lunedì 8 giugno 2020

SFUMATURE ROMANCE

Tre romanzi rosa della Hope Edizioni



Cari lettori,
è il momento delle nostre “Letture…a tema”! Complice l’iniziativa #Ioleggoacasa e le tante offerte, soprattutto digitali, che le Case Editrici hanno proposto a partire dai primi di marzo, mi sono ritrovata a leggere svariati ebook, soprattutto romance.

Oggi vi parlo di tre romanzi della Hope Edizioni, che ha reso gratuiti ben otto titoli tra marzo ed aprile. Si tratta di tre diverse sfumature del romanticismo: il primo è un divertente chick-lit, il secondo un contemporary a tratti drammatico, il terzo un paranormal romance con elementi fantasy. 
Vediamoli insieme nel dettaglio!



Il vestito fortunato, di Aimée Brown



Emi Harrison è una ragazza nata e cresciuta a Portland, nell’Oregon, ma ormai da un anno vive a Dallas, in Texas. Ha approfittato del trasferimento della sua migliore amica Lily e di suo marito Josh per cambiare aria a sua volta, ha aperto una caffetteria e sembra tranquilla e felice.

In realtà, purtroppo, ella cerca da un anno, senza successo, di dimenticare il suo ex fidanzato Jack, con il quale ha chiuso in modo inaspettato due giorni prima delle nozze, dopo averlo trovato prima, in ufficio, in intima compagnia di una sua assistente e poi, nel loro appartamento, a parlare con una loro antipatica conoscenza comune.


A quasi dodici mesi dalla rottura, tuttavia, si trova in una situazione davvero imbarazzante: lei, Lily e Josh stanno per tornare a Portland, per il matrimonio del suo fratello gemello Evan, insieme a… Hannah, sorella di Jack, il quale sarà anche testimone dello sposo.

Appena arrivata, Emi fa un’ulteriore sgradevole scoperta: non solo Jack è presente, ma è anche accompagnato da Greta, la donna che l’ha fatta licenziare dal suo vecchio lavoro, che era a casa loro quel giorno maledetto e che ora si presenta a tutti come sua “fidanzata ufficiale”. Presa dalla rabbia e dallo sconforto, Emi fugge dal barbecue che inaugura la settimana di festeggiamenti, si rifugia in un bar ed inizia a raccontare le sue disavventure al proprietario, il simpatico ed ironico Liam. Tra uno shot e l’altro, quest’ultimo gli propone di essere suo accompagnatore al matrimonio… e di far ingelosire Jack.


Il vestito fortunato è un romanzo costruito in maniera particolare: ai capitoli ambientati nel presente, che seguono cronologicamente gli eventi del matrimonio, si alternano quelli che raccontano il passato di Emi e Jack, a ritroso: il momento in cui si sono lasciati, la proposta di matrimonio, il funerale della madre di lei, la loro prima vacanza… fino ad arrivare al loro primissimo incontro. In tutti i momenti più importanti della sua vita, Emi ha sempre avuto con sé il suo portafortuna: un vestito grigio con inserti di pizzo. Anche al matrimonio di Evan e Hannah lo ha con sé… ed il capo fortunato compirà nuovamente la sua magia.

Ho trovato l’intreccio piacevole e divertente: alla nostra povera protagonista non ne va bene una, tra vestiti di piume e paillettes troppo stretti, disastri con l’abbronzatura spray ed il parrucchiere, sbronze tristi ed imprevisti spesso comici. Sicuramente, se si provano sensazioni di odio ed amore nei confronti delle cerimonie, questo è il romanzo giusto.


Quanto ai personaggi… sono un po’ meno riusciti, sfortunatamente. 
Emi è una ragazza buona e simpatica, ma troppo all’antica: non è concepibile provare vergogna nel presentarsi single ad una cerimonia nel 2020, specie quando si è la sorella dello sposo. Gli anni ‘50 sono finiti ed i cuori solitari, ben più di uno o due per matrimonio, non vengono certo messi al tavolo dei bambini o derisi. Il suo “voler essere in coppia” a tutti costi anche per rivalsa, poi, è piuttosto infantile per una donna di trent’anni. 
Jack… beh, sì, è bello, è galante, è in carriera, è affascinante… una specie di Principe Azzurro belloccio ma senza troppi argomenti, che, secondo me, dovrebbe lottare di più per amore. No comment per Greta, una vera strega delle favole, decisamente un cliché.
La “maglia nera”, comunque, spetta a madre e sorella di Jack. La prima, Amelia, moglie di un importante avvocato e regina dei “salotti buoni”, è di un’invadenza spaventosa. Quanto alla seconda, Hannah, vi dico solo che se io avessi accolto la fidanzata di mio fratello comportandomi come lei ha fatto la prima volta che ha visto Emi, la mia interlocutrice avrebbe avuto tutto il diritto di tirarmi in testa una pentola ed onestamente non mi sarei nemmeno potuta lamentare. 
Il panorama è salvato, fortunatamente, dai simpatici, divertenti ed autoironici Liam, Lily e Josh.

