lunedì 3 novembre 2025

SARDEGNA NOIR

 Due romanzi di Piergiorgio Pulixi




Cari lettori,

diamo il via a novembre con le nostre “Letture… per autori”!


Settimana scorsa abbiamo archiviato Halloween con i Preferiti di ottobre e due thriller di Barbara Baraldi dalle atmosfere spooky (che trovate a questo link).


I due romanzi di cui vi parlo oggi avrebbero potuto essere a loro volta una buona scelta per i giorni più spaventosi dell’anno… ma l’autore, Piergiorgio Pulixi, è già stato più di una volta protagonista dell’ultima settimana di ottobre, così ho pensato di puntare su altro e di raccontarveli oggi.


Ormai Pulixi è stato tante volte incluso nei miei post (la scorsa primavera l’ho anche incontrato, ve lo racconto qui), e sapete che spesso i suoi romanzi sono… da brividi garantiti!


Le due storie che vi racconto oggi sono differenti – perché una di esse è una storia originale con un nuovo protagonista, un’altra invece è l’ultima indagine di due poliziotte comparse già più volte -, ma sono entrambe ambientate in Sardegna e pongono al centro della scena dei delitti davvero inquietanti.


Parliamone meglio insieme!



La donna nel pozzo


Ermes Calvino è un giovane uomo che vive nella periferia romana ed ha già visto naufragare molti dei suoi sogni. Orfano di padre, egli fa del suo meglio per mantenere la madre e la sorella, ma quest’ultima, che è una madre single, è tossicodipendente e si fa continuamente licenziare, gli dà parecchie preoccupazioni.


Inoltre l’ambiente in cui egli vorrebbe fare carriera, ovvero quello della scrittura e dell’editoria, è popolato di squali. Uno di questo è Arturo Panzirolli, editore balzato al successo direttamente dalla galera, che riconosce l’indubbia capacità di scrivere di Ermes ed elabora un piano diabolico.


Da qualche tempo, infatti, Ermes è il ghostwriter di Lorenzo Roccaforte, un vincitore di Premio Strega che da fin troppi mesi è in piena crisi creativa. Egli non solo si occupa di dare vita al suo secondo attesissimo romanzo, ma soprattutto scrive i testi del podcast true crime di cui Lorenzo è la star assoluta.


I due non si possono sopportare, ma sanno di essere indispensabili l’uno all’altro, così abbozzano.


Un giorno Panzirolli li attende con un’inaspettata proposta che potrebbe far guadagnare ulteriore popolarità al podcast… anche se ci sono di mezzo un viaggio ed una possibile indagine sul campo.


Da qualche settimana, infatti, un paesino sardo di provincia è stato sconvolto da una tragedia. Cristina Mandas, moglie, madre e maestra apprezzatissima, prima è scomparsa e poi è stata ritrovata morta sul fondo di un vecchio pozzo, in mezzo al nulla.


Ermes non si sente tranquillo a lasciare sole mamma e nipotina con la sorella, ma quando viene a sapere che quest’ultima ne ha combinata un’altra delle sue e deve dei soldi a persone molto pericolose, si convince che non può perdere un’opportunità di guadagno così ghiotta, a costo di volare fino in Sardegna e di interferire con le indagini degli inquirenti per saperne di più (e per primi, dettaglio fondamentale per questo tipo di podcast).


Egli e Lorenzo, pochi giorni dopo, atterrano in Sardegna e prendono subito contatto con i responsabili dell’indagine. Ben presto scoprono che Cristina, la vittima, negli ultimi tempi era molto diversa dal solito: da un giorno all’altro aveva iniziato ad essere svagata sul posto di lavoro, a sembrare agitata a tutti, persino a dimenticare il compleanno del marito.


Quel che è ancora più strano è che Cristina non ha trascorso tutta la vita nel luogo in cui vive e lavora, ma proviene da un altro paese. Un luogo da cui è fuggita molti anni prima quando, ancora adolescente, ha dovuto affrontare la morte violenta di una sua coetanea ed amica: un altro delitto mai risolto.


Chi era davvero “la donna nel pozzo” e che cosa nascondeva? Che collegamento potrebbe esserci con un cold case vecchio di decenni? Questi ed altri gli interrogativi a cui devono rispondere Ermes e Lorenzo per far sì che il loro podcast continui ad avere successo. Anche se le forze dell’ordine sono molto reticenti, il paesino nasconde bene i suoi segreti, ed entrambi i protagonisti sembrano avere altro per la testa…



La donna nel pozzo presenta un nuovo protagonista, Ermes Calvino (non imparentato con lo scrittore, come egli stesso ripete più volte), che credo sarà protagonista, insieme alla sua “controparte di facciata” Lorenzo, almeno per un altro romanzo. Il finale, infatti, rimane abbastanza aperto dal punto di vista delle vite dei personaggi, sulle quali forse l’autore vuole raccontarci ancora qualcosa.


Non è così, invece, per quanto riguarda l’intreccio giallo, che porta a delle rivelazioni… davvero sconvolgenti. Cristina e le sue amiche (perché sì, non ce n’è soltanto una coinvolta) sono state vittime di qualcosa di molto più grande di loro, uno spaccato abominevole di vizio dei potenti che deve venire assolutamente coperto, anche in caso di confessioni o pentimenti molto tardivi.


Come tutti i romanzi di Pulixi, le pagine volano l’una dopo l’altra, anche se lo sconcerto, in certi punti, è davvero grande. Sono sicura che resterete molto sorpresi da quello che l’autore ci vuole raccontare!



