lunedì 9 novembre 2020

LE SETTE SORELLE: ALLY E STAR

 Il secondo e terzo capitolo della saga di Lucinda Riley




Cari lettori,

per la nostra rubrica “Letture… per autori” sono molto felice di parlarvi nuovamente di un’autrice che so che molti di voi apprezzano: Lucinda Riley.

Avevo dedicato un vecchio post (a questo link) a sue tre romanzi autoconclusivi che ho davvero amato, e in uno dei “Preferiti del mese” del 2019 vi avevo presentato il primo capitolo della serie Le sette sorelle (trovate la recensione qui).


Grazie all’iniziativa per l’estate di Donna Moderna, mi è stato possibile acquistare quattro altri volumi in allegato alla rivista, praticamente a metà prezzo, nel corso delle settimane di luglio e agosto, ed oggi vi presento il secondo ed il terzo, Ally nella tempesta e La ragazza nell’ombra.



Per chi ancora non conoscesse l’ambizioso progetto di Lucinda Riley: Le sette sorelle è una storia in sette volumi (sei già pubblicati, uno in uscita per gennaio 2021) che rivisita in chiave contemporanea il mito delle Pleiadi, oggi costellazione, un tempo dee della natura e della terra, figlie di Atlante e custodi della natura. Ci sono molte versioni del loro mito: una classica, una asiatica, una aborigena (che verrà approfondita nel quarto capitolo della saga…). Tutte, però, concordano nell’affermare che esse erano protette da un potente padre, che erano sette fanciulle diversissime tra loro ma molto affezionate l’una all’altra, e che ognuna aveva talenti ed inclinazioni particolari.


Lucinda Riley immagina una casa (praticamente un castello) nella Svizzera francese, con tanto di giardini, orti ed affaccio sul lago, denominata Atlantis. Lì vive il ricco magnate Pa’ Salt (anagramma di Atlas), tanto buono e premuroso quanto enigmatico e misterioso, insieme alla governante, detta Ma’, alla cuoca Claudia, ad altro personale e soprattutto alle sue sei figlie adottive, le signorine D’Aplièse (anagramma di Pleiades). Esse si vogliono molto bene e si considerano sorelle, ma non potrebbero essere più diverse tra loro. Maia, la maggiore, bella ma riservata e silenziosa, è una traduttrice che ha contatti in tutto il mondo ma non si muove da Atlantis; Alcyone, detta Ally, è la leader, un’estroversa velista che concorre per le Olimpiadi ma ha anche la passione per la musica; Asterope (o Star) è la più chiusa ed introversa del gruppo ed è appassionata di letteratura e cucina; CeCe, soprannome di Caeleno, è un’artista eclettica, molto legata a Star, ma anche un po’ brusca e dispotica; Taygete, o Tiggy, è una naturalista con una filosofia di vita molto spirituale; Electra, infine, è un’acclamata modella, sempre sulle copertine dei giornali di tutto il mondo.

La settima sorella, Merope, che ancora oggi è la stella meno luminosa delle sette Pleiadi, è semplicemente mancante… non è mai arrivata ad Atlantis, e su questo Pa’ Salt non ha mai fornito spiegazioni.


La morte improvvisa dell’amato patriarca, oltre a gettare le sue figlie nello sconforto, porta alla luce una serie di documenti e rivelazioni. L’avvocato di famiglia, Georg Hoffman, si presenta infatti con delle lettere, una per ogni ragazza, ed un curioso mappamondo, meglio conosciuto come “sfera armillare”. Con questi nebulosi indizi egli invita le sue figlie, dopo un’infanzia ed una giovinezza felice accanto a lui, a cercare le rispettive origini.


La prima ad andarsene, a sorpresa, è proprio la quieta Maia, che affronterà un imprevisto viaggio in direzione del Brasile, riporterà alla luce l’incredibile storia della sua bisnonna e cambierà vita. Trovate qui ulteriori dettagli sul capitolo che la riguarda.


