quindi agli albori dell’Art Deco, è stata prodotta questa bellissima coppia che ritrae Orfeo ed Euridice…



mentre in epoca più tarda sono state le Sirene, in versione oro e blu, ad affascinare artisti e decoratori.



Esposizioni universali


Prima ancora di entrare alla mostra, il visitatore accede ad uno spazio quasi completamente buio, dove l’unico grande oggetto, sospeso per aria, è un dirigibile, sopra il quale sono proiettati degli effetti luminosi che richiamano la Ville Lumière. È proprio a Parigi che si è tenuta una delle più importanti esposizioni universali del periodo. Il dirigibile, che consentiva di volare, e l’esposizione, che permetteva di scoprire le meraviglie dell’arte e della tecnologia che venivano create in tutto il mondo: due simboli importantissimi per l’Art Déco.



Come ogni movimento culturale, anche l’Art Déco ha avuto i suoi teorici ed i suoi manifesti. Nel corso dei primi, travagliati decenni del Novecento, tra un primo conflitto mondiale, l’ascesa dei totalitarismi e lo spettro – sempre più vicino – di una nuova guerra, ricercare il bello è indice di un desiderio di armonia e forse di pace.



Parigi nel 1925, dicevamo. Ma anche…



...una serie di “Mostre internazionali delle arti decorative” alla Villa Reale di Monza, negli anni ‘20. E anche delle esposizioni milanesi, volute fortemente da Giulio Marangoni, a cui è stata dedicata l’omonima Università.



La moda


Una piccola ma interessante sezione della mostra è dedicata alla figura femminile nell’Art Déco. In questo periodo le donne – purtroppo va detto: solo quelle ricche, colte, di una certa classe sociale – avvertono il richiamo della modernità, e la moda le asseconda. Sono di quest’epoca gli splendidi vestiti “da charleston”, che io adoro anche come ballerina dilettante!



C’è grande attenzione anche per gli accessori! I cappellini “a cuffia” sono tipici degli anni Venti…



...e le scarpe, dal tacco basso e dai colori sgargianti, fanno pensare, ancora una volta, alle feste da ballo!



In generale, la donna degli anni Venti e Trenta viene ritratta come misteriosa e sicura di sé allo stesso tempo. Le prime attrici ed indossatrici sono muse di tanti artisti.



La natura selvaggia ed i mondi lontani


L’attrazione per tutto ciò che è esotico cresce: gli animali in un habitat lontano da noi, le culture orientali, le danze etniche… tutto viene percepito come stravagante ed affascinante insieme. Siamo ancora molto lontani dalle logiche multiculturali della contemporaneità, eppure questo è uno di quei momenti storici in cui il fascino supera la diffidenza. Questo mosaico in cui una pantera lotta con un pitone e sembra avere la meglio ne è un esempio.



Anche le scimmie, esseri viventi tra tutti più simili all’uomo, vengono spesso ritratte, soprattutto tramite la scultura.



L’India, con gli elefanti ed i riti dell’Induismo, è sicuramente una delle nazioni che suscita più curiosità.



Una piccola sala dell’esposizione è dedicata ad un’originale Wunderkammer, che non è settecentesca come da tradizione, bensì appartiene al periodo Art Déco: protagoniste sono le creature marine. Anche la profondità degli abissi viene percepita come lontana e suscita molto interesse…



Vetro, tessuto, ceramica


Molteplicità di forme d’arte, dicevamo. E, di conseguenza, molteplicità di materiali. Come il vetro, utilizzato per creare questa splendida porta finestra con due cerbiatti ed un albero da frutto.



Il tessuto, materiale sul quale è stato realizzato questo splendido “Giardino con fagiano” che non è stato nemmeno tutto in foto!



La ceramica, lavorata in mille modi, da quelli più tradizionali (per creare vasi e piatti) a quelli più originali (come questo Pierrot).




Le meraviglie che ho visto sarebbero ancora tante, ma mi fermo qua!

Avete tempo fino al 29 giugno per visitare questa mostra, e ve lo consiglio di cuore! Nel frattempo fatemi sapere se ci siete già andati e se vi è piaciuta…

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


Nessun commento :

Posta un commento