L’uomo dagli occhi tristi


Si tratta di un momento molto delicato per la squadra speciale del vicequestore Vito Strega, un talento dell’investigativa che ha riunito i migliori elementi sardi (Mara Rais), milanesi in trasferta (Eva Croce) e veneti (Bepi Pavan) creando così un pool di specialisti in serial killer e casi complessi.


L’ultimo caso, quello della morte violenta dell’adolescente Maristella Coga, ha però creato delle fratture all’interno del gruppo, soprattutto perché il comportamento non proprio ortodosso di Strega non è stato apprezzato. Bepi, che è la parte pacifica del gruppo, ha deciso di prendersi un periodo di aspettativa ed occuparsi finalmente della propria salute, visto che è a rischio obesità. Mara Rais, la più ferita perché innamorata da tempo di Strega, se n’è tornata furibonda a Cagliari, lasciando il suo ormai ex capo a Milano, e si è riportata dietro Eva, alla quale è legata da una strana amicizia: nessuna delle due si confida con l’altra, eppure entrambe stanno bene insieme e sanno di poter contare l’una sull’altra.


Non lo sanno ancora, ma stanno per avere bisogno più che mai del reciproco sostegno.


Nel Lago dell’Alta Ogliastra, un vero e proprio paradiso sardo, è accaduta una tragedia. Su una piccola barca di proprietà di Daniele Enna, ex sindaco, consigliere regionale e volto emergente della transizione ecologica, è stato ritrovato un corpo.


La vittima è un ragazzo che frequentava una scuola superiore locale. Un ragazzo noto per essere omosessuale, e forse per questo, oltre alle numerose coltellate, egli presenta una vistosa parrucca, un vestito sgargiante ed un trucco femminile.


Una morte inspiegabile, dal momento che si trattava di un ragazzo esemplare. L’unica pista dubbia potrebbero essere i precedenti penali del padre, ma è un’ipotesi molto remota: l’uomo è pulito da decenni, e comunque apparteneva ad un mondo (quello delle rapine) in cui “ci si limita” a sparare, non si mettono in piedi delitti come questo, che sembra di chiaro stampo omofobo.


La villa di Daniele Enna è vicinissima al lago, e questo fa di lui il principale sospettato. Si viene a creare così una situazione delicatissima, anche perché la PM incaricata delle indagini era già al lavoro per scoprire i legami tra i comuni dell’Alta Ogliastra e la malavita organizzata, e questa seconda indagine potrebbe far saltare la prima.


Le alte sfere, ritenendo inadeguato il rappresentante locale delle forze dell’ordine (un volonteroso ma non proprio brillante maresciallo, che ha anche un grosso problema familiare sulle spalle), decidono di convocare le ispettrici Eva Croce e Mara Rais. Le due, loro malgrado, vincono un soggiorno nel “paese dei fiori”, reso esteticamente gradevole dai tanti interventi di Daniele Enna. Un luogo bellissimo che però, giorno dopo giorno, inizia a puzzare di morte e di segreti.



Non solo l’indagine è difficile, ma in questo momento i non detti tra Eva e Mara rischiano di creare una grossa crepa. 

Eva non sa niente della battaglia che Mara sta combattendo: il suo ex marito, infatti, sta cercando di portarle via la figlia tredicenne con la scusa della pericolosità del lavoro di poliziotta. 

Mara, invece, non sa che Eva ha deciso di stabilirsi in Sardegna per dimenticare la straziante morte per malattia della figlia e la conseguente fine del suo matrimonio. Le due, come già detto, non parlano di tutto questo… ma i segreti sono nelle mani pericolose di una stalker, una ex carabiniera che nutre un’ossessione malata per Vito Strega.


Da tempo ella sta cercando di indebolire la squadra del vicequestore, ed ora ha in mano l’arma definitiva, quella che potrebbe rompere per sempre l’amicizia tra le due ispettrici: alcune foto di una sera in cui Strega, dopo uno sfogo disperato, bacia Eva…



L’uomo dagli occhi tristi fa parte, in un certo modo, della serie di Strega, ma vede il protagonista fare un temporaneo passo indietro (credo che nel prossimo romanzo la questione della sua stalker sarà centrale).


Questo libro è invece incentrato su Eva e Mara, che finalmente passano dall’essere una squadra imbattibile ad essere amiche per davvero, confronti accesi compresi. Nessuna delle due sta passando un buon periodo, ma proprio quell’incarico lavorativo che sembra essere arrivato per dar loro il colpo di grazia contribuirà invece a renderle più unite e forti.


La storia raccontata ha qualche comunanza con quella de La donna nel pozzo: ancora una volta un paesino idilliaco che nasconde segreti, ancora una volta vittime innocenti e giovanissime, ancora una volta vizi e scandali dei potenti che vengono fatti pagare a chi ha osato ribellarsi.


In questo romanzo, però, si parla anche molto di transizione ecologica, che sarebbe anche un bellissimo tema, se non ci fosse il problema che in molte parti d’Italia (e anche di altri stati, sospetto) è diventato uno specchietto per le allodole, in modo che il politico di turno possa impossessarsi di soldi pubblici e impiegarne per davvero solo una parte.


È sempre un piacere tornare da questi personaggi, anche se le loro storie sono tutt’altro che facili da digerire! Chissà come si evolveranno le loro vicende personali…





Due letture da fare tutte d’un fiato!

Che ne dite? Conoscete l’autore? Avete letto questi romanzi?

Fatemi sapere che ne pensate!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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