Come se la caveranno Ally e Star? Vediamolo insieme!



Ally nella tempesta



Quando Ally viene a sapere della morte di Pa’ Salt, ella si trova in Grecia, in vacanza per pochi giorni sulla barca del suo capitano (e da poco fidanzato) Theo. La notizia la sconvolge, soprattutto perché solo il giorno prima ella ha visto lo yacht di Pa’ Salt, che ha inutilmente tentato di raggiungere.


Tornata ad Atlantis, ella scopre che sulla barca, proprio quel giorno, si era tenuto il “funerale” di Pa’, che non ha voluto alcuna cerimonia pubblica, ma si è fatto seppellire in mare dall’equipaggio del suo yacht. La scelta di questa “non-commemorazione” lascia Ally del tutto attonita, ma l’affetto di Ma’ e la lettura della lettera che Pa’ Salt ha riservato per lei, unita ad uno stravagante oggettino (un soprammobile a forma di ranocchia) riescono a confortarla.


All’inizio, ella pensa di non seguire subito le orme di Maia, che appena ha ricevuto la sua lettera ha deciso di partire: le Olimpiadi di vela incombono, ed in agosto deve partecipare con Theo ad un’importante regata in Inghilterra.


Nel momento in cui Ally sembra riprendersi dal suo lutto e ricomincia a respirare, però, altri tragici eventi si abbattono su di lei, lasciandola sempre più confusa e sconfortata. In un momento in cui crede di non avere nulla da perdere, ella, convinta anche dalla sorella Star che in quel momento è lì in Inghilterra, decide di partire alla ricerca delle sue origini: il paese designato è la Norvegia.



Lì, grazie all’aiuto di una traduttrice, riesce ad ottenere ed a decifrare la biografia di un musicista, Jens Halvorsen, e, a poco a poco, partendo da poche informazioni storiche relative al 1875, ricostruisce la storia di Anna, una ragazza che, pur essendo nata povera e pastorella, grazie all’intercessione di una sorta di “talent scout” dei tempi si è ritrovata a fare la cantante lirica ed a prestare la voce ad alcune attrici teatrali che, a differenza sua, erano del tutto stonate.


Mentre Ally fa luce sul suo passato, si ritrova ad affrontare anche difficoltà presenti: nuove amicizie, un passato che la insegue, il suo allontanamento forzato dal mondo della vela e la ri-scoperta della sua passione per la musica, che lei stessa, ex studentessa di conservatorio, ha accantonato per troppo tempo.



Ally nella tempesta è la storia di una ragazza caparbia, piuttosto estroversa, con qualità di leader, che di fronte al dolore ed all’imprevisto è costretta a rallentare i ritmi, a riflettere, a scoprire nuove parti di sé. Anche se ella, nel corso del romanzo, decide di accantonare la vela per un po’, la sua storia rimane quella di una velista, anche e soprattutto in senso metaforico: come gli autori classici che paragonavano la vita ad un viaggio in barca con tanto di tempeste, come Giuseppe Ungaretti che invitava i suoi lettori ad avere lo spirito di un “vecchio lupo di mare”, così Ally prende in mano con determinazione il “timone” della sua nuova vita.


Il tema musicale attraversa sia la storia presente che quella passata. Per Ally è la riscoperta di una vecchia passione, per Anna, invece, è un percorso di scoperta e di auto-affermazione di sé. La fanciulla è inconsapevole di dover diventare solo una “voce prestata”, ma, nel momento in cui restare dietro le quinte non le basta più, lotterà coraggiosamente, sia per la sua arte che per amore. Non mancano dei capitoli ambientati in Germania, a Lipsia, capitale della musica tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX.