Un classico chick-lit, con i suoi pregi e difetti...ma godibile e comunque consigliato.



Là, dove nasce l’infinito, di Elvy S.


Questa romantica ed intensa storia ha inizio in piena estate, in agosto, tra la pioggia che cade sottile sul cimitero di Chicago e le torride pareti del carcere di Los Angeles.
Il primo luogo è il rifugio di Talia, la protagonista, che viene ogni giorno a visitare una delle persone più importanti della sua vita. Il secondo è l’inferno di Nathan, il maggiore dei due fratelli Grey, che è costretto a rimanere in cella per un mese per un motivo che sembra riguardare anche una ragazza.

Per comprendere davvero quel che è successo, è necessario tornare a qualche mese prima, nella città californiana di Sunflower, dov’è nata la storia. 
Talia e la sua famiglia si sono trasferiti lì da Chicago da ormai un decennio, ma la ragazza, molto timida e solitaria, non è riuscita a legare con nessuno. Ella ha ventidue anni, lavora nel negozio di animali di suo padre e, a parte cani e gatti, il suo unico interesse sono le serie tv, che ama guardare a casa in assoluta solitudine. Da poco ha deciso di andare a vivere da sola, ma il suo nuovo appartamento ha la porta difettosa. 

I suoi genitori, preoccupati per la sua sicurezza, le presentano un ragazzo, Matthew Grey, che lavora come operaio ed installa sistemi d’allarme. Matt diventa subito “Mr.Smile” agli occhi di Talia: un ragazzo dal sorriso contagioso, vivace, positivo ed intenzionato a diventare suo amico nonostante tutte le sue ritrosie. Egli, in realtà, ha riconosciuto in Talia la ragazzina che, ormai dieci anni fa, ha rivolto delle parole di conforto al fratello maggiore Nate, che al tempo faceva dei lavori socialmente utili all’ospedale dove lei era ricoverata.

Matt presenta Talia a Nate. All’inizio, tra i due non c’è simpatia: Nathan è un ragazzo piuttosto ribelle, che frequenta una ragazza già fidanzata, lavora come barista in un discutibile locale notturno e vive per il surf (ed ogni anno partecipa ad una competizione sperando di vincerla). I due, però, hanno condiviso, anche se per poco, un momento molto delicato delle loro vite, e, anche grazie alla dolcezza ed alla simpatia di Matt, a poco a poco iniziano a raccontarsi i rispettivi demoni.


Il titolo di Là, dove nasce l’infinito è lo stesso del libricino di dieci pagine che Talia si porta sempre dietro. Lei non si considera una lettrice, ma è innamorata di quest’opera unica dello scrittore Hans Neumann, morto in un incidente poco dopo aver concluso il suo libretto di pensieri e poesie. Ispirandosi ad esso, ella ha compilato diversi diari, nei quali ha raccontato tutta la sua vita, compreso il terribile trauma che l’ha portata in ospedale dieci anni prima e che è il motivo del suo rapporto conflittuale con la sorella Eufrosine, detta Rosi. Il legame tra Talia ed il libricino, la cui mancanza ella definisce astinenza, e le riflessioni che ne derivano, sono, a mio parere, tra gli elementi più originali di questo romanzo, che è davvero intenso e spesso commovente.

Anche i fratelli Grey sono ben caratterizzati: Nathan è un duro dal cuore buono che nasconde in sé tante preoccupazioni per le persone a cui vuole bene, mentre Matt cerca a tutti i costi di essere positivo e sorridere alla vita nonostante alcuni terribili episodi del suo passato. 


Questo romance è dedicato a tutti coloro che sono stati segnati profondamente dalla vita e che trovano quasi impossibile riprendersi ed amare di nuovo. Una lettura romantica quasi nel senso ottocentesco del termine: nel cuore dei protagonisti c’è una vera tempesta, e questa splendida storia racconta il loro lungo percorso alla ricerca della felicità.



Coming back, di Betty Nakaichi


Tra le tre letture che vi propongo oggi, questa è sicuramente la “sfumatura romantica” più insolita. Si tratta di una via di mezzo tra il paranormal romance (genere con cui ho pochissima confidenza) e l’urban fantasy (categoria che per me è praticamente una landa inesplorata).