Quanto alle ambientazioni delle storie passate, volendo fare qualche paragone, se la storia di Izabela (bisnonna di Maia) mi ha ricordato un po’ le atmosfere dei romanzi di Isabel Allende (tra proprietari terrieri sudamericani, giungle inesplorate, crisi del ‘29, una società all’antica…), quella di Anna richiama un po’ le descrizioni fatte dai giallisti nordici (come Camilla Lackberg).


Per la storia di Maia, i temi “chiave” sono stati l’arte (soprattutto la scultura) e la storia contemporanea. Qui, oltre alla musica, un’altra tematica importantissima è la drammaturgia, e, come forse qualcuno di voi immaginerà, sono stata felice di trovare il mio amato Ibsen (qui vi parlo meglio di Casa di bambola). 


In foto (scattata da me) insieme al libro: una "ranocchia" di legno che ricorda quella che Pa' Salt ha lasciato ad Ally (anche se questa è di origini thailandesi ed insieme a una bacchetta forma una specie di percussione) e un piccolo veliero di modellistica che simboleggia la passione per la vela.



La ragazza nell’ombra



La storia di Asterope/Star inizia proprio dove finisce quella di Ally.


Star è la sorella da cui forse il lettore, all’inizio della saga, si sente meno incuriosito: ella appare timida, introversa, sempre all’ombra dell’esuberante CeCe, che talvolta, con un po’ di prepotenza, prende le decisioni anche per lei. Attraverso gli occhi di Maia, che è un’individualista, e di Ally, che ha un carattere piuttosto forte, Star appare dipendente da CeCe e molto disorientata, quasi come se non avesse ancora trovato il suo posto.


Iniziando a leggere La ragazza nell’ombra, però, si scopre ben presto che le cose stanno molto diversamente: è CeCe, con il suo atteggiamento in apparenza sicuro di sé, ad essere la più fragile delle due. Star, che si è laureata in Lettere e sta seguendo un corso di cucina a Londra, in fondo al suo cuore sa che cosa vorrebbe fare: un lavoro in ambito umanistico, la scrittura del libro dei suoi sogni… ed una vita tranquilla, tra piante, cucina ed affetti. I suoi buoni propositi, però, vengono costantemente rimandati dalla ricerca di un lavoro qualunque, per dividere le spese della casa insieme a CeCe. Le due, dopo tanti viaggi in cui CeCe si è dedicata alla sua arte ed agli sport estremi e Star sembra essersi limitata ad accompagnarla, si sono stabilite nella capitale inglese per avere una vita più stabile, ma la ragazza “nell’ombra” sente che non riuscirà mai a spiccare il volo se continua a seguire in modo un po’ malsano le gioie ed i problemi della sorella.


Quando Pa’ Salt muore, Star, insieme alla consueta lettera, trova la statuetta di un gattino in onice dal nome Pantera e l’indirizzo di una libreria nel Kent. Andata lì a curiosare, ella si trova subito in sintonia con il proprietario, Orlando, un eccentrico che vive tra libri, completi di sartoria, pranzi raffinati e bottiglie di Sancerre, ed accetta di lavorare per lui. Nel corso di un weekend in campagna, ella scopre la meravigliosa tenuta di High Weald, ormai purtroppo in decadenza, e la fattoria antistante, House Farm. Lì conosce i parenti di Orlando: la cugina Marguerite, una pittrice in cerca della sua grande occasione, il nipote Rory, un bambino molto in gamba, ed il fratello Mouse, un tipo burbero che all’inizio non la convince affatto.


Vincendo la sua naturale timidezza, Star non solo sente di trovarsi a proprio agio con queste persone che conosce da poco, ma comprende anche che grazie a loro potrebbe riuscire a scoprire le sue origini. L’antenata che Pa’ Salt ha indicato nella sua lettera è infatti Flora McNichol, sorella della bisnonna di Orlando e Mouse.


Flora, giovane naturalista e disegnatrice, è stata una brillante ragazza vissuta nell’Inghilterra edoardiana, amica di Beatrix Potter, pupilla di Alice Keppel (una delle “amanti ufficiali” del re) e ha vissuto incredibili avventure (e sventure).


Leggendo la sua storia, Star non solo trova l’ispirazione per quello che potrebbe essere il suo romanzo d’esordio, ma, giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più alla verità sulle sue origini ed alla sua reale identità.



Per quanto io abbia adorato sia il primo capitolo de Le sette sorelle che Ally nella tempesta (e credo proprio che si sia capito!), La ragazza nell’ombra è una storia che ho sentito, in tanti sensi, più vicina a me.

Innanzitutto, la storia di Flora McNichol, anche se ambientata ai tempi di Re Edoardo VII, ha un innegabile sapore regency e credo che sarà amatissima da tutti i fan della letteratura inglese del XIX secolo. Inoltre, Lucinda Riley, che pure è bravissima a descrivere posti esotici e che si documenta accuratamente in proposito, in questo romanzo “gioca in casa” e propone luoghi vicini a lei: la regione dei laghi, la campagna inglese, il Kent… quei posti che per tanti suoi connazionali rappresentano un piccolo idillio vicino a casa, un luogo del cuore in cui è facile tornare quando si desidera staccare un po’… una sensazione che, personalmente, conosco molto bene.

Le tematiche del disegno e dell’osservazione della natura sono molto british e l’inserimento del personaggio di Beatrix Potter, autrice di libri per l’infanzia realmente esistita, è proprio la ciliegina sulla torta.


Ciò che però mi ha sorpreso di più, in senso positivo, è la caratterizzazione di Star, un personaggio che, anche se sembra silenzioso, ha davvero tanto da dire e da esprimere, e che, anche se afferma di non avere “grandi ambizioni”, mette invece tanta passione in quello che fa, dalle attività umanistiche e culturali a quelle più casalinghe. Le sue insicurezze di fronte all’amore sono tante, ma con un po’ di tempo e pazienza ella riuscirà a dare vita ad una “favola” che ha poco delle classiche fantasie amorose ma porta con se molte piccole, concrete felicità. 


In foto (scattata da me) insieme al libro: un mazzolino di fiori di campo per sottolineare il legame di Star con la campagna e la natura, e una delle mie tante tazze per the/tisane, che insieme ad ottime torte e libri antichi sono ingredienti importanti per questo libro.




Io ho scritto a sufficienza e credo si sia intuito quanto io stia amando questa serie… quindi ora tocca a voi!

Conoscete la serie de Le sette sorelle? Quali romanzi avete letto?

Quale avete preferito? O amate di più gli autoconclusivi dell’autrice?

Vi piace Lucinda Riley?

Fatemi sapere!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

11 commenti :

  1. Ciao Silvia, come sai anch'io adoro questa serie, ho letto i primi quattro libri ma, ovviamente, conto di proseguire con la lettura! Le storie di Ally e Star mi sono piaciute molto, ma ho leggermente preferito la storia de "La ragazza nell'ombra" :-)

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    1. Ciao Fra! Mi ricordo che quest'estate parlavamo spesso di questa serie :-) Anche io tra i due ho leggermente preferito la storia di Star, ma pure quella di Ally è davvero magnifica!

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  2. Bella saga, a me sta appassionando!! Aspetto con molta curiosità il libro sulla settima sorella!!

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    1. Ciao Angela! Io devo ancora leggere il sesto... ma sono super curiosa del settimo! :-)

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  3. Questa saga sembra molto interessante, è da un po' che non leggo più libri in serie, potrei ricominciare con Le Sette Sorelle! 🙂

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    1. Ciao Vanessa! A me questa serie è piaciuta molto, spero che attirerà anche te! :-)

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  4. questa saga ancora mi manca, dici che potrebbe piacermi?

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    1. Ciao Chiara! Io ancora non conosco detrattori di questa saga... quindi te la consiglio! :-)

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