Eliza, trentatreenne italiana che ha girato il mondo e ormai da qualche anno risiede a Londra, pochi mesi prima delle nozze con Mike, un facoltoso ed affascinante imprenditore, sente di non aver chiuso ancora del tutto i conti con il passato. Per questo motivo chiede alla sua migliore amica Giulia di coprirla, inventa la scusa di un addio al nubilato alle Hawaii con il fidanzato e vola a Seattle per parlare con la madre del suo primo amore, Adam Shang, morto dieci anni prima in uno sfortunato incidente sul lavoro. Appena arriva a Seattle, però, ella prova una strana sensazione: si sente osservata, prima al cimitero e poi al bar.

Eliza, ancora dubbiosa, arriva in hotel, ma, quando esce dalla doccia, ha una sorpresa incredibile: ...Adam è davanti a lei, e non è un fantasma, ma, anche se ha incise sulla pelle le ferite che hanno provocato la sua morte, è in carne ed ossa. La nostra protagonista, com’è ovvio, non comprende quello che le sta succedendo, ma, anche se è sconvolta, deve arrendersi all’evidenza: il suo ex fidanzato è tornato dall’Aldilà, e non si sa ancora per quanto tempo potrà restare.


Eliza ha sempre sospettato che l’incidente di Adam sia stato provocato e voluto da qualcuno, ma egli non sa dirle niente a questo proposito. Tutto quello che sanno è che anche il padre di lui, che aveva abbandonato la Cina molti anni prima per studiare e sposare una donna americana, è andato incontro ad una morte violenta e prematura.

Dopo aver parlato con Beth, la madre di Adam, Eliza riesce ad ottenere le chiavi della casa di Los Angeles, dove hanno convissuto e deciso di sposarsi prima che il Fato scrivesse la fine della loro storia. È solo l’inizio, insieme al cugino di Adam, Cheng, di una lunga indagine tra gli Stati Uniti e Hong Kong, alla ricerca della verità sulla famiglia Shang.

La chiave del mistero sembra essere nel dojo di arti marziali che il nonno di Adam ha fondato molto tempo prima, una piccola palestra a gestione familiare che si è subito scontrato con il Consiglio del Drago Rosso, composto dalle più importanti autorità del paese in materia di sport tradizionali. Forse, però, c’è di più: una storia legata alla giovinezza del padre di Adam, una maledizione, una vecchia teoria sullo Yin e sullo Yang…


Leggendo Coming back, ho dovuto superare un unico, vero scoglio: la cosiddetta “sospensione dell’incredulità”. Sapete che non sono in confidenza con i fantasy, specie con gli urban, che presentano un contesto cittadino ed apparentemente normale ma, pagina dopo pagina, lasciano sempre più spazio agli elementi fantastici. Il ritorno dal mondo dei morti, poi, è un grande classico da Ghost in avanti, ma il fatto che Adam questa volta sia in carne ed ossa come se non fosse mai morto ha fatto nascere in me molti dubbi su come si sarebbe evoluta la trama.

Sicuramente uno dei punti di forza del romanzo è che, nonostante tutti i fenomeni che si verificano, che hanno davvero dell’assurdo, è che la storia funziona bene, avvince il lettore ed è quasi sempre imprevedibile.

Sembra che ci sarà un sequel… anzi, leggendo qua e là su internet ho scoperto che potrebbe trattarsi dell’inizio di una trilogia. Se davvero sarà così, a mio parere si tratta della scelta giusta, perché credo che Adam ed Eliza debbano risolvere ancora alcune questioni e fare luce su determinati misteri. ...Non svelo altro, però!
Se siete più in confidenza di me con questo genere, questo romanzo è sicuramente una buona scelta!




Come al solito, tocca a voi!
Conoscete questi romanzi? Che ne pensate? Vi sono piaciuti?
Quale di questi tre vi potrebbe incuriosire di più?
Avete letto altri libri di queste autrici?
Attendo un vostro commento!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

8 commenti :

  1. Grazie per queste recensioni Silvia! Mi incuriosisce soprattutto l'ultimo libro perché sono appassionata di fantasy! :)

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    1. Ciao Vanessa! Credo che "Coming back" ti potrebbe piacere :-)

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  2. Non conosco questi libri né gli autori; il secondo è quello che mi incuriosisce maggiormente :)

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    1. Ciao Angela! Il secondo è quello che ho preferito anche io :-)

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  3. Ciao Silvia! Onestamente non conoscevo i titoli e gli autori che hai citato, ma li annoto, perché d'estate adoro leggere qualche romance. 😊

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    1. Ciao Diletta! Anche per me l'estate è una stagione abbastanza "in rosa"! Spero che questi romanzi ti piaceranno :-)

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    1. Ciao Chiara! Il primo, al di là di alcune piccole pecche, è molto divertente :-